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L'orso polare è immediatamente riconoscibile dalla pelliccia bianca. Diversamente da altri mammiferi dell'Artide, non cambia in estate il colore in uno più scuro. I peli non sono di bianco realizzato con pigmenti, ma sono cavi e non pigmentati come i capelli bianchi negli esseri umani. Il muso allungato e il collo altrettanto lungo aiutano l'Orso polare a ispezionare le buche nel ghiaccio alla ricerca di foche e i possenti quarti posteriori gli permettono di trascinare le pesantissime prede (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)
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Whale-watching in Canada (Narwhal Safari a Pond Inlet) |
La Tigre del Bengala in India | Il Leopardo delle nevi in Kirghizistan | Polar Bear Safari | ||
Whale-watching in Baja California | La Tigre dell'Amur in Russia | Le scimmie dell'Uganda (Ape & Monkey Safari) |
I lemuri del Madagascar (Aye-Aye Safari) |
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Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) arrivo a Winnipeg, cena di benvenuto e briefing sul tour. Pernottamento a Winnipeg. 2° giorno) volo a Churchill, visita alla città e al museo esquimese. Tre (quattro) notti al Seaport Hotel. La cittadina di Churchill, conosciuta come la "Capitale Mondiale dell'Orso Polare" conta poco meno di un migliaio di anime e vive, oltre che di turismo naturalistico, di commercio: Churchill è infatti il terminale della Hudson Bay Railroad, che porta alla città ogni genere di merci, soprattutto grano, che vengono distribuite dal porto della città a tutto il mondo. La storia di Churchill è soprattutto quella dei nativi americani: la gente Thule, gli antenati degli Inuit, arrivò qui intorno all'anno 1000; più tardi la regione intorno a Churchill fu colonizzata da diverse tribù della Nazione Indiana tra cui Dene, Chipewyan e Cree. La più importante voce dell'economia locale è, come accennato, il turismo naturalistico; migliaia di appassionati vengono a Churchill in autunno per vedere la spettacolare migrazione dell'Orso polare e la fantastica Aurora Boreale; in primavera gli appassionati di uccelli si recano a Churchill per la meravigliosa avifauna locale (uno dei pochi posti al mondo sove si può vedere il Gabbiano di Ross) e in estate per ammirare i branchi di Beluga che entrano nelle acque dell'estuario del fiume Churchill per partorire. 3° e 4° giorno) escursioni nella tundra per il polar bear-watching (**). A bordo del Tundra Buggy effettueremo escursioni nella tundra ghiacciata intorno a Churchill, alla ricerca dell'Orso polare. Non ci vorrà molto perchè, in effetti, gli orsi migrano letteralmente attraverso la cittadina. Al sicuro sul terrazzino del veicolo (l'Orso polare sembra carino e giocherellone, ma in realtà è terribilmente pericoloso) potremo scattare eccezionali fotografie al candido animale ed ammirarlo mentre trotterella sul ghiaccio, combatte, più o meno per gioco, con suoi simili o se ne sta stravaccato sul ghiaccio. Lo vedremo sicuramente puntare verso il nostro veicolo attirato dall'odore del pasto ed ergersi contro le sue pareti (ecco perché il Tundra Buggy è alto tre metri!). Tra un Orso polare e l'altro vedremo anche Volpi polari, Caribù, Lepri artiche, e, se fossimo molto fortunati, il Lupo! Tra gli uccelli, Civette delle nevi, Girfalchi, Pernici bianche, Zigoli di Lapponia. La sera potremo assistere al fantastico spettacolo dell'Aurora Boreale. 5° giorno) mattinata a disposizione. Volo pomeridiano a Winnipeg. Cena e pernottamento a Winnipeg. (*) si rimanda al sito di Churchill Nature Tours per le specifiche di "ultimate tour" e "special tour" E' possibile fermarsi uno o più giorni prima della ripartenza per l'Italia (così come arrivare uno o più giorni prima del volo previsto per Churghill) e visitare a celebre palude di Oak Hammock, uno dei più importanti hot-spot di birdwatching del Manitoba, Canada e dell'intero Nordamerica. Oak Hammock è uno splendido mosaico di ambienti, dai boschi di pioppi e querce alle praterie, dalle paludi ai canneti. In questo paradiso naturale sono state registrate più di 25 specie di mammiferi, 300 di uccelli e diverse specie di rettili e pesci; gli amanti degli insetti potranno lustrasi gli occhi con splendide libellule e farfalle. Oak Hammock è interessante soprattutto in primavera, nel pieno della migrazione, ma anche nel tardo autunno e in inverno il birdwatching è emozionantissimo. Anzi, alcune specie di uccelli che svernano nelle paludi sono ancora più rari e interessanti; ad Oak Hammock è facile incontrare, ad esempio, la Civetta delle