Giappone in inverno | |||||||
la straordinaria danza delle gru, e poi Ms. Steller & Mr. Blakiston | |||||||
3 - 20 febbraio 2017
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Nei campi di Tancho no Sato, sull'isola di Hokkaido, ammireremo un autentico quadro naturalistico: le Gru della Manciuria danzano l'una di fronte all'altra, saltando e facendo piccoli voli, e il loro piumaggio rosso e nero costruisce cromatismi spettacolari contro il candore della neve (© André Gilden, Fotolia)
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Kazakistan | Uzbekistan | Kirghizistan | Giappone in inverno | |||
Mongolia | Russian Far East |
Bajkal | Amur |
Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) imbarco a Milano Malpensa sul volo pomeridiano per Tokyo. 2° giorno) arrivo all’aeroporto di Tokyo e trasferimento a Karuizawa, dove pernotteremo tre notti. 3° e 4° giorno) Karuizawa è una delle aree ornitologiche più famose di Honshu, la più vasta delle isole del Giappone. Situata ai piedi del vulcano Asamayama e circondata da valli montane ricche di foreste, Karuizawa deve la sua celebrità tra i birdwatcher soprattutto alla presenza di tutte le tre specie endemiche continentali del Giappone: lo splendido Fagiano ramato, il Picchio del Giappone e la Passera scopaiola del Giappone. Lo staff del nostro hotel è costituito da entusiasti birdwatcher, che hanno disseminato l’area di mangiatoie e sarà così facile osservare da vicino uccelli splendidi e rari, come le molte specie di zigoli, frosoni e cince tipiche del Paleartico Orientale. Potremo vedere, tra le altre specie: il Picchio nano del Giappone, la Ballerina del Giappone, il Merlo acquaiolo bruno, il Bulbul guancebrune, la Gazza azzurra, la Cincia del Giappone, la Cincia variabile, il Beccofrusone del Giappone, lo Zigolo golagialla, lo Zigolo boschereccio, il Tordo oscuro, il Ciuffolotto codalunga, il Codazzurro, il Ciuffolotto di Pallas, il Ciuffolotto panciagrigia, la Cornacchia orientale (simile alla nostra Cornacchia nera, ma elevata al rango di specie buona). Effettueremo escursioni ad un paio di laghi della valle; questi laghi ospitano un grande numero di anatre del Paleartico, che svernano sulle loro fredde acque; delle diverse specie molte sono consuete a noi europei, come il Fischione eurasiatico, l'Alzavola eurasiatica, la Canapiglia, il Moriglione eurasiatico, la Moretta comune, lo Smergo maggiore, la Pesciaiola. Ma i laghi di Honshu sono famosi per le specie più rare; controlleremo quindi con attenzione i branchi di anatre, che potrebbero nascondere qualche Germano beccomacchiato orientale, qualche Anatra falcata, o meglio ancora qualche Alzavola del Bajkal. Tra le altre specie acquatiche che vedremo a Karuizawa, ricordiamo il Tuffetto comune, il Cormorano comune, l'Airone cenerino, la Folaga comune. 5° giorno) ci trasferimento oggi a Kaga fermandoci al famoso Jigokudani Monkey Park, dove assisteremo allo spettacolo dei Macachi del Giappone, una scimmia endemica dell'arcipelago giapponese, conosciuta anche come Macaco facciarossa in virtù del colore acceso della faccia. I macachi vivono soprattutto sulle montagne di Honshu, e per questo sono anche soprannominate "scimmie delle nevi". Sono degli ottimi nuotatori e per sopportare il freddo si immergono spesso nelle sorgenti di acqua calda tipiche del territorio giapponese; assisteremo allo spettacolo delle scimmie che, con la pelliccia brinata di ghiaccio, si tuffano e nuotano in queste piscine naturali. Arriveremo a Kaga, dove pernotteremo due notti, in tempo per un'iniziale esplorazione delle aree intorno al nostro lodge. 6° giorno) la riserva di Katano Kamo-ike è l'unica area di svernamento regolare in Giappone dell'Alzavola del Bajkal. La riserva consta di un piccolo lago circondato da campi coltivati e paludi, nelle quali potremo trovare altre specie di uccelli interessanti, come l'Oca granaiola di entrambe le specie in cui questo Anatide è stata recentemente splittata: Oca granaiola della taiga e Oca granaiola della tundra, l'Oca lombardella maggiore (ne controlleremo con molta attenzione i branchi, che a volte nascondono qualche individuo di Oca lombardella minore), il Cigno minore, la Pavoncella testagrigia, il Corriere beccolungo (quasi identico ad un Corriere grosso, ma con un becco più lungo e