Marsa Alam
ai confini del Paleartico Occidentale
6 - 14 maggio 2017
23 settembre - 1° ottobre 2017
Capodanno 2018

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Itinerario in breve

1° giorno) volo charter Milano - Marsa Alam. Escursione nelle pertinenze del Gorgonia Beach Hotel
2° giorno) escursione a Shalateen
3° giorno)
escursione alle mangrovie lungo i confini del parco
4° giorno) escursione in battello all'isola El Gemal
5° giorno) escursione nel deserto del parco
6° giorno)
snorkeling e birdwatching nel resort
7° giorno) escursione nel deserto con cena sotto le stelle
8° giorno) volo charter Marsa Alam - Milano
9° giorno) arrivo a Malpensa e fine del viaggio

N.B. La successione delle escursioni può cambiare per condizioni atrmosferiche, esigenze organizzative o segnalazioni ornitologiche


Mappa interattiva



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: il Gorgonia Beach Hotel è un cinque stelle di lusso

Difficoltà: nessuna

Bibliografia: Collins Bird Guide, di Mullarney, Zetterstrom, Svensson & Grant, Harper Collins;
Birds of the Middle East, di Porter & Aspinall, Chistopher Helm

Costo del tour: Euro 1.500 tutto incluso (*)

Numero massimo di partecipanti: quattordici

(*) il prezzo si intende per un gruppo di 14 persone ed è comprensivo di tutti i servizi in camera doppia e pensione completa, incluse le cinque escursioni citate nell'itinerario qui sopra e dettagliate nel testo. In considerazione del fatto che ci potrebbero essere accompagnatori "non-birdwatcher" e quindi non interessati alle escursioni, il costo del solo Gorgonia Beach Hotel è di Euro 800

Supplementi e riduzioni
Camera vista mare: Euro 94
Riduzione camera tripla: Euro 56




Numerose specie di piccoli Passeriformi presidiano i tetti e le strade del Gorgonia Beach Hotel. Un aspetto interessante del birdwatching in Egitto sud-orientale è la possibiltà di vedere, fianco a fianco, diverse sottospecie della stessa specie, splendida occasione per testare la nostra abilità identificativa. Quello nella foto sopra è la ssp semirufus, a distribuzione mediorientale, del Codirosso spazzacamino (© E. Bezzone). Sotto: in qualsiasi gruppo di uccelli può sempre apparire qualche rarità, e, tra i limicoli, l'incontro con la Droma, una specie di avocetta grossobeccuta, farebbe la felicità di tutti noi (© Peter Wächtershäuser CC-A SA 3.0 Unported)




La star assoluta del tour, la specie che, sono sicuro, sarà per molti dei partecipanti "the bird of the trip" è l'Allocco di Hume, uno dei gufi pi rari e localizzati del Paleartico Occidentale. La perfetta conoscenza del deserto da parte della nostra guida locale ci permetterà di vederlo durante la nostra escursione notturna e, forse, anche al posatoio diurno (© W. S. Clark, Vireo - Visual Resources for Ornithology)


