Malawi | |||||||
il miombo & le praterie alpine | |||||||
10 - 25 settembre 2016
|
|
La magnifica Gru coronata grigia, nella foto, sarà una delle ricercate speciali del tour, insieme alla Gru caruncolata (© Dick Forsman)
|
|
Sierra Leone | Ghana | Camerun | Etiopia | Uganda | Kenya | ||
Tanzania | Angola | Malawi | Namibia & Okavango | Sudafrica |
Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) volo pomeridiano KLM Milano – Lilongwe via Amsterdam. Il volo effettuerà uno scalo tecnico a Nairobi. 2° giorno) arrivo in mattinata a Lilongwe e trasferimento in hotel, dove la nostra guida locale terrà un briefing sul nostro tour. Subito dopo il briefing e un breve riposo, ci recheremo al Lilongwe Nature Sanctuary, che esploreremo fino a sera. Il “santuario naturale” di Lilongwe è un’eccellente introduzione al birdwatching in Malawi. La riserva è caratterizzata da un’estensione cespugli bassi e fitti, conosciuti nella regione sudafricana con il nome di bushveld, alternata ad aree di foresta riparia, foresta di miombo e lanche fluviali. Il birdwatching lungo le rive del fiume potrebbe svelarci Nitticore comunii, Nitticore dorsobianco, Svassiralli africani, meravigliosi Turachi di Schalow; potremmo udire lo strano verso del Beccolargo africano che, con fortuna, potremmo vedere schizzare in aria nel suo volo circolare di display. Tra le altre specie che potremo incontrare in questa piccola, ma splendida riserva ricordiamo: Umbretta, Ibis hadada, Tortora occhirossi, Tortora tamburina, Francolino di Hildebrandt, Picchio cardinale, Drongo codaforcuta, Corvo bianconero, Bulbul comune, Bulbruno terragnolo, Tordo del Kurrichane, Apalis pettogiallo, Prinia fianchitannino, Pigliamosche del paradiso africano, Averla di macchia pettozolfo, Averla di macchia testagrigia, Bubu tropicale, Nettarinia pettoscarlatto, Nettarinia variabile, Nettarinia dal collare, Tessitore mascherato meridionale, Tessitore dei villaggi, Macchiettino di Peters, Cordon blu pettazzurro, Munia gazza. Con fortuna potremmo trovare il roosting diurno dell’Assiolo facciabianca meridionale. Nel tardo pomeriggio ci recheremo a Dzalanyama, dove pernotteremo tre notti al Dzalanyama Forest Lodge. 3° e 4° giorno) la Dzalanyama Forest Reserve si trova a circa 60 km a sud-ovest di Lilongwe, vicino al confine con il Mozambico, ed è costituita da una catena di colline che corrono da nord-ovest a sud-est. La riserva protegge una delle più vaste e meglio conservate estensioni di “miombo” di tutto il continente africano. Miombo è un termine swahili che identifica la Brachystegia, un genere di alberi che, con numerose specie, è diffuso nelle regioni centromeridionali del continente africano, dall’Angola alla Tanzania. Molte sono le specie di uccelli tipiche del miombo, e alcune di esse sono indissolubilmente legate ad esso. Anche alcune specie di mammiferi preferiscono le estensioni di Brachystegia, tra di essi il Licaone, il Nkonzi (o Alcelafo di Lichtenstein) e anche l’Elefante africano. Già nei primi minuti nella riserva ci accorgeremo della sua ricchezza di uccelli: tra le specie più comuni vedremo subito Tortore del Capo, Tortore del Namaqua, Tortore boscherecce macchiesmeraldo, Pappagalli verdi africani, Martin pescatori pigmei africani, Ghiandaie marine beccolargo, Barbetti dal collare, Barbettini frontegialla, Orioli africani, Garruli sagittati, Batis macchiati, Averle crestabianca, Storni dorsoviola, Amaranti africani, Munie bronzee. Ma sarà la “caccia” alle specialità del miombo a tenere alta l’emozione. Tra le specie più ambite: Bucero beccochiaro, Barbetto di Whyte, Picchio di Stierling, Barbetto del miombo, Cincia pettocannella, Cincia del miombo, Codirossone del miombo, Usignolo del miombo, Crombec capirosso, Camarottera del miombo, Averla di Souza, Pigliamosche di Bohm, Nettarinia del miombo, Nettarinia di Anchieta, Nettarinia di Shelley, Tessitore