Kazakistan
birdwatching lungo la via della seta
30 maggio - 12 giugno 2020

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Intro

Il processo di disgregazione dell’Unione Sovietica, iniziato nel 1989, ha portato alla formazione di un buon numero di nuove entità geopolitiche, con relativo cospicuo mal di testa per chi doveva stilare i calendari del campionato europeo di pallone e, soprattutto, per le case editrici di atlanti geografici che, da un giorno all’altro, si trovavano con qualche nuovo "..stan” da allocare sulle loro cartine. Sorvolando sui pro e contro socio-politico-economici della caduta del comunismo, i birdwatcher possono sicuramente affermare che il crollo del muro ha enormemente facilitato le loro avventure ornitologiche dagli Urali alla Kamchatka. La meta di questo viaggio è il Kazakistan, una delle ex-repubbliche sovietiche dell'Asia Centrale. Il Kazakistan è una nazione conosciuta da decenni per la sua ricchezza avifaunistica, anche se le poche volte che è assurta agli onori della cronaca al di fuori del mondo ornitologico è stato per gli esperimenti nucleari che vi si conducevano o per la partenza dell’ennesima Soyuz dal cosmodromo di Baikonur. I pochi turisti che si recavano in Asia Centrale lo facevano solo per visitare le, peraltro magnifiche, città di Bukhara e Samarcanda. La scomparsa delle pastoie burocratiche, la creazione di strutture ricettive decenti e, soprattutto, il fascino magnetico dell’Asia Centrale ci hanno convinti a tentare l’avventura: nel 2019 abbiamo vissuto una straordinaria avventura in Uzbekistan e il 2020 è l'anno buono per visitare, finalmente, una delle destinazioni preferite di Ornitour, che, per un motivo o per l'altro non è ancora riuscito a finalizzare questo viaggio. Il Kazakistan è un paese sterminato, che va dal Mar Caspio alla Mongolia e, da nord a Sud, dagli Urali al Turkmenistan. Gran parte del territorio è ricoperto da steppe e deserti, ma nella parte meridionale corrono le montagne dello Tien Shan, la propaggine occidentale dell'Himalaya, che in Kazakistan è conosciuta come Ala Tau. Così il nostro viaggio ci vedrà fare birdwatching in decine di habitat diversi, su palcoscenici naturali di una bellezza mozzafiato. E chiudendo gli occhi potremo andare indietro nel tempo, e pensare alla via della seta, alle carovane di cammelli e cavalli che portavano la spezia dall’oriente, e pensare al feroce signore di queste plaghe, Tamerlano, il cui impero correva dall’Eufrate all’Indo. Il nostro viaggio si svilupperà in quattro regioni, caratterizzate ciascuna da un proprio habitat. Il tour prenderà le mosse dalla nuova (dal 1998) capitale del paese, Astana; e inizieremo con il botto, visitando le steppe e zone umide dove vedremo una delle specie target del tour, la Pavoncella gregaria e le notevolissime sue specie ancillari: Damigella di Numidia, Calandra nera e Calandra asiatica, per nominare solo le tre più ambite. Voleremo poi ad Almaty, la base di partenza per le altre tre aree del tour; cominceremo con il deserto del Taukum, casa di magnificenze quali il Corriere del Caspio, il Corriere di Leschenault e l'Ubara di Macqueen, di cui potremo ammirare lo straordinario rituale nuziale. Proseguiremo con la meravigliosa Charyn River Gorge, una zona arida attraversata da canyon di rocce splendidamente colorate dove avremo ottime opportunità di vedere rarità assolute, come la Colombella occhigialli e il Picchio alibianche, i cui areali riproduttivi sono confinati all'Asia Centrale. E finiremo questo appassionante viaggio con l'esplorazione delle montagne dell’Ala Tau, dove incontreremo specie tipicamente himalayane, come il Grifone dell’Himalaya, lo straordinario Becco d’ibis, il Tetraogallo dell’Himalaya e una pletora di meravigliosi e coloratissimi uccellini, come la Calliope codabianca, il Codirosso di Güldenstadt, il Beccogrosso alibianche e il Verzellino fronterossa. L’avifauna del Kazakistan è uno straordinario miscuglio di specie centro-asiatiche, con influssi himalayani e mediorientali; l'Ornitour in Kazakistan è quindi dedicato ai birdwatcher che preferiscono compilare le proprie liste all'interno del Paleartico Occidentale, o tuttalpiù del Paleartico tout court, ai birdwatcher un pò restii a posare i propri binocoli su buceri, pappagalli e colibrì, ai birdwatcher che sognano di completare il beneamato Collins. Quali che siano le proprie preferenze in fatto di uccelli, il Kazakistan soddisferà gli amanti dei rapaci (Aquila delle steppe, Aquila reale, Poiana codabianca, Poiana degli altipiani, Gipeto, Grifone dell'Himalaya, Albanella pallida, Falco sacro, Smeriglio "delle steppe"), gli amanti dei limicoli (Corriere del Caspio, Corriere di Leschenault, Piro piro del Terek, Pavoncella gregaria), delle anatre (Casarca eurasiatica, Gobbo rugginoso), dei gabbiani (Gabbiano di Pallas, Gabbiano delle steppe), dei passerotti, soprattutto dei passerotti (Calandra siberiana, Calandra nera, Calandra asiatica, Calandrina asiatica, Monachella del deserto, Monachella dorsonero, Culbianco isabellino, Silvia del deserto, Luì verdastro, Luì di Hume, Luì forestiero, Canapino di Sykes, Canapino asiatico, Canapino di Upcher, Averla delle steppe, Averla codarossa, Averla del Turkestan, Cannaiola di Jerdon, Cannaiola di Blyth, Passera del saxaul, Fringuello del deserto, Fringuello di Mongolia, Verzellino fronterossa, Zigolo testarossa, Zigolo collogrigio).