sottile). Nel lago, oltre all'Alzavola del Bajkal, potremmo avere la fortuna di incontrare la Strolaga mezzana, quel gioiello che è l'Anatra mandarina, l'Anatra falcata e, qualora la fortuna fosse incommensurabile, lo Smergo squamato, un'enigmatica specie, rara e minacciata, le cui poche migliaia di individui sopravissuti nidificano in una piccola area della Russia sud-orientale. I Nibbi bruni che regolarmente frequentano quest'area appartengono alla sottospecie orientale, oggi condiderata quasi da tutti gli ornitologi una specie buona, il Nibbio guancenere. Tra gli altri uccelli di Katano Kamo-ike ricordiamo la Tortora orientale, la splendida sottospecie artica del Codibugnolo eurasiatico, la Peppola, la pallidissima forma locale del Picchio muratore eurasiatico, il Verdone orientale, il Frosone, il Fringuello roseo asiatico, il Lucarino eurasiatico. 7° giorno) ci trasferiremo oggi a Komatsu, dove ci imbarcheremo su di un volo per Fukuoka, sull’isola meridionale di Kyushu, dove il viaggio ci riserverà le prime grandi emozioni di tipo “gruologico”. Ci trasferiremo ad Arasaki, dove pernotteremo due notti. 8° giorno) i campi di riso di Arasaki sono il palcoscenico invernale della più spettacolare congregazione di gru del mondo. Più di ottomila Gru monache e più di duemila Gru nucabianca svernano, nel periodo che va tra dicembre e febbraio, in quest’area. Le opportunità di ammirare e di fotografare da vicino queste meraviglie della natura saranno eccezionali, in quanto lo staff del nostro lodge distribuisce sui campi mais e pesce di cui le gru sono ghiotte. Il periodo del nostro viaggio coincide con il picco dello svernamento e le gru non partiranno per l’Asia del nord ancora per molto tempo, ma alcune di esse indulgono già alle cerimonie prenuziali; le potremo quindi vedere danzare l’una di fronte all’altra emettendo i loro cacofonici richiami. Nei campi di riso vengono osservate anche, occasionalmente, specie di gru più rare, come Gru canadesi, Gru cenerine, Damigelle di Numidia e persino Gru siberiane! Il paesaggio della regione non è dei più incantevoli, costellato com’è da campi coltivati e canali di irrigazione, anche se non mancano aree più naturali come arbusti, canneti e paludi; in queste campagne potremo vedere numerose specie di Passeriformi tipici del Paleartico Orientale: Pispola panciacamoscio, Occhialino del Giappone, Taccola orientale, Prispolone indiano, Averla taurina, Storno guancebianche, Zigolo faccianera, Zigolo guancecastane. Tra le altre specie di uccelli potremmo incontrare la Spatola eurasiatica (a volte accompagnata da qualche individuo della rara Spatola faccianera), la Quaglia del Giappone, il Piccione panciabianca, il Martin pescatore crestato. Effettueremo un'escursione lungo le coste di Kyushu, dove potremo vedere alcune specie di uccelli marini tipiche del Paleartico Orientale, come il Cormorano del Giappone. Per gli amanti dei gabbiani, le aree di spiagge sabbiose saranno foriere di nuove specie e di prolungati dibattiti identificativi; vedremo il delizioso Gabbiano di Saunders, una specie rara e minacciata che nidifica con poco più di settemila esemplari, lungo le coste della Cina, e insieme ad esso, la Gavina della Kamchatka (da alcuni Autori considerata una specie valida), il Gabbiano di Vega, il Gabbiano di Heuglin, il Gabbiano comune, il Gabbiano dorsoardesia. Non sono molti i rapaci di questa regione del Giappone e, in attesa delle magnificenze di Hokkaido, dovremo accontentarci con Falchi pescatori, Poiane comuni (in realtà il gruppo di sottospecie orientali è spesso considerato una specie buona, la Poiana orientale), Falchi di palude orientali, Gheppi comuni. Tra la miscellanea di altre specie interessanti di Arasaki ricordiamo: Allodola del Giappone, Ballerina del Giappone, Ballerina dorsonero (forse solo una sottospecie della Ballerina bianca), Pendolino della Cina, Allodola del Giappone, Zigolo grigio, Zigolo groppaocra. 