Intro

Decidere di fare una vacanza in un paese islamico, oggi, potrebbe essere una decisione un filo rischiosa, se non proprio azzardata. Dell'Egitto abbiamo purtroppo escluso il tour classico lungo il Nilo e anche Sharm El Sheikh, che si trova in uno dei punti più pericolosi del Vicino Oriente, e cioé la penisola del Sinai. Ma la costa occidentale del Mar Rosso, nei celebri resort di Marsa Alam, gode ancora di una discreta tranquillità. In virtù di una collaborazione che abbiamo instaurato con il direttore del favoloso parco Wadi El Gemal, abbiamo scelto il Gorgonia Beach Hotel, uno splendido cinque stelle situato entro i confini del parco. Già all'interno dell'hotel potremo vedere centinaia di uccelli di diverse specie, tutte interessanti, a partire dai piccoli passeriformi che, lungo la migrazione da e per i loro quartieri invernali, si riposano sui prati e gli alberi del resort, ai rapaci che roteano in cielo, ai gabbiani e alle sterne che frequentano una "piscina" costruita appositamente per loro dal management dell'hotel! Ma il clou del tour saranno le cinque escursioni che effetturemo durante il soggiorno, tutte accompagnate dal direttore del parco e da un ornitologo locale, la miglior garanzia per vedere i favolosi uccelli per cui siamo qui. Arriveremo a Bir Shalateen dove visiteremo il locale (e assolutamente non turistico) mercato dei cammelli, intorno al quale, a piluccare l'odorosa e succulenta carne del carnaio, potremo vedere e fotografare Capovaccai e Avvoltoi orecchiuti. Effettueremo una meravigliosa gita in battello all'isola di El Gemal dove, anche se non potremo sbarcare per le rigide (e giustissime) direttive conservazionistiche, vedremo svolazzare frenetici i graziosi Falchi fuligginosi della colonia dell'isola, insieme a sterne di quattro specie e gabbiani di tre. Il deserto farà la parte del leone e, oltre alla sua star assoluta, l'Allocco di Hume, potremo vedere, con un pò di fortuna, l'intera selezione degli uccelli deserticoli del Sahara orientale, incluse tre specie di granduli e la Pernice delle sabbie. La gita lungo le mangrovie della costa del parco ci vedrà impegnati e speranzosi nella ricerca di alcune specie mitiche per i birdwatcher del Paleartico Occidentale: l'Airone golia, la Droma, il Cannareccione di Bassora e la cosiddetta Cannaiola delle mangrovie. Il cuore della nostra ricca e lussuosa checklist sarà rappresentato da specie qui abbastanza comuni; comuni sì, ma il birdwatcher che non fosse mai stato da queste parti potrebbe "crocettare" una quarantina di lifers. E le rarità del sud-est dell'Egitto sono sempre in agguato; che dire dell'incontro, estremamente difficile ma possibile, con l'Aquila di Verreaux, il Falco giocoliere, la Tortora del Namaqua, l'Averla di macchia pettorosa, l'Usignolo di macchia nero? E non mancheranno incontri ravvicinati con altre fantastiche creature del deserto e del mare, a quattrozampe o quattropinne, come la Volpe di Rüppell, lo Stambecco di Nubia, il Dugongo, e poi simpatici gerbilli e austeri rettili. Aggiungiamo che ci sarà tempo per qualche ora di snorkeling sulla barriera corallina: il reef, con i suoi fantasmagorici pesci, ruberà per un pò la scena agli uccelli: siamo sicuri che i buffi pesci palla, gli enormi pesci napoleone, i supercolorati pesci pagliaccio, gli aggraziati pesci chirurgo, le murene, le razze pomellate che nuotano, ora guizzanti, ora ieratici su splendidi tappeti di anemoni e coralli ci faranno dimenticare per qualche ora le creature alate sopra di noi. Ecco qui un riassunto di ciò che potremmo vedere nel viaggio a Marsa Alam, in ordine più o meno tassonomico: Garzetta del reef occidentale, Airone striato, Garzetta intermedia, Airone golia, Avvoltoio orecchiuto, Gipeto, Capovaccaio, Aquila anatraia minore, Aquila delle steppe, Aquila minore, Poiana delle steppe, Poiana codabianca, Biancone eurasiatico, Albanella pallida, Albanella minore, Aquila di Bonelli, Sula fosca, Fetonte codarossa, Gabbiano fuligginoso, Gabbiano occhibianchi, Sterna dalle redini, Sterna di Saunders, Sterna di Rüppell, Sterna crestata, Sterna guancebianche, Corriere di Leschenault, Lanario, Falco di Barberia, Falco fuligginoso, Corrione biondo, Grandule del Senegal, Grandule coronata, Allocco di Hume, Pernice delle sabbie, Tortora delle palme, Tortora del Namaqua, Tortora dal collare africana, Allodola del deserto, Allodola codabarrata, Allodola beccocurvo, Calandra asiatica, Monachella mesta, Monachella del Maghreb, Monachella capobianco, Monachella monaca, Monachella codarossa, Pispola golarossa, Pettazzurro, Saltimpalo siberiano, Pigliamosche pettirosso, Passera lagia, Trombettiere, Zigolo delle case.

