Polonia | |||||||
Tatra, Bierbrza, Bialowieza e Auschwitz, per non dimenticare | |||||||
2 - 16 maggio 2015
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![]() Il Francolino di monte è uno dei due Tetraonidi che potremo vedere durante il tour (© Dick Forsman 2012)
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Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) volo Milano-Cracovia e trasferimento ad un hotel della città, dove pernotteremo tre notti. 2° giorno) inizieremo oggi il nostro birdwatching dal parco della città, nei vecchi alberi del quale nidificano otto specie di picchi: Torcicollo, Picchio rosso di Siria, Picchio rosso mezzano, Picchio rosso maggiore, Picchio rosso minore, Picchio nero, Picchio verde e Picchio cenerino! E quattro specie di pigliamosche, inclusi la Balia dal collare e il Pigliamosche pettirosso! Tra le altre specie interessanti del parco ricordiamo il Canapino maggiore, la Bigia padovana, il Rampichino, il Rampichino alpestre, la Tottavilla e il Frosone. Il parco ospita anche qualche interessante mammifero e potremmo vedere la Faina e la Martora, che sono spesso a caccia degli Scoiattoli del parco. Consumeremo il pranzo in un tradizionale ristorante della città e nel pomeriggio effettueremo un’escursione alla foresta di Niepolomice, a mezz’ora di strada da Cracovia. La foresta ospita numerose coppie di Allocco degli Urali: questo latteo gufo è attivo anche di giorno e vederlo volare tra gli alberi sarà il primo momento emozionante del tour; dovremo stare attenti perché l’Allocco degli Urali, in questo periodo di nidificazione, è estremamente aggressivo vicino al nido. Potremo vedere anche altri Strigidi, come l’Allocco eurasiatico, il Gufo comune e la civetta comune. Ritorno a Cracovia e cena in un ristorante della Città Vecchia. |
![]() Il Picchio cenerino, che nella foto spunta dal suo nido, è uno delle nove specie di picchi che potremo vedere durante il tour (© Dick Forsman 2012) ![]() Si immagina il fantasmatico Allocco degli Urali un uccello abitante di foreste impenetrabili; in realtà questo splendido gufo nidifica in molti parchi cittadini di Polonia e Ucraina. Nella foresta di Niepolomice, ad un passo da Cracovia, avremo il nostro primo incontro ravvicinato con questo splendido Strigide (© Serge Serebro, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) ![]() Più si va ad est, in Europa, più i Passeriformi diventano interessanti. Vedremo quattro specie di balie e pigliamosche, di cui il grazioso Pigliamosche pettirosso sarà il pezzo più ambito (© Sudheer Pandey, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) |
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3° giorno) dopo colazione partiremo per un'escursione all'alta valle della Vistola (Wisla in polacco) e al reservoir di Gocza-Kowice. L'escursione durerà tutto il giorno e ci fermeremo nella graziosa città di Pszczyna per il pranzo. Effettueremo le prime osservazioni in un'area di stagni da pesca, creati più di 700 anni, durante il Medio Evo, da un gruppo di monaci: operativi ancor oggi, sono diventati anche un'area di eccezionale importanza per gli uccelli e il birdwatching. Sugli specchi d'acqua e nei canneti lungo gli argini vedremo decine di specie di uccelli: Cicogne bianche, Aquile di mare, Tarabusi eurasiatici, Tarabusini comuni, Aironi bianchi maggiori, Garzette comuni, Spatole eurasiatiche, Aironi rossi, Aironi cenerini, Nitticore comuni, Svassi collorosso, Mignattini piombati (la più grande colonia polacca), Gabbiani del Caspio, Gabbiani corallini, Morette tabaccate, Fistioni turchi, Smerghi maggiori, Quattrocchi comuni, Voltolini, Re di quaglie, Porciglioni, Schiribille, Salciaiole di fiume, Forapaglie macchiettati, Pettazzurri, Ciuffolotti scarlatti, Pendolini eurasiatici, Basettini. Sulle spiagge fangose numerosi limicoli sostano durante la migrazione: Pittime reali, Combattenti, Piro piro culbianchi, Piro piro boscherecci, Corrieri piccoli e grossi, Pettegole, Totani mori, Gambecchi nani. Potremmo vedere anche il