Lo spettacolare Charyn River Canyon ricorda da vicino le profonde gole del Nordamerica, e di quelle aree procura le stesse emozioni (© Jonas Satkauskas, Public Domain)

 

La Calandra nera è una delle fantastiche specie di Alaudidae che incontreremo in questo tour; avremo le migliori chances di vederla nelle steppe di Astana (© Dick Forsman)


Mappa interattiva



Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Astana via Mosca
2° giorno) arrivo ad Astana. Birdwatching ad Astana. Visita alla città. Pernottamento Astana
3° giorno) birdwatching nella Korgalzhyn State Nature Reserve. Pernottamento Astana
4* giorno) volo ad Almaty. Birdwatching Ili Ala Tau National Park. Pernottamento Almaty
5° giorno) trasferimento al Taukum Desert. Birdwatching lungo il percorso e nel deserto. Pernottamento in campo tendato
6° giorno) deserto del Taukum. Pernottamento in campo tendato
7° giorno) birdwatching nel deserto. Ritorno ad Almaty. Pernottamento Almaty
8° giorno) trasferimento alla Charyn River Gorge. Pernottamento Charyn
9° giorno) Charyn River Gorge. Pernottamento Charyn
10° giorno) Charyn River Gorge. Ritorno ad Almaty. Pernottamento Almaty

National Park
11° giorno) trasferimento all'Ili Alatau National Park. Pernottamento Alpine Rose Hotel
12° giorno) Ili Alatau National Park. Pernottamento Alpine Rose Hotel
13° giorno) Ili Alatau National Park. Ritorno ad Almaty. Pernottamento Almaty
14° giorno) volo a Milano via Mosca. Arrivo a Milano in serata

Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: di buona levatura ad Almaty. Il lodge al fiume Charyn, il campo tendato nel Taukum, la guest house nelle steppe di Astana sono tutte sistemazioni molto rustiche, con servizi in comune

Difficoltà: richiesto spirito di adattamento per le sistemazioni molto semplici. Il trekking nell'Alatau, a 3500 metri, richiede buone condizioni di salute e un poco di allenamento

Bibliografia: Birds of Central Asia, di Ayé, Schhweizer e Roth, Christopher Helm
Collins Bird Guide, di Mullarney, Zetterstrom, Svensson & Grant, Harper Collins;
The Birds of Kazakhstan, di Wassink & Oreel, Arend Wassink Ed.