Gorgonia Beach Hotel  
Ornitour è lieta di proporre i tour a Marsa Alam 2017-2018 in collaborazione con il Gorgonia Beach Hotel. Abbiamo scelto questo hotel per numerose ragioni. Il Gorgonia Beach Hotel ha infatti ricevuto la certificazione Green Star da parte del Ministero per l’Ambiente Egiziano per la politica turistica di tutela della Natura che la direzione del resort porta avanti da anni. La filosofia aziendale di turismo ecosostenibile ha portato ad iniziative quali, ad esempio, la raccolta differenziata dei rifiuti e lectures di argomento conservazionistico e naturalistico. Il Gorgonia Beach Hotel ha inoltre finanziato un grande progetto per lo sviluppo ecoturistico del Parco Nazionale Wadi El Gemal, all’interno del quale si trova il resort, per favorire la fruizione del parco da parte dei visitatori e garantirne la conservazione per le future generazioni. La collaborazione del direttore del progetto, Johannes Girardi, con il direttore del parco, la squadra dei park-ranger e la locale tribù Abdaba, ha portato ad una conoscenza approfondita della realtà ecologica del territorio protetto e questo è in sostanza l’ultimo, ma non in ordine di importanza, motivo della collaborazione tra Ornitour e il Gorgonia Beach Hotel: in virtù della rete di informazioni garantite dalla gente Abdaba, i birdwatcher avranno infatti la possibilità di incontrare, quasi a colpo sicuro, le magnificenze alate (e non) del Wadi El Gemal National Park.


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Itinerario dettagliato    

1° giorno) volo charter della Neos Airlines Milano Malpensa - Marsa Alam (08:00 - 12:20) (*). Il trasferimento dall'aeroporto al resort dove pernotteremo per sette notti ci vedrà attenti alle prime osservazioni. Il pullman non sarà comunque a nostra completa disposizione e non potremo fermarci neanche comparisse un ...pinguino! Ma, appena arrivati al resort e preso possesso delle nostre stanze, ci getteremo nella mischia, iniziando ad esplorare i giardini e la costa del resort. Il Gorgonia Beach Hotel è uno splendido cinque stelle che riteniamo essere il migliore, almeno dal punto di vista del birdwatcher, delle numerosissime strutture di Marsa Alam (vedi scheda a fianco). All'interno del resort sono presenti giardini lussurreggianti, ma dotati di una propria naturalità; esistono prati inglesi ma anche aree verdi più incolte, siepi e piccoli boschetti seminaturali; alla periferia del resort un palmeto e, dall'altra parte della strada principale, aree rocciose e financo una piccola estensione di deserto sabbioso. Va da sè che questo mosaico di ambienti è una pacchia per gli uccelli che trovano qui acqua e ristoro durante le migrazioni. E una pacchia per gli uccelli significa una pacchia per i birdwatcher. Tra le specie abbastanza comuni nel resort ricordiamo la Capinera, il Luì piccolo, il Luì grosso, il Saltimpalo europeo, il Codirosso comune, il Codirosso spazzacamino, il Pettazzurro, lo Stiaccino, il Passero solitario, la Passera sarda; e potrebbero apparire bestiole, per quanto comuni, più interessanti, come la ssp semirufus del Codirosso spazzacamino, la ssp abietinus del Luì piccolo e la ssp variegata del Saltimpalo siberiano (assomiglia, nel disegno della coda a una monachella). A proposito di monachelle, all'interno del resort è possibile osservarne diverse specie, tra cui Monachella capobianco, Culbianco boreale e Culbianco isabellino. I prati rasati e irrorati dall'acqua degli inniaffatioi pullulano di Cutrettole comuni, di diverse sottospecie che ci divertiremo a identificare, Ballerine bianche, Pispole golarossa, Pispole comuni, Calandrelle eurasiatiche, Calandrine, Calandri comuni, Spioncelli alpini e più rare Calandre asiatiche; nelle aree più umide camminano impettite Pavoncelle armate e più furtivi Corrieri piccoli, Sgarze ciuffetto e Aironi guardabuoi. Tortore dal collare orientali e Tortore delle palme presidiano ogni capanna, ma potremmo avvistare anche più rare Tortore del Namaqua. In attesa delle nostre escursioni lungo la costa, visiteremo la piscina naturale creata dallo staff dell'hotel ad uso e consumo dei gabbiani: il Gabbiano fuligginoso è molto comune, ma potremo vedere anch Gabbiani rosei e Gabbiani comuni.

