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crociera A (blu): Melanesia Discoverer crociera B (gialla): Secrets of Melanesia | |||||||
crociera A: 14 ottobre - 27 ottobre 2016 crociera B: 26 ottobre - 6 novembre 2016
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Itinerario in breve Crociera A: Melanesia Discoverer 1° giorno) Madang 2° giorno) Madang. Inizio crociera 3° giorno) Sepik River 4° e 5° giorno) Manus 6° giorno) Mussau 7° giorno) Kavieng, New Ireland 8° giorno) Rabaul, New Britain 9° giorno) Nissan 10° giorno) Bougainville 11° giorno) Choiseul 12° giorno) Kolombangara 13° giorno) Santa Isabel 14° giorno) Honiara, Guadalcanal Crociera B: Secrets of Melanesia 1° e 2° giorno) Honiara, Guadalcanal 3° giorno) San Jorge e Santa Isabel 4° giorno) Malaita 5° giorno) Makira e Santa Ana 6° giorno) Nendo, Isole Santa Cruz 7° giorno) Isole Duff 8° giorno) Vanikoro 9° giorno) Vanua Lava 10° giorno) Espiritu Santo 11° giorno) Ambryn 12° giorno) Port Vila, Efate Heritage Expeditions Heritage Expeditions fu fondata nel 1985 da Rodney Ross allo scopo di incrementare la consapevolezza dei problemi del mondo naturale attraverso l’allestimento e l’effettuazione di crociere naturalistiche ecologicamente responsabili, per un turismo naturalistico sostenibile. Rodney era stato, prima di allora, uno dei biologi dello staff del New Zealand Wildlife Service, con il quale aveva attivamente contribuito alla conservazione, e in qualche caso al salvataggio dall’estinzione, di uccelli come il Kakapo e la Petroica delle Chatham; attraverso il suo lavoro, si rese conto che, ai fini della conservazione, era meglio, molto meglio, far condividere le meraviglie della biodiversità con quante più persone possibile, persone che sarebbero poi diventate ambasciatori della natura, difendendola e sostenendola più consapevolmente, in virtù dell’assioma che si protegge ciò che si ama e che si ama più profondamente ciò che si conosce. Heritage Expeditions studia e pianifica meticolosamente crociere naturalistiche per piccoli gruppi (mai più di 50 persone), negli oceani Artico e Antartico e nel Pacifico occidentale; ogni spedizione è condotta in modo tale da garantire ad ogni partecipante le migliori opportunità di approfondire ogni aspetto degli ecosistemi che visitano, da quello geologico a quelli botanico e faunistico, senza trascurare la storia della regione in oggetto, spesso avventurosa e a volte leggendaria; ogni crociera è guidata da un tour-leader con una perfetta conoscenza della regione esplorata e la sicurezza che tutti i partecipanti riescano a vedere e possano capire gli ecosistemi visitati discende anche dal fatto che il rapporto guide/partecipanti è di uno a dodici: piccoli gruppi con alta “capacità esplorativa” e minimo impatto ecologico. La conoscenza, da parte dello staff e dell’equipaggio, delle Isole Subantartiche, del Mare di Ross e dell’Antartide orientale è insuperabile e insuperata, e permette ai loro passeggeri di approdare in aree che altri operatori, e altri vascelli, dovrebbero escludere: un fatto da tenere a mente quando si pianifica un viaggio naturalistico alla ricerca di animali rari e affascinanti. Altre caratteristiche delle crociere Heritage Expeditions sono la scelta accurata di equipaggiamento, veicoli e vascelli a basso impatto ecologico, il riciclo delle scorie e, quando esse non si possano riciclare direttamente sul sito di approdo, vengono riportate sulla nave e scaricate nella prima area compatibile. m/v Spirit of Enderby Il vascello usato da Heritage Expeditions per tutte le sue crociere è il mezzo perfetto per realizzare lo scopo principale di ogni crociera naturalistica, e cioè arrivare il più possibile vicino alle coste delle regioni che si intendono esplorare