Costo del tour: Euro 2.520 (Astana/Almaty)

La quota comprende: pensione completa in camera doppia dalla colazione del 2° giorno alla cena del penultimo giorno • acqua minerale durante i trasferimenti • trasferimenti in minivan • ingresso a tutti i parchi nazionali e le riserve ornitologiche • volo interno Astana - Almaty • accompagnamento di un tour-leader dall’Italia • accompagnamento di una guida ornitologica di Rubythroat Birding Tours lungo tutto il viaggio • assicurazione sanitaria

La quota non comprende: volo internazionale • bevande ai pasti • assicurazione contro l'annullamento del tour • spese di carattere personale

Supplemento camera singola: € 290

Numero massimo di partecipanti: sette


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in Asia Centrale & Orientale

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Itinerario dettagliato    

1° giorno) volo Milano – Astana, via Mosca.

2° giorno) arrivo all'aeroporto di Astana, dove saremo accolti dall'equipe di Rubythroat Birding Tours che ci terrà un briefing sul tour che ci apprestiamo a fare. La prima specie notevole sarà lo Zigolo golarossa, il cui canto allieterà la colazione che faremo in un'area boscosa della capitale del Kazakistan. La popolazione locale di Zigolo golarossa è la più meridionale del vasto areale di questo bellissimo zigolo. Oggi potremo riposarci dopo il volo notturno o fare un giretto nell'avveniristica capitale del Kazakistan, situata ai confini delle sterminate steppe che coprono gran parte del Kazakistan; oggidì la maggior parte di esse è stata trasformata in coltivi, ma vasti appezzamenti sono ancora ricoperti di vegetazione naturale e questa vegetazione, teatro delle nostre scorribande del giorno successivo, ospita meravigliose e rare specie di uccelli. Pernotteremo due notti in un confortevole hotel della città.

3° giorno) una levataccia ci metterà in grado di arrivare, dopo due ore di viaggio, alla Korgalzhyn State Nature Reserve, un eccezionale mosaico di ambienti con paludi salmastre, fiumi, laghi, praterie e steppe, che ospitano una magnifica selezione di uccelli. Il paesaggio, pur nella sua piattezza, è suggestivo e il numero e la qualità degli uccelli che vedremo è stupefacente. Sulla steppa volano, alla ricerca di piccoli mammiferi, molte Albanelle minori e, soprattutto, Albanelle pallide, insieme a Falchi cuculo e Grillai; ma i nostri due target principali, parlando di Falconidi, sono il Falco sacro e lo Smeriglio "delle steppe" (la ssp pallidus dell’Asia centrale). Una delle specie più ricercate sarà l'aggraziata Damigella di Numidia, che frequenta le zone più aride. Più difficili da localizzare, i piccoli Passeriformi della steppa saranno ricercati con attenzione, Calandra siberiana e Calandra nera su tutti, ma anche Averla delle steppe (la ssp pallidirostris dell'Averla meridionale), Averla isabellina, Culbianco comune, Allodola eurasiatica, Cutrettola comune (di cui ci divertiremo ad identificare le diverse sottospecie, che forse saranno presto, o sono già, specie buone) e la di lei cugina nobile, la splendida Cutrettola testagialla orientale. Una delle specie più importanti di quest’area è la Pavoncella gregaria, che nidifica solo in Kazakistan e in alcune aree della Russia centrale; è una specie minacciata di estinzione (catalogata Critically Endangared, il massimo grado di pericolo, da BirdLife International); nonostante le ultime incoraggianti osservazioni (uno stormo di 3200 individui è stato osservato in Turchia nel 2007), il degrado dell’ambiente naturale in cui nidifica, insieme ad altri motivi ancora poco conosciuti, impone agli organismi conservazionistici di mantenere sempre alta la guardia. Le numerose zone umide della regione ospitano migliaia di uccelli di decine di specie diverse: il Fenicottero maggiore (la popolazione più settentrionale del suo areale mondiale), il Pellicano riccio, il Tarabuso eurasiatico, lo Svasso collorosso, lo Svasso cornuto, lo Svasso piccolo, il Codone comune, il Fischione eurasiatico, la Canapiglia, il Gobbo rugginoso, il Fistione turco, il Moriglione eurasiatico, la Moretta comune, il Cigno reale (qui nel suo areale originario), il Cigno selvatico, l'Oca selvatica, il Piro piro del Terek, il Falaropo beccosottile, la Pernice di mare orientale, il Totano moro, l'Avocetta comune, il Gambecchio nano, il Combattente (già in piumaggio riproduttivo, forse potremo vedere il suo spettacolare display nuziale), il Piovanello comune, il Gabbiano di Pallas, il Gabbiano del Caspio (la sottospecie locale barabensis è per qualche autore specie buona, Gabbiano delle steppe), la Sterna zampenere, la Sterna maggiore, il Mignattino comune, il Mignattino alibianche, la Schiribilla comune, la Schiribilla grigiata, la Gallinella d'acqua. Nei cespugli che bordano laghi e fiumi, molti piccoli Passeriformi iniziano la nidificazione o si apprestano a ripartire per le terre del nord: Pettazzurri, Basettini, Cannaiole di Blyth, Cannaiole di Jerdon, Cannaiole eurasiatiche (la sottospecie locale fuscus è considerata da qualche autore specie buona, Cannaiola del Caspio), Cannareccioni eurasiatici, Canapini asiatici, Forapaglie macchiettati, e molte altre specie più comuni. Gli occhi sempre a sorvegliare il cielo alto, dove potrebbero apparire Poiane delle steppe, Poiane codabianca, Bianconi eurasiatici, Aquile minori e Aquile imperiali. La riserva ospita anche qualche specie di mammifero, come il Lupo e la Saiga, che però sarà molto difficile incontrare.