testaoliva, Beccasemi di Reichard, Beccasemi guancenere, Spaccasemi minore. Contrariamente a quanto avviene in altri parchi della regione sudafricana, a Dzalanyama avremo la possibilità di camminare e questo ci darà più chances di veder volar via, infastiditi dalla nostra presenza, alcune specie di uccelli che abitualmente stanno nascoste nella bassa vegetazione, come il Francolino coqui e lo spettacolare Succiacapre dai pennacchi. Forse potremo vedere da vicino statuari Bucorvi meridionali, Otarde crestarossa, Otarde pancianera e meravigliose Gru coronate grigie. Esploreremo con attenzione alcune aree rocciose, dove cercheremo sue specie legate a questo ambiente, la Pispola striata e il Sassicolo delle pietraie. I rapaci della riserva sono numerosi; tra di essi ricordiamo l'Aquila di Wahlberg, il Baza africano, la Poiana lacertiera, lo Shikra, l'Astore cantante scuro, il Gimnogene africano. Tra le altre specie di uccelli del parco ricordiamo: Pappagallo di Meyer, Indicatore maggiore, Indicatore minore, Indicatore golasquamata, Picchio barbuto, Picchio dorsoverde, Rondine serrata orientale, Averla cuculo pettobianco, Iliota meridionale, Iliota panciagialla, Crombec facciarossa, Eremomela capoverde, Cisticola di roccia, Cisticola alicorte, Pigliamosche blu codabianca, Pigliamosche cenerino, Pigliamosche fosco africano, Prinia alirosse, Averla crestata di Retz, Occhialino africano, Zigolo di Cabanis. 5° giorno) ci trasferiremo oggi a Blantyre, nel sud del paese, dove pernotteremo due notti. Il paesaggio che attraverseremo per raggiungere l’altopiano di Zomba è davvero splendido, con praterie alpine e tratti di foresta; dall’altipiano potremo vedere in lontananza il lago Chilwa e le montagne Mulanje. Nei vari ambienti di questa regione potremo incontrare molte specie di uccelli: Aquila crestalunga, Codapiuma pettorosso, Quaglia tridattila ottentotta, Piccione oliva africano, Piccione verde africano, Turaco di Livingstone, Barbettino groppagialla, Rondone murino, Drongo codaquadra, Corvo imperiale collobianco, Bulverde facciastriata (separato recentemente dal tanzaniano Bulbul guancestriate), Frattarolo di foresta, Luì golagialla, Canapino africano, Apalis golagialla, Apalis capinera, Pigliamosche crestato codabianca, Pigliamosche del paradiso africano, Averla di macchia oliva, Puffino dorsonero, Ballerina montana, Nettarinia duecollari orientale (la popolazione locale è considerata da alcuni autori una specie a sé stante, la Nettarinia duecollari di foresta), Vescovo giallo, Vedova codalunga, Vedova codaventaglio, Vedova collorosso. Lungo i torrenti dell’altopiano potremmo incontrare il Germano nero africano e il Martin pescatore dal semicollare. 6° giorno) esploreremo oggi le montagne Cholo, situate a soli 30 chilometri a sud di Blantyre. Le Cholo (o Thyolo), in realtà poco più che colline, erano un tempo coperte da foreste, sostituite oggi da stese coltivazioni di tè. Rimangono però piccoli fazzoletti di foresta ricchi di un’avifauna estremamente interessante. Due sono le specie target della giornata di oggi: la meravigliosa Apalis alibianche, uno dei passeriformi più belli del continente africano, e l’Alete delle Cholo, una specie di tordo estremamente localizzato in Sudafrica: vive solo nel sud del Malawi e nel nord del Mozambico. Le abitudini schive di questo uccello e l’habitat che frequenta, il fitto intrico del sottobosco, renderanno molto difficile l’osservazione; a volte però esce allo scoperto per gettarsi sulle “processioni” di formiche di cui si nutre. Ci sono comunque molti altri uccelli nelle aree di foresta che visiteremo: Aquilastore coronato, Piccione di Delegorgue, Trogone codabarrata, Cuculo smeraldino africano, Picchio oliva, Barbetto verde, Barbetto guancebianche, Indicatore golasquamata, Bulverde di Cabanis, Bulverde striegialle, Bulverde minore, Tordo montano (qualche autore lo considera una specie a sé stante rispetto al diffuso Tordo oliva), Tordo terragnolo arancio, Tordo terragnolo macchiato, Pettirosso stellato, Cossifa del Capo, Cossifa capirossa, Batis del Capo (la popolazione locale è considerata da alcuni autori specie a sé stante, Batis del Malawi), Batis chiaro, Oriolo testaverde, Averla di macchia frontenera, Tessitore di foresta, Tessitore di Bertram, Estrilda comune, Macchiettino dorsoverde. 