Non c'è regione zoogeografica come l'Europa a possedere un ventaglio di ambienti così vari da ospitare un'avifauna estremamente ricca e diversificata. E' vero che il Paleartico Occidentale, a cui l'Europa appartiene geograficamente, è la regione con il minor numero di specie di uccelli (poco più di mille rispetto, ad esempio, alle 4000 specie dei Neotropici), ma solo in Europa è possibile vedere al mattino la Civetta delle nevi cacciare su una crosta di ghiaccio e il pomeriggio una minuscola Calandrina svolazzare sulla brulla steppa. L'Europa è il continente in cui viviamo e proprio dall'Europa si dovrebbe partire a fare birdwatching, a coltivare l'hobby che ci piace e che ci siamo scelti; l'Europa è il continente dove vivono gli uccelli italiani, i primi che impariamo a conoscere, i primi che dovremmo conoscere, i primi che contribuiscono alla nostra life-list. Non che non sia meraviglioso andare in cerca dei rapaci africani o dei pappagalli sudamericani, ma la conoscenza degli uccelli di casa è importante per muoversi a proprio agio tra le famiglie vieppiù strane che allignano nei quattro angoli del globo. Il programma Ornitour 2016 si articola in 25 viaggi in 16 destinazioni europee. Sono, le aree estreme dell'Europa, le più interessanti per il birdwatching; qui possiamo trovare infatti specie il cui areale raggiunge il suo estremo ovest, o nord, o sud, o est, mandando in visibilio i lister, i birdwatcher che compilano la lista delle proprie osservazioni in una singola area geografica (che può andare dal proprio giardino di casa al mondo intero). In alcuni casi ci si può imbattere in veri e propri endemismi, come le quattro specie endemiche del Caucaso che potremo vedere in Georgia: endemiche del Caucaso vuol dire anche endemiche dell'Europa! Gli Ornitour 2016 che sono caratterizzati dal maggior numero di uccelli rari e localizzati sono: Svalbard a nord, Armenia & Georgia a sud-est, Capo Verde e Azzorre, Madeira & Canarie a sud-est. E quali sono le stelle alate di questi viaggi? Per menzionarne solo alcune, ricordiamo il Gabbiano d'avorio, la Civetta delle nevi e la Gazza marina minore nella crociera alle Svalbard, il Tetraogallo del Caucaso, il Fagiano di monte del Caucaso e il Ciuffolotto roseo del Caucaso in Georgia, l'Allodola di Razo, il Ciuffolotto delle Azzorre e la Fregata magnifica in Macaronesia. Ma anche un viaggetto "fuori porta" come la Slovenia, vi permetterà di vedere chicche come l'Allocco degli Urali e il Re di quaglie, e ogni altro Ornitour ha il suo fascino, il suo spettacolo ornitologico: il display dell'Otarda a Monfrague, gli stormi di Oche collorosso in Bulgaria, gli edredoni del Varangerfjord, la dolcezza della puszta ungherese pullulante di gru e oche, gli avvoltoi dei Pirenei, la spettacolare migrazione degli uccelli marini a Cap Gris Nez e l'attesa emozionante della rarità americana a Ouessant. Dalla sua nascita nel 1990 ad oggi, la checklist europea di Ornitour conta praticamente tutte le specie del continente: ci manca qualche acrocefalo, zigolo e luì e poi avremo fatto l'en-plein; contiamo di ottenere questo straordinario risultato nel 2016! Anche quest’anno abbiamo i nostri viaggi preferiti, citati nella "top-four list" qui a destra, dove trova anche la cartina attraverso la quale potrà accedere agli itinerari di ogni viaggio e tre link ad altrettanti siti dove troverà moltissime informazioni sull'Europa che la possono aiutare nell'organizzazione di un suo tour personale. Benvenuta/o nell’Europa di Ornitour. |