Comore | |||||||
l'Oceano Indiano più misterioso | |||||||
4 - 17 settembre 2016
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La Vanga delle Comore è l'unico esponente della famiglia dei Vangidae presente alle Isole Comore. In passato considerata una sottospecie della Vanga blu, è oggi ritenuta una specie buona. E' comune su Moheli e molto più rara su Grand Comore (© Attis1979, CC-SA 3.0 Unported)
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Aldabra | Comore | Madagascar | Seychelles | Mauritius, Reunion & Rodrigues |
Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) volo Milano - Parigi e coincidenza con il volo Air Austral per Dzaoudzi, il capoluogo di Mayotte. 2° giorno) arrivo a Dzadzoui, dove pernotteremo due notti. All'arrivo non avremo grandi formalità burocratiche da sbrigare, dato che siamo in.. Francia! Mayotte comprende due isole, Petit Terre e Grande Terre; quest'ultima, chiamata in lingua locale Mahoré, è geologicamente la più antica dell'arcipelago. Mayotte, come già accennato è l'unica isola che rifiutò, con un referendum del 1976, il distacco politico dalla Francia e anzi, nel 2001 votò, in un altro referendum, a favore del cambiamento dello stato politico da "dipartimento francese d'oltremare" a "101° dipartimento della Francia". L'aeroporto intercontinentale è situato su Petit Terre e, sulla strada per il traghetto che ci porterà a Grande Terre, ci fermeremo alla laguna di Pamandzi, dove potremo vedere magnifici Fetonti codabianca e codarossa, Sule piedirossi e fosche, Sgarze del Madagascar, Aironi di Humblot (specie rara), Garzette dimorfe, Sterne crestate, splendide Drome (una delle più curiose specie di limicoli, l'unica, ad esempio, a fare il nido scavando una tana nella sabbia), Chiurli piccoli, Corrieri grossi, Piro piro del Terek, Corrieri di Leschenault. Nel piccolo braccio di mare che separa Petit e Grande Terre potremo vedere Berte persiane, Berte cuneate, Fregate maggiori e minori, Sterne di Dougall, Sterne dalle redini, Sterne fuligginose, Noddy minori e bruni. 3° giorno) dedicheramo l'intera giornata e anche la serata alla ricerca dei quattro endemismi singolinsulari di Mayotte. Esploreremo i versanti boscosi del monte Combani, nella Reserve Forestiere des Monts Benara, dove l'Occhialino di Mayotte, il Drongo di Mayotte e la Nettarinia di Mayotte (sicuramente la più venusta nettarinia delle Comore) sono, fortunatamente abbastanza comuni. E' comune anche l'Assiolo di Mayotte, ma per vederlo dovremo fermarci fino al calar dell'oscurità quando potremo localizzare il suo canto e illuminarlo con le torce. Mayotte ospita anche altre interessantissime specie, endemismi regionali, come il Piccione oliva delle Comore (diffuso a tutte le isole dell'arcipelago) e il Piccione blu delle Comore (presente anche ad Aldabra). A Mayotte potremo inoltre vedere alcune specie diffuse anche in Madagascar, che potrebbero essere presto elevate a rango di specie buone; cercheremo quindi con assiduità l'Astore di Frances, la splendida Albanella di Reunion (il nome è ingannevole perchè è diffusa, oltre che a Reunion, anche qui alle Comore e in tutto il Madagascar), il Rondone del Madagascar, il Martin pescatore malgascio, il Pigliamosche del paradiso del Madagascar. 4° giorno) voleremo oggi a Anjouan, dove pernotteremo due notti. Durante il traghetto tra Grande e Petit Terre avremo occasione d rivedere gli uccelli marini visti già all'andata, a cui potrebbero aggiungersi specie nuove come il Petrello di Bulwer, la Sula mascherata e la Sterna di Rüppell. Il volo partirà solo la sera quindi avremo tempo di fare un'altra capatina alla laguna di Pamandzi. Anjouan è anche conosciuta come Ndzuwani o Nzwani, ha vissuto fino in tempi recentissimi una tribolata storia politica con richieste di indipendenza, invasioni, elezioni con brogli elettorali e altre amenità del genere. Grazie a dio oggi Anjouan, così come le altre isole dell'arcipelago, sono politicamente stabili. L'isola è prevalentemente montuosa e, nonostante il disboscamento selvaggio, esistono ancora dei fazzoletti di foresta primaria sufficienti a garantire riparo agli uccelli che stiamo cercando. 5° giorno) Anjouan ospita tre endemismi singolinsulari: la Nettarinia di Anjouan, la Nesilla di Anjouan (le nesille sono gli acrocefali dell'Oceano Indiano) e il "solito" assiolo, l'Assiolo di Anjouan. Esploreremo i ripidi versanti coperti da foreste nei pressi di Dindi, nel centro dell'isola. Se non riuscissimo a vedere l'assiolo prima di sera, saremo obbligati a pernottare in tenda nell'area del gufetto. Altre specie interessanti sono: Pappagallo vasa maggiore e Pappagallo vasa minore, Curol (una specie di ghiandaia marina), Occhialino malgascio, Drongo crestato, Fody testarossa; tutte queste specie sono presenti anche in Madagascar, ma con le continue rivoluzioni tassonomiche è molto probabile che presto le forme insulari siano distinte in specie buone rispetto a quelle del Madagascar, quindi, le cercheremo con impegno, perchè potremmo ritrovarci, tra qualche mese con diverse specie in più nella nostra life-list. Una specie, addirittura, potrebbe essere divisa in tre specie buone: il Tordo delle Comore vive infatti, con tre sottospecie diverse, su Grand Comoro, Moheli e Anjouan. 