2° giorno) escursione a Bir Shalateen, con partenza all'alba. Ci vogliono circa due ore a raggiungere questa remota cittadina nel sud-est dell'Egitto ai confini con il Sudan, ma ne varrà sicuramente la pena. E anche per un motivo non prettamente ornitologico, e cioé il famoso mercato dei cammelli, il più importante dell'Egitto; il mercato si tiene all'aperto in un grande spiazzo, dove non vi è nessuna struttura. I cammelli, in realtà dromedari, giungono qui dal Sudan in carovane, o molto più spesso in camion coloratissimi, dove sono stipati alla meglio. Tornando al birdwatching, il nostro principale target a Shalateen è il massiccio e favoloso Avvoltoio orecchiuto, qui in uno delle pochissime aree del Paleartico occidentale dove può essere "crocettato". E non sarà difficile, poiché il mercato dei cammelli, con il suo corredo periferico di carcasse è un magnete per gli avvoltoi. Spesso all'Avvoltoio orecchiuto si unisce il Capovaccaio e sono sempre presenti gruppi di gracchianti Corvi collobruno. Tra le cacche dei dromedari zampettano molti uccellini, motacillidi, passeri e allodole, ed è proprio una di queste ultime che cercheremo con attenzione: l'Allodola passerina capinera è qui all'estremo nord della sua distribuzione, in uno dei suoi pochissimi siti nel Paleartico Occidentale. L'occhio sempre attento al cielo potrebbe incrociare, tra un avvoltoio e l'altro, qualche altro rapace interessante; siamo infatti sulla rotta di migrazione e tutto potrebbe passare qui sopra: Aquile anatraie minori, Aquile delle steppe, Aquile minori, Albanelle minori, Bianconi eurasiatici; e nulla ci costa sperare in specie più rare come il Falco pecchiaiolo orientale e lo Sparviere levantino. Purtroppo le aree del Jebel Elba, presidiate dai militari, sono rigorosamente off-limits, ma perché non continuare a sperare nelle specie subsahariane che, qualche volta, sono state avvistate qui: Falco giocoliere, Aquila di Verreaux, Usignolo di macchia nero, Averla di macchia pettorosa, Codinero. Pranzeremo al sacco e durante il ritorno potremmo incrociare qualcuna tra le specie deserticole più comuni, come l'Allodola del deserto e la Monachella del deserto. Se avessimo fortuna potremmo vedere qualche stormo di granduli che volano verso le pozze d'acqua disseminate in questa regione. Pranzo al sacco.