Cigno selvatico, il Mignattino alibianche, il Frullino, la Pispola golarossa, la Cutrettola testagialla orientale. L'area è frequentata anche da molti rapaci, come il Falco di palude, l'Astore comune e lo Sparviere eurasiatico. Visiteremo anche una tragica testimonianza storica: il campo nazista di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Cena nel ristorante di un museo all'aperto di Wygielzow, un borgo di costruzioni, case e granai, originali del XVII° secolo: durante la cena potremmo anche rivedere il Gufo comune e l'Allocco eurasiatico. Ritorno a Cracovia per il pernottamento. | ![]() Anche se tra i beccaccini, la specie più ambita sarà il Croccolone (che vedremo al lek nelle paludi della Bierzba), non disdegneremo il Frullino, che incontreremo, insieme a decine di specie di aironi, anatre e limicoli, nell'alta valle della Vistola (© Marek Szczepanek, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) ![]() Non c'è famiglia di uccelli che non sia ben rappresentata in Polonia; e così anche i rapaci diurni, di cui potremmo arrivare a vedere, con un pò di fortuna, ben venti specie! Il Falco di palude è molto comune nell'alta valle della Vistola (© Attilio Giorgio Mutti) |
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4° giorno) ci trasferiremo oggi al Parco Nazionale di Pieniny, nei Carpazi Occidentali, il cui ambiente è caratterizzato da foreste decidue e balze calcaree, sagomate in forma di pinnacoli e torrioni, alti anche centinaia di metri. Più di mille specie di fiori e piante crescono nel parco, con più di 20 specie di orchidee. Anche gli uccelli sono numerosissimi e, in particolare, gli uccelli da preda; il panorama aperto sui Monti Tatra ci permetterà di scrutare il cielo alla ricerca di Falchi pecchiaioli, Aquile reali, Aquile imperiali, Aquile anatraie minori, Lodolai eurasiatici, Falchi pellegrini. Tra le altre specie interessanti, il Picchio muraiolo, il Passero solitario, la Cincia bigia, la Cincia bigia alpestre e la Cincia dal ciuffo. A completamento della lunga serie di picchi del primo giorno, potremo vedere anche il Picchio tridattilo e il Picchio dorsobianco. Un altro momento magico della giornata sarà l'osservazione del Francolino di monte, richiamato dal fischio esperto della nostra guida. Vedremo ancora lo splendido Allocco degli Urali, e anche un altro gufo interessante, la Civetta nana. E ci saranno anche la Beccaccia eurasiatica, il Merlo dal collare, la Nocciolaia, il Crociere, il Fiorrancino e, lungo i torrenti del parco, il Merlo acquaiolo e la Ballerina gialla. Il parco ospita anche numerose specie di mammiferi, tra cui il Lupo e la Lince: con un immensa fortuna potremmo scorgere questi due leggendari carnivori. Più facili ad osservarsi, i rettili e gli anfibi (quattro specie di tritoni, tra cui l'endemico Tritone di Montadon). Dopo il pranzo, che consumeremo in un ristorante tradizionale nei pressi del parco, effettueremo una breve visita alla splendida chiesa di Debno, ora protetta dall'UNESCO come esempio unico di architettura lignea policroma in Europa. Chi lo desiderasse può provare il brivido del rafting sulle acque impetuose del Dunajec, che corre lungo spettacolari gole. Dopo cena, con annesso spettacolo folcloristico, effettueremo un'escursione in una vicina area rocciosa dove nidifica una coppia di Gufi reali. Pernottamento a Pieniny. |
![]() La Polonia ospita quasi tutte le specie di cince del Paleartico Occidentale; avremo persino la possibilità (remota) di vedere la Cincia azzurra! Ma non dovremo faticare a vedere la graziosa Cincia dal ciuffo (© Mark Medcalf, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) ![]() I gufi, come già detto a proposito dell'Allocco degli Urali, saranno una delle gioie dell'Ornitour in Polonia. Tra le nove specie osservabili, una menzione d'onore spetta alla Civetta nana, il cui individuo ritratto qui sopra ha un'espressione tra l'annoiato e il sussiegoso (© Attilio Giorgio Mutti) |
