Canada
Manitoba & Churchill. Sulle tracce del Gabbiano di Ross
1° - 16 giugno 2016

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Itinerario in breve

1° giorno)
volo Milano - Winnipeg via Toronto
2° giorno) Oak Hammock Marsh
3° giorno) Beaudry Provincial Park. Trasferimento a Brandon
4° giorno) praterie di Brandon
5° giorno) trasferimento al Riding Mountain National Park
6° e 7° giorno) Riding Mountain National Park
8° giorno) trasferimento a Winnipeg. Spruce Woods Provincial Park
9° giorno) volo a Churchill
10°/13° giorno) Churchill
14° giorno) Churchill. Volo serale a Winnipeg
15° giorno) volo a Milano via Toronto
16° giorno) arrivo a Milano


Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: alberghi, country-hotel e lodge di buona levatura lungo tutto il tour

Difficoltà: nessuna

Bibliografia: Field Guide to the Birds of Eastern North America, di Sibley, A & C Black

Costo del tour
: Euro 3.600

Numero massimo di partecipanti: quattordici


Mappa interattiva






Il Nordamerica è una eldorado e una palestra per gli amanti dei limicoli, che potrebbero vederne più di trenta specie, testando la loro abilità identificativa. Questo è un Gambecchio americano (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)


Il Gabbiano di Ross è il target principale del nostro soggiorno a Churchill. L'areale di questo piccolo e grazioso gabbiano è rappresentato dalle regioni artiche di Siberia e Nordamerica, dove, negli ultimi anni (e non tutti gli anni) solo una coppia ha nidificato nella palude di Akludik, a sud di Churchill (© Danilo Lombardi)


Intro

Se guardiamo la cartina del Canada, possiamo osservare il grande "buco" che si approfonda nella parte nordorientale del paese. Possiamo immaginare che qualcuno (il tempo e le bizze delle ribollenti masse sotterranee) abbia graffiato anno dopo anno, millennio dopo millennio, la terra della baia e l'abbia ributtata un poco più a nord, accumulandola nei mille monticelli che formano oggi il rosario di isole che si estende tra Canada e Groenlandia; Baffin, Ellensmere, Victoria e altre cento isole diventano, in inverno, un unico lastrone di ghiaccio, regno degli ultimi cacciatori Inuit. Il Canada è diviso i due regioni distinte dalla cosiddetta treeline, la linea degli alberi, la linea che, ad una certa latitudine, separa la taiga dalla tundra. A cavallo di questa linea immaginaria noi visiteremo la spettacolare tundra a nord e le foreste a sud di essa. Inizieremo con gli ambienti paludosi di uno dei parchi più celebri del Canada, Oak Hammock Marsh, dove cominceremo la nostra lunga lista di svassi, strolaghe, anatre, limicoli, sterne e gabbiani che completeremo nel clou del nostro viaggio, la fantastica Baia di Hudson. Visiteremo, nel sud del Manitoba, altri due piccoli parchi, Beaudry Provincial Park e Spruce Woods Provincial Park; quest'ultimo vale una menzione speciale perchè ospita l'unica area di deserto sabbioso del Manitoba. Una capatina alle praterie di Brandon ci permetterà di vedere alcune specie tipiche di questo ambiente. Proseguiremo con il favoloso Riding Mountain National Park, un'isola di foresta boreale che si estende sulla sommità del Manitoba Escarpment, che, ai tempi dell'ultima glaciazione, rappresentava il confine meridionale dell'enorme Lago Agassiz. Faremo poi il gran salto verso Churchill, sulla Baia di Hudson, dove passeremo quattro giorni interi (e quattro notti se avremo la fibra, in virtù della virtuale assenza di oscurità); a Churchill esploreremo approfonditamente la tundra, alla ricerca delle specialità dell'Artico, prime fra tutti i limicoli che, all'epoca del nostro viaggio, saranno tutti nel loro glorioso e colorato piumaggio nuziale; ciò aggiungerà il fascino della bellezza alla suggestione della rarità. Molti appassionati birdwatcher italiani amano in modo particolare il Grande Nord del mondo, sia esso quello siberiano o americano, preferendolo alle foreste tropicali o alle savane africane; questo probabilmente perchè il nord è la casa di molti uccelli fascinosi che abbiamo imparato ad amare in Italia ed Europa: limicoli, rapaci, gufi, anatidi, strolaghe, e che cerchiamo da noi in forma di rarità. Manitoba & Churchill rappresentano uno dei viaggi più emozionanti e suggestivi per tale categoria di birders. A conforto di questo ricordiamo ciò che potranno, e potremo, vedere: Strolaga maggiore, Strolaga del pacifico, Re degli edredoni, Orco dagli occhiali, Orco alibianche, Quattrocchi d'Islanda, Moretta arlecchino, Girfalco, Smeriglio, Gabbiano di Ross, Gabbiano glauco, Gabbiano d'Islanda, Allocco di Lapponia, Ulula, Civetta delle nevi, Gabbiano di Sabine, Falaropo beccolargo, Piro piro pettorale, Piro piro dorsobianco, Piro piro zampelunghe, Gambecchio americano, Corriere semipalmato, Pittima marmorizzata, Pittima dell'Hudson, Labbo codalunga. E, pur nella nostra monomania, ci potremo gustare anche una torma di mammiferi: Beluga, Bisonte americano, Orso nero, Wapiti, Alce, Cervo della Virginia, Castoro, Ondatra, Ursone, Tasso americano, una frotta di scoiattoli, lepri e conigli e, se assistiti da fortuna, da grande fortuna, qualche carnivoro, come la Volpe artica, la Martora e financo il Lupo.