e sbarcare quanto più possibile vicino alle aree dove si trovano gli animali e le piante che si vuole vedere; tutto ciò con il massimo comfort e sicurezza. Lo Spirit of Enderby porta 48 passeggeri alloggiati in Suite, Minisuite, cabine doppie e triple. Tutte le cabine, tranne quelle denominate Main Deck e Main Deck Triple, hanno bagno e toilette privati. La cucina è eccellente, gestita da top-chef australiani e neozelandesi. Lo staff naturalistico è costituito da biologi che hanno dedicato la loro vita a ricerche sul campo nelle regioni toccate dalle crociere della compagnia. Il capitano e l’equipaggio sono di origine russa e svolgono il loro lavoro con cura, attenzione ed entusiasmo. Lo Spirit of Enderby misura 72 metri di lunghezza e il suo chassis è stato costruito (e rimesso a nuovo nel 2004) rinforzandolo per la navigazione nel pack. E’ spinto da due motori diesel da 1560 cavalli, che gli permettono di raggiungere la velocità di 12 nodi. Ma quello che fa dello Spirit of Enderby un vascello unico nel suo genere è il fatto di essere dotato di: a) una flotta di imbarcazioni rigide gonfiabili (i celebri Zodiacs); b) due hovercraft, che permettono, in Antartide, ineguagliabili sbarchi sul ghiaccio. Il nome Spirit of Enderby onora l’opera dei Fratelli Enderby di Londra. I capitani Enderby furono, per quarant’anni, protagonisti dell’esplorazione dell’Antartide nella prima metà del XIX° secolo. Il nome ricorda anche l’isola di Enderby, probabilmente la più bella di tutte le Isole Subantartiche. Scheda tecnica Sistemazioni alberghiere: le cabine dello Spirit of Enderby sono molto confortevoli e dotate di bagno e toilette privati (tranne le cabine denominate Main Deck e Main Deck Triple, che condividono bagni e toilette comuni). Potete dare un'occhiata alla grafica delle cabine sul link "our ship" raggiungibile cliccando qui Difficoltà: un paio di trekking impegnativi sulle isole che visiteremo. Chi soffre il mal di mare potrebbe avere qualche piccolissimo problema Bibliografia: Field Guide to the Birds of Solomons, Vanuatu and New Caledonia, di Doughty, Day & Plant, A & C Black Birds of New Guinea and the Bismarck Archipelago: A Photographic Guide di Brian J Coates e William S Peckover, Dove Publication The Birds of New Guinea, di Bruce M Beehler, Thane K Pratt e Dale A Zimmerman, Princeton University Press In considerazione del gran numero di uccelli marini, proponiamo la relativa monografia: Field Guide to the Albatrosses, Petrels and Shearwaters of the World, di Derek Onley e Paul Scofield, Christopher Helm Costo della crociera A: a partire da USD 6.995 in cabina tripla (cliccate sul link "ship); la quota si intende per la sola crociera Madang – Honiara ed esclude il volo intercontinentale ed il soggiorno prima e dopo la crociera Costo della crociera B: a partire da USD 5.995 in cabina tripla (cliccate sul link "ship); la quota si intende per la sola crociera Honiara – Port Vila ed esclude il volo intercontinentale ed il soggiorno prima e dopo la crociera |
Petrello collobianco, una delle numerose specie di uccelli marini che potremo vedere nel tragitto tra le isole che toccheremo in queste due affascinanti crociere (© JJ Harrison, CC BY-SA 3.0)
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Atlantic Odyssey | South West Pacific Odyssey |
Itinerario dettagliato | ||
