Irian Jaya | |||||||
il paradiso degli uccelli del paradiso | |||||||
7 - 27 agosto 2016
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Allodola di Liben Heteromirafra sidamoensis (© Michael Sammut), l'endemismo più raro dell'Etiopia, confinato ad un fazzoletto di terra di pochi kmq del sud dell'Etiopia, a Negele. Si pensa che, qualora non vengano immediatamente attuate rigide misure di protezione dell'habitat del suo ristrettissimo areale, questa specie si estinguerà entro tre anni! L'Allodola del Liben è il main-target di questo Ornitour in Etiopia
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Micronesia | Irian Jaya | New Britain & New Ireland | Nuova Zelanda | ||
Fiji, Vanuatu & Nuova Caledonia | Polinesia Francese & Pitcairn | Isole Subantartiche | Salomone |
Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) volo Milano – Giacarta via Amsterdam. 2° giorno) arrivo a Giacarta e imbarco sul volo per Jayapura, il capoluogo della provincia indonesiana di Irian Jaya, dove inizieremo la più fantastica delle avventure di birdwatching. Esploreremo dapprima le praterie e gli appezzamenti di foresta secondaria che circondano il lago Sentani, dove concentreremo i nostri sforzi alla ricerca di due estrilde rare e localizzate, la Munia grande e la Munia monaca. Dopo il pranzo, che consumeremo a Sentani sulla sponda del lago, ci imbarcheremo sul volo per Wamena, il nodo amministrativo e commerciale della valle di Grand Balim, nelle spettacolari Snow Mountains. Il nostro aereo sorvola un paesaggio suggestivo, costituito da foreste planiziali del bacino conosciuto con il nome di Meervlakte, percorso dall’intreccio di una miriade di strisce d’acqua serpiginose che corrono lungo le pendici settentrionali delle Snow. Wamena si trova a 1500 metri slm, introduzione altitudinale alle ascensioni dei giorni seguenti. Il birdwatching pomeridiano sarà dedicato soprattutto alla ricerca dell’endemica Munia pettonero; vedremo naturalmente molte altre specie, tra cui la Quaglia pettoblu, il Nibbio bramino, il Falco bruno, lo splendido Scricciolo fatato spallebianche, il comune Saltimpalo bianconero, la Cisticola testadorata, l’Occhialino pileato, l’Erbarolo fulvo, il Beccafiori capirosso. Cena e pernottamento a Wamena. 3°/6° giorno) effettueremo in questi giorni un trekking lungo il sentiero principale che segue la direzione principale delle Snow Mountains; i pranzi saranno “basket-lunch” e ceneremo e pernotteremo in campi preparati per noi dall’organizzazione. E’ questo il modo migliore per essere nel posto giusto al momento giusto per vedere le specie più affascinanti e carismatiche di queste montagne. Dopo ogni cena effettueremo uscite con le torce, alla ricerca degli uccelli della notte; queste escursioni, a seconda dell’altitudine ci permetteranno di vedere specie fantastiche come il Barbagianni australasiatico, la Beccaccia fosca e lo strano Egotele di Archbold (un incrocio tra una civetta e un succiacapre!). La sera del sesto giorno torneremo a Wamena, dove pernotteremo in un confortevole hotel. Inizieremo il birdwatching nelle Snow inerpicandoci lungo la strada che ci porterà al magnifico plateau alpino che circonda il cristallino lago di Habbema, a 3200 metri di altezza. L’altopiano è dominato dal monte Trikora; cammineremo lungo dolci pendii, acclimatandoci all’altitudine, osservando gli stormi di Salangane lucenti e Salangane montane e, sull’erba lucida del plateau, Pispole alpine e coloratissime (ed endemiche) Munie degli Snow. Altrettanto endemica, ma molto più difficile da osservare, sarà la Quaglia degli Snow. Avremo ottime opportunità di vedere specie interessanti quali Lorichetto beccoarancio, Albanella orientale, Gheppio australiano, Succiamiele guancearancio e Melifago barbacorta (due specie endemiche di Melifagidae), Beccospino papua, Zufolatore di Lorentz (gli zufolatori, come si intuisce dal nome hanno un canto flautato e melodioso), Erbarolo papua. Sul lago si dondolano Folaghe eurasiatiche e molto più interessanti Anatre di Salvadori, Alzavole grigie, Germani del Pacifico e Morette occhibianchi; sulle sponde erbose del lago zampettano minuscole Schiribille uniformi. Nel secondo giorno di trekking lo sforzo fisico per vedere i favolosi uccelli delle Snow sarà un poco maggiore: esploreremo le colline delle aree settentrionali dell’altopiano di Habbema alla ricerca del primo spettacolare rappresentante della famiglia dei paradiseidi, l’Uccello del paradiso di MacGregor (in realtà i tassonomisti sono ancora dibattuti se collocare questa specie tra gli uccelli del paradiso o i succiamiele). Nonostante la sobrietà di piumaggio, tutto nero con ali e faccia gialle, la