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Itinerario dettagliato    
1° giorno) volo Milano - Toronto e coincidenza per Winnipeg. Arrivo in serata, trasferimento al Radisson Suite Hotel, dove pernotteremo due notti, e briefing sul tour con la nostra guida locale.

2° giorno) al mattino escursione alla celebre palude di Oak Hammock, uno dei più importanti hot-spot di birdwatching del Manitoba, Canada e dell'intero Nordamerica. Oak Hammock è uno splendido mosaico di ambienti, dai boschi di pioppi e querce alle praterie, dalle paludi ai canneti. In questo paradiso naturale sono state registrate più di 25 specie di mammiferi, 300 di uccelli e diverse specie di rettili e pesci; gli amanti degli insetti potranno lustrasi gli occhi con splendide libellule e farfalle. Oak Hammock è interessante in ogni stagione dell'anno (ad esempio, in inverno ospita numerose Civette delle nevi), ma è in primavera che raggiunge il suo splendore: agli uccelli residenti si aggiungono i migratori sulla via dei quartieri di nidificazione artici. Scruteremo con attenzione tutti gli habitat del parco, trovando in ciascuno di essi decine di specie interessanti. A cominciare dagli specchi d'acqua, dove innumeri Oche canadesi galleggiano leggere (cercheremo di identificare le tre/quattro sottospecie che frequentano il lago perchè, per alcuni tassonomisti, esse rappresentano specie buone); tra gli Anatidi vedremo anche il Fischione americano, la Canapiglia, il Germano reale, la Marzaiola americana, l'Alzavola americana, il Codone comune, la Moretta minore, il Gobbo della Giamaica, il Quattrocchi comune; con un pò di fortuna potremmo vedere anche due specie, meravigliose ma più rare, lo Smergo monaco e il Quattrocchi minore. Tra gli altri acquatici vedremo ben quattro specie di svassi: Podilimbo, Svasso piccolo, Svasso cornuto, Svasso collorosso, La superficie del lago è controllata attentamente dai voli radenti dell'Albanella americana (cugina prossima della nostra Albanella reale) e da quelli, un pò più alti, di Poiane codarossa e Poiane calzate. Tra i falchi è comune il Gheppio americano, ma occasionalmente sono stati osservati, in primavera, il Falco pellegrino, lo Smeriglio e il Falco delle praterie (contrariamente alle prime due, una specie tipicamente americana). Le sponde fangose del lago ospitano molti limicoli di cui potremo vedere la quasi completa selezione nordamericana: Piviere dorato americano, Pivieressa, Corriere vocifero, Totano zampegialle maggiore, Totano zampegialle minore, Pittima marmorizzata, Corriere semipalmato, Piro piro dorsobianco, Gambecchio di Baird, Gambecchio americano, Piro piro pettorale, Piro piro pettorossiccio minore, Piovanello pancianera, Beccaccino di Wilson, Falaropo di Wilson. Il Rallide meglio rappresentato a Oak Hammoch è la Folaga americana, seguita a ruota dal piccolo Sora che, pur se molto vocifero, è molto restio a farsi vedere allo scoperto nei prati dove è perennemente infrattato. Per quanto attiene ai Laridi, la palude è piena dei voli di Gabbiani reali americani, Gabbiani di Franklin, Gavine americane, Sterne di Forster e Mignattini comuni. I canneti e le erbe alte che circondano la palude nascondono (è proprio il caso di dirlo) decine di specie di uccelletti che si fanno ben ascoltare ma che inquadrare nel binocolo non sarà facile, e una volta inquadrati non sarà facile identificare: Scricciolo delle case, Scricciolo dei carici, Scricciolo di palude, Passero di palude, Passero golabianca, Vaccaro testabruna. Fortunatamente Oak Hammock ospita anche uccelleti splendidamente colorati, come il Merlo testagialla, il Merlo alirosse, la melodiosissima Sturnella occidentale. Dai sentieri che fiancheggiano le aree boscose controlleremo le fronde pullulante di uccelli, soprattutto di parule, le cosiddette "silvie del Nordamerica"; qualche specie è qui residente, qualcun'altra sulla via della migrazione; fortunatamente tutte sono già in abito nuziale e non dovrebbe essere difficile scovare: Parula del Tennessee, Parula fianchicastani, Golagialla comune, Pettirosso americano, Parula gialla, Parula delle palme. Tra le altre specie che potremo vedere a Oak Hammock ricordiamo: Picchio aurato, Allodola golagialla (per qualche autore specie buona, diversa da quella eurasiatica), Rondine arboricola americana, Regolo caporubino, Tordo di Swainson, Tordo eremita, Pigliamosche minuto (uno del terribile complesso Empidonax, una decina di pigliamosche tutti assolutamente identici tra loro!), Re dei tiranni orientale, Vireo canoro, Corvo americano, Bobolink, Merlo di Brewer, Cardellino americano, Organetto comune (specie buona per qualche tassonomista, diversa da quella eurasiatica), Zigolo di Lapponia, Zigolo delle nevi. Dopo l'intera mattinata passata ad Oak Hammock e un gustoso picnic lunch, effettueremo un'escursione pomeridiana all'Assiniboine Park dove vedremo nuove specie, tra le quali citiamo la Tortora piangente americana, il meravigliosi Azzurrino orientale, la Rondine rupestre americana, il Vireo occhirossi, la Gracula comune e l'Uccello gatto grigio.