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5° giorno) trasferimento di prima mattina a Podhale, un'area molto estesa di torbiera, dove ci concentreremo sui Fagiani di monte e Beccaccini che qui effettuano le loro parate nuziali. Potremo vedere anche la Gru cenerina, l'Albanella reale e il Falco di palude. Dalle foreste della vicina Slovacchia potrebbe giungere qualche Aquila di mare e Cicogna nera. Proseguiremo poi per il Parco Nazionale dei Monti Tatra, una delle World Biosphere Reserves. La parte polacca del parco è costituita, nelle aree più elevate e orientali, da rocce granitiche, e in quelle più basse e occidentali da rocce calcaree. La vegetazione è splendida e cambia con l'altitudine; dalle foreste di faggi e abeti si passa ai pini e, verso la vetta, agli arbusti contorti e alle praterie alpine. Nella catena dei Carpazi, i Tatra sono celebri per la ricchezza della flora, con 1300 specie di piante vascolari, tra le quali alcuni endemismi come Cochlearia tatrae e Delphinium oxyspelatum. Con una cabinovia raggiungeremo i 1987 metri di Kasprowy Wierch, dove vedremo Organetti comuni, Sordoni, Spioncelli alpini e Pettazzurri (qui è stato osservato, qualche volta, anche il Piviere tortolino!). Pranzeremo in alta montagna, tra Camosci e Marmotte e, nel pomeriggio, proseguiremo il birdwatching in un'area di gole rocciose, dove la specie più ricercata sarà il Luì verdastro. Qualche piccola possibilità di incontrare l'Orso bruno e il Lupo, che qui caccia il Cervo europeo. Escursione serale per vedere il Re di quaglie. Cena e pernottamento a Zakopane. |
![]() Il periodo del nostro tour coincide con la stagione riproduttiva di quasi tutte le specie di uccelli; le arene nuziali saranno uno spettacolo emozionante. Il Fagiano di monte eurasiatico è una di queste: ammirare da vicino la congregazione di maschi cantanti e saltanti sul terreno riproduttivo sarà uno dei momenti più entusiasmanti della vacanza (© Attilio Giorgio Mutti) ![]() Non fosse per l'azzurro del petto, questo uccelletto sarebbe un... Pettirosso; e invece si tratta, ma guarda un pò, di un Pettazzurro, di cui vedremo la sottospecie nordica, chiazzata di rosso all'interno del bavaglio azzurro (© Guldfisken, Creative Commons Attribution 2.0 Generic). Anche il Ciuffolotto scarlatto (qui sotto), che vedremo bene a Bialowieza, sarà un altro colorato passerotto sulla nostra checklist polacca (© Roberto Savioli) ![]() |
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8° giorno) oggi raggiungeremo, in serata, la magica foresta di Bialowieza, ma inizieremo le osservazioni naturalistiche recandoci, di prima mattina, alle steppe che circondano Zamoeç, dove osserveremo il graziosissimo Citello maculato, una specie di scoiattolo terricolo che vive solo in Polonia e Ucraina; in considerazione della sua attività diurna, sarà facile vederlo; e potremmo anche vedere anche il suo acerrimo nemico, la Puzzola delle steppe. Visiteremo poi un'area di laghi e stagni da pesca, ricchi di aironi, anatre e limicoli, e proseguiremo poi per una palude nei pressi della città di Chem, ricca in flora palustre, incluse numerose splendide orchidee. Le praterie fiorite sono piene di uccelli, come il Gufo di palude, l'Albanella minore (la più grande popolazione europea) e il Re di quaglie. Questo angolo di Polonia è intensamente coltivato, ma i contadini locali usano ancora cavalli da tiro e l'unico rumore che si sente nell'aria è quello delle cicale e degli uccelli. Il Polesie National Park protegge 10.000 ettari di torbiere e paludi, trapuntate da Betulle nane e arbusti; in questo paesaggio, una delle aree palustri più importanti d'Europa, vedremo numerose specie di uccelli e, con fortuna, un altro mammifero interessante, la Lontra. Visiteremo anche il Sobibor Forest Landscape Park ed effettueremo un sopralluogo al fiume Bug, dove potremo vedere Fraticelli, Martin pescatori e varie specie di limicoli, tra cui, con un pò di fortuna, potrebbe esserci anche il Piro piro del Terek. Sulle dune sabbiose che bordano il fiume potremo vedere Upupe comuni, Calandri comuni e Cappellacce comuni. Arriveremo in serata a Bialowieza dove pernotteremo tre notti in un hotel del parco. |