Crociera A: Melanesia Discoverer 1° giorno) l'avventura inizia a Madang, capoluogo della provincia omonima nel nord di Papua Nuova Guinea. Chi decidesse di arrivare qui qualche giorno prima potrebbe fare un birdwatching emozionante (siamo in grado di fornire a questi intrepidi una guida locale): una ventina di endemismi papuasici vivono nelle foreste che circondano Madang, inclusi due meravigliosi uccelli del paradiso: Uccello del paradiso reale e Uccello del paradiso minore. La sera i partecipanti alla crociera si ritroveranno nel resort designato (che comunicheremo all'atto dell'iscrizione), dove il team dello Spirit of Enderby terrà un briefing sulla crociera che inizierà il giorno successivo. 2° giorno) la nave partirà nel tardo pomeriggio, così ci sarà ancora tempo per esplorare le foreste planiziali e alcuni stagni all'interno della città. Tra le altre specie endemiche che si potrebbero osservare ricordiamo l'Astore spallecastane, il Lorichetto mentorosso, il Megapodio collobruno, la Mizomela mentoscarlatto; non endemiche ma meravigliose sono la Tortora beccafrutta nana, il Piccione imperiale codaviola, il Kookaburra panciarossiccia (i kookaburra sono i famosi martin pescatori della regione pacifica), il Martin pescatore del paradiso comune, il Monarca dorato. Chi lo desidera potrà dedicarsi alla visita della città, con i suoi mercati rionali in cui è possibile trovare ogni sorta di merce, inclusi ... alcuni degli uccelli che vivono nelle foreste vicine! 3° giorno) oggi ci sarà uno dei pezzi forti della crociera, la navigazione nel fiume Sepik, che si allarga con un'estuario a nord di Madang. Il Sepik è il fiume più lungo della Nuova Guinea e noi esploreremo, a bordo degli Zodiac, il corso maggiore del fiume e i suoi tributari, visitando anche un villaggio locale. Le popolazioni di questa regione usano da millenni il corso del Sepik per la loro vita e i commerci; le tribù locali hanno una grande tradizione artistica: vedremo splendidi oggetti d'artigianato ligneo; in particolare i tamburi rituali, chiamati garamut, sono oggetti di squisita fattura. Non mancheranno le osservazioni naturalistiche: il Sepik River si snoda attraverso foreste planiziali che ospitano migliaia di uccelli 4° e 5° giorno) raggiungeremo oggi le acque dell'isola di Manus, una regione visitata da pochi avventurosi turisti. Ci tratterremo qui due giorni, e avremo molte occasioni di birdwatching; Manus ospita cinque endemismi, tra cui la Pitta superba che potrebbe rappresentare "l'uccello del tour". Nella traversata tra Madang e Manus, potremmo vedere due rarissimi pelagici, la Berta di Heinroth e il Petrello di Tahiti. L'oceano intorno a Manus ospita una spettacolare barriera corallina e lo snorkeling ci farà ammirare una spettacolare vita subacquea. Probabilmente non riusciremo a vedere tutte le specie di uccelli endemici dell'isola, ma, per completezza, eccole qui: Barbagianni di Manus, Gufastore di Manus, Uccello frate nucabianca, Codaventaglio di Manus, Monarca di Manus. Altre quattro specie sono molto interessanti perchè presenti solo su poche altre isole dell'arcipelago delle Bismarck: Tortora cuculo bianconera, Pappagallo pigmeo di Meek, Mizomela ebano e Occhialino testanera. 6° giorno) raggiungeremo oggi l'isola di Mussau, una delle aree in cui fiorì la cultura Lapita, una civiltà originale, soprattutto per le decorazioni su terracotta, che sembra essere apparsa sulle isole Bismarck, a nord-est della Nuova Guinea; i più antichi siti Lapita risalgono a circa 3500 anni anni fa. Passeremo un pò di tempo con la gente locale ascoltando le loro storie e leggende. 