Alla Marzaiola americana il sopracciglio bianco si è spostato in verticale davanti all'occhio. E' una delle trenta specie di anatre che possiamo potenzialmente vedere lungo il tour (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Gli amanti dei limicoli andranno in visibilio; in tutte le aree che esploreremo ci sono laghi, paludi e spiagge ricche dei loro beniamini. Questa Pittima marmorizzata è una della fantastica lista di trentadue specie che potrebbero entrare nella nostra checklist (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Il Gabbiano di Franklin è abbastanza comune nel Manitoba meridionale (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Le parule, delicate e supercolorate, sono una caratteristica del Nordamerica, che ne conta più di quaranta specie, tra quelle comuni e diffuse e quelle rare e localizzate. Nei boschi di conifere e latifoglie che costellano ogni area del nostro itinerario, daremo loro la "caccia". Quella illustrata nella foto è una Parula gialla (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Un'altra splendida parula, la Parula fianchicastani (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)
3° giorno) escursione mattutina al Beaudry Provincial Park, dopo la quale inizieremo il trasferimento a Brandon, con una deviazione per sbinocolare sul lago Manitoba. Il parco di Beaudry è un bellissimo mix di prateria e foresta che si estende lungo le rive del fiume Assisiniboine. Il nostro target principale saranno come al solito gli uccelli, ma la ricchezza in mammiferi di questo piccolo parco ci permetterà di incontrare con relativa facilità Cervi codabianca, Ursoni (l'istrice nordamericana), simpatici Procioni e Volpi. Sugli acquitrini del fiume vedremo lavorare alacremente Ondatre e Castori. Anche qui i boschi pullulano di uccelletti in migrazione, primi fra tutti le coloratissime parule di cui riusciremo senz'altro a vedere qualche specie nuova, come la Parula groppagialla, la Parula del Canada e la Parula del Connecticut. Ma potremo vedere anche altre specie, come il Martin pescatore del Nordamerica, il Cuculo becconero, la Ghiandaia grigia, il Vireo di Filadelfia, il Fibi orientale (una specie di pigliamosche), il Passero cinguettante, il Beccogrosso vespertino. In cielo potrebbe apparire qualche Avvoltoio tacchino e, con fortuna, potremmo assistere alla caccia del Falco pescatore sul fiume. Una capatina sulle rive del grande Lago Manitoba ci farà ammirare nuove specie, come il Pellicano bianco americano, il Cormorano doppiacresta, il Corriere fischiatore e moltissimi gabbiani e sterne tra cui potrebbe nascondersi qualche specie meno comune rispetto a quelle già viste a Oak Hammock, come il Gabbiano di Thayer e il Gabbiano di Bonaparte. Assisteremo ad uno spettacolo suggestivo, il display nuziale dello Svasso occidentale: la coppia, fianco a fianco, si alza sull'acqua e corre freneticamente sulla superficie del lago, letteralmente in punta di piedi! Arriveremo a Brandon in tempo per un'iniziale esplorazione della prateria intorno alla cittadina. Pernotteremo due notti al Journey's End Motel. Dopo una gustosa cena in hotel, effettueremo un'uscita serale a Douglas Marsh, alla ricerca del Rallo giallo, una sorta di piccola schiribilla molto rara e localizzata: una volta localizzata l'area da dove richiama tenteremo di ottenere una vista decente di questo furtivissimo uccello.

4° giorno) usciremo presto, alla ricerca dei tipici abitanti alati della prateria, che smettono presto di cantare e diventano molto difficili da localizzare. Le specie tipiche di questa regione sono la Pernice codaguzza, il Piro piro codalunga (l'unico piro piro del genere Bartramia, un genere vicino filogeneticamente ai chiurli), la Pispola di Sprague, il Passero di Baird, il Passero di Le Conte, il Passero codaguzza, gli splendidi Zigolo collocastano e Zigolo di Smith, il Bobolink, un uccelletto affine agli Itteridi, i cosiddetti merli del nuovo mondo. In cielo potremmo vedere la Poiana di Swainson e forse la più rara Poiana tabaccata. Effettueremo un'escursione verso sud-ovest, all'angolo più sud-occidentale dello stato del Manitoba, dove è più facile incontrare specie più tipiche del Nordamerica occidentale e che qui raggiungono l'estremo orientale del loro areale; è questo il caso del Fibi di Say, dell'Azzurrino montano, del Vireo golagialla, dello Zigolo alaudino.