![]() Le steppe intorno alla cittadina di Zamoeç ospitano la più grande popolazione di Albanella minore d'Europa (© Cks3976, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported). In questa stessa area, all'imbrunire vedremo anche, volare basso sopra la prateria, il Gufo di Palude (© Dick Forsman 2012) ![]() |
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9° e 10° giorno) la foresta di Bialowieza, uno degli ultimi resti delle sconfinate foreste planiziali che coprivano il continente europeo, è uno dei più famosi parchi naturali d’Europa. Dedicheremo due intere giornate alla sua visita. Betulle, querce e pini sono le essenze predominanti, e vi sono anche ampie radure e prati allagati. Il motivo della fama internazionale di Bialowieza è legato alla presenza nella foresta di una delle ultime popolazioni allo stato brado del Bisonte europeo, e avremo, con la nostra guida fornita dal parco, ottime possibilità di vedere qualche individuo autenticamente selvatico. Entrare nel folto della foresta sarà come scoprire un mondo incantato: ci inoltreremo lungo sentieri che si snodano tra enormi alberi secolari. Ad ogni passo qualcosa di nuovo attirerà la nostra attenzione: i grandi buchi sui vecchi tronchi, segno inequivocabile della presenza del Picchio nero, uno Scoiattolo che zampetta sui rami, grossi funghi che avvolgono i tronchi marcescenti caduti a terra; nel profumo e nel silenzio religioso della foresta incontreremo gli uccelli che popolano questo fantastico biotopo, come la Balia dal collare, il Luì verde e il Luì verdastro; sentiremo le “risate” del Picchio nero e potremmo imbatterci in una Civetta nana o in una Civetta capogrosso. Il parco del nostro hotel ospita Pigliamosche pettirosso, Ciuffolotti scarlatti, Salciaiole di fiume, Usignoli maggiori, Canapini maggiori. Nei cieli sopra la foresta volano numerosi rapaci, come l'Aquila anatraia minore, il Biancone eurasiatico e l'Aquila reale. Potremo vedere anche alcune specie di mammiferi, come il Cinghiale e il Cervo. La sera del nono giorno consumeremo la cena con un barbecue sul fuoco acceso ai piedi di una quercia di seicento anni. |
![]() La foresta di Bialowieza è la roccaforte europea del Bisonte europeo. Contrariamente al cugino americano, che vive nelle praterie, il Bisonte europeo è un animale di foresta. Il parco di Bialowieza ne ospita alcuni esemplari in grandi recinti, allo stato semiselvatico, ma noi non ci accontenteremo ed effettueremo un'escursione per vedere bisonti autenticamente selvatici (© Pryndak Vasyl, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) ![]() Come accennato nell'introduzione, l'Ornitour in Polonia potrà essere gustato, oltre che dai birdwatcher, anche dai naturalisti più generalisti, che ameranno le numerose specie di mammiferi della Polonia. Il massiccio Alce della foto è una di queste (© Hagerty Ryan, Pubblico Dominio) |
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11° giorno) oggi ci trasferiremo alle paludi del fiume Biebrza con alcune soste lungo il percorso. La prima sarà al reservoir di Siemianówka, un lago artificiale lungo il fiume Narew; tra le specie interessanti di quest'area ricordiamo: Falco pescatore, Albastrello, Mignattino comune, Cutrettola testagialla orientale, Averla cenerina, Ghiandaia marina, Gruccione comune, Ortolano. Pranzo nella Città Vecchia di Bialystok con visita ad una bellissima chiesa ortodossa e al palazzo Branicky. Visiteremo poi gli stagni da pesca di Bialystok, dove potremo vedere Svassi collorosso, Svassi cornuti, Tuffetti, Migliarini di palude, Salciaiole comuni, Cannaiole verdognole e, con fortuna, la Cannaiola di Blyth, che ha nidificato qui qualche anno fa. Appena arrivati alle palude della Biebrza, vedremo i multicolori Combattenti nel loro abito riproduttivo e potremmo anche vederli durante il loro spettacolare display nuziale. Altri limicoli che frequentano le paludi sono: Chiurlo maggiore, Pantana