9° giorno) oggi ci trasferiremo un poco più a nord, per raggiungere la costa orientale di Kyushu. Lungo il percorso ci fermeremo a Mi-ike, celebre per il suo lago vulcanico ricco di anatre e altri uccelli svernanti. L'esplorazione del lago ci farà scoprire le "solite" anatre, ma avremo ulteriori occasioni di vedere, o rivedere se fossimo stati fortunati nei giorni precedenti, rarità quali l'Anatra mandarina, l'Anatra falcata e lo Smergo squamato. La specie target a Mi-ike è comunque un piccolo Passeriforme, il Minivet di Ryukyu, una specie residente nell'arcipelago di Nansei Shoto che, negli ultimi anni, ha allargato il suo areale fino ad arrivare sull'isola di Kyushu. Altre specie interessanti sono l'endemico Picchio del Giappone (che potremmo aver già visto su Honshu) e il Tordo di White, in verità solo una sottospecie del Tordo squamato, diffuso in quasi tutta l'Asia; ma le popolazioni locali dovrebbero essere presto, se non lo sono già, una specie buona. Pernotteremo a Myiazaki, sulla costa orientale di Kyushu e già oggi, e di nuovo la mattina successiva, controlleremo attentamente l'oceano in più punti alla ricerca di una delle alche più rare del mondo, la piccola e graziosa Urietta del Giappone, che nidifica nelle isole e isolette della regione meridionale dell'arcipelago giapponese (probabilmente gli individui che vedremo provengono dalla colonia di Biro Island, sulla punta meridionale dell'isola di Shikoku) 10° giorno) dedicheremo gran parte della mattinata alla sorveglianza della costa orientale di Kyushu, qualora ci sia scappata l'urietta. Raggiungeremo poi Fukuoka, dove un volo ci porterà, via Tokyo, a Hokkaido, per gli ultimi strepitosi giorni del nostro tour. Giunti all'aeroporto di Kushiro, ci trasferiremo in un lodge poco lontano, dove pernotteremo cinque notti. 11°/14° giorno) Hokkaido è la più settentrionale delle quattro isole principali dell'arcipelago giapponese e la meno sviluppata (cosa che per i birdwatcher è un pregio assoluto). Il termine Hokkaidō letteralmente significa "via per il mare settentrionale", ma originariamente veniva chiamata Ezo, o Yezo, ed era abitata principalmente dagli indigeni Ainu. L'isola è caratterizzata da una natura selvaggia (ospita più di 60 vulcani che rappresentano oltre il 10% dei vulcani di tutto il mondo). Il paesaggio innevato di Hokkaido e il suo clima gelido sono il teatro di una delle assolute magnificenze del mondo degli uccelli; provenienti dalla Kamchatka e dalla costa della Siberia, centinaia di Aquile di mare di Steller scendono a svernare in questi freddi lidi (ma meno freddi dei loro territori di nidificazione, naturalmente). L'Aquila di mare di Steller è un rapace imponente, con un enorme becco giallo limone e uno splendido piumaggio bianco e nero. Sul lago Furen, in pieno inverno, se ne possono contare fino a 600 individui e lo spettacolo delle aquile che camminano sul ghiaccio alla ricerca del pesce avanzato dai pescatori, o in volteggio, o posate statuarie sugli alberi che bordano il lago, è assolutamente mozzafiato. Le possibilità fotografiche sono eccellenti, in quanto alcuni individui, spesso, arrivano a pochi metri dalle postazioni dei birdwatcher. Insieme alle Aquile di mare di Steller, potremo vedere altri rapaci, non meno interessanti: Aquila di mare comune, Aquile reali e Poiane orientali. Ma l'emozione più forte dei giorni che passeremo su Hokkaido sarà quella che vivremo al celeberrimo santuario ornitologico di Tancho no Sato, dove centinaia di bellissime Gru della Manciuria danzano sulla neve. Anche la Gru della Manciuria, come la Gru monaca e la Gru nucabianca, è inserita nella lista degli uccelli minacciati; la sua popolazione giapponese assomma a poche centinaia di esemplari, mentre la popolazione mondiale (nidifica anche nelle regioni orientali di Cina e Russia) conta poco più di duemila individui. Ciò che vederemo nei campi di Tancho no Sato è un autentico quadro naturalistico: le gru danzano l'una di fronte all'altra, saltando e facendo piccoli voli, e il loro piumaggio rosso e nero costruisce cromatismi spettacolari sul candore della neve. Spesso Aquile di mare di Steller e gru si contendono il pesce che i guardiani della riserva gettano nei campi; per i fotografi la documentazione fotografica della danza delle gru, del litigio tra un'aquila e una gru, degli stormi di uccelli sotto una fine nevicata sarà la grande ricompensa di un viaggio faticoso. 