Sul Lago Manitoba vedremo molti Svassi occidentale; il loro display nuziale è fantastico: la coppia, fianco a fianco, si alza sull'acqua e corre freneticamente, letteralmente in punta di piedi, sulla superficie del lago! (© Mike Baird, CC BY 2.0)




Un'altra specie comune del Lago Manitoba, il Cormorano doppiacresta (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Simbolo della famosa squadra di baseball di Toronto, i Toronto Blue Jays, questa Ghiandaia azzurra è diffusa in Canada e Stati Uniti (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Il Fibi di Say è un pigliamosche raro e localizzato nelle regioni orientali del Nordamerica; avremo buone chances di vederlo nell'estremo sud-ovest del Manitoba, insieme ad altre specie occidentali (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




L'Azzurrino montano è uno dei tre meravigliosi "azzurrini" del Nordamerica (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)
 
5° giorno) ci muoveremo oggi verso il celeberrimo parco di Riding Mountain, un'isola di foresta boreale che si estende ad un'altitudine di 300 metri sulla pianura circostante. Pernotteremo tre notti in un graziosissimo piccolo lodge all'interno del parco, il Clear Lake Lodge. Il Riding Mountain National Park si estende sulla sommità della cosiddetta Scarpata di Manitoba, che costituiva, durante l'ultima era glaciale, il bordo dell'immenso Lago Agassiz, il più vasto bacino d'acqua dolce mai esistito nel corso dei tempi. Il RMNP protegge tre diversi ecosistemi: la prateria, la foresta boreale e la foresta decidua. Durante i due giorni pieni che passeremo nel parco esploreremo approfonditamente questi tre habitat, con escursioni diurne ed uscite serali alla ricerca di gufi e succiacapre.

6° e 7° giorno) l'apetto estetico del parco non ha bisogno di essere sottolineato: i laghi cristallini circondati da foreste di conifere e le colline ondulate ricoperte da cuscini floreali rappresentano di per se stessi uno spettacolo affascinante. Inoltre, il mosaico di foreste, laghi, paludi, radure erbose del RMNP ospita una vita animale di grande interesse e fascino. Prima di parlare del nostro target principale, e cioé gli uccelli, vale la pena ricordare che avremo ottime opportunità di ammirare alcune suggestive specie di mammiferi, prima fra tutti il maestoso Bisonte americano, l'emblema della storia dell'intero Nordamerica; e potremo vedere anche lo Wapiti (la controparte americana del nostro Cervo eurasiatico), il Cervo codabianca, il Tasso americano, l'Alce, il Castoro americano, il Baribal (nome indiano dell'Orso nero), la Marmotta americana, diverse specie di conigli, scoiattoli (chipmunk, i celeberrimi Cip & Ciop) e scoiattoli terragnoli; il parco ospita anche qualche specie di carnivoro che, naturalmente, non sarà facile vedere, come la Lontra, il Visone americano e, soprattutto, il Lupo. L'avifauna del RMNP è splendida e ricca. Come già accennato ogni ambiente ha le sue specie; nei laghetti e acquitrini del parco e nei boschetti pluviali che li circondano potremo vedere, oltre a decine di altre specie, statuari Aironi azzurri maggiori e, con un pò di impegno, Tarabusi americani (ugualmente mimetici come i nostri tarabusi), Nitticore comuni, Oche del Canada e Cigni minori, Mestoloni comuni, Moriglioni dorsoditela, Morette dal collare, Smerghi maggiori, Piro piro solitari, Totani zampegialle maggiori. Anche qui le parule saranno tante e interessanti; tra di esse ricordiamo Parula di Cape May, Parula pettobaio, Parula verde golanera, Parula di Blackburn, Parula bianconera, Parula piangente, Parula del Connecticut, Parula del Canada, Parula capinera. Nei cieli del parco vola il simbolo del Nordamerica (degli Stati Uniti in verità), la maestosa Aquila calva, a volte insieme a Falchi pescatori, Poiane alilarghe, Sparvieri di Cooper e Sparvieri americani. L'Astore comune che vedremo potrebbe essere presto una specie buona, con il nome, naturalmente, di Astore americano; i falchi più comuni del parco sono lo Smeriglio e il Gheppio americano, ma potremmo anche incrociare qualche Falco pellegrino in migrazione. Sul Clear Lake vedremo galleggiare come sugheri bellissime Strolaghe maggiori; qualcuna porta sul dorso la prole, che in questa stagione è appena uscita dalle uova; la sera ne ascolteremo il bellissimo, dolce e lamentoso insieme, canto, una delle voci più tipiche dei paesaggi nordamericani in primavera ed estate. Insieme alle strolaghe potremo vedere altri uccelli acquatici, come il Quattrocchi comune, il Moriglione dorsoditela, la Moretta dal collare e cercheremo attentamente nei prati allagati che circondano il lago i limicoli che sostano qui durante la migrazione verso nord o che qui nidificano; insieme ad altre specie potremo vedere Pivieri dorati americani, Piro piro solitari, Piro piro macchiati, Piro piro dorsobianco, Piro piro pettorali e leggiadri Falaropi di Wilson. Potremo vedere una bella sequenza di picchi: Picchio pileato (un magnifico ed enorme picchio tricolore), Picchio dorsonero, Picchio tridattilo americano, Picchio villoso, Picchio lanuginoso, e ancora: la Pernice delle peccete, il grazioso Picchio muratore del Canada, l'ancor più grazioso Colibrì caporubino (si pensa ai colibrì come tipici uccelli tropicali, ma tre specie hanno un areale molto vasto in Nordamerica e un'altra decina è localizzata agli stati del sud, in particolare Texas e Arizona), la Cincia boreale, la Cincia capinera, la Ghiandaia azzurra, il Martin pescatore del Nordamerica, i Pigliamosche degli ontani e fianchioliva (altri due "terribili" Empidonax), il Beccogrosso pettorosa, il Cardellino americano, il Fringuello viola. Entrambe le sere effettueremo un'escursione notturna alla ricerca del re della notte, l'Allocco di Lapponia, e dei suoi valletti, l'Allocco barrato e il Gufo reale della Virginia; con un pò di fortuna potremo vedere anche i due succiacapre di questa regione, il Succiacapre del Nordamerica e il Succiacapre vocifero orientale (quello che in inglese è chiamato whip-poor-will, dal suo canto trisillabico, perfettamente identico al suo nome).