4° giorno) ci imbarcheremo di prima mattina sul volo che ci porterà verso sud, ad Almaty e ci trasferiremo al nostro hotel alle falde dell'Ili-Ala-Tau National Park, dove entreremo in contatto con un'avifauna completamente diversa da quella di Astana, un'avifauna caratterizzata da inflessioni asiatiche. Almaty, in precedenza conosciuta come Alma Ata, è la capitale economica del Kazakistan (la capitale amministrativa è dal 1998 Astana). Il nome Almaty significa “il posto con le mele”: la regione circostante ospita infatti numerose varietà di mele (alma) selvatiche, tanto che si pensa che la mela domestica sia originaria del Kazakistan sud-orientale. Almaty è situata ai piedi della catena dell’Alatau, l'estensione kazaka della catena del Tien Shan, che raggiunge, con il suo picco più alto, il monte Talgar, i 4950 metri. Spenderemo il nostro primo giorno in Kazakistan esplorando l'Ile Alatau National Park, a pochi chilometri dalla città. Incontreremo le nostre prime specie kazake e, tra quelle più comuni, come la Tortora delle palme, la Tortora orientale, il Rondone comune, la Ghiandaia marina eurasiatica, il Gruccione comune, l'Upupa eurasiatica, l'Allodola eurasiatica, l'Averla cenerina, la locale forma del Cardellino europeo (ssp caniceps, prossimo split?), il Corvo eurasiatico e il Fanello eurasiatico, potremmo vedere i primi gioiellini dell’Asia Centrale, come il Pendolino capobianco e lo Zigolo campestre. Pernottamento in un hotel di Almaty.

5° giorno) partiremo di prima mattina alla volta del deserto del Taukum, dove pernotteremo due notti un un confortevole campo tendato (le famose yurte dei nomadi dell'Asia Centrale) allestito per noi dall'organizzatore. Il percorso si snoda dapprima attraverso boschi e prati rosseggianti di papaveri; ci fermeremo al lago di Sorbulak, le cui sponde sono colorate da colonie di Ghiandaie marine eurasiatiche e Gruccioni comuni, una delizia per i fotografi! Nelle acque basse vicino alle sponde potremo vedere, fra trampolieri più comuni come Gambecchi nani, Cavalieri d’Italia e Corrieri piccoli, numerosi Piro piro del Terek; e dove le acque sono più profonde, galleggiano e volano Pellicani ricci, Morette tabaccate, Svassi maggiori, Svassi cornuti e Svassi piccoli. Dopo un lauto e rilassante pranzo al fresco del lago, proseguiremo per il deserto, dove riusciremo a fare birdwatching già nel pomeriggio e nella sera di oggi, il momento migliore per vedere l'abbeverata di Ganghe e Granduli mediterrane.