7° giorno) raggiungeremo oggi Kavieng, il capoluogo della provincia papuasica di New Ireland. Kavieng fu teatro di terribili bombardamenti e battaglie durante la IIª guerra mondiale, ma oggi è una rinomata meta turistica, soprattutto per gli amanti del surf e delle immersioni. Potremo scegliere se fare snorkeling nelle cristalline acque dell'isola o se recarci sulle alture che si estendono, come una spina dorsale, lungo tutta l'isola; le montagne sono ricoperte da una lussurreggiante vegetazione, che ospita uccelli fantastici, incluse otto specie endemiche (non riusciremo nell'intento di vederle tutte perchè sarebbe necessario esplorare anche la regione orientale dell'isola ma, per chi volesse tentare l'en plein, Ornitour ha preparato un tour pionieristico a New Ireland e New Britain. Ecco qui l'intero corredo di endemismi dell'isola: Lori nucabianca, Gufastore di Bismarck, Mizomela di New Ireland, Uccello frate di New Ireland, Drongo festonato, Munia marezzata, Munia di New Ireland. Ci sono poi altri spettacolari uccelli, molti dei quali semi-endemismi, in quanto presenti, oltre che a New Ireland, solo in pochissime altre isole dell'arcipelago. 8° giorno) oggi raggiungeremo Rabaul, capitale della provincia orientale di New Britain fino al 1994, quando la città fu distrutta dall'eruzione dei vulcani Vulcan e Tavurvur. Visiteremo la suggestiva caldera, circondata da sei vulcani e le sorgenti calde di quest'area. Potremo vedere qualcuna delle sedici specie di uccelli endemici di New Britain, e per la collezione completa potremo iscriverci al già citato Ornitour a New Ireland e New Britain. 9° giorno) oggi saremo a Nissan Island, uno spettacolare atollo tropicale dove potremo fare snorkeling in acque ricchissime di pesci multicolori e coralli. Avremo il privilegio di incontrare le amichevoli genti locali e di effettuare osservazioni naturalitiche dove pochi turisti hanno posato lo sguardo. Nissan non ospita uccelli endemici, ma potremo vedere qualche specie endemica di Bismarck, soprattutto lo Storno degli atolli, una bestiola non particolarmente venusta, ma rarissima, localizzata a pochissime isole dell'arcipelago. 10° giorno) durante la navigazione verso Bougainville vedremo moltissimi uccelli marini; oltre ai già citati Petrello di Tahiti e Berta di Heiroth, potremmo incontrare Berte striate, Sule piedirossi, Sule fosche, Sterne fuligginose, Sterne nucanera, Noddy bruni e Noddy neri. Dal punto di vista geografico, Bougainville è un'isola vulcanica e, lungo la spina dorsale montuosa che la attraversa da nord a sud, vi sono numerosi coni vulcanici spenti, due dormienti (Balbi e Loloru) e uno ancora attivo (Bagana): la vetta più elevata è il monte Balbi, di 2.715 metri. Anche per le Isole Salomone Ornitour ha preparato un viaggio specifico, dove si tenterò di vedere il maggior numero delle spettacolari specie dell'isola, endemiche e non. Durante l'unico giorno speso a Bougainville avremo qualche chance di vedere le specie più comuni, quelle intorno al nostro porto di attracco. 11° giorno) attraccheremo oggi nella remota e selvaggia costa settentrionale dell'isola di Choiseul, patria, fino al 1904, dello straordinario Piccione di Choiseul. Si pensa che questo bellissimo uccello si sia estinto a causa dell'introduzione sull'isola di gatti e ratti. Effettueremo una gita a bordo degli Zodiac lungo le mangrovie che bordano l'isola, alla ricerca di uccelli, coccodrilli e, soprattutto, del Dugongo. 12° giorno) saremo oggi alle New Georgia Islands, un gruppo di isole nella provincia occidentale delle Isole Salomone. Le isole più grandi sono: Vella Lavella, Ranonnga, Tetepare, Vangunu, New Georgia e Kolombangara. Anch'esse parte dell'eccezionale Ornitour alle Salomone, le New Georgia ospitano uccelli endemici localizzati in questa regione dell'arcipelago. Durante la nostra crociera sbarcheremo a Kolombangara, un'isola vulcanica, occupata completamente dall’imponente cono del monte Veve, un vulcano estinto che occupa praticamente tutta l’isola e che raggiunge i 1770 metri di altezza. La foresta originaria che ricopriva originariamente tutta la montagna è stata quasi completamente distrutta e oggi i pochi appezzamenti rimasti sono quelli alle quote più alte; ed è proprio qui che vivono le specie endemiche più carismatiche. Avremo tempo, oggi, di visitare solo le aree più basse del vulcano, dove avremo buone opportunità di vedere alcuni endemismi regionali, come il Rallo roviana, il Monarca capobianco, il Monarca di Kolombangara (nonostante il nome è presente su altre isole), il Codaventaglio alibianche, l’Occhialino delle Salomone, la Mizomela culgiallo. Sulla costa potremo vedere Garzette del reef orientali, Aironi striati, Germani del Pacifico, Occhioni ripari e Martin pescatori sacri. 