7° giorno) ci trasferiremo oggi al Liwonde National Park, dove pernotteremo due notti all’eccellente Mvuu Lodge. La prima esperienza nel parco sarà una splendida gita in battello sul fiume Shire, l’emissario del lago Malawi che scorre verso sud fino a confluire nello Zambesi. Il parco di Liwonde si sviluppa lungo i meandri dello Shire e sulle sue piane alluvionali. Le gite in battello lungo i fiumi africani rappresentano eccezionali avventure ornitologiche e la suggestione del tramonto sul fiume (in attesa di vedere qualche creatura alata della sera) aggiungerà emozione a quella procurata dall’incontro con le decine di specie che nuotano e volano sull’acqua. Vedremo con facilità molte specie comuni, come l’Aquila urlatrice, il Cormorano africano, la Garzetta comune, l’Airone bianco maggiore, l’Airone intermedio, l’Airone guardabuoi, l’Airone striato, l’Airone testanera, l’Anastomo africano, l’Aninga comune, la Nitticora comune, la Sgarza ciuffetto, l’Oca armata, l’Oca dal pettine, la Dendrocigna facciabianca, l’Occhione acquaiolo, il Corriere di Kittlitz, il Corriere trebande, il Corriere frontebianca, la Pavoncella dai bargigli, la Pavoncella fabbro, la Pavoncella ditalunghe, il Gabbiano testagrigia, il Martin pescatore malachite, il Martin pescatore gigante. Con fortuna potremmo vedere l’Airone nero cacciare con la tecnica dell’ombrello e il Becco a forbice africano sfiorare l’acqua a caccia di pesci e gamberetti. Al calar dell’oscurità potremmo intercettare il volo del Nibbio dei pipistrelli, che semina il panico tra le sue potenziali prede che volano numerose alla caccia degli insetti del crepuscolo. Illuminando le rive del fiume con le torce potremmo avere la sorpresa di vedere il Gufo pescatore di Pel e la Nitticora dorsobianco. 8° giorno) il Liwonde National Park è caratterizzato da numerosi habitat: quando il fiume Shire esonda si formano vaste praterie umide e intorno alle pozze rimaste dopo il ritiro delle acque crescono fitti canneti. La maggior parte del parco è comunque ricoperto da boschi abbastanza aridi di mopane che, nelle aree vicino al fiume, diventano più verdi e lussureggianti; a completare uno straordinario mosaico di ambienti, ci sono anche aree di savana a palmeto e, lungo le banchine ripide del fiume, un fitto intrico di sottobosco che pullula di piccoli uccelli. Avremo la possibilità, come già a Dzalanyama, di esplorare il parco a piedi, con maggiori possibilità di osservare i piccoli uccelli della savana. Alcune specie sono meravigliosamente colorate, come l’Inseparabile di Lilian, il Turaco crestaviola, il Gruccione di Bohm, il Gruccione codadirondine, il Gruccione carminio meridionale, la Ghiandaia marina codaracchetta, il Barbetto crestato, il Pigliamosche di Livingstone. Tra i numerosi rapaci del parco ricordiamo l’Aquila marziale, il Biancone cenerino, il Falco giocoliere, il Biancone bruno, l’Aquilastore africano, il Nibbio bruno (le popolazioni africane sono da quasi tutti gli autori riconosciute come appartenenti ad una specie buona, il Nibbio beccogiallo), l’Astore africano, lo Sparviere minore, l’Albanella africana, l’Avvoltoio dorsobianco, il Falco pescatore, il Lodolaio africano e il Falco collorosso. Cercheremo con assiduità un falchetto molto raro in Africa e tipico delle aree di miombo, il grazioso Gheppio di Dickinson. Effettueremo un’escursione alla ricerca (la nostra guida locale ne conosce il posto!) del roosting diurno del Gufo pescatore di Pel: vedere