6° giorno) ci trasferiremo in battello a Moheli, dove pernotteremo tre notti. Moheli, conosciuta anche come Mwali, seguì Anjouan nelle sue traversie politiche del 1997, ma oggi anche quest'isola si è tranquillizzata. La parte centrale di Moheli è l'unica ad aver mantenuto una decente estensione di foreste. 7° e 8° giorno) gli endemismi singolinsulari di Moheli sono tre, l'Assiolo di Moheli, la Nesilla di Moheli e il Bulbul di Moheli, ma per tassonomisti più "progressisti" del nostro Clements, altre due specie sono considerate specie buone e quindi endemiche: il Piccione verde del Madagascar (la ssp griveaudi è molto rara e confinata a quest'isola, mentre la popolazione principale è diffusa in tutto il Madagascar) e la Vanga azzurra, l'unico esponente della famiglia Vangidae al di fuori del Madagascar (questa specie è presente anche a Grande Comore). Altre due specie presenti solo a Moheli e Grande Comore sono la Nettarinia di Humblot e l'Averla cuculo delle Comore. Endemismi regionali sono la Nettarinia del Madagascar, il Tordo delle Comore, l'Occhialino malgascio e la Nesilla malgascia (dovremo faticare un poco per identificarla rispetto alla simile nesilla endemica). 9° giorno) torneremo oggi ad Anjouan e, prima dell'imbarco pomeridiano per Moroni, avremo ancora un pò di tempo per il birdwatching. Moroni è il capoluogo di Grande Comore e la capitale dell'Unione delle Comore. Pernotteremo quattro notti sull'isola, tre in una discreta pensione della capitale e una in tenda sui versanti del vulcano Karthala, condizione indispensabile per avere buone chances di vedere le tre bestiole più difficili di tutto il tour, l'Assiolo di Grande Comore, l'Occhialino di Grande Comore e il Pigliamosche di Grande Comore. Grande Comore, conosciuta anche come Ngazidja, è la più vasta e più occidentale dell'arcipelago e ospita la vetta più alta di tutto l'arcipelago, il monte Karthala, un vulcano attivo che raggiunge i 2761 metri. 10°/12° giorno) tutte le specie che ci interessano possono essere viste sul Karthala. Il vulcano ha la più grande caldera di tutti i vulcani attivi del mondo e i suoi versanti sono coperti da una fitta foresta umida sempreverde. Le aree più alte sono invece tappezzate da una vegetazione nana costituita soprattutto da erica gigante, l'ambiente frequentato dall'Occhialino di Grande Comore. Tutte le altre specie abitano invece la foresta e dovremo impegnarci per vedere la Nesilla di Grande Comore, il Drongo di Grande Comore, il Bulbul di Grande Comore, l'Occhialino di Kirk (simile all'Occhialino di Grande Comore, questa specie vive nella foresta e mai nelle praterie alpine preferite dal congenere). Potremo vedere anche il Curol delle Comore (la popolazione di Grande Comore è una specie buona, diversa da quella delle altre isole dell'arcipelago e del Madagascar: in effetti il piumaggio è significativamente diverso), il Rondone codaspinosa malgascio, il Saltimpalo africano. 13° giorno) torneremo via aerea a Mayotte, dove ci imbarcheremo sulla coincidenza per Parigi. 14° giorno) arrivo a Parigi e imbarco sulla coincidenza per Milano. Arrivo a Milano e fine del viaggio. |
Il seawatching e l'osservazione dei limicoli sulle spiagge delle Comore (soprattutto alla laguna di Pamandzi su Mayotte) saranno piacevoli interludi tra le escursioni alla ricerca degli endemismi insulari. Quella illustrata nella foto è una Sterna fuligginosa (© Giorgio Minguzzi, CC-SA 2.0 Generic)... ...e questo è un Piro piro del Terek (© Alnus, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) Il Curol è una specie di ghiandaia marina così particolare da meritarsi una famiglia tutta per sè, i Leptosomidae. In realtà sono due le specie di curol, quella meno rara, diffusa in tutto il Madagascar e, sulle Comore, ad Anjouan, Moheli e Mayotte, e quella più rara, il Curol di Grand Comore, presente solo sull'isola omonima (© Frank Wouters, CC BY 2.0) L'Occhialino di Mayotte è uno dei quattro endemismi singolinsulari di Mayotte, e uno dei tre occhialini endemici delle Comore (© Cécile Pheulpin, CC BY 2.0) Il Drongo crestato è comune in Madagascar e, alle Comore, è presente solo su Anjouan. E' molto verosimile che la sottospecie in oggetto venga presto elevata al rango di specie buona (© Frank Vassen, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) L'Astore di Frances è un'altra specie il cui areale si estende dal Madagascar alle Comore, sulle quali è assente solo da Moheli. Il nome di questo grazioso Accipiter celebra Lady Frances Cole, moglie di Lowry Cole, governatore dapprima di Mauritius e poi del Sudafrica (© Frank Vassen, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) |