13° giorno) raggiungeremo oggi Santa Isabel, l'isola più lunga delle Salomone. Santa Isabel è attraversata longitudinalmente da una catena montuosa il cui picco più elevato è il monte Sasari, a 1.220 metri. L'uccello più importante dell'isola è la splendida Pitta faccianera, un'altro animale dalla storia travagliata e dal destino incerto; abbastanza comune a Bougainville fino alla metà del secolo scorso, la pitta sparì da quell'isola, dove oggi è forse estinta, ma nel 1994 fu scoperta a Tirotonga, su Santa Isabel, dove è relativamente comune (tanto che gli ornitologi registrarono tre maschi che cantavano contemporaneamente). Metteremo tutto il nostro impegno per localizzarla e vederla, cosa non facile nell'intricato pavimento della foresta. Tra l'altra wildlife di Santa Isabel, ricordiamo che l'isola è sede della più grande colonia del Pacifico della minacciata Tartaruga embricata, di 41 specie di uccelli, sei specie di pipistrelli e sette specie di rettili. Gli appassionati di fauna sottomarina potranno effettuare splendide immersioni tra pesci e coralli. 14° giorno) raggiungeremo oggi Honiara, la capitale dell'isola di Guadalcanal, l’isola più estesa, dopo Bougainville, delle Salomone. L’isola fu teatro di una delle più famose battaglie della Seconda Guerra Mondiale, tra le forze occupanti giapponesi e gli statunitensi. Chi ama il cinema ricorderà che questa battaglia fu magistralmente descritta ne “La sottile linea rossa” del celebre regista Terrence Malick. Potremo visitare i siti storici della capitale, il museo di guerra, l'aeroporto di Henderson ed altre testimonianze della Seconda Guerra Mondiale. Oggi la crociera finirà, ma chi si fosse iscritto anche alla seconda parte, proseguirà la navigazione nell'avventurosa Secrets of Melanesia. Guadalcanal è così interessante dal punto di vista ornitologico che è altamente consigliabile fermarsi un paio di giorni, alla ricerca degli straordinari endemismi dell'isola. Le specie più rare e belle sono confinate alle aree più elevate dell'isola e non sarà possibile vederle (è necessario campeggiare in montagna per avere qualche chance: Ornitour ha organizzato trekking e campeggio nel tour dedicato alle Salomone, dove dovremmo riuscire a vedere il meraviglioso (e pressochè sconosciuto) Martin pescatore dai mustacchi, lo Zufolatore monaco, il Codaventaglio bruno, il Macchiarolo di Guadalcanal, il Succiamiele di Guadalcanal, il Tordo di Guadalcanal. Qualche specie endemica è comunque diffusa e facile a vedersi; una passeggiata lungo i sentieri che entrano nella lussurreggiante jungla dei contrafforti meno elevati del monte Austen ci permetterà di ammirare uccelli rari e spettacolari, tra cui il Lori mentogiallo, il Cacatua di Ducorp, il Piccione montano chiaro, il Martin pescatore oltremarino, il Cucal testacamoscio, l’Averla cuculo delle Salomone, il Monarca panciacastana, il Pigliamosche bluacciaio, il Beccafiori nano, lo Storno alibrune, lo Storno occhibianchi, la Mizomela testanera, il Corvo di Guadalcanal. Tra le specie non endemiche che potremo vedere nei diversi ambienti dell’isola, foresta, palmeti, costa marina, ricordiamo: Cormorano bianconero minore, Albanella australasiatica, Astore grigio, Rallo bandecamoscio, Piro piro vagabondo, Piviere dorato asiatico, Lorichetto arcobaleno, Pappagallo eclettico, Martin pescatore ripario, Bucero di Blyth, Tortora beccafrutta pettorosso, Tortora beccafrutta dal bavaglino, Salangana di Mayr, Rondine del Pacifico, Willi batticoda, Averla cuculo panciabianca, Averla cuculo cicala. |
