Cap Gris Nez | |||||||
il Lac du Der e la migrazione degli uccelli marini | |||||||
15 - 22 ottobre 2016
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Il seawatching dal promontorio di Cap Gris Nez è il pezzo forte di questo piccolo grande Ornitour. Potremo vedere decine di specie di uccelli marini, tra sule, berte, uccelli delle tempeste, strolaghe, anatre, gabbiani, stercorari e sterne. Questo Gabbiano d'Islanda è una delle specie più inusuali e attese (© Dick Forsman)
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Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) viaggio in minibus da Milano a Giffaumont-Champaubert, graziosa cittadina sulle rive del lago di Der-Chantecocq, dove pernotteremo due notti all'hotel Le Cheval Blanc (o similare). 2° giorno) esploreremo in questi due giorni tutte gli ambienti di questa splendida regione. Oltre al Lac du Der, visiteremo anche il lago della Foret d’Orient e i boschi che lo circondano. Lo spettacolo più affascinante sarà quello delle migliaia di Gru che volano dai campi intorno ai laghi alle isole al centro di essi, per il “roosting” serale. Sulle acque di solito placide dei laghi nuotano e volano decine di specie di uccelli acquatici e, piazzando i nostri cannocchiali sulle sponde del lago potremo vedere quasi tutti gli Anatidi europei: Cigno minore, Cigno selvatico, Oca granaiola della tundra (le due sottospecie dell'Oca granaiola sono state recentemente considerate specie buone), Oca lombardella maggiore, Oca selvatica, Volpoca, Fischione eurasiatico, Germano reale, Canapiglia, Codone comune, Mestolone comune, Moriglione eurasiatico, Moretta eurasiatica, Quattrocchi comune, Orchetto marino, Pesciaiola, Smergo maggiore. Altre specie acquatiche impreziosiranno la nostra lista: Cormorano comune, Svasso collorosso, Svasso piccolo, Airone cenerino, Garzetta comune, Gallinella d'acqua, Folaga comune, Porciglione eurasiatico, Gabbianello, Gabbiano nordico, Gabbiano comune, Gavina eurasiatica. Sulle rive dei laghi e nei prati circostanti potremo vedere numerosi limicoli, come la Pavoncella eurasiatica, nei cui branchi spesso si nasconde qualche individuo di Piviere dorato europeo, il Corriere grosso, il Gambecchio comune, il Combattente, il Piovanello pancianera, il Beccaccino comune. Il rapace più importante dell'area è la possente Aquila di mare che sverna regolarmente sui laghi, ma che di solito arriva qui per lo svernamento un poco più tardi; speriamo che qualche individuo abbia anticipato la sua partenza dal Nordeuropa. Potremo comunque vedere altri rapaci molto interessanti come la Poiana calzata, l'Albanella reale, il Falco pellegrino, lo Smeriglio. Potremo vedere anche qualche Strigide: Gufi comuni in roosting, qualche solitaria Civetta comune e, con un pò di fortuna, il Gufo di palude. Dell'avifauna minore (solo per dimensioni, naturalmente) che frequenta le foreste e la campagna della regione, vedremo decine di specie, tra cui ricordiamo il Picchio nero, il Picchio rosso mezzano, il Picchio rosso maggiore, il Picchio verde, il Picchio cenerino, la Tordela, la Cesena, la Capinera, il Codirosso spazzacamino, il Pettirosso, lo Scricciolo comune, il Rampichino comune, il Picchio muratore eurasiatico, la Cincia dal ciuffo, il Codibugnolo, il Frosone, il Fringuello comune, la Peppola, il Crociere comune, il Ciuffolotto eurasiatico, il Migliarino di palude. Nelle foreste dell’area potremo vedere Cervi, Daini, Cinghiali e, con fortuna, qualche carnivoro, come la Volpe e il Gatto selvatico. |
L'Aquila di mare è la specie più ricercata dai birdwatcher nella regione del lago di Der-Chantecocq e Foret d'Orient. Con fortuna potremo vederne più di un individuo, in volo o posata sugli alberi scheletriti che bordano la sponda settentrionale del lago (© Yathin S Krishnappa, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) La Gru cenerina è un altro pezzo forte del Lago di Der-Chantecocq. Sulla via di migrazione verso i quartieri di svernamento spagnoli e nordafricani, le gru si congregano nei prati intorno al lago in branchi di centinaia di individui (© Marek Szczepanek, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) Il Gufo di palude è un rapace notturno... non tanto notturno. Lo si può vedere spesso anche di giorno, a caccia in volo basso su prati e brughiere e a volte l'animale si offre, posato, a splendide fotografie (© Danilo Lombardi) |
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3° giorno) ci trasferiremo oggi a Wimereux, a pochi chilometri da Calais e dalla meta del nostro quotidiano seawatching. Pernotteremo quattro notti a Wimereux, all'Hotel Le Speranza (o similare). Durante il trasferimento, ci fermeremo ad ogni buona occasione di birdwatching e potremmo incamerare nuove specie, come il Chiurlo maggiore, il Chiurlo piccolo, il Colombaccio comune, la Colombella, l'Allodola eurasiatica, la Cappellaccia comune, il Tordo sassello, il Tordo bottaccio, il Saltimpalo comune e molte altre. 4°/6° giorno) ben bardati contro il freddo pungente (di solito in questa regione, in autunno fa già un freddo intenso), ci appollaieremo sul promontorio del capo per ammirare il volo degli uccelli marini che migrano lungo le coste. Alcuni uccelli passano proprio sottocosta e la loro identificazione non sarà difficile, ma altri volano molto distanti dalla costa e dovremo affidarci, oltre che al piumaggio, difficile da discernere da lontano, al jizz e al tipo di volo. Tutte le famiglie di uccelli marini sono ben rappresentati, a partire dalle strolaghe, di cui potremo vedere tre specie, la Strolaga minore, la Strolaga mezzana e la Strolaga maggiore. Tra le anatre potremo vedere l'Edredone comune, di cui grossi branchi galleggiano nell'oceano proprio sotto il promontorio, a volte insieme a Volpoche, Orchi e orchetti marini, Quattrocchi comuni; è già accaduto che, insieme ai numerosi Edredoni comuni sia stato avvistato un Re degli edredoni! Spesso branchetti di Oche colombaccio passano sotto costa, dirette verso sud. Moltissimi gabbiani volano intorno al capo e, tra più comuni Gabbianelli, Gavine eurasiatiche, Mugnaiacci, Zafferani e Gabbiani nordici, speriamo di vedere qualche specie più pregiata, come il Gabbiano d'Islanda, il Gabbiano glauco e, soprattutto, il bellissimo Gabbiano di Sabine. Anche sterne e stercorari sono ben rappresentati: Stercorari maggiori e mezzani, Labbi e Labbi codalunga, Beccapesci, Sterne comuni e Sterne artiche, Mignattini comuni e Mignattini alibianche. Ma le specie più ambite sono quelle degli uccelli pelagici veri e propri, berte e uccelli delle tempeste; dovremo fare attenzione nell'identificazione della Berta di Man e della Berta delle Baleari, praticamente identiche e presenti entrambe nelle acque francesi, ma sarà un pò più facile identificare la Berta grigia, l'Uccello delle tempeste codaforcuta e l'Uccello delle tempeste europeo. Vedremo anche molte Sule settentrionali e Marangoni dal ciuffo. Vedremo anche diversi limicoli come la Pivieressa, la Pittima minore, il Piovanello violetto, il Piovanello maggiore, il Piovanello, il Voltapietre comune. Per avere un'idea di cosa può essere una giornata di seawatching a Cap Gris Nez, è utile ricordare che un giorno ottobrino di qualche anno fa, in un giorno solo, furono osservati 236 Uccelli delle tempeste codaforcuta, 455 Stercorari mezzani e 28 Gabbiani di Sabine! Dedicheremo un pò di tempo anche al birdwatching nei prati e tra gli arbusti intorno a Cap Gris-Nez, dove potremo vedere specie importanti, come l’Allodola golagialla, lo Zigolo delle nevi e il Pettazzurro. Tra i rapaci dell'area avremo buone occasioni di vedere, o di rivedere in caso l'avessimo già incontrate a Der-Chantecocq, specie illustri come la Poiana calzata, l'Albanella reale e lo Smeriglio. 7° giorno) partenza all’alba per il ritorno in Italia. Arrivo a Milano in tarda serata. |
La Berta grigia è una delle specie più ricercate dai seawatchers di Cap Gris Nez (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) Due specie di "berte minori" migrano lungo le coste francesi, la Berta delle Baleari e la Berta di Man. Non srà facile identificarle, soprattutto quando gli uccelli volano distanti. Il "collare bianco ai fianchi della Berta di Man(ben visibile nella fotografia), meno definito, color grigiastro, nella Berta delle Baleari, è comunque un carattere abbastanza facile da rilevare (© Ómar Runólfsson, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Il Fulmaro boreale è un ospite consueto delle acque antistanti Cap Gris Nez (© Dick Forsman) Nei prati intorno a Cap Gris Nez svolazzano e zampettano spesso Passeriformi interessanti; questo Zigolo delle nevi è uno di questi (© Dick Forsman) |