Varangerfjord & Lapponia Artica | |
il "buen ritiro" degli edredoni |
28 marzo - 5 aprile 2020
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Al Varangerfjord è possibile vedere tre delle quattro specie di edredoni, tra cui il bellissimo Edredone di Steller (© Silvio Sommazzi)
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Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) volo Milano – Ivalo via Helsinki. Arrivo in serata e trasferimento a Kaamanen, dove pernotteremo al celeberrimo (per i birdwatcher e cacciatori fotografici) hotel Neljän Tuulen Tupa. 2° giorno) Kaamanen è situata a 300 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, in un paesaggio magnifico di foreste, torbiere e laghi, che in questo periodo dell'anno sono sepolti dalla neve. Faremo un salto alla torre osservatorio di Toivoniemi che domina il paesaggio e un piccolo bosco di conifere sul fiume Kaamasjoki; a marzo l'area non è frequentata da molti uccelli, ma qualche Ghiandaia siberiana si piazza sulla punta dgli abeti offrendoci ottime opportunità fotografiche. L'hotel Neljan Tuulen Tupa è dotato di mangiatoie rifornite quotidianamente dallo staff e potremo fare eccezionali fotografie agli ospiti del "ristorante": Cince siberiane, Cince alpestri, Ghiandaie siberiane, Verdoni europei, Ciuffolotti eurasiatici, Organetti artici e, soprattutto, Ciuffolotti delle pinete; questo magnifico Fringillide, grosso come un tordo, è molto schivo durante la stagione riproduttiva, ma nel tardo inverno frequenta le mangiatoie, anche in folti gruppi. Dopo pranzo partiremo alla volta del mitico Varangerfjord, attraversando il confine con la Norvegia e fermandoci ad ogni occasione buona di birdwatching. Pernotteremo tre notti all'hotel Scandic di Vadso. 3° e 4° giorno) il Varangerfjord rappresenta la distesa d’acqua più a nord-est d’Europa; Vadso è una cittadina situata più o meno al centro della sponda settentrionale del Varangerfjord, così che ci risulterà comodo effettuare le nostre escursioni sia ad est che ad ovest, in base anche alle notizie di rarità che potremmo ricevere in tempo reale! Le aree che esploreremo sono ben definite, ma la successione delle escursioni dipenderà da vari fattori, tra cui il clima, le specie che avremo già visto e quelle che ancora ci mancheranno e le notizie di avvistamenti dell'ultima ora ricevute dal network di birdwwatcher locali. Questi primi due giorni saranno dedicati alle aree orientali del Varanger. Le specialità del fiordo sono ovviamente gli uccelli acquatici e passeremo molto tempo a scandagliarne le acque, cercando attentamente tra i branchi di specie più comuni, quelle più rare, quelle per cui il Varanger è diventato un must tra i birdwatcher. Uno degli highlight di questi due giorni sarà l’escursione in battello all’isola di Hornoya, dove potremo vedere le grandi colonie di alche; ben cinque specie nidificano sull'isola, Uria comune, Uria nera, Pulcinella di mare, Gazza marina, Uria di Brünnich, e avremo qualche minuscola chance di vedere l'altrettanto minuscola Gazza marina minore, che si incontra occasionalmente al Varangerfjord. Altri uccelli che nidificano qui sono il Fulmaro boreale, il Marangone dal ciuffo, il Gabbiano nordico e il Gabbiano tridattilo. Ogni tanto le colonie si animano di un trepestio improvviso: è quando compare in cielo la sagoma minacciosa (non per noi birdwatcher!) del Girfalco, per l'incontro con il quale ad Hornoya avremo le migliori opportunità. Tra le altre specie che potremo vedere in questi due giorni ricordiamo la Pernice bianca, il Gabbiano glauco, il Mugnaiaccio, lo Zafferano, il Piovanello violetto, il Corvo imperiale eurasiatico, lo Zigolo delle nevi. 5° giorno) ci trasferiremo oggi a Batsfjord, dove pernotteremo al Polar Hotel. La baia di Batsfjord è celebre per branchi di Anatidi che galleggiano come tappi di sughero sulle acque, indifferenti alle temperature polari; tra branchi di Edredoni comuni, ci saranno sicuramente i deliziosi Edredoni di Steller e i Re degli edredoni, insieme a Morette codone, Orchi marini e Smerghi minori. Investigheremo attentamente i Gabbiani glauchi, molto simili al ben più raro Gabbiano d'Islanda, qualche individuo del quale è sempre presente al Varanger in questa stagione. 