L'India Nord-occidentale è una novità del programma Ornitour 2015; poco frequentati dai birdwatcher, gli stati del Gujarat e del Rajastan, soprattutto quest'ultimo, sono conosciuti per le loro attrattive etnologiche e paesaggistiche, ma solo pochi birdwatcher li includono nei loro viaggi, in considerazione delle attrattive ornitologiche ben più celebri e invitanti dell'Himalaya, dei santuari della tigre e degli Western Ghats nel sud della nazione. L’India, affascinante e misteriosa, sa comunque conquistare il cuore del viaggiatore e restargli impressa nell’anima come nessun paese al mondo, in tutte le sue regioni, in tutte le sue sfaccettature. Per secoli i suoi paesaggi, i suoi rumori, il suo popolo hanno stimolato l’immaginazione degli occidentali, riempiendoli di meraviglia. Fu chiamata infatti "il Paese delle Meraviglie" da Mark Twain che, giunto in India nel 1896, tentò di descriverla e che di fronte al gravoso compito scrisse “...niente è stato tralasciato dall’Uomo e dalla Natura per fare dell’India il paese più straordinario che il sole visiti nel suo corso”. Questo tour, di cui stiamo allestendo l'itinerario definitivo, si sviluppa nei due stati nord-occidentali dell'India, il Rajastan e il Gujarat. Inizieremo la nostra emozionante avventura, con un'escursione al Sultanpur Jheel, un laghetto vicino a New Delhi dove faremo la conoscenza delle nostre prime specie indiane. Voleremo poi a Ahmedabad, da dove raggiungeremo via terra il celebre Gyr National Park, la patria degli ultimi Leoni asiatici. Gir è anche una delle riserve dove è più facile, in India, vedere il Leopardo, e sono molte le specie di uccelli con cui potremo deliziarci; tra i nostri target locali ricordiamo l'Ibis nero, il Succiacapre della jungla, l'Allocco marezzato, la Quaglia boschereccia di roccia, la Pernice pittata e il Minivet panciabianca. Un lungo trasferimento ci porterà poi a Bhuj, la nostra base di partenza per l'area conosciuta come Great Rann of Kutch, una distesa di lagune salmastre, steppa e praterie ricca di uccelli. Tra le specie più ricercate ci sarà l'Ipocolio, un uccello semi-misterioso che nidifica in Medio Oriente e sverna nell'India nord-occidentale. Nel Great Rann of Kutch gli amanti dei rapaci andranno in visibilio perchè le grandi aree aperte sono sempre controllate dal volo attento di Aquile delle steppe, Aquile imperiali, Avvoltoi monaci, Grifoni eurasiatici, Aquile di Bonelli e più esotici Falchi laggar e Falchi collorosso. Ci sposteremo poi al Little Rann of Kutch, dove uno dei nostri obiettivi sarà un mammifero molto raro e minacciato d'estinzione, il Khur, e cioé l'Asino selvatico Indiano, che è protetto nel Wild Ass Sanctuary, dove, con fortuna, potremo vedere altri due mammiferi straordinari, la Volpe del deserto e il Lupo indiano. Al Little Rann of Kutch non mancano gli uccelli e le stelle del luogo sono indubbiamente la Pavoncella gregaria (svernante dalle steppe dell'Asia centrale) e l'Ubara di Macqueen (una delle due specie in cui è stata splittata l'Ubara), di cui ancelle altrettanto stellari sono, ad esempio, il Corrione indiano, il Pellicano riccio, l'Albanella pallida, la Pavoncella codabianca, il Succiacapre di Sykes. Al Monte Abu, fermata successiva, cercheremo soprattutto l'Avadavat verde, una specie minacciata (soprattutto dall'intenso commercio) il cui areale, costituito da piccolissime aree frammentate distanti tra loro, lo mette ancor più a rischio. Le tappe successive saranno i villaggi di Siana (reso famoso dall'ambientazione che Richard Attenborough ne fece per il suo film "Life of Mammals") e Bikaner, le aree intorno al quale ospitano una consistente popolazione svernante di Colombella occhigialli, che nidifica solo nelle steppe del Turkestan, Iran e Afghanistan ed estremo nord-ovest della Cina. Durante il trasferimento a Jasailmer, dove concluderemo alla grande questo fantastico tour con l'esplorazione del Desert National Park, ci fermeremo al villaggio di Khichan, dove potremo assistere allo spettacolo mozzafiato di stormi di migliaia di Damigelle di Numidia che si congregano nei campi intorno al villaggio per alimentarsi con le granaglie che i contadini locali offrono loro in virtù di una tradizione rituale che dura da secoli. Il Desert National Park sarà la girandola finale dei fuochi d'artificio che hanno brillato lungo tutto il tour; tra le "prede" più ambite del parco l'Otarda indiana, il Corrione biondo, la Grandule panciacastana, la Silvia nana, il Saltimpalo dii Stolickza; anche questo parco è patria di migliaia di rapaci, di diverse specie interessanti come l'Avvoltoio testarossa, l'Avvoltoio groppabianca, il Biancone eurasiatico, la Poiana codabianca e il Falco laggar. Il programma Ornitour 2015/2016 prevede altri tre tour in India, uno nelle aree settentrionali (Bharatpur, Himalaya & Corbett), uno nelle aree centro-meridionali del paese (Goa, Kerala & Tamil Nadu) e un'avventura alla ricerca della tigre nel Parco Nazionale di Bandhavgarh. |
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Nel Parco Nazionale di Gyr avremo il privilegio di vedere gli ultimi Leoni del continente asiatico (© Bernard Gagnon, CC BY-SA 3.0)
L'Otarda indiana, endemica dell'India, è uno dei principali target di questa nuova proposta Ornitour; avremo ottime chance di vedere questo statuario uccello al Desert National Park (© Prajwalkm, CC BY-SA 3.0
L'Avadavat verde, un graziosissimo Estrildide, è una grande rarità indiana ed è un altro target di questo viaggio. Il nome avadavat è la storpiatura del nome della città di Ahmedabad, il centro del commercio di questa specie di uccelli (e di molte altre) (© Pkspks, CC BY-SA 3.0)
Non sarà forse un animale carismatico, ma il Khur, il dolce e simpatico Asino selvatico indiano, è uno degli animali più rari dell'India e sarà per noi un privilegio ammirarlo al parco creato apposta per proteggerlo, il Wild Ass Sanctuary (© Pkspks, CC BY-SA 3.0) |