6° giorno) tutta la giornata odierna sarà dedicata all'esplorazione dei magici ambienti desertici. Anche se la migrazione in questo periodo dell’anno volge al termine, avremo ugualmente eccellenti chances di vedere decine di specie di rapaci, limicoli e Passeriformi. Ma ci sono anche straordinari uccelli nidificanti in queste aride plaghe: sono pochi i limicoli che preferiscono le aree steppose e il Corriere del Caspio e il Corriere di Leschenault sono tra questi; le ubare che vivono in Asia sono state splittate da quelle nordafricane, per cui quella che vedremo si chiama ora Ubara di Macqueen (lo spettacolo del display nuziale di questa otarda sarà uno dei momenti memorabili del viaggio). La steppa intorno al villaggio di Konshengel è ricca di piccoli Passeriformi e potremo testare le nostre capacità di identificazione: Luì verdastro, Luì di Hume, Luì forestiero, Cannaiola di Jerdon, Canapino di Sykes, Bigia padovana, sono tutti presenti, sulla loro strada per la Siberia. Potremo vedere, o rivedere, anche Tortore orientali, Culbianchi isabellini, Monachelle del deserto, Monachelle dorsonero, Fringuelli del deserto, Calandrine, Calandre asiatiche, Calandrine asiatiche (per Clements solo ssp cheelensis della Calandrina), Tordi golascura, Cannaiole di Blyth, Pendolini testanera, Zigoli testarossa. Con fortuna, confidando sulla conoscenza di queste plaghe da parte della nostra guida, potremmo vedere l'Assiolo pallido. Visiteremo un’area di rocce dove nidifica il Picchio muratore di roccia orientale. Scenderemo qualche chilometro a sud di Konshengel, dove potremmo incontrare il Falco pecchiaiolo orientale, il Piviere dorato asiatico e, negli stormi chioccianti di Gruccioni comuni, potremmo individuare qualche Gruccione guanceazzurre.

7° giorno) dopo un ulteriore sessione mattutina nel deserto e nelle aree steppose, smonteremo il nostro campo e torneremo ad Almaty, dove pernotteremo.

8° giorno) lasceremo la città e ci dirigeremo verso est, verso il confine con la Cina, lungo l’antica via della seta. La nostra meta sarà la fantastica Charyn River Gorge, un'area di bellezza paesaggistica mozzafiato e una delle più ricche di uccelli dell'intero paese. Attraverseremo dapprima vaste aree coltivate, ma presto il paesaggio si trasformerà e i campi lasceranno spazio a suggestive steppe e aree semidesertiche. Saliremo sul passo di Kokpek, dove il nostro principale obiettivo sarà lo splendido Zigolo pettocastano, sperabilmente accompagnato dallo Zigolo muciatto e soprattutto dallo Zigolo collogrigio; un occhio attento al cielo potrebbe farci scoprire Nibbi bruni (sssp lineatus, Nibbio guancenere, a distribuzione asiatica e caratterizzato da una più chiara e larga macchia carpale, che lo rende vagamente reminiscente di un Nibbio reale), Aquile delle steppe, Aquile reali, Aquile imperiali, Grifoni eurasiatici e Poiane codabianca. Tra le altre specie che vedremo durante il lungo trasferimento molte sono comuni anche nel Paleartico Occidentale, come il Passero solitario, il Codirossone eurasiatico, l'Averla piccola, la Rondine comune, la Rondine rossiccia, il Balestruccio eurasiatico, la Cappellaccia comune, la Calandrella comune, la Calandrina; ma non mancheranno specie più rare, come il Chukar, l’Allodola golagialla, la Cutrettola comune (ssp lutea, candidata, come molte altre sottospecie di questo uccelletto a distribuzione eurasiatica, a specie buona), la Cutrettola testagialla orientale, il Culbianco isabellino, la Monachella dorsonero, la Silvia del deserto (recentemente splittata dalla Silvia nana dei deserti nordafricani), l'Usignolo d'Africa, la Maina comune, lo Zigolo testarossa. La sera, in religioso silenzio ad un pozzo artesiano, aspetteramo l'abbeverata di Storni rosei, Passere lagie, Fringuelli alicremisi asiatici, Fringuelli del deserto e Fringuelli di Mongolia. In tarda serata proseguiremo per il nostro lodge dove pernotteremo due notti.