6° e 7° giorno) ci trasferiremo a Kongsfjord, dove pernotteremo due notti alla Kongsfjord Gesthouse, una deliziosa pensione gestita da una nostra connazionale. Prima di partire per Kongsfjord abbiamo predisposto un'escursione (facoltativa) ad un capanno fotografico galleggiante, dal quale è possibile scattare foto eccezionali alle anatre e agli altri acquatici che nuotano a pochi metri dall'obiettivo. I paesaggi che attraverseremo in quest'area, la penisola di Batsfjord, sono di una bellezza mozzafiato, con scogliere a picco sul mare e pinnacoli rocciosi, distese di neve incontaminate. Qui potremo vedere la splendida Aquila di mare, la graziosa ma arcigna Ulula, la Pernice bianca nordica. Controlleremo attentamente le acque artiche, dove potremmo vedere, insieme a Strolaghe mezzane, minori e maggiori, la ben più rara Strolaga beccogiallo (peraltro regolare in primavera al Varangerfjord). Se avessimo la stessa fortuna del 2016, potremmo incontrare qualche Orca, insieme a qualche Foca grigia. Tra i mammiferi terragnoli, oltre alle comuni Renne (probabilmente semidomestiche), potremmo vedere Lepri artiche e Volpi artiche. La sera, con in mano un grog bollente, aspetteremo l'affascinante Aurora Boreale; nonostante la spiegazione di questo fenomeno ottico sia strettamente scientifica (la causa è l'interazione di particelle cariche di origine solare con la ionosfera terrestre), le bande luminose di colore rosso-verde-azzurro che si inseguono nel cielo, cambiando forma, colore e dimensioni, danno vita a uno spettacolo naturale che rasenta la pura poesia. 8° giorno) dopo le ultime passeggiate nella regione di Batsfjord, torneremo oggi a Ivalo. Lungo il percorso effettueremo numerose soste durante le quali potremmo incamerare qualche specie nuova. Cena d'addio, o meglio di arrivederci e pernottamento a Ivalo. 9° giorno) volo Ivalo - Milano via Helsinki, arrivo in serata a Malpensa e fine del viaggio. |
Il nostro hotel di Kaamanen è famoso tra i birdwatcher perchè alle sua mangiatoie è possibile fotografare, a distanza ravvicinata, le più belle specie di Passeriformi artici, come la Ghiandaia siberiana, la Cincia siberiana, l'Organetto artico e, soprattutto, il Ciuffolotto delle pinete (© Massimo Castrini) Un'altra delle specie che svolazzano sulle mangiatoie a Kaamanen è la Cincia siberiana (© Paolo Faifer) Il Piovanello violetto sarà probabilmente l'unico limicolo che vedremo durante il tour (© Arturo Gargioni) Un'ipotesi, un auspicio, una professione di fede. Vedremo con certezza tre specie di edredoni e quindi perché non ipotizzare il completamento di una straordinaria quaterna? Le poche volte che il nordamericano ed estsiberiano Edredone dagli occhiali, dal buffo aspetto che lo fa rassomigliare ad un dignitario ottocentesco, si è fatto vedere dalle nostre parti sono state tutte nel nord della Norvegia!!! (© Alan Wilson) Il possente Girfalco è il "prime target", tra i rapaci ma anche in assoluto, della vacanza al Varanger. Abbiamo ottime probabilità di vederlo seminare il panico tra le colonie di gabbiani e corvi ad Ekkeroy (© Massimo Castrini) |
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Il Marangone dal ciuffo è una delle specie coloniali che nidificano lungo il Varangerfjord; questo individuo è stato fotografato sull'isola di Hornoya (© Arturo Gargioni) |