Pirenei & Castilla | |||||||
le terre del quebrantahuesos e dell'avutarda | |||||||
3 - 13 giugno 2016
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Il rapace per eccellenza dei Pirenei è il Gipeto, o Avvoltoio degli agnelli lo si voglia chiamare. Avremo numerosi incontri, più o meno ravvicinati, con questo spettacolare avvoltoio. Nella foto un adulto e un giovane (quello con la testa nera) (© Dick Forsman)
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Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) volo Milano Saragozza via Madrid. Trasferimento da Saragozza alla cittadina di Jaca, base delle nostre esplorazione dei Pirenei per i prossimi quattro giorni. Pernotteremo cinque notti un un bell'hotel al di fuori della città, sulla nostra strada quotidiana per il parco di Ordesa. |
I Pirenei sono un autentico Eldorado per gli amanti degli uccelli da preda. L'Aquila di Bonelli è una delle specie più ambite: l'alterissimo individuo raffigurato nella foto è stato sorpreso a spiumare la preda fresca di cattura (© Roberto Savioli) Vedremo anche l'Aquila minore; nella foto un individuo in fase chiara, molto più facile a identificarsi che non la fase scura, che potrebbe essere confusa con Nibbi bruni e altri rapaci dal piumaggio scuro uniforme (© Dick Forsman) Una bellissima fotografia di Nibbio reale. A Ordesa vedremo moltissimi nibbi, soprattutto Nibbi bruni, ma non sono infrequenti i Nibbi reali (© Dick Forsman) Il Venturone alpino è presente solo nell'arco alpino dei Pirenei e delle Alpi, dove frequenta le foreste d'alta quota e le praterie alpine circostanti. E' una delle specie di Passeriformi più interessanti che potremo vedere in questo tour (© Sandra, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Un tempo tutti gli stambecchi europei erano considerati un'unica specie ma una revisione tassonomica ha splittato lo Stambecco alpino da quello pirenaico (illustrato nella foto). Potremo vedere questo spericolato arrampicatore in numerose aree del nostro itinerario (© Arturo de Frias Marques, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) |
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6° giorno) trasferimento a Tordehumos, nella provincia di Castilla y Leon con birdwatching lungo il percorso. Pernotteremo tre notti in un agriturismo situato in mezzo ad una splendida macchia mediterranea. 7° e 8° giorno) esploreremo in questi due giorni gli ambienti naturali di questa regione, a partire dalla macchia che circonda il nostro lodge, e nella quale si aggira la Genetta, il felino più raro e localizzato d’Europa (il suo areale di distribuzione è quasi completamente in Africa). Effettueremo due escursioni notturne per tentare di vederlo e, anche se non avremo tale fortuna, potremo osservare comunque specie interessanti di uccelli, come il Succiacapre eurasiatico, il Succiacapre collorosso, l’Allocco, il Gufo comune, il Gufo di palude (questa regione è una delle pochissime aree dell’Europa meridionale dove nidifica questa specie, tipicamente nordica). Tra le specie diurne di quest’area ricordiamo il Cuculo dal ciuffo, il Gruccione, la Ghiandaia marina, l’Averla meridionale, l’Averla capirossa, la Tottavilla. Vedremo molte Gazze azzurre, un meraviglioso Corvide che da quest'anno è una specie a tutti gli effetti, diversa dalla Gazza azzurra asiatica: gli ornitologi si sono sempre chiesti quale fosse l'origine della popolazione iberica, separata dall'areale principale della specie (dall'Asia Centrale al Giappone) da migliaia di chilometri e i recenti studi tassonomici hanno stabilito la netta differenza genetica tra le due specie. In uno di questi due giorni visiteremo le praterie e le steppe di Villafafila, dove potremo vedere l’Albanella minore, l’Otarda, la Gallina prataiola, l’Occhione, la Ganga, la Grandule mediterranea, l'Upupa eurasiatica, la Ghiandaia marina eurasiatica, il Gruccione comune, la Calandrella, la Calandrina, la Calandra, la Passera sarda, lo Strillozzo e, se avessimo una grande fortuna, il Nibbio bianco, il rapace più raro della penisola iberica. . |
Nelle steppe di Villafafila i target principali saranno l'Otarda eurasiatica e la Gallina prataiola, quest'ultima raffigurata nella foto; il piumaggio della Gallina prataiola è bellissimo, con i suoi disegni bianchi e neri di petto e collo; durante il display, le penne della gorgiera sono erette a formare una specie di collare (© Roberto Savioli) Allodole, cappellacce e calandre sono specie tipiche delle zone aperte e semiaride. A Villafafila potremo vedere la Calandrella eurasiatica, la Calandrina e la Calandra eurasiatica, quest'ultima illustrata nella foto (© Dick Forsman) | |
9° giorno) ci trasferiremo oggi a Montejo de la Vega, dove pernotteremo due notti all’agriturismo Hacienda Rural. 10° giorno) Montejo de la Vega giace ai piedi di un bellissimo canyon naturale di roccia calcarea che corre tra foreste di querce e ginepri interrotti da piccole estensioni di praterie steppose. Molte sono le specie di uccelli interessanti di quest’area, ma concentreremo i nostri sforzi nella ricerca del Gufo reale, una coppia del quale nidifica sulle pareti del canyon, e l’Allodola di Dupont, un’allodola che, in Europa, vive solo in Spagna; non sarà difficile localizzarla, in virtù del suo canto melodioso, ma vederla sarà un altro paio di maniche, poichè la bestiola è molto riluttante a volare e preferisce spostarsi, quasi invisibile, nell'erba alta. Tra le altre specie che potremo vedere in quest’area ricordiamo: Torcicollo, Picchio verde, Picchio rosso mezzano, Picchio rosso minore, Cappellaccia di Thekla, Rondine montana, Calandro, Pettirosso comune, Usignolo comune, Codirosso comune, Beccafico, Capinera, Cinciallegra, Cinciarella comune, Cincia mora, Rampichino comune, Rampichino alpestre, Monachella mediterranea, Monachella nera, Codirossone, Sterpazzola di Sardegna, Luì bianco, Zigolo giallo, Zigolo nero. Faremo visita ad un carnaio dove decine di Grifoni scendono a mangiare le carcasse delle pecore; lo spettacolo di decine di uccelli che saltano, starnazzano, litigano tra loro per il possesso di un pezzo di carne, infilano il collo nei poveri resti degli ovini, ritraendolo sporco di sangue rassomiglia un poco ad un sabba diabolico. Insieme ai Grifoni a volte scendono Corvi imperiali e Capovaccai e, più raramente, Aquile iberiche e Aquile reali. 11° giorno) trasferimento a Saragozza e imbarco sul volo che ci riporterà a Milano, ancora via Madrid. Arrivo a Milano e fine del viaggio. |
Al carnaio di Montejo del la Vega scendono a degustare i prelibati cadaveri di pecora molti Grifoni eurasiatici e qualche Capovaccaio. A volte, più raramente, si posano anche l'Aquila reale e il Corvo imperiale; la foto ritrae appunto un giovane di Aquila reale attaccato da due arrabbiatissimi Corvi imperiali (© Dick Forsman) La Cappellaccia di Thekla vive, in Europa, solo nella penisola iberica. A differenza della Cappellaccia comune, che zampetta quasi esclusivamente al suolo, spesso si apposta su cespugli e alberelli, da cui emette il suo melodioso canto (© Adrian198cm, Pubblico Dominio) |