1° giorno) volo Milano – Oslo e sistemazione in hotel. Avremo tempo per fare un po’ di birdwatching nei parchi della capitale norvegese.
2° giorno) volo Oslo – Longyearbyen. Effettueremo una breve visita alla cittadina, capoluogo amministrativo delle Svalbard. La bella chiesa e il Museo Polare sono meritevoli di una visita. Longyearbyen, il centro più popoloso dell'intero arcipelago (2075 abitanti), fu fondata nel 1906 da John Munroe Longyear. La cittadina, che, in virtù dell'esplosione del turismo alle Svalbard, è dotata di numerosi hotel e ristoranti, e financo di un aeroporto internazionale, è situata sulle rive dell'Isfjorden, l'insenatura più profonda di tutto l'arcipelago. Oggi, ancor prima di salpare, potremo vedere le nostre prime specie di uccelli, come il Mugnaiaccio, il Gabbiano tridattilo e il Gabbiano glauco. La sera ci imbarcheremo sull'Ortelius e inizieremo la nostra navigazione, uscendo in mare aperto lungo l'Isfjiorden, dove potremo vedere i nostri primi uccelli pelagici e qualche cetaceo, come la Balenottera minore.
3° giorno) navigheremo verso nord costeggiando la riva occidentale dell'isola Forlandet, la più occidentale dell'arcipelago, e, dopo averne doppiato l'estremità settentrionale entreremo nel Kongfjorden, sulle scogliere del quale nidificano migliaia di Gabbiani tridattili, Urie di Brünnich, Urie nere, Pulcinelle di mare e Labbi. Potremmo avvistare, dall'imbarcazione, anche qualche Volpe polare che trotterella vicino alle colonie di urie, sperando in qualche uovo o nidiaceo indifeso. Proseguiremo poi verso est, dove visiteremo Raudfjorden, sulla costa settentrionale di Spitsbergen, l'isola più grande dell'arcipelago: il fiordo è magnifico, circondato da ghiacciai la base dei quali è tappezzata da tundra colorata di fiori, sulla quale vedremo Oche facciabianca e Oche zamperosee, mentre elegantissime Sterne artiche volano basse dul terreno. Indolenti sulla linea di costa riposano Foche dagli anelli e Foche barbate. Nel pomeriggio arriveremo nei pressi di Moffen, un'isola al di là dell’ottantesimo parallelo: lo spettacolo dei buffi e colossali Trichechi mollemente adagiati sulla banchisa polare, forse accompagnati da qualche Gabbiano glauco o Gabbiano d’avorio, sarà davvero memorabile. E ancor più memorabile sarebbe l'incontro con il più grande carnivoro vivente, l'Orso polare, che è spesso avvistato a queste latitudini.
4° giorno) navigheremo oggi lungo il Liefdefjorden, costeggiando lo splendido ghiacciaio Monac; vedremo anche qui migliaia di uccelli marini e anche qui avremo buone chances di vedere l'Orso polare, il target più importante di questa crociera, almeno tra i mammiferi.
5° giorno) entreremo oggi nello stretto di Hinlopen, dove potremo rivedere molte delle specie di uccelli già viste, ma dove potremmo aggiungere alcune delle specie più nordiche d'Europa, prima fra tutti la candida e mitica Civetta delle nevi! Questo fantasma bianco delle terre artiche, distribuito lungo tutto l'Artico, sia in Nordamerica che in Eurasia, ha nidificato raramente alle Svalbard, ma lo ha sicuramente fatto un discreto numero di volte negli ultimi cinquant'anni. Ha bisogno di lemming, e questa specie è notoriamente soggetta a fluttuazioni, anche significative, della popolazione. Tiferemo per un'esplosione di questi sorci per vedere il gufo più fascinoso del grande nord. Altro candido uccello del nord, fortunatamente molto meno raro, è il Gabbiano d'avorio, che avremo buone probabilità di incontrare insieme all'Oca zamperosee e alla Gazza marina minore, stipatissime colonie della quale si assiepano sulle scogliere del fiordo. Tra le altre specie di uccelli di quest'area ricordiamo: l'Edredone comune, il Re degli edredoni, il Piovanello tridattilo, il Piovanello pancianera, il Falaropo beccolargo, il Labbo, il Labbo codalunga, il Culbianco boreale e lo Zigolo delle nevi (gli unici due Passeriformi dell'arcipelago). Potremo anche osservare branchetti di Renne delle Svalbard, la più piccola sottospecie di renna.
6° giorno) oggi raggiungeremo Phippsøya, la più grande delle Sette Isole (Sjuøyane). Phippsøya è situata a 81 gradi nord, a sole 540 miglia dal Polo Nord Geografico. Questa è la terra dove avremo le migliori opportunità di vedere gli animali più importanti avvistabili durante la crociera, i già citati Orso polare e Gabbiano d'avorio. Al termine della giornata odierna la nave girerà su se stessa per iniziare la via del ritorno.
7° giorno) navigando verso sud attraverseremo il pack, tenendo d'occhio la superficie dell'oceano, poichè questa è l'area preferita dalle immense Balena di Groenlandia e Balenottera comune.
8° giorno) esploreremo la regione di Forlandsundet, un conosciuto "ritrovo" per i trichechi e navigheremo lungo il fiordo di St. Johns sbarcando as Alkhornet. Anche qui vedremo un trionfo di uccelli marini, assiepati sulle cengie dove nidificano o in volo in chiassosi e disordinati stormi. Volpi polari trotterellano alla base delle scogliere in attesa di incauti piccoli e sulla tundra fiorita vedremo numerose specie di uccelli, come Oche colombaccio, Piovanelli pancianera, Piovalli tridattili, Pernici bianche, Sterne artiche.
9° giorno) faremo oggi ritorno a Longyearbyen, in tempo per imbarcarci sul volo per Oslo, dove arriveremo nel pomeriggio. Pernottamento in un hotel della capitale.
10° giorno) trasferimento all'aeroporto e imbarco sul volo per l'Italia. Arrivo a Milano e fine del viaggio.
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Anche se meno ambito del Gabbiano d'avorio, il Gabbiano glauco, qui ripreso in un bellissimo stop-motion aereo, è un gabbiano bello e interessante (© Dick Forsman)
Potremo vedere tutte le specie di Alcidi del Paleartico Occidentale, la più interessante delle quali è senza dubbio è la Gazza marine minore, l'alca più piccola e localizzata di tutto il Paleartico Occidentale (© Danilo Lombardi)
Sappiamo che il target principale, tra i mammiferi, sarà l'Orso polare, ma gradiremo assai anche l'incontro con lo zannuto Tricheco (© Mak, Fotolia)
I labbi e stercorari sono uccelli dalle spiccate attitudini piratesche: sono soliti attaccare altri uccelli in volo per strappare loro la preda che portano nel becco e negli artigli. Quello illustrato nella bella foto è un Labbo codalunga, che vedremo spesso durante la crociera (© Dick Forsman)
Ciliegina, anzi ciliegiona, sulla torta, in una crociera già meravigliosa con tutto quello che con certezza vedremo, è la candida Civetta delle nevi, che compare nell'arcipelago nei cosiddetti "anni di lemming" (© 2010, Alain D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)
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