Una gita con gli Zodiac lungo il fiume Sepik, la maggior arteria d'acqua della Nuova Guinea, sarà una fantastica prolusione alle meraviglie delle due crociere in Melanesia. I pezzi forti del Sepik sono senza dubbio gli uccelli del paradiso, simbolo alato della Nuova Guinea. Quello rappresentato nella foto è l'Uccello del paradiso reale (© Doug Janson, CC BY-SA 3.0) Sull'Oceano Pacifico meridionale volano decine di specie di uccelli marini e le ore spese per trasferirsi da un'isola all'altra saranno ricche di avvistamenti. Quello illustrato nella foto è un Petrello di Tahiti (© Aviceda, CC BY 3.0) Un tamburo rituale tipico delle cerimonie delle tribù della Nuova Guinea; potremo vederne alcuni durante l'escursione al Sepik River (© Adam Kliczek, CC BY-SA 3.0) Rabaul era la capitale della provincia insulare di New Britain fino al 1994, quando fu completamente distrutta dalla spettacolare eruzione del vulcano Tavurvur, illustrato nella foto (© Masalai, CC BY-SA 3.0) La Sterna nucanera è una graziosa sterna abbastanza comune nell'Oceano Indiano e nell'Ocano Pacifico sud-occidentale. Potremo vederla in molte delle isole che toccheremo in entrambe le crociere (© Aviceda, CC BY 3.0) Lo spettacolare Piccione di Choiseul è una delle moltissime specie insulari che si sono estinte negli ultimi due secoli negli oceani Indiano e Pacifico. Una collezione di corredi genetici di cui rimangono solo storie, leggende e suggestive illustrazioni. L'opera illustrata qui sopra è del grande artista olandese John Gerrard Keulemans Lo spettacolare Lori mentogiallo è un pappagallo endemico delle Isole Salomone (© Doug Janson, CC BY-SA 3.0) Il Totano vagabondo giustifica il suo nome con le sue abitudini migratorie: nidifica in Alaska e Canada nord-occidentale e in autunno raggiunge le due coste del Pacifico, Australia e Nuova Guinea ad ovest, California e coste sudamericane ad est (© Dominic Sherony,CC BY-SA 2.0) |
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Crociera B: Secrets of Melanesia 1° e 2° giorno) il tour parte da Honiara, il capoluogo di Guadalcanal. Chi si fosse iscritto solamente alla crociera Secrets of Melanesia potrebbe arrivare qui qualche giorno e dedicarsi al birdwatching sull'isola, la più ricca e interessante, dal punto di vista ornitologico, delle Salomone. A seconda del tempo a disposizione, potrebbe esplorare le aree costiere, ricche di uccelli tra cui qualche specie endemica, o spingersi nelle foreste d'altura del centro isolano, sul monte Austen, dove avrà qualche chances di vedere le specie più rare e localizzate dell'isola, inclusa la spettacolare Aquila pescatrice delle Salomone. Ci sarà anche tempo per un breve city-tour di Honiara, il monumento più famoso della quale è il war-memorial giapponese/americano della Seconda Guerra Mondiale. Ci imbarcheremo sulla Spirit of Enderby nel pomeriggio del secondo giorno.. 3° giorno) San Jorge e Santa Isabel. In questa crociera visiteremo un'area di Santa Isabel diversa da quella che avremo toccato nella crociera Melanesia Discoverer, e precisamente le remote coste meridionali di Thousand Ships Harbour, tra Santa Isabel e San Jorge. La moltitudine di rade, baie, canali e spiagge sarà il teatro di splendide osservazioni naturalistiche. 