8° giorno) dopo un'ulteriore escursione mattutina nel parco, alla ricerca delle specie che avessimo perso nei giorni precedenti, inizieremo il nostro ritorno a Winnipeg, fermandoci ad esplorare i versanti orientali del Manitoba Escarpment, dove la foresta boreale di conifere lascia il posto ad una lussurreggiante foresta decidua di latifoglie. Cercheremo qui le specie tipiche di questo ambiente, prima fra tutte il timido Francolino di monte americano, che non sarà facile scovare; anche il Tordo di Swainson e il Tordo usignolo brunastro, due Turdidi del Nordamerica, che camminano silenziosi nel sottobosco, non saranno facili da localizzare. Potremmo incontrare anche la Parula alidorate e il Vireo di Filadelfia, due specie molto localizzate in Canada. Negli stagni che tappezzano la prateria alle falde della scarpata vedremo coloratissimi Svassi collorosso e Svassi cornuti. Prima di arrivare a Winnipeg ci fermeremo in un altro piccolo, ma interessante, parco naturale, Spruce Woods Provincial Park. Questo parco, che rappresenta quel che resta dell'antico delta del fiume Assisiniboine, possiede una vegetazione molto caratteristica: oltre ad un'area di foresta boreale relitta, dove potremo vedere qualche specie che ci fosse "scappata" al RMNP, il parco ospita l'unica area di dune del Canada; le dune, che si modellano con i venti che spirano da nord-ovest, offrono un colpo d'occhio strepitoso: pochi sono gli animali che le frequentano, ma i caratteristici cuscini floreali che trapuntano la sabbia sono affascinanti. Pernotteremo a Winnipeg e domani faremo il grande salto verso il magico artico.