9° giorno) il paesaggio di Charyn è meraviglioso, con canyon rocciosi colorati di rocce rosse, gialle e nere e l'avifauna, tipica delle zone aride e rocciose, ospita specie di estremo interesse! La vegetazione di questo remoto angolo del Kazakistan è dominata dai boschi di turanga, una specie di pioppo che ha colonizzato gran parte della regione; esploreremo i boschi che bordano le dune lungo i fiumi locali. Le specialità locali sono la Colombella occhigialli, che nidifica esclusivamente in Asia Centrale, il Picchio alibianche e la bellissima Passera del saxaul, che cercheremo nella vegetazione che le dà il nome: saxaul è il termine con cui vengono designate due specie di arbusti o piccoli alberi appartenenti alla famiglia delle Amaranthacee, presenti solo in Asia sudoccidentale e centrale. A Charyn anche i Fagiani comuni sono davvero selvatici, non c’è pericolo che siano introdotti per scopi venatori, e la “crocetta” sarà pura, e anche la negletta Passera domestica è un pò più interessante del solito, poiché in questa regione è della sottospecie bactrianus, più piccola e molto più bianca della nostra. Il paesaggio desertico è molto suggestivo, e in alcuni punti diventa di una bellezza magica, come nel Red Canyon, il cui nome ricorda appropriatamente le celebri gole rocciose del Nordamerica. Qui cercheremo la più grande rarità di questa regione, il Sirratte di Pallas, una specie di grandule che effettuò alcune invasioni in Europa alla fine del XIX° secolo e all'inizio del XX°; da allora, per vedere questo splendido uccello, bisogna venire in Asia Centrale, la sua unica area di nidificazione. Tra le altre specie che potremo vedere a Charyn ricordiamo: Cicogna nera, Casarca eurasiatica, Occhione eurasiatico, Assiolo eurasiatico, Calandra eurasiatica, Bigiarella (ssp halimodendri, più piccola e più pallida delle nostre bigiarelle), Averla isabellina (di cui forse vedremo entrambe le specie in cui è stata splittata, l'Averla codarossa e l'Averla del Turkestan), Calandro maggiore, Topino pallido, Pettazzurro, Monachella del deserto, Canapino di Sykes. Vedremo anche numerose specie di rapaci, tra cui: Gipeto, Capovaccaio, Poiana degli altipiani, Sparviere eurasiatico, Shikra (un piccolo Accipiter comune sia in Africa che in Asia).

10° giorno) torneremo oggi ad Almaty, dove pernotteremo una notte. Ci fermeremo in un piccolo villaggio lungo il percorso, dove la nostra guida ci farà vedere una colonia di Rondini rossicce e altre specie interessanti, come la Tortora delle palme, l'Averla codalunga, l'Oriolo indiano, l'Averla cenerina, il Luì verdastro.