4° giorno) Malaita. Nonostante quasi tutta l'estensione di Malaita sia montagnosa, l'isola ospita un terzo dell'intera popolazione delle Salomone. Le lussurreggianti foreste ospitano due specie endemiche singolinsulari, l'Occhialino di Malaita e la Mizomela panciarossa, e molte altre specie endemiche dell'arcipelago, come i bellissimi Monarca nerobianco, Lorichetto di Meek e Lorichetto della duchessa. Un'escursione sulle colline di Auki ci offrirà buone opportunità di vedere questi uccelli. Effettueremo anche un'escursione nella Langa Langa Lagoon, famosa per le sue isole artificiali e per la moneta corrente, ottenuta dalle conchiglie. 5° giorno) Makira e Santa Ana. Makira, chiamata anche San Cristobal, è un’isola vulcanica e le foreste tropicali che ne ricoprono i fianchi sono le più ricche, in quanto a endemismi singolinsulari, di tutto l’arcipelago. Makira ne ospita infatti ben dodici, oltre a sei specie presenti anche in altre isole e undici con areale più vasto, ma confinato comunque alla Melanesia. Il poco tempo a disposizione non ci permetterà di raggiungere le foreste più elevate, quelle che ospitano gli endemismi più rari dell'isola, ma riusciremo a fare una passeggiata nei sentieri più bassi della foresta dove potremo vedere le specie endemiche più facili e diffuse nell'isola: Tortora beccafrutta testabianca, Mizomela fuligginosa, Mellifago di San Cristobal, Monarca collobianco, Pigliamosche testaocra, Beccafiori maculato, Storno di San Cristobal (naturalmente c'è sempre a disposizione l'Ornitour alle Salomone per vedere le specie più rare di Makira). Visiteremo le caverne costiere dell'isola, che si pensa siano state le abitazione dei primi uomini dell'arcipelago, nel 1280 avanti Cristo. Visiteremo anche un villaggio locale nel quale assisteremo ad uno spettacolo di folklore e tradizioni locali. Effettueremo infine una gita in Zodiac fino allo splendido atollo di Santa Ana. 6° giorno) Nendo, Provincia di Santa Cruz. Le Isole Santa Cruz sono un piccolo arcipelago situato a circa 400 km a sud-est delle Salomone, e sono molto più vicine alle Isole Vanuatu. Come molte altre isole delle Salomone, il nome è di origine spagnola e in questo caso fu attribuito loro dal navigatore Alvaro de Mendana de Neira, che tentò, senza successo, di stabilire una colonia su Nendo, l'isola più vasta dell'arcipelago. Fanno parte della Provincia di Temotu, appartenenti politicamente allo stato delle Salomone e, dal punto di vista ecologico, fanno parte dell'ecoregione delle "foreste pluviali delle Vanuatu". Su Nendo cercheremo i suoi due endemismi, l'Occhialino di Sanford e l'Occhialino di Santa Cruz. Assisteremo anche ad uno spettacolo folcloristico offertoci dalla gente di Lata, il piccolo villaggio che è il capoluogo di Nendo e dell'intera provincia di Temotu. 7° giorno) Duff Islands. Le Duff sono un piccolo arcipelago di 11 isolette nella provincia di Temotu. Sulla microscopica isola di Taumako vive una comunità di 500 polinesiani che sono probabilmente gli unici esseri umani ancora capaci di costruire gli antichi vascelli austronesiani con mezzi tradizionali, senza l'ausilio di macchine e attrezzi recenti. Li potremo vedere all'opera sulle spiagge dell'isola. 8° giorno) Vanikoro. L'isola di Vanikoro è la più grande di un gruppo di cinque che appartiene anch'esso alla provincia di Temotu. L'arcipelago è incapsulato in una meravigliosa barriera corallina che ci permetterà emozionanti immersioni. L'esploratore francese Jean-François de La Pérouse probabilmente sbarcò sull'isola di Vanikoro nel 1788 e da allora non si ebbero sue notizie fino ad anni recenti, quando spedizioni francesi ebbero la prova che l'ammiraglio morì sull'isola. Visiteremo il monumento eretto a La Perouse dal suo collega Dumont Durville, nel 1827. Effettueremo un'escursione nella foresta dell'isola alla ricerca dei suoi due endemismi, l'Occhialino di Vanikoro e il Monarca di Vanikoro 9° giorno) Vanua Lava è la più grande isola dell'arcipelago delle Banks, appartenente politicamente alla Repubblica di Vanuatu. Vanua Lava, insieme alle altre isole dell'arcipelago, offre splendidi paesaggi, una interessante cultura e uno spettacolare mondo subacqueo, e avremo tempo per apprezzare tutto ciò. Nelle acque intorno a Vanua Lava, sia in arrivo che in partenza, avremo buone chance di vedere il Petrello di Vanuatu, una specie scoperta di recente. 