Ammirare un branco di Bisonti americani al Riding Mountain National Park e pensare alle storie e leggende del Far West sarà tutt'uno (© Norm Andreiw, CC BY 3.0)




Al Riding Mountain National Park, seduti sul bordo del Clear Lake, la sera, potremo ascoltare uno dei suoni più struggenti che riempiono le notti di ogni wilderness del Nordamerica, l'ululato dolce e malinconico della Strolaga maggiore (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Lo Sparviere di Cooper è uno dei tre Accipitridi del Canada, dei quali è il meno comune (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Nelle nostre escursioni serali al Riding Mountain National Park cercheremo soprattutto l'Allocco di Lapponia, ma avremo buone occasioni di vedere anche l'Allocco barrato (nella foto) (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Lo splendido Picchio pileato è uno dele numerose specie di picchi che vivono al Riding Mountain (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




La Parula capinera è un'altra delle parule nordamericane; nel sud del Manitoba è presente solo durante le migrazioni (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)
 
9° giorno) birdwatching mattutino in prossimità dell'hotel. Trasferimento all'aeroporto e imbarco sul volo per Churchill, sull'estuario del fiume Hudson nella baia omonima. Trasferimento all'hotel Aurora Inn, dove pernotteremo cinque notti. In questa stagione dell'anno avremo luce per quasi ventiquattr'ore e di conseguenza avremo molto tempo per vedere, e fotografare, uccelli, a comiciare da stasera.

10°/13° giorno)
ciò che un birdwatcher può vedere a Churchill è difficilmente descrivibile. La cittadina è di per se stessa abbastanza insignificante, ma gli uccelli che le volano sopra e intorno (per non parlare degli Orsi polari che la frequentano in autunno) ne fanno la meta sognata da ogni birdwatcher e naturalista. La vasta insenatura della Baia di Hudson incide profondamente il nord-est del Canada ed è ricca di storia, di fascino e di uccelli. Nel 1630 l'inglese Thomas James esplorò la baia e nel 1668 la nave inglese Nonsuch la raggiunse per iniziare un commercio di pellicce di castoro con gli indiani Cree. Questo viaggio segnò la nascita della Compagnia della Baia di Hudson che ottenne della corona britannica il monopolio per il commercio dell'immensa area che drena nella baia di Hudson; le rovine del Forte del Principe di Galles sono la testimonianza dei tempi della Compagnia. La linea di demarcazione tra la taiga e la tundra corre attraverso Churchill e le nostre ecursioni si divideranno tra questi due favolosi habitat. I paesaggi intorno a Churchill sono splendidi, a partire dalla baia stessa, dove, in questo periodo dell'anno, iceberg e lastroni di ghiaccio galleggianti nuotano nell'immensità dell'oceano. Nell'azzurro dell'acqua, tra il candore del ghiaccio si muovono migliaia di uccelli e cominceremo a stilare la nostra lista artica: Sterna artica, Stercorario mezzano, Labbo codalunga, Moretta codona, Smergo maggiore, Smergo minore, Strolaga minore, Strolaga