bellezza di questo uccello è grande. Altre specie di quest’area sono: Lorichetto dai mustacchi, Pappagallo tigrato di Brehm, Pappagallo tigrato pittato, Succiamiele dorsonero, Acantiza montana, Scricciolo di macchia maggiore, Petroica granata, Petroica alpina, Rondine boschereccia maggiore, Codaventaglio amichevole. Dopo il picnic lunch consumato in un paesaggio di bellezza mozzafiato, proseguiremo fino al passo che ci porterà nella valle di Ibele. Il nostro campo sarà sistemato a 3225 metri. Il terzo giorno di trekking sarà molto emozionante con una serie di straordinari uccelli, tra cui tre specie di uccelli del paradiso. Esploreremo le foreste nebulose della valle di Ibele, subito al di sotto del passo, scrigno di magnificenze quali l’Uccello del paradiso del re di Sassonia, l’Uccello del paradiso di Loria, il Falcibecco bruno. Si pensava che lo splendido Uccello di raso crestato fosse anch’esso un uccello del paradiso, ma gli studi tassonomici lo hanno inquadrato in un’altra famiglia. Tra le altre interessanti specie della valle di Ibele ricordiamo: Cuculo codaventaglio, Cuculo bronzeo golarossiccia, Lorichetto papua, Lorichetto dai mustacchi, Lorichetto beccogiallo, Pappagallo tigrato modesto, Tortora cuculo maggiore, Tortora cuculo becconero, Tortora beccafrutta pettobianco, Piccione imperiale lucente, Piccione montano papua. Con fortuna potremo vedere l’elusiva e graziosa Rallina castana (una sorta di schiribilla di foresta) e l’intera famiglia dei “beccabacca” (Paramythiidae), endemica della Nuova Guinea: Beccabacca crestato e Baccabacca cincia. Incroceremo forse uno dei giardini (con annesso proprietario) dell’Uccello giardiniere di Archbold, endemico di Irian Jaya. Tra le altre numerose specie di uccelli di quest’area della valle di Ibele, ricordiamo: Astore mantonero, Rampichino papua, Scricciolo fatato capoarancio, Mizomela dal collare, Succiamiele strieoliva, Succiamiele dorsonero, Melifago di Belford, Scricciolo di macchia papua, Gerigone montana, Petroica terricola maggiore e minore, Petroica canarino, Ifrita (una specie che, insieme ai pitoui, altri uccelli che vedremo più avanti nel tour, è velenosa! l’Ifrita sequestra nel suo piumaggio una tossina che ottiene mangiando alcune specie di coleotteri, procurando dolore a chi viene a contatto con l’animale), Sittella varia, Sittella nera, Zufolatore del reggente, Peltope montano, Averla cuculo monaca, Aratore crestato, Becco a barca pettonero, Codaventaglio dimorfico, Grallina di torrente, Beccabacca codaventaglio (un “beccabacca” di un’altra famiglia), Diamante montano, Petroica alibianche. Vedremo due altri splendidi uccelli del paradiso, la Melampitta minore e l’Astrapia splendida. Ci recheremo ad un osservatorio appositamente eretto per vedere da vicino le cure che l’Uccello giardiniere di Archbold dedica al suo giardino (gli incredibili giardini delle specie della famiglia Ptilonorhynchidae sono addobbati da bacche, petali, conchiglie, chitine di coleotteri, disposti con geometrie e accostamenti cromatici diversi per ogni specie: tutto questo per attirare la femmina per l’accoppiamento!). La sera del quarto giorno di trekking torneremo, come già accennato, a Wamena. 7° giorno) un volo ci porterà, di prima mattina a Jayapura, da dove un veicolo fuoristrada ci porterà alle Cyclops Mountain, che torreggiano sulle Northern Lowlands (le pianure del nord), dove si estendono misteriose foreste ricche di sensazionali uccelli. Esploreremo durante i successivi tre giorni i diversi habitat della foresta dove avremo la possibilità di vedere fantasmagorici uccelli del paradiso, così come altre decine di specie, forse meno appariscenti, ma altrettanto interessanti. Pernotteremo tre notti al campo di Muaib, in mezzo alla giungla, forse in condizioni di non grande comodità, ma praticamente sotto gli alberi in cui quattro specie di uccelli del paradiso ci delizieranno con la loro danza d’amore, ai bordi di una radura dove maestose Gure di Vittoria (il più grosso piccione del mondo) incederanno ieraticamente ad un passo da noi! La sera del quarto giorno torneremo a Sentani, dove ceneremo e pernotteremo in un hotel della città. 