3° giorno) l'escursione di oggi sarà uno dei momenti più emozionanti del viaggio. Entreremo infatti nel deserto roccioso del parco nazionale, compiendo un anello che segue i due wadi El Gemal e Abu Ghosun, fino alle pozze di Bir Wadi El Gemal. Il deserto orientale è di una bellezza scabra; il paesaggio passa da distese ghiaiose punteggiate da wadi disseccati e radi boschetti di acacia e tamerice, all'immensità del deserto roccioso, conosciuto come hammada. E' in questo ambiente che potremo fare le osservazioni migliori, quelle tipicamente nordafricane; uno stuolo di allodole ad esempio, a partire dalla comune Allodola del deserto, fino alle più rare Allodola beccocurvo e Allodola codabarrata. E altre creature alate tipiche di questa regione, che cercheremo assiduamente, sono il Corrione biondo, la Cettia inquieta, la Silvia nana, il Trombettiere, lo Zigolo delle case. Lungo il percorso potremmo essere graziati dalla vista di diverse specie di rapaci in migrazione, tra cui qualche specie non osservata fino ad ora come la Poiana codabianca (tenteremo di distinguere gli individui in migrazione da quelli della popolazione residente), la Poiana delle steppe, l'Albanella pallida, l'Aquila imperiale e il Nibbio bruno, e potremo vedere diversi individui di Falco di Barberia e Lanario, che qui nidificano. Oltre ai rapaci, il deserto orientale è sfruttato come corridoio di migrazione anche da Gru cenerine, Cicogne bianche e nere, che potremmo veder passare in piccoli stormi. Partendo molto presto al mattino saremo in tempo per fermarci alle pozze d'acqua dove si abbeverano le Granduli di Lichtenstein. Potremo completare la ricca selezione di monachelle, con la la Monachella monaca, la Monachella del Kurdistan, la Monachella mesta e la Monachella del Maghreb. Guarderemo con attenzione tutte le tortore dal collare, perché nel deserto, lungo la rada vegetazione degli wadi, è molto più probabile che le tortore siano Tortore dal collare africane. Il deserto del parco è ricco anche di mammiferi, quasi tutti sfuggenti, quasi tutti notturni; avremo comunque qualche chances di vedere qualche specie di gerbilli e jerboa, che la nostra guida ci aiuterà a identificare, o animali più grandi, come la Gazzella dorcade, lo Stambecco di Nubia e la Lepre del capo. Verso sera avremo le migliori probabilità di vedere l'Istrice crestata, il Riccio lungheorecchie e la splendida Volpe di Rüppell (nel parco vive anche la Iena striata, ma le possibilità di vedere la più rara delle tre specie di iene sono molto basse). Un'altra specie di mammiferi che ci interessa da vicino in virtù della sua funzione di cibo per rapaci è la Procavia del Capo, comune nel parco: questo topone è la preda preferita dell'Aquila di Bonelli, residente, anche se con pochissime coppie, nel parco. Pranzo al sacco.

4° giorno) l'avifauna di oggi sarà completamente diversa da quella deserticola del giorno precedente: oggi Mar Rosso! Raggiungeremo due delle pi importanti aree di mangrovie del Mar Rosso: Wadi Lathami e Hamata. L'escursione lungo la costa sarà foriera di decine di specie nuove, quasi tutte, naturalmente, legate all'acqua. I target principali nelle mangrovie saranno due bestie regolarmente osservabili solo nell'Africa Subsahariana, ma che altre volte sono state segnalate qui: l'Airone golia e la Droma, uno dei limicoli più bizzarri di questo gruppo di uccelli: si ciba di granchi e fa il nido scavando una tana nella sabbia, solo per citare due delle sue peculiarità. Ma, anche non riuscendo a "ticcare" queste due specie potremo divertirci con, ad esempio, i gabbiani: oltre ai più comuni Gabbiani rosei e Gabbiani comuni, forse già visti nel resort, avremo ottime chance di ammirare le due specie residenti, le più ambite da noi europei, il Gabbiano occhibianchi e il Gabbiano fuligginoso; tra le specie migratrici abbiamo buone speranze per Zafferani, Gabbiani di Heuglin, Gabbiani del Caspio (la ssp barabensis, il Gabbiano delle steppe) e financo Gabbiani d'Armenia e Gabbiani di Pallas (molto rari entrambi in verità). Anche le sterne stanno alte nella nostra lista di priorità, prime fra tutte la Sterna dalle redini, la Sterna di Saunders (molto, molto rara e soprattutto estremamente difficile da identificarsi rispetto al pressoché identico Fraticello) e la Sterna guancebianche; ma quasi tutte le sterne del Paleartico Occidentale sono presenti lungo queste coste: Sterna comune, Sterna maggiore, Sterna di Rüppell, Sterna crestata, Fraticello, così come sono presenti tutte le tre specie di mignattini: comune, piombato e alibianche. Parlando di limicoli, le specie ancillari dell'eventuale e possibile Droma vanno dai comunissimi Corrieri piccoli, Piro piro piccoli, Pantane eurasiatiche, Pettegole, Chiurli maggiori, Chiurli piccoli a lussuosi Corrieri di Leschenault e Corrieri asiatici, attraverso l'intera gamma di corrieri, tringhe e pivieri. Altre specie che potremo vedere lungo la costa sono la Garzetta del reef occidentale, spesso fase bianca e fase nera accostate, l'Airone striato, l'Airone bianco maggiore, l'Airone cenerino, l'occasionale Airone intermedio, il Cormorano comune (vale la pena dare un'occhiata un pò più attenta ai vari individui nella possibilità di incrociarne qualcuno della ssp lucidus, che è tipica dell'Africa Subsahariana). Dovremo controllare con attenzione le mangrovie alla ricerca dei piccoli e apparentemente insignificanti passerotti che gli zampettano dentro: oltre a più comuni specie di acrocefali, qui sono state avvistate rarità quali la Cannaiola africana, la cosiddetta Cannaiola delle mangrovie (la ssp avicenniae della Cannaiola eurasiatica) e il Cannareccione di Bassora. Tra le altre numerose specie che potremmo vedere oggi ricordiamo il Martin pescatore comune, il Luì di Bonelli, l'Averla mascherata, l'Averla piccola, l'Averla del Turkestan (una delle due pregresse sottospecie dell'Averla isabellina).Tra i rapaci, oltre a quelli migratori, vedremo decine di Falchi pescatori e forse i primi Falchi fuligginosi, ma la festa di questo grazioso falchetto tutto grigio si terrà tra un paio di giorni. Pranzo nel caratteristico ed autentico villaggio di pescatori della Baia di Qulaan dove sarà anche eventualmente possibile riposarsi sulla spiaggia (sempre con il cannocchiale pronto, ovviamente!)