in pieno giorno questo enorme gufo color cannella sarà certamente uno degli highlight del viaggio. Tra le altre specie che probabilmente riusciremo a vedere nel parco: Francolino collorosso, Faraona comune, Turaco unicolore, Martin pescatore monaco, Martin pescatore striato, Martin pescatore bianconero, Cuculo di Klaas, Cucal di Burchell, Malcoa africana, Civettina barrata africana, Barbetto pettobruno, Rondone delle palme africano, Uccello topo facciarossa, Gruccione minore, Ghiandaia marina pettolilla, Upupa boschereccia verde, Becco a scimitarra comune, Bucero trombettiere, Bucero grigio africano, Bucero beccorosso (dagli ornitologi africani considerato una specie buona, Bucero beccorosso meridionale), Picchio codadorata, Picchio di Reichenow, Allodola battiali, Rondine codafili, Cincia nera meridionale, Crombec beccolungo, Sassicolo nero testabianca, Tordo delle palme dal collare, Ballerina africana, Occhiocarniccio golanera, Unghialunga golagialla, Storno splendente di Meves, Chagra capobruno, Brubru, Nettarinia panciabianca, Tessitore dagli occhiali, Tessitore mascherato meridionale, Tessitore dorato, Pitilia aliverdi, Amaranto di Jameson, Munia bronzea. I mammiferi del parco sono numerosi e, tra i comuni Elefanti africani, Impala, Kudu maggiori, Antilopi d’acqua, graziosissimi Oribi, Cercopitechi verdi e Facoceri, potremmo avere la fortuna di incontrare bellissime Antilopi delle sabbie. 9° giorno)ci dirigeremo oggi verso nord, costeggiando il lago Malawi. Raggiungeremo Chintheche, dove pernotteremo una notte al Chintheche Inn. I giardini dei lodge africani sono sempre pieni di uccelli e quelli del nostro “inn” non fanno eccezione; tra le specie “nuove” che potremmo incontrare qui ricordiamo: Umbretta, Rallo nero, Tortora boschereccia macchieblu, Cisticola facciarossa, Rondine striata minore, Nettarinia bandaviola, Tessitore giallo, Tessitore beccogrosso, Vescovo rosso, Bengalino zebrato. 10° giorno) raggiungeremo oggi il Nyika National Park, nell’estremo nord del paese. Ma prima di partire per il nostro trasferimento, discretamente lungo, esploreremo l’area di Mzuzu-Nkhata, la scarpata ricoperta di fitta foresta tropicale che si eleva sulla sponda occidentale del lago Malawi. Questa digressione è stata pianificata perché quest’area è una delle tre che ospitano l’Akalat orientale, chiamato anche Akalat (o pettirosso) di Gunning; è una specie di foresta, e come tutte le specie di foresta, è estremamente arduo da localizzare, ma noi faremo del nostro meglio! Mzuzu-Nkhata ospita comunque altre specie molto interessanti, come il Trogone narina, il Bucero coronato, la Nettarinia oliva orientale. Pernotteremo tre notti al Chelinda Lodge. 11° e 12° giorno) il Nyika National Park si estende nelle aree settentrionali del paese e rappresenta l’estensione più meridionale della catena delle Eastern Arc Mountains, che si snodano dal Kenya meridionale al Malawi, attraverso la Tanzania. Il paesaggio del parco è di una bellezza assoluta, costellato com’è da praterie e paludi d’altura e aree di foresta montana. Le due specie di uccelli più spettacolari del parco sono la rara e localizzata Rondine blu e la splendida Gru caruncolata. La Rondine blu è una specie minacciata di estinzione che nidifica in pochissime aree dell’Africa meridionale: lo spettacolo del suo volo radente la praterie, il blu elettrico e la grazia delle forme e del volo sarà davvero emozionante. Anche la Gru caruncolata, che potremo vedere camminare solenne sulle praterie del parco, è una specie vulnerabile e sempre molto localizzata nelle aree dell’Africa orientale e meridionale dove vive. Scandiremo la prateria alla ricerca dell’Otarda pancianera e dell’Otarda di Stanley e cercheremo nel cielo i numerosi rapaci che vi volteggiano, come la Poiana augure e il Biancone pettonero, o che vi saettano, come l’Astore nero e lo Sparviere pettorossiccio, o