15° e 16° giorno) ci trasferiremo oggi a Rausu, situata alla base della penisola di Shiretoku, dove pernotteremo due notti. Quest'area era fino a pochi anni fa la principale area di svernamento per l'Aquila di mare di Steller, ma la riduzione della quantità di pesce disponibile ha spinto molte aquile verso sud, al lago Furen. Vedremo comunque anche qui numerose aquile, ma l'highlight della permanenza a Rausu sarà senza dubbio l'incontro con uno dei gufi più misteriosi del mondo, il Gufo pescatore di Blakiston. La popolazione mondiale di questa specie, confinata alle foreste costiere della Siberia orientale, è ridotta a meno di un migliaio di individui e, se non verranno messe in atto misure di protezione, come il controllo della deforestazione, lo splendido gufo è destinato ad estinguersi. Visiteremo un piccolo lago nei pressi del quale è stata istituita una stazione di alimentazione del gufo e saremo in grado di vederlo mentre si fionda sul pesce offerto dagli ornitologi della stazione. Il volo del Gufo pescatore di Blakiston, nella luce delle torce, a pochi metri di distanza, sarà uno dei momenti memorabili del tour in Giappone. Durante il soggiorno a Rausu visiteremo anche le glaciali coste marine a Ochiishi, Kiritappu e Nosappu Misaki; le acque di questi promontori rocciosi sono piene di anatre marine, come la Moretta codona, l'Orco alibianche (da alcuni Autori considerata specie separata dall'Orco marino), l'Orchetto marino, il Quattrocchi comune, la Moretta arlecchino, l'Edredone di Steller, la Moretta grigia. Oltre alle anatre, le fredde acque di Hokkaido ospitano anche altre specie di interessantissimi uccelli marini, come lo Svasso collorosso, la Strolaga minore, la Strolaga del Pacifico, il Cormorano pelagico, il Cormorano facciarossa, l'Uria dagli occhiali, l'Alchetta crestata, l'Alchetta minuta, l'Urietta antica, il Gabbiano aliglauche, il Gabbiano dorsoardesia. 17° giorno) trasferimento all'aeroporto di Kushiro e volo a Tokyo, dove pernotteremo. 18° giorno) trasferimento all'aeroporto di Tokyo e imbarco sul volo per Milano Malpensa. Arrivo a Milano in tarda serata e fine del viaggio. |
Il Fringuello roseo asiatico è una delle numerose specie di Fringillidi tipici delle regioni settentrionali dell'Asia Orientale; in Giappone è diffuso su Hionshu e Hokkaido (© Danilo Lombardi) Il Bulbul guancebrune è un quasi-endemismo del Giappone; oltre che nell'arcipelago nidifica solo a Taiwan e nelle Filippine (© Danilo Lombardi) Il Macaco del Giappone è anche conosciuto come Macaco facciarossa, e la fotografia qui sopra spiega bene il perché. Vedremo questa scimmia, endemica del Giappone, al Jigokudani Monkey Park, nei pressi di Nagano, dove potremo anche noi fotografare le abluzioni di questi primati, che si difendono dal gelo immergendosi nelle piscine naturali di acqua calda (© Yblieb, CC BY-SA 3.0) Il Giappone in inverno è il paradiso delle gru; nei campi di Arasaki, sull'isola di Kyushu, vedremo migliaia di bellissime ed eleganti Gru monache (© Alastair Rae, CC BY-SA 2.0)... ...e altrettanto splendide Gru nucabianca (© Alastair Rae, CC BY-SA 2.0) Due esemplari di Cervo sika, molto comune in Giappone (© Danilo Lombardi) Dopo le due specie di gru du Kyushu, l'apoteosi "gruologica" avrà luogo sull'isola di Hokkaido, dove assisteremo ai voli e alle danze delle meravigliose Gru della Manciuria (© Danilo Lombardi) Entrambe le specie di cigni nordici svernano in Giappone, il Cigno selvatico e il Cigno minore (illustrato nella foto); o meglio tutte le tre specie, poiché il Cigno minore è stato splittato in Cigno fischiatore (nidificante in Nordamerica e Chukotka) e Cigno di Bewick, nidificante in Siberia. Identificare le due specie non sarà per niente facile, ma ci proveremo (© Danilo Lombardi) Sono almeno dieci le specie di anatre rare (almeno per noi europei) che potremo vedere in Giappone; splendori come l'Alzavola del Bajkal, l'Anatra falcata, l'Anatra mandarina, lo Smergo squamato e il Germano beccomacchiato orientale sono osservate regolarmente; la Moretta arlecchino, forse la meno rara per noi, è probabilmente la più bella di tutte (© Danilo Lombardi) Solo in Giappone si poteva scattare questa fotografia. La pur grossa Aquila di mare sembra una poiana di fronte all'imponenza dell'Aquila di mare di Steller! (© Danilo Lombardi) Il Gufo pescatore di Blakiston è una specie vulnerabile, il cui areale è limitato all'estremità nord-orientale dell'Asia. In Giappone vive solo a Hokkaido e sarà un privilegio vedere questo splendido gufo cacciare nella notte (© Danilo Lombardi) |