5° giorno) giornata dedicata allo snorkeling al resort, ma chi vorrà potrà fare un proficuo birdwatching nelle pertinenze dell'hotel e al delta dello wadi El Gemal, a poche centinaia di metri dall'hotel. New entries per la lista potrebbero essere passeriformi piccoli e più grossi, comuni e rari, come ad esempio il Pigliamosche pettirosso, il Pigliamosche comune (occhio alla possibilità che qualche individuo sia di Pigliamosche tirrenico, considerato da poco nuova speci; nidifica in Corsica e Sardegna e sverna ancor non si sa dove), il Codirossone eurasiatico, il Luì verde, la Silvia di Menetries, la Silvia di Cipro, il Canapino di Upcher, il Canapino pallido orientale. La barriera corallina del resort è assolutamente fantastica e una gita sott'acqua con pinne ed occhiali ci rivelerà un mondo policromo e silenzioso, bizzarro e multiforme. Chi vorrà spingersi più al largo potrà vedere almeno due specie di delfini, la Stenella beccolungo e il Tursiope, e forse anche due specie di squali, ma anche sulla spiaggia del resort lo spettacolo è assicurato: sui toni del giallo fantastici Pesci farfalla, su quelli del rosso Occhiate e Cernie semilunate, leggiadri Pesci angelo, enormi Pesci napoleaone, simpatici Pesci palla, mimetici e pericolosi Pesci leone, e poi meduse, coralli, gorgonie per uno spettacolo assolutamente fantastico. Pranzo in hotel.