eurasiatica, Piovanello pancianera, Piovanello, Gambecchio comune, Pittima reale. L'abbondante cibo richiama molti rapaci, come l'Aquila di mare, l'Albanella reale e l'Aquila anatraia maggiore. Dopo il pranzo in un ristorante con un'eccellente vista sulle paludi, proseguiremo le esplorazioni, tra Aironi bianchi maggiori, Fischioni eurasiatici, Mestoloni comuni, Codoni comuni, Gru cenerine, Albanelle minori, Falchi cuculo, Mignattini alibianche, Gabbianelli, Gufi di palude, Re di quaglie, Voltolini, Martin pescatori eurasiatici. Nelle aree più aperte Starne eurasiatiche, Quaglie comuni, Tortore comuni, Taccole eurasiatiche e Corvi comuni svolazzano e corrono. Tra i piccoli Passeriformi che frequentano la vegetazione locale ci sono Pettazzurri, Salciaiole di fiume, Pagliaroli, Bigie padovane, Forapaglie macchiettati. In questa regione potremo osservare, in poche ore e in pochi chilometri, quattro specie di scolopacidi: la Beccaccia eurasiatica, il Beccaccino comune, il Frullino e, soprattutto, il Croccolone, che vedremo compiere le strane acrobazie aeree del suo display nuziale. Grandi stormi di oche volano sulle paludi e frequentemente scendono a rifocillarsi sui prati della Bierbza: tra le più comuni Oche lombardelle maggiori, granaiole e selvatiche si nascondono a volte singoli individui di Oca collorosso o Oca lombardella minore! Pernotteremo due notti in una cittadina nei pressi delle paludi. 12° giorno) un'uscita di prima mattina ci metterà in condizione di ammirare di nuovo il display nuziale del Fagiano di monte. Dopo la colazione in hotel, torneremo nelle paludi per cercare ciò che avessimo mancato ieri, e per godere ancora di tutto ciò già visto ieri. Potremmo avere la fortuna di vedere la Lontra e vedremo senz'altro l'Alce, che frequenta, a volte in branchetti, le paludi. La sera effettueremo un'escursione per vedere da vicino (impresa sempre difficile) il Re di quaglie. 13° giorno) trasferimento al Narew River Valley National Park, conosciuto come l'"Amazzonia della Polonia". Dopo il pranzo, che consumeremo in un ristorante tempestato di nidi di Cicogna bianca, effettueremo un'escursione in battello lungo il dedalo di canali che si diramano dal fiume. Vedremo da vicino Cannaiole eurasiatiche, Cannareccioni eurasiatici, Forapaglie, Pendolini eurasiatici e Basettini. Potremo anche vedere le dighe dei Castori e gli stessi animali intenti alla loro costruzione. Raggiungeremo l'hotel dove pernotteremo e, verso sera, effettueremo un'escursione per vedere da vicino il Pagliarolo, una delle specialità ornitologiche della Polonia; concluderemo il nostro splendido tour con un "farewell dinner" accompagnato dal canto incessante di Usignoli maggiori e Salciaiole di fiume. 14° giorno) trasferimento a Varsavia e visita alla Città Vecchia: completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, è stata ricostruita ed è un World Heritage Site. 15° giorno) Trasferimento all'aeroporto, imbarco sul volo per Milano, arrivo a Milano e fine del viaggio. |
![]() Potremo vedere, nelle varie zone umide che visiteremo, tutte le cinque specie di svassi europei. Quello ritratto nella foto è il bellissimo Svasso collorosso ( (© Attilio Giorgio Mutti) ![]() Se c'è un uccello che si trasforma completamente nel periodo nuziale, quello è il Combattente; i maschi si adornaro di criniere, collari e crinoline, rosse, bianche e nere, che sbandierano nelle arene nuziali per accappararsi la femmina migliore. Assistere alla danza nuziale del Combattente sarà uno dei pezzi forti del tour (© Arjan Haverkamp, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) ![]() L'acrocefalo più ricercato del tour sarà il Pagliarolo, che vedremo in pieno canto nel parco della Biebrza; ma altre specie di salciaiole, cannaiole e cannareccioni (nella foto un cantereccio Cannareccione eurasiatico) faranno da ancelle alla nostra specie target (© Dick Forsman 2012) |
ornitour via Meucci 5 25086 Rezzato (BS) +39 348 8713313 info@ornitour.it ![]() |
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