del Pacifico, Edredone comune, Re degli edredoni, le tre specie di orchi: Orco dagli occhiali, Orchetto marino e Orco marino (la sottospecie deglandi dovrebbe presto essere una specie buona, Orco alibianche), Moretta arlecchino. Alle specie più comuni di gabbiani potrebbero aggiungersi Gabbiani di Thayer, Gabbiani di Sabine, Gabbiani d'Islanda, Gabbianelli e Gabbiani glauchi. E, parlando di gabbiani, parliamo del piccolo, delizioso e raro Gabbiano di Ross, il target principale del nostro soggiorno a Churchill; questo minuto Laride nidifica regolarmente in Russia, dal Taymir alla Siberia, ma a Churchill, fino a una decina di anni fa annuale sito di nidificazione, la sua presenza non è più regolare e dovremo essere molto fortunati a vederne anche solo una coppia; la sua area preferita è rappresntata dalle paludi di Akludik, che visiteremo ripetutamente, insieme a tutte le aree famose di Churchill: Granary, Cape Merry, Goose Creek Road, Twin Lakes, Coast Road, Bird Cove. Negli acquitrini intorno alla città potremo vedere numerose specie di limicoli; il birdwatching primaverile nell'Artide permette di godere dello spettacolo dei trampolieri nel loro glorioso abito nuziale, meravigliosamente colorato: Falaropi beccosottile e beccolargo, Pittime dell'Hudson, Piovanelli maggiori, Piro piro zampelunghe, Pivieri dorati americani; vedremo anche più sobri Chiurli piccoli (probabilmente presto specie buona, separata sia dalle popolazioni siberiane che da quelle europee), Corrieri semipalmati, Gambecchi americani, Gambecchi semipalmati. Sui prati saltellano e svolazzano mille uccelletti, tra cui bellissimi Zigoli di Smith e Zigoli di Lapponia. Tra le altre specie che potremo vedere, sull'acqua, nella foresta boreale o sui prati della tundra ricordiamo: Cigno minore, Oca delle nevi, Oca di Ross, Pernice delle peccete, Pernice bianca nordica, Gru canadese, Gufo di palude, Tordo guancegrigie, Parula di Wilson, Parula capoarancio, Passero volpino, Passero di Harris, Beccofrusone comune, Ittero rugginoso, Ciuffolotto delle pinete. L'avifauna "normale" di Churchill è fantastica di per sè, ma non mancheranno le possibilità di vedere specie che, raramente ma regolarmente, fanno la loro comparsa nei dintorni della cittadina: Girfalco, Ulula, Civetta capogrosso comune e perfino la leggendaria Civetta delle nevi! Effettueremo una suggestiva escursione in battello lungo il fiume Hudson, per vedere le Belughe, le "balene bianche"; vedere le bianche balene avvicinarsi al battello fino quasi a farsi accarezzare, sarà uno dei pezzi forti extra-ornitologici del tour; inoltre, lo skipper della nostra imbarcazione immergerà un microfono in acqua e potremo sentire, forte e chiaro, il canto delle Belughe, non molto melodioso, ma emozionante! Vedremo anche altri mammiferi: sul pack della baia riposano spesso tre specie di foche, Foca barbata, Foca dagli anelli e Foca della Groenlandia, mentre sulla terraferma potrebbero apparire la Volpe artica e la Lepre artica, per non parlare della possibilità, remota in verità, di vedere il Lupo.