6° giorno) gita in battello all'isola di El Gemal, una delle pertinenze marittime del Wadi El Gemal National Park. Non sarà possibile sbarcare sull'isola, ma la sua circumnavigazione ci porterà ad un tiro di schioppo, anzi di teleobiettivo, della sua meravigliosa comunità ornitica. A partire dal Fetonte beccorosso, che sembra nidificare su di essa (anche se la nidificazione non è mai stata confermata), e continuando con la Sula fosca, che nidifica in un altro arcipelago, ma che pesca regolarmente nelle acque di El Gemal. Sull'isola ci sono colonie di Gabbiani fuligginosi e Gabbiani occhibianchi e sono almeno quattro le specie di sterne nidificanti: Sterna dalle redini, Sterna guancebianche, Sterna di Saunders (estremamente simile al Fraticello, che è anch'esso presente durante la migrazione) e Sterna di Rüppell, ma occasionalmente si possono incontrare anche Sterne crestate e altre specie di sterne più comuni. Sulle rocce dell'isola immobili Aironi striati si accompagnano con Spatole eurasiatiche, Aironi cenerini e Aironi bianchi maggiori. La Droma può essere presente anche qui e si sospetta che possa anche nidificare. Ma l'ospite più illustre di El Gemal non è un uccello acquatico, bensì un rapace, il piccolo e leggiadro Falco fuligginoso; il viaggio migliore per vedere questo piccolo rapace è quello autunnale, quando la colonia è in pieno fermento: il falchetto infatti sincronizza la nidificazione con la migrazione autunnale dei piccoli passeriformi, che rappresentano la maggior fonte di cibo per adulti e nidiacei. Anche nel tour di maggio potremo vederne qualche individuo, ma la colonia non sarà ancora attiva. Altre specie che potremo vedere nella giornata odierna sono: Cormorano comune, Fratino, Chiurlo piccolo, Chiurlo maggiore, Pittima reale, Pittima minore, Piro piro del Terek (raro), Pivieressa. Sulle spiagge dell'isola depongono le uova, in estate, due specie di tartarughe, la Tartaruga verde e la Tartaruga embricata; con un pò di fortuna potremmo vederle entrambe nelle acque dell'isola. Ma oggi una delle più grandi emozioni potrebbe essere non legata all'osservazione di un uccello, o di un rettile, bensì a quella di un mammifero; scambiato per millenni con le sirene della mitologia, il Mar Rosso è l'area più settentrionale dove vedere il Dugongo! Pranzo a bordo e chi lo desidererà potrà nuotare sulla bellissima barriera corallina.

7° giorno) seconda giornata nel deserto, dedicata al "clear-up" delle specie eventualmente mancanti. Oggi visiteremo anche due reperti etno-archeologicgi del parco, il suggestivo tempio di Sikait e le antiche miniere di smeraldi. Gli uccelli la faranno comunque da padrone e avremo occasione di vedere specie vecchie e nuove; tra queste ultime potremmo incrociare altri migratori, come il Rondone comune, il Rondone pallido, il Gruccione comune, la Ghiandaia marina eurasiatica, il Cuculo dal ciuffo, il Cuculo comune, l'Upupa comune, la Rondine rossiccia, la Rondine comune, il Topino comune, il Balestruccio eurasiatico, l'Usignolo maggiore, il Rigogolo, l'Ortolano grigio. Tra le specie residenti, avremo ottime opportunità di incontrare l'Occhione eurasiatico, la Rondine montana pallida, l'Averla meridionale e la piccola e molto ricercata Cettia inquieta. Quanto a Strigiformi, in attesa dei fuochi d'artificio finali, contiamo sul nostro ornitologo locale per l'incontro con il Gufo reale del deserto, mentre un pò più facile dovrebbe essere quello con la Civetta comune. Passeremo nuovamente in rassegna le pozze d'acqua, in prossimità delle quali, anche nel pieno del giorno, potremmo goderci tutte tre le specie di granduli nordafricane: Grandule coronate, Grandule del Senegal e Granduli di Lichtenstein. Dobbiamo contare sulla fortuna per vedere qualche succiacapre (ma contiamo anche in questo caso sullo "scouting" dei beduini locali): il Succiacapre eurasiatico e, soprattutto, il Succiacapre isabellino. Aspetteremo il buio e, sotto un cielo ricco di stelle e incontaminato da luci, consumeremo la nostra cena di arrivederci, aspettando che si unisca al banchetto, graditissimo commensale, l'Allocco di Hume!

8° giorno) il volo è previsto per la tarda serata (23:30), quindi avremo tempo per fare un'altra scappata al delta del Wadi El Gemal (o per un'altra immersione o per il riposo assoluto). Tra le specie migratrici regolari nel parco che potremmo vedere e che non abbiamo ancora menzionato ricordiamo: Fenicottero maggiore, Mestolone comune, Marzaiola eurasiatica, Codone comune, Alzavola comune, Pernice sarda, Quaglia comune, Garzetta comune, Nitticora comune, Mignattaio, Falco di palude, Sparviere eurasiatico, Falco cuculo, Gallinella d'acqua, Corriere grosso, Beccaccia di mare eurasiatica, Averla capirossa, Cornacchia delle case (specie introdotta ormai comune nelle città costiere), Corvo imperiale codaventaglio, Cappellaccia comune, Bulbul comune, Sterpazzola comune, Bigiarella comune, Usignolo d'Africa.

