Si tratta naturalmente di un acronimo, che può essere letto in due modi: Week End Gastro Ornitologici oppure Weekend Eno Gastro Orrnitologici. Io preferisco il secondo, chè non si è mai visto un crapulone, e neanche la sua versione garbata, il gourmet, che gozzovigli (assapori nella versione gentile) bocconi prelibati e saporite leccornie senza che scorra in tavola succo d’uva fermentato.
Bene, questa sezione del sito propone, come si è già intuito, passeggiate di birdwatching punteggiate da soste culturali gastronomiche, o, se volete, escursioni tra i meandri dell’eno-gastronomia inframezzate da sbinocolate.
Credo che sia necessario fare la tara alla definizione di gastronomia quale forma di cultura. E’ sicuramente vero che il cibo e il cibarsi sono in stretta relazione con il territorio e le culture locali, la tradizioni, l’arte della preparazione e della presentazione, le emozioni, il gusto, il piacere. E’ sicuramente vero che la definizione di alimento come qualsiasi sostanza che sia in grado di fornire materiale energetico (calorie), plastico (proteine) e regolatore (minerali e vitamine) ad un organismo vivente è estremamente riduttiva, trascurando gli aspetti emozionali già citati in precedenza. Nessuno di noi, almeno nel mondo occidentale, vede una fetta di culatello o un piatto di risotto come un agglomerato di protidi, glucidi e lipidi. Ma va comunque ben sottolineato (è questa la tara accennata più sopra) che ci sono un miliardo di persone che si accontenterebbe di protidi, glucidi e lipidi, anche sotto forma di tavolette nutritizie, senza filosofare sulla provenienza a chilometro zero, e senza storcere il naso per la loro forma rettangolare e il colore azzurro, che mal si addicono alla tradizione Afar e Masai. E ancora, prima di spiegare in dettaglio i nostri WEGO, un’altra considerazione: gran parte delle immagini gastronomiche citate nelle nostre proposte di weekend hanno a che fare con cibi carnei, che implicano il concetto di morte (procurata dall’uomo) degli animali. Non voglio urtare la sensibilità dei miei amici birdwatcher vegetariani e vegani, che possono saltare a piè pari le nostre proposte. Ornitour si è già occupato in passato di cultura gastronomica e lo ha fatto.... a tavola, semplicemende mangiando nei quattro angoli del mondo dove è stato: abbiamo imparato la storia dell’injera in Etiopia e quella del pemmican nel Canada indiano, abbiamo assaggiato il burro di yak in Nepal e, mangiando le specialità della Louisiana, abbiamo imparato la geografia dell’Acadia e la storia dei Cajuns.
Così, quando mi arrovvellavo per proporre qualcosa di nuovo nel nuovo Ornitour, ho pensato alle cose che mi piacciono nella vita e ho optato per la mia passione di mangiar bene e bere meglio. Non potendo tenere una lectio magistralis in Cina sui nidi di rondine, mi sono affidato all’enorme patrimonio enogastronomico racchiuso entro i nostri confini. Per adesso sono quattro gli WEGO proposti, in Piemonte, Emilia e Sardegna e contiamo di aggiungere quanto prima escursioni in altre regioni.
Ogni WEGO ha un fil rouge, derivante dalla specificità gastronomica della regione interessata, oltre che naturalmente dalla presenza, nel suo territorio, di parchi e biotopi caratteristici.
Gli WEGO sono in realtà weekend allungati perché cominciano il giovedì, terminando la domenica pomeriggio. Per quanto attiene l’aspetto naturalistico, prevedono numerose passeggiate di birdwatching e anche sedute teoriche, con proiezioni di diapositive, chiacchierate su identificazione ed etologia degli uccelli e tutto quant’altro, in una piccola convention di amici scaldati da gioiose vivande e buone bevande, sorga spontaneo nella discussione, riguardasse essa anche argomenti diversi, dagli asparagi all’immortalità dell’anima.
Le escursioni di birdwatching, almeno nei mesi primaverili/estivi avranno luogo al mattino presto e, come in ogni Ornitour che si rispetti, sono previste anche escursioni serali e notturne, per vedere gufi e succiacapre. Le altre attività naturalistiche saranno distribuite durante la giornata in base ad esigenze organizzative, meteorologiche e di coesistenza con le altre branche di interesse degli WEGO: la cucina e la cantina. Per le quali sono previste visite a laboratori artigianali (salumifici e caseifici), dotte conferenze sulle tradizioni enogastronomiche del territorio, e, last but not least, wine- cheese- & ham tasting.
Il costo di queste avventure non è quantificabile in generale: potete venire con il vostro mezzo, o aggregarvi al gruppo (massimo otto persone) che partirà ogni ultimo weekend del mese da Milano; potete partecipare a tutti i quattro giorni o a meno (minimo due). Il prezzo verrà comunicato dopo averci fatto sapere le vostre preferenze.
Potete accedere al dettaglio di ogni WEGO cliccando sia sul segnaposto della mappa di Google che sul relativo box
Buon birdwatching e buon appetito! |
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WEGO in Piemonte |
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WEGO in Emilia |
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WEGO in Sardegna |
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