che lambiscono la prateria, come l’Albanella pallida e l’Albanella minore. Ci soffermeremo nei pressi delle aree dove fiorisce la protea, frequentata da spettacolari nettarinie, come la Nettarinia duecollari montana, la Nettarinia ciuffiscarlatti, la Nettarinia malachite, la Nettarinia bronzea. Esploreremo la foresta montana, dove potremo trovare uccelli interessanti, tra i quali ricordiamo il Barbettino dai mustacchi, l’Alete pettobianco, l’Akalat di Sharpe, la Cossifa fianchioliva, il Garrulo di collina africano, il Bubu di Fulleborn, l’Apalis di Chapin, il Pigliamosche ardesia occhibianchi. Tra le altre specie del parco ricordiamo: Aquila di Wahlberg, Poiana lacertiera, Germano beccogiallo, Tortora fosca, Allodola nucarossiccia, Canapino montano, Frattarolo cannella, Rondine serrata testabianca, Rondine rossiccia, Rondine striata monore, Rondine d’Angola, Pispola africana, Pispola di Jackson, Cisticola dalle redini, Cisticola vibrante, Cisticola lamentosa, Cisticola di Ayres, Parisoma bruno, Apalis testabruna, Storno beccosottile, Storno di Waller, Tessitore baglafecht, Estrilda panciagialla, Estrilda comune, Canarino capogiallo, Canarino solferino, Beccasemi cigliagialle, Vedova montana. Nel parco ci sono anche molti mammiferi, dalla più grande antilope del mondo, l’Eland, al minuscolo Oribi, dal grazioso Saltarupe alla maestosa Antilope roana; ci vorrà molta fortuna per incontrare qualche carnivoro, come lo Sciacallo striato o il Leopardo. 13° giorno) ci trasferiremo oggi alla Vwaza Marsh Game Reserve, dove pernotteremo due notti in un lodge del parco. Scenderemo alla base della scarpata orientale del plateau e ci troveremo ancora in una splendida area di miombo, dove avremo buone opportunità di vedere qualche specie legata alla Brachystegia che avessimo perso nelle nostre esplorazioni dei giorni precedenti. 14° giorno) i due motivi principali del soggiorno in questo parco, sono la presenza di due specie estremamente localizzate in Africa; la prima è lo Storno garrulo, uno strano storno abbastanza comune, ma estremamente localizzato in pochissime aree in Malawi, Tanzania ed Angola; l’altro è il Tessitore passerino dorsocastano, endemico dell’Africa centro-meridionale, dove raggiunge proprio a Vwaza il suo estremo orientale. Nelle aree umide del parco avremo occasione di vedere qualche altra specie acquatica, come la Cicogna beccogiallo, la Sgarza panciarossiccia, il Tarabusino nano, il Pellicano dorsorosa, il Pellicano bianco, la Dendrocigna fulva. 15° giorno) torneremo oggi a Lilongwe e ci trasferiremo all’aeroporto per l’imbarco sul volo per Amsterdam, via Nairobi. 16° giorno) Arrivo ad Amsterdam. Coincidenza per Milano. Arrivo a Malpensa e fine del viaggio. |
Tra le tredici specie di "turachi verdi" del continente africano, il Turaco di Schalow è quello con il copricapo più bizzarro: lunghissime piume ondeggianti al vento impreziosite da una chiazza bianca in punta (© John Puddephatt, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic) L'Apalis pettogiallo è una delle più diffuse apalis del continente africano (© Steve Garvie, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Una volta identificata la provenienza del monotono e martellante richiamo del Barbettino frontegialla, potremo tentare di vederlo, magari al nido, come l'individuo nella foto (© Dick Forsman) Il Bucorvo meridionale, una delle due specie di buceri terragnoli dell'Africa, è considerato vulnerabile da BirdLife International: negli ultimi anni la popolazione di questa specie ha perso il 20% degli effettivi a causa della distruzione del suo habitat riproduttivo e della persecuzione a cui la specie è soggetta. Potremo vedere questo massiccio uccello camminare goffo e impettito nelle aree aperte della Dzalanyama Reserve (© Steve Garvie, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Questo Piccione verde africano sembra osservare