9° giorno) l'arrivo Malpensa è previsto per le 5:20


(*) è possibile partire anche da Bologna e Roma, utilizzando ugualmente un volo diretto. Siamo a disposizione per comunicare eventuali differenze di tariffa



Pare di essere in Africa Subsahariana, ma questo è un paesaggio tipico del Deserto Orientale egiziano; esploreremo questo ambiente durante le due escursioni nel deserto del Wadi El Gemal National Park (© Arturo Gargioni)




Le coste a sud di Marsa Alam sono uno splendido mix di lagune retrodunali, spiagge e mangrovie. Vedremo quasi tutti le specie acquatiche più carismatiche del Mar Rosso durante l'escursione a Hamata e Wadi Lathami (© Arturo Gargioni),e tra queste ricordiamo...




... il Gabbiano occhibianchi, la specie più interessante delle numerose specie di Laridae (© Dick Forsman), o come...




... la Sterna di Rüppell, una delle dieci specie di sterne presenti, come nidificanti o migratrici, sul Mar Rosso (© Dick Forsman)




La Garzetta del reef occidentale è l'airone più comune a Marsa Alam: vedremo spesso la fase bianca e la fase scura affiancate (© Ennio Bezzone). Abbiamo ragione di pensare che vedremo anche altre specie di aironi, comuni, come l'Airone cenerino e l'Airone striato, o rari, come l'Airone intermedio e l'Airone golia




La Monachella monaca la più ambita monachella tra le ben undici specie che potremmo incontrare (© Arturo Gargioni)




E la Monachella mesta è un'altra di quelle undici specie (© Silvana Pietta)




Nel deserto ci attendono anche i rappresentanti della famiglia delle allodole. Oltre all'Allodola del deserto, decisamente la specie più comune (illustrata nella foto), vedremo anche Calandrelle eurasiatiche e Calandrine, ma soprattutto Allodole codabarrata e Allodole beccocurvo (© Ennio Bezzone)




Il Pigliamosche pettirosso è molto comune durante entrambe le stagioni migratorie. Molte sono le specie comuni di Passeriformi che utilizzano i giardini degli hotel e la vegetazione degli wadi per rifocillarsi, ma non mancano specie più rare, come ad esempio il Canapino di Upcher, la Silvia di Cipro e la Silvia di Menetries (© Ennio Bezzone)




Il clou del viaggio a Marsa Alam sarà probabilmente l'escursione nel deserto, dove potremmo vedere uccelli stratosferici, come la Grandule coronata, una delle tre specie che aspetteremo a Bir Wadi El Gemal (© Attilio Giorgio Mutti), o come...




...l'elegantissimo Corrione biondo (© Attilio Giorgio Mutti), o come l'ancor più rara e ricercata...




...Pernice delle sabbie (© Dick Forsman)




Molte sono le specie di rapaci in migrazione che potremo vedere durante il tour, ma le specie più ambite sono quelle residenti come l'Avvoltoio orecchiuto, l'Aquila di Bonelli, il Lanario e il Falco di Barberia, quest'ultimo raffigurato nella foto (© Ennio Bezzone)




Il Falco fuligginoso sarà uno dei nostri target principali durante la nostra escursione ...in battello. Sì, perché questo leggiadro ed elegante falco nidifica in un'affollata colonia sull'isola di El Gemal (© Dick Forsman)




Con un pò di fortuna potremo vedere anche interessanti specie di mammiferi, come lo Stambecco di Nubia, il Gerbillo del deserto, la Lepre del capo, la Gazzella dorcade e la rara ed elusiva Volpe di Rüppell (© HelmutBoehm, CC-A SA 3.0 Unported)


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