10° giorno) Espiritu Santo. L'isola di Espiritu Santo, come molte altre delle Vanuatu, mantiene un patrimonio forestale ancora ben conservato: circa il 70% degli habitat naturali è ancora presente, soprattutto le foreste pluviali montane, ma anche la foresta umida planiziale, così come qualche area di savana. Visiteremo l'area di Vatthe, dove sono presenti tutti gli endemismi dell'isola. Saremo accompagnati da una guida locale che conosce a menadito le aree migliori dove trovare gli uccelli della foresta. Ecco le specie endemiche che cercheremo: il Megapodio delle Vanuatu (i megapodi hanno uno straordinario metodo di incubazione delle uova: costruiscono un monte di terra grande fino a 11 metri di diametro e alto fino a 5 metri, alla sommità del quale scavano un buco dove depongono le uova; nella cavità sono anche sistemati residui vegetali la fermentazione dei quali sviluppa il calore sufficiente a far schiudere le uova), il bellissimo Martin pescatore panciacastana, la Tortora beccafrutta di Tanna, il Monarca panciacamoscio e l’Occhialino frontegialla. 11° giorno) Ambryn. Ambryn e le isole vicine sono famose come "le isole dei cannibali", a causa delle particolari abitudini alimentari delle tribù locali (Piccoli Namba e Grandi Namba). Sbarcheremo a Ranon, sulla costa settentrionale dell'isola, dove assisteremo ad una delle suggestive danze funebri mascherate e potremo fare splendide immersioni nel reef dell'isola. La foresta di Ambryn è ricca di uccelli e potremo vedere le ultime specie endemiche della nostra crociera. 12° giorno) la crociera terminerà oggi a Port Vila, la capitale dello stato di Vanuatu, situata sull’isola di Efate. Chi lo desideri potrà fermarsi qui uno o più giorni; le opportunità di relax, snorkeling e birdwatching sono eccellenti. |
La Sula fosca è una sula a distribuzione pantropicale; sarà un avvistamento molto comune in entrambe le crociere (© Benjamint444, GFDL 1.2) Il bellissimo Rallo bandecamoscio è diffuso in tutti gli arcipelaghi del Pcifico meridionale; potremo vederlo sia alle Salomone che alle Vanuatu (© Toby Hudson, CC BY-SA 3.0) Uno dei vantaggi delle crociere nel Pacifico è di godersi le spiagge più belle dei Mari del Sud. Le crociere in Melanesia di Heritage Expeditions non fanno eccezione; sono almeno sette le isole e gli atolli dove potremo rilassarci su spiagge candide e fare snorkeling nelle barriere coralline più ricche del mondo. Quella illustrata nella foto è una spiaggia di Espiritu Santo, Vanuatu (© Jae Lee, Public Domain) Questo grazioso uccelletto è un Pigliamosche di Vanikoro; nonostante il toponimo, non è un endemismo di Vanikoro, anzi, l'isola è la sua unica area di riproduzione al di fuori delle Fiji, dove è distribuito in tutto l'arcipelago (© Aviceda, CC BY 3.0) A Laulasi, una delle numerose isole artificiali costruite centinaia di anni fa sui banchi di sabbia della Langa Langa Lagoon dell'isola di Malaita (Salomone) dalle tribù locali, ancora oggi si produce una moneta a corso legale ricavata dalle conchiglie. Quella illustrata nella foto è la "zecca" locale, che visiteremo durante lo sbarco a Malaita (© Phenss, Public Domain) Le straordinarie, e un poco inquietanti, maschere funerarie dell'isola Malakula; di squisita fattura, sono usate ancora oggi nelle cerimonie funebri delle genti locali, che incontreremo durante lo sbarco sull'isola (© Inisheer, CC SA 2.5) |