nevi. Sugli specchi d'acqua innumeri Oche canadesi galleggiano leggere, accompagnati da altri e più piccoli Anatidi, come il Fischione americano, la Canapiglia, il Germano reale, la Marzaiola americana, l'Alzavola americana, il Codone comune, la Moretta minore, il Gobbo della Giamaica, il Quattrocchi comune. Sono ben quattro le specie di svassi di Oak Hammock: Podilimbo, Svasso piccolo, Svasso cornuto, Svasso collorosso. La superficie del lago è controllata attentamente dai voli radenti dell'Albanella americana (cugina prossima della nostra Albanella reale) e da quelli, un pò più alti, di Poiane codarossa e Poiane calzate. Tra i falchi è comune il Gheppio americano, ma occasionalmente sono stati osservati il Falco pellegrino, lo Smeriglio e il Falco delle praterie (contrariamente alle prime due, una specie tipicamente americana). Le sponde fangose del lago ospitano molti limicoli: Piviere dorato americano, Pivieressa, Corriere vocifero, Totano zampegialle maggiore, Totano zampegialle minore, Pittima marmorizzata, Corriere semipalmato, Piro piro dorsobianco, Gambecchio di Baird, Gambecchio americano, Piro piro pettorale, Piro piro pettorossiccio minore, Piovanello pancianera, Beccaccino di Wilson, Falaropo di Wilson. Il Rallide meglio rappresentato a Oak Hammoch è la Folaga americana, seguita a ruota dal piccolo Sora che, pur se molto vocifero, è molto restio a farsi vedere allo scoperto. Per quanto attiene ai Laridi, la palude è piena dei voli di Gabbiani reali americani, Gabbiani di Franklin, Gavine americane, Sterne di Forster e Mignattini comuni. I canneti e le erbe alte che circondano la palude nascondono (è proprio il caso di dirlo) decine di specie di uccelletti: Scricciolo delle case, Scricciolo dei carici, Scricciolo di palude, Passero di palude, Passero golabianca, Vaccaro testabruna. Fortunatamente Oak Hammock ospita anche uccelletti splendidamente colorati, come il Merlo testagialla, il Merlo alirosse, la melodiosissima Sturnella occidentale. Tra le altre specie possibili a Oak Hammock ricordiamo: Picchio aurato, Allodola golagialla (per qualche autore specie buona, diversa da quella eurasiatica), Regolo caporubino, Tordo di Swainson, Tordo eremita, Pigliamosche minuto (uno del terribile complesso Empidonax, una decina di pigliamosche tutti assolutamente identici tra loro!), Re dei tiranni orientale, Vireo canoro, Corvo americano, Bobolink, Merlo di Brewer, Cardellino americano, Organetto comune (specie buona per qualche tassonomista, diversa da quella eurasiatica), Zigolo di Lapponia, Zigolo delle nevi. |
L'Orso polare ha sviluppato un eccezionale adattamento alla vita nell'Artico: è isolato termicamente dal freddo molto bene; una caratteristica interessante della pelliccia è che, fotografata con luce ultravioletta, compare nera, ha quindi, come ulteriore meccanismo di produzione di calore, un'elevata capacità di assorbimento alle frequenze UV, pur essendo bianca. I piedi larghi e pelosi e le unghie corte e affilate gli permettono un'eccellente aderenza al terreno ghiacciato (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported) Gli Orsi polari spesso giocano tra di loro alla "lotta", ma durante la stagione riproduttiva i maschi ingaggiano combattimenti veri e propri che spesso lasciano ferite sulla robusta pelliccia (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported) Tre curiosi Orsi polari ispezionano un sottomarino della marina militare statunitense nei pressi del Polo Nord (© Chief Yeoman Alphonso Braggs, US-Navy, Public Domain) Il Tundra Buggy fu inventato e costruito da Leonard D. Smith nel 1979; fu ideato per studiare da vicino il comportamento dell'Orso Polare nella Cape Churchill Wildlife Management Area. In seguito, e ancora oggi, è stato utilizzato per scopi ricreativi: trasporta i fotografi e naturalisti che desiderano vedere da vicino, e al sicuro, lo splendido animale (© Frontiersnorth, CC BY-SA 3.0) Il Girfalco è uno degli uccelli più interessanti che potremo vedere nella tundra di Churchill. Questo grosso falco ha piumaggio che va dal bianco candido (in Groenlandia) al grigio scuro, quasi nero. In Manitoba è presente la forma intermedia, dal piumaggio grigio (© Ómar Runólfsson, CC BY 2.0) La Civetta delle nevi è un vero e proprio fantasma della tundra ghiacciata; vola senza il minimo rumore per piombare sui lemming di cui primariamente si ciba; la Civetta delle nevi può uccidere mammiferi più grossi, come Marmotte ed Ondatre, e non disdegna, se capita, anatre, pernici, limicoli e pesci (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported) |
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