divertito il fotografo; è una delle molte specie di tortore & piccioni che potremo vedere durante il tour (© Johann du Preez, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Il Pigliamosche del paradiso africano (nella foto una femmina, la quale non possiede la straordinaria lunga coda del maschio) è comune in tutta l'Africa. Potremo vederlo in numerose tappe del viaggio (© Sumeet Madhukar Moghe, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) I puffini sono un gruppo di averle caratterizzate da un curioso e suggestivo display: il maschio gonfia le penne filiformi del dorso, a formare un soffice cuscino di piume; questo è un Puffino dorsonero e non sarà facile vederlo nella volta della foresta dove svolazza e si nasconde (© Derek Keats, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Le foreste delle Cholo Hills ospitano specie splendide, come questo Tessitore di foresta (© Steve Garvie, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Il PIcchio oliva è un picchio che predilige le aree boscose; è discretamente mimetico, ma non dovremmo avere problemi a vederlo (© Aviceda, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) La Cossifa capirossa è una delle più belle cossife africane; anche questa specie predilige gli ambienti di foresta, dove frequenta gli strati più bassi; nonostante la splendida colorazione dovremo "lavorare" per iruscire ad intercettarla (© Derek Keats, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) La gita in battello sul fiume Shire ci permetterà da vedere da vicino decine di specie di uccelli acquatici, tra limicoli, gabbiani e sterne, aironi e ralli. Qui una Pavoncella dai bargigli esprime il suo disappunto nei confronti di un Varano del Nilo (© Dick Forsman) Il Gabbiano testagrigia è il gabbiano più comune e diffuso di tutto il continente africano; ma la sua bellezza sarà comunque apprezzata (© Gabriel Buissart, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) Durante la gita in battello al Liwonde National Park avremo le migliori opportunità di fotografare i martini che stazionano sulla vegetazione riparia in attesa paziente della preda. Tra le diverse specie che potremo vedere il Martin pescatore malachite è senza dubbio il più grazioso (© Dick Forsman) Le specie target del Malawi sono quelle del miombo; una delle più belle e ambite tra di esse è il Gruccione di Böhm (© Steve Evans, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) I turachi multicolori strappano ooh di meraviglia, ma anche questo cugino povero della famiglia, il Turaco unicolore, dal piumaggio ardesia e dal bizzarro ciuffo setoso, non scherza. Potremo vederne numerosi individui nel parco di Liwonde (© Hans Stieglitz, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) Le praterie alpine del Nyika National Park, nel nord del Malawi, sono la casa di uccelli straordinari, primi fra tutti la meravigliosa Rondine blu e la Gru caruncolata (© Dr. Thomas Wagner, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic) Tra le specie più ricercate al parco di Nyika, l'Otarda di Stanley (© Alan Manson, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported) Le estrilde sono un gruppo di splendidi uccelletti afro-asiatici (i preferiti tra gli allevatori); questa è un'Estrilda comune (© Juan Emilio, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Il Cucal di Burchell è considerato da qualche autore una specie buona, ma il nostro riferimento, Clements, lo annovera ancora tra le sottospecie del Cucal cigliabianche (© Derek Keats, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) Le averle di macchia sono davvero uccelli di macchia e, nonostante i colori accesi, riuscire a localizzarle in mezzo alle fronde non è cosa da poco. Nel caso di questa Averla di macchia testagrigia ci avvarremo del suo splendido richiamo flautato (© Patty McGann, Creative Commons Attribution 2.0 Generic) |