11° giorno)
oggi da Almaty ci inerpicheremo sull’Alatau, catena che fa parte dell'estensione più settentrionale del Tien Shan e di tutta l'Himalaya. Prima di raggiungere l’Osservatorio Astronomico di Almaty, nei dintorni del quale effettueremo il più emozionante birdwatching di tutto il tour ci fermeremo ad un torrente alpino dove potremo vedere entrambe le specie di merli acquaioli locali, il Merlo acquaiolo comune (comune sì, ma diverso dai nostri perché la sottospecie locale leucogaster è immacolata in tutte le sue parte inferiori) e il Merlo acquaiolo bruno, e cercheremo con attenzione il bellissimo Tordo fischiatore blu. Nei boschi che bordano le radure, il Luì verdastro e il Luì di Hume sono, per la nostra gioia, molto comuni. Arriveremo all'osservatorio in tempo per il nostro picnic lunch e, subito dopo, faremo un'escursione nelle aree vicine, alla ricerca dei nostro target principali, la fantastica Calliope codabianca e il Verzellino fronterossa. Pernotteremo due notti all'Alpine Rose Hotel.

12° giorno) avremo tutto il giorno a disposizione per esplorare i diversi ambienti di queste montagne, l'estensione più occidentale dell'Himalaya! La catena dell’Alatau offre scenari spettacolari; ci parrà di essere nelle Alpi di casa nostra, immersi nelle foreste di abeti e sovrastati da vette innevate. Saranno gli uccelli che vedremo a ricordarci che, invece, dalle Alpi siamo molto distanti; come nelle Alpi, però, le comunità di uccelli cambiano con i differenti habitat, e l'esplorazione della foresta, dei fiumi e torrenti, delle praterie e delle pareti rocciose ci farà scoprire tutte le meraviglie alate di queste montagne. Qualche specie è a distribuzione paleartica e quindi potremo vedere uccelli a noi consueti come il Fagiano di monte eurasiatico, il Picchio tridattilo eurasiatico, la Civetta capogrosso, il Gracchio alpino, il Gracchio corallino, il Picchio muraiolo, lo Scricciolo comune, il Prispolone eurasiatico, la Tordela, la Nocciolaiala eurasiatica, la Cincia mora e, tra i rapaci, il Grifone eurasiatico, il Gipeto e l'Avvoltoio monaco. Ma la maggior parte delle specie sono tipiche delle montagne dell'Asia Centrale e quindi indagheremo con attenzione i grifoni perchè qui è presente anche il Grifone dell'Himalaya e cercheremo con attenzione i Passeriformi locali, tra i quali vedremo le specie più ambite del tour di cui ecco qualche esempio: una triade di spettacolari codirossi, Codirosso capoazzurro, Codirosso di Eversmann e Codirosso di Güldenstadt; un altro terzetto, questa volta di passere scopaiole, e cioé Passera scopaiola dell'Himalaya, golanera e bruna (oltre al ben conosciuto Sordone), il Beccogrosso alibianche, il minuscolo e magnifico Codibugnolo di Severtzov, la Cincia di Songar, il Luì panciazolfo, il Ciuffolotto roseo mantorosso, il Fringuello montano disadorno. Una delle specie più suggestive di questa regione è il Tetraogallo dell'Himalaya, una specie di tacchinone endemico delle alture dell'Asia Centrale (sono cinque i tetraogalli asiatici, ciascuna specie localizzata ad una catena montuosa, dalla Turchia al Tibet); speriamo di essere aiutati nella ricerca dal suo flautato richiamo, che l'animale emette spesso da una roccia esposta. In una delle nostre escursioni scenderemo sulle rive del lago Big Almaty e ne esploreremo le rive alla ricerca del Becco d'ibis, uno straordinario limicolo (i tassonomisti non sanno bene a che cosa assomigli e gli hanno confezionato una famiglia tutta sua, gli Ibidorhynchidae) che, nonostante lo splendido piumaggio, è estremamente difficile individuare contro il greto sassoso del lago, dove se ne sta quasi perennemente accovacciato. L'Ala Tau ospita anche diverse specie di mammiferi e forse incontreremo qualche branchetto di Stambecchi siberiani e forse la Marmotta grigia e il Pika alpino; pur ospitando l'Ala Tau l'Orso bruno, il Lupo e la Lince, abbiamo pochissime speranze di vedere questi fantastici mammiferi.

13° giorno) dopo un ulteriore sessione mattutina di birdwatching, nella quale ci concentreremo sulle specie ancora mancanti all'appello, torneremo ad Almaty, dove saluteremo con un lauto e suggestivo farewell dinner l'equipe di Rubythroat Birding Tours. Pernottamento in un hotel vicino all'aeroporto di Almaty.

14° giorno) ci imbarcheremo sul volo che ci riporterà a Milano, ancora via Mosca. Arrivo in Italia di primo pomeriggio.

 

La Colombella occhigialli, che vedremo all Charyn River, è un endemismo dell'Asia Centrale: solo qui è possibile vederla durante la stagione riproduttiva; sverna in India e Pakistan (© Shreeram M V, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




L'Ili Alatau National Park si trova all'interno della regione più occidentale della catena dello Tien Sghan, che, a sua volta, rappresenta l'estensione più occidentale dell'Himalaya (© Behrami, CC BY SA 4.0)




...e quindi vedremo un bel pò di specie asiatiche, e himalayane in particolare, come l'enorme Grifone dell'Himalaya (© Sahana M, CC BY SA 4.0)




Ma sull'Ala Tau le specie forse più dilettevoli sono i piccoli Passeriformi, tra cui alcuni veri e propri arcobaleni alati, come il Codibugnolo di Severtzov (© Runythroat Birding Tours)...




...e la Calliope codabianca (© Dick Forsman)




Ma anche gli uccelli delle zone aride sono entusiasmanti; a Charyn River Gorge e nel deserto vedremo una fine selezione di zigoli e fringuelli, tra cui il più ambito di tutti, da noi palearticoccidentali, il Fringuello di Mongolia (© Pkspks, CC BY SA 4.0)




La Passera del saxaul deve il nome alla vegetazione del suo habitat riproduttivo, caratterizzato da due specie di arbusti o piccoli alberi appartenenti alla famiglia delle Amaranthacee, presenti solo in Asia sudoccidentale e centrale (© Rubythroat Birding Tours)




Delle tre specie di granduli che potremo vedere durante il tour, il Sirratte di Pallas è di gran lunga la più rara e ambita; questa specie è fortunatamente abbastanza comune nella regione del Charyn (© Dick Forsman)




In questo affascinante viaggio potremo vedere tre delle cince più ambite da noi euopei: la Cincia del Turkestan, la Cincia di Songar e la Cincia azzurra, raffigurata, quest'ultima, nella foto qui sopra (© Rubythroat Birding Tours)




Uno dei target di primaria importanza del tour, il Becco d'ibis, uno strano uccello imparentato con ibis e limicoli, ma di incerte affinità filogenetiche tanto che si è meritato una famiglia tutta sua, gli Ibidorhynchidae (© Vishal Sabharwal, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Un pò più sobria, ma molto ricercata, la Passera scopaiola golanera, che potremmo vedere insieme ad altre due chicche di Prunellidae, la Passera scopaiola dell'Himalaya e la Passera scopaiola bruna (© Dick Forsman)




Con un pò di fortuna, sul Tien Shan potremo crocettare tre meravigliosi codirossi: il Codirosso di Güldenstadt (il più bello), il Codirosso capoazzurro e il Codirosso di Eversmann, quest'ultimo ritratto nella foto qui sopra (© Dick Forsman)




Uno dei due limicoli più importanti del viaggio, lo splendido Corriere asiatico, che vedremo con certezza nel deserto del Taukum (© Francesco VeronesiCC BY 2.0)




Un'altra allodola di pregio, la Calandra siberiana, che frequenta, così come la sua affine Calandra nera, le steppe di Astana (© Dick Forsman)




In Kazakistan potremo vedere le silvie, i luì, le cannaiole e i canapini più ambiti del Collins, quelli relegati nelle pagine delle rarità. Quello illustrato nella foto è un Canapino asiatico (© Dick Forsman)




Uno dei rapaci che aspetteremo con ansia, la sottospecie pallidus dello Smeriglio, il cosiddetto Smeriglio delle steppe (© Dick Forsman)




L'altro limicolo del tour, la rara e sempre più minacciata Pavoncella gregaria. La steppa di Astana è uno dei pochi posti nel mondo dove la probabilità di vederla è in realtà una certezza (© Cks3976, CC BY-SA 3.0)


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