8°/10° giorno) è difficile riassumere ciò che potremo vedere a Muaib. Già durante l’avvicinamento al campo osserveremo Buceri di Blyth, maestosi Cacatua delle palme, Cacatua crestazolfo, stormi di pappagalli più piccoli e colorati, come il Lorichetto arcobaleno e i più sobri Lori bruno, Lori fosco e Lori capinero. Intorno al campo vola un tripudio di uccelli, tra cui ricordiamo: Kukaburra panciarossiccia (i “kukaburra” sono martin pescatori tipici di Australia e Nuova Guinea), Martin pescatore beccogiallo, Tortora cuculo beccosottile, Tortora cuculo maggiore, la bellissima Tortora di Stephan, così come è bellissimo uno stuolo di tortore beccafrutta (difficilissime da vedere tra le foglie, quantunque siano coloratissime) come la Tortora beccafrutta wompu, la Tortora beccafrutta panciarancio, la Tortora beccafrutta coronata, la Tortora beccafrutta superba, la Tortora beccafrutta magnifica (nomen omen!). Vedremo altri columbidi, quali i Piccioni imperiale di Pinon, codaviola e fasciato. Vedremo decine di specie di piccoli passeriformi, tra cui ricordiamo: Succiamiele mimo, Succiamiele pettofulvo, Gerigone fatata, Gerigone panciagialla, Tordo averla rossiccio, Pitoui variabile, Corvo grigio, Uccello macellaio nero, Uccello macellaio monaco, Oriolo bruno, Codaventaglio settentrionale, Drongo picchiettato, Maina facciagialla, Monarca dorato, Monarca alimacchiate, Monarca collorossiccio, Beccafiori capirosso, Beccabacca nero, Beccolungo panciagialla. Durante le uscite notturne potremmo inquadrare nel fascio delle torce lo straordinario Boccadirana papua, l’Egotele barrato e il Succiacapre papua. Abbiamo accennato come il pezzo forte di questi giorni sia l’osservazione degli uccelli del paradiso; le nostre guide conoscono con precisione il palcoscenico dove i seguenti attori si produrrano nel loro straordinario display nuziale: Uccello del paradiso dodici fili, Uccello del paradiso minore, Uccello del paradiso reale e Falcibecco beccochiaro. Faremo comunque fatica a non distrarci dall’incanto delle danze delle paradisee perché intorno al nostro luogo d’osservazione potrebbero passare decine di specie fantastiche, prima fra tutte lo statuario Casuario settentrionale, accompagnato magari dal Megapodio dal collare e dal Megapodio di Nuova Guinea (sarebbero queste le due prime specie di megapodi del tour); i megapodi hanno uno straordinario metodo di incubazione delle uova: costruiscono un monte di terra (grande fino a 11 metri di diametro e alto fino a 5 metri!) alla sommità del quale scavano un buco dove depongono le uova; nella cavità sono anche sistemati residui vegetali la fermentazione dei quali sviluppa il calore sufficiente a far schiudere le uova! Tra le altre specie che potremo osservare vicino al “teatro” delle paradisee ricordiamo: Tortorina cannella, il massiccio Piccione terragnolo e, soprattutto, la meravigliosa Gura di Vittoria, il colombo più grande del mondo: un animale di 74 cm, grigio e mattone, con un’elegantissima cresta di piume vaporose, uno spettacolo della natura! Molte altre specie interessanti vivono in prossimità del nostro campo: Martin pescatore azzurro, Martin pescatore variabile, Martin pescatore nerazzurro, Cuculo bronzeo minore, Cucal nero maggiore, Pappagallo pigmeo facciacamoscio, Pappagallo dei fichi di Salvadori (endemico di Irian Jaya), Pappagallo dei fichi quattrocchi, Alabronzo papua (una piccola e bellissima tortorella), Tortora beccafrutta macchierosa, Tortora beccafrutta macchiearancio, Piccione imperiale dal collare, Pitta monaca, Pitta panciarossa, Uccello gatto guancebianche, Succiamiele rimagialla, Succiamiele testastriata, Succiamiele disadorno, Uccello frate di Meyer, Acantiza rugginosa, Gerigone beccogrosso, Petroica fianchineri, Garrulo splendido azzurro, Corvo testabruna, Manucodia di Jobi (un altro uccello del paradiso!), Peltope di pianura, Averla cuculo di Boyer, Averla cuculo di Nuova Guinea, Averla cuculo dorata, Codaventaglio boschereccio fuligginoso, Codaventaglio boschereccio panciabianca, Monarca monaco, Becco a barca pettogiallo, Maina dorata. In un’area di foresta che si estende lungo uno dei fiumi di questa regione vedremo grandi stormi di Salangane papua, Salangane uniformi, Rondoni codaspinosi papua e bellissimi Rondoni arboricoli dai mustacchi. Effettueremo un’escursione impegnativa ad un’area piuttosto distante dal nostro campo (clima e ambiente non aiutano) per vedere un’altra eccezionale specie di uccelli del paradiso, l’Uccello fucile magnifico. Nella stessa area incontreremo anche l’Aquila di Nuova Guinea, il raro Kukaburra becco a pala, il Pappagallo re papua e lo straordinario Pappagallo di Pesquet. Ci sistemeremo in un capanno da dove potremo vedere da vicino il Casuario settentrionale e il Megapodio dal collare, esploreremo i bordi di un fiume alla ricerca del raro Airone tigrato di foresta ed una palude di “sago” per cercar di vedere l’ancor più raro Rallo attero di Nuova Guinea. 11° giorno) ci trasferiremo all’aeroporto di Sentani per imbarcarci sul volo per Manokwari, dove consumeremo il nostro pranzo, prima di partire per un trasferimento di circa due ore a Siyobrig, la porta di un'altra affascinante avