Nel programma 2016/2017 sono stati inseriti, per la prima volta, molti viaggi di "altra natura", avventure espressamente dedicate a libellule, camaleonti, scimmie, tigri e balene. Ma il nostro cuore rimane tenacemente attaccato agli uccelli. Birding o birdwatching che sia, il 95% del programma
di questo e del prossimo anno è dedicato agli uccelli. Qualche tour nasce e si sviluppa intorno ad una singola specie e le altre centinaia che si possono vedere oltre ad essa sono la torta di cui la suddetta specie è la ciliegina; esempi sono il Picatarte collobianco in Ghana, il Piovanello becco a cucchiaio nell'Estremo Oriente Russo, il Piro piro delle Tuamotu in Polinesia, l'Averla di macchia del Kupè in Camerun. Altri tour non hanno stelle più luminose di altre, o meglio, tutte sono accese e brillanti in egual misura. L'epiteto poetico di "stelle" ha un correlato scientifico: endemismo. Sono infatti le specie endemiche che più ci interessano, per tre motivi: la vita è breve, il denaro costa e il mondo degli uccelli è immenso; ergo, prima di tornare in un paese remoto, si preferisce di solito vederne un'altro, sperimentare comunità di uccelli diversi, habitat mai visti, geografie nuove e così, se il Corvide di Zavattari lo cicchiamo nel tour in Etiopia, in Etiopia dobbiamo tornare per vederlo, ma forse prima vogliamo andare in Angola a vedere il favoloso Turaco crestarossa, o alle Filippine per ammirare l'incomparabile Aquila toponima. Ornitour ha un tasso di successo medio per gli endemismi dell'80% (con uno straordinario 100% in Etiopia). Nell'itinerario dettagliato di ogni tour vengono quindi sottolineate le specie endemiche, quelle per l'osservazione delle quali è stato ideato e disegnato il viaggio. A Ornitour, poi, piacciono le isole: sono almeno un centinaio le isole e atolli inseriti nel programma 2016/2017. Alcune godono di grandissima fama e sono proposte da tutti i tour operator del mondo, anche per motivi extra-ornitologici: Galapagos e Seychelles, ad esempio. Ma ad Ornitour piacciono anche le isole più dimenticate, strane e difficili da visitare, e più sono difficili da visitare, più suggestiva, rara ed endemica è la sua avifauna; esempi di questi lembi di terra sono Sumba, Flores e Timor nella Sonda Minore, le Comore, le Isole Subantartiche della Nuova Zelanda, le Pitcairn nel Pacifico. Ornitour 2016/2017 vi porterà comunque anche nelle grandi vastità continentali, dove esploreremo i deserti del Namib, Sahara, Atacama, Gobi, Kizil Kum e Sonora, le foreste tropicali ed equatoriali di Centro e Sudamerica, saliremo sul Caucaso per un affascinante "snowcock tour" e sulle Montagne Rocciose, sullo Tien Shan e sulle Ande, sui Tatra e sul Bukit Barisan; saremo nelle steppe dell'Asia Centrale in Kazakistan, Uzbekistan e Mongolia, nella taiga della vicina Estonia e della lontana Siberia. Faremo birdwatching nelle regioni più desolate e ostili della Terra, come il Kimberley dell'Australia Occidentale e tra i jogger rampanti di New York a Central Park. Saliremo a bordo di fragili vascelli nei "pelagic tour" in Atlantico, a Madeira e Capo Verde, e a bordo di lussuose navi da crociera e catamarani alle Svalbard, ad Aldabra, in Polinesia e alle Antille. E' bello fare birdwatching ed è emozionante vedere un pettirosso nel giardino di casa, non lo nego, ma vedere da vicino la danza delle Gru della Manciuria a Hokkaido, il corteggiamento delle Sule piediazzurri alle Galapagos, il Turaco di Ruspoli nel sud dell'Etiopia, la migrazione dei rapaci a Borcka... lo è di più. Per questa edizione del website ho pensato ad una top ten, che naturalmente non ha nessun valore se non quello di farvi conoscere quali sono le mie preferenze ai quattro cantoni del mondo. Nelle prime tre posizioni ho messo terre dell'Africa Subsahariana perchè lì c'è il mio cuore, le mie sfide, le mie avventure, il mio album di figurine da completare; e prima in Africa (e resto del mondo), l'Etiopia. Al quarto posto, prima tra le mete europee, una new entry di Ornitour, il Caucaso, che con i suoi endemismi esercita un fascino irresistibile. Poi il Kazakistan, un magnifico mix di rarità europee e influssi asiatici. Primo paese asiatico in assoluto, al sesto posto, il Bhutan (altra new entry di Ornitour) è la mia scelta per il Subcontinente Indiano: tragopan, monal, pernici con colori e piumaggi spettacolari, sull'Himalaya più avventuroso. L'Arizona è il mio paese preferito degli Stati Uniti: passo lento, mangiar tex-mex, uccelli di classe con chiari influssi messicani, questa destinazione si è guadagnato l'ingresso nella top-ten. Last but not least (ma ogni graduatoria ha un capo e una coda), tre piccoli grandi viaggi in Europa. Il Varangerfjord degli edredoni di lustro, di rarità di aria e di acqua è il Grande Nord più a portata di mano, per tempo, distanza e danaro. Capo Verde è un trionfo di endemismi e uccelli marini e ci tornerei molto volentieri. Lesbo è una gradevolissima destinazione per chi ama il relax, il mare e gli uccelli, il miglior birdwatching-break di primavera. Buon birdwatching con Ornitour.
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ornitour's top-ten birding tour 2015 |
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Etiopia Gran Tour |
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Uganda |
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Namibia & Okavango |
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Armenia & Georgia |
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Kazakistan |
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Bhutan |
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Arizona |
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Varangerfjord |
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Capo Verde |
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Lesbo |
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