14° giorno) tempo libero a disposizione al mattino e nel primo pomeriggio per un ulteriore sessione di birdwatching o per lo shopping o per la visita al museo di Churchill. Trasferimento all'aeroporto e imbarco sul volo per Winnipeg, dove pernotteremo nuovamente al Radisson Suite Hotel.

15° giorno) trasferimento all'aeroporto e imbarco sul volo Winnipeg - Toronto; nel tardo pomeriggio coincidenza con il volo per Milano.

16° giorno) arrivo a Milano e fine del viaggio.


Lo Smeriglio è il falco più comune a Churchill (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Dopo la scorpacciata di anatre ad Oak Hammock, sulla Baia di Hudson completeremo la lista con le specie più rare, incluse tutte le tre specie di orchi. Quello nella foto è l'Orco marino nordamericano, la sottospecie deglandi che dovrebbe essere presto una specie buona, l'Orco alibianche (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




I limicoli di Churchill, all'epoca del nostro viaggio, saranno tutti nel loro glorioso e colorato piumaggio nuziale; ciò aggiunge il fascino della bellezza alla suggestione della rarità. Quello nella foto è un Falaropo beccolargo, il meno comune dei tre falaropi (© Smudge 9000, CC BY 2.0)




A Churchill sono stati avvistati occasionalmente due gufi l'incontro con i quali potrebbe essere uno dei momenti memorabili del tour; in ordine di rarità, la Civetta delle nevi e l'Ulula (nella foto) (© Alan & Elaine D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Sui prati trapuntati di fiori intorno alla Baia di Hudson zampettano numerosi Zigoli di Lapponia (© Ómar Runólfsson, CC BY 2.0)




La gita in battello che effettueremo nella Baia di Hudson ci permetterà di vedere da vicino le "balene bianche", le Belughe che, curiose, nuotano vicino alla barca, arrivando quasi a farsi accarezzare (© Ansgar Walk, CC BY-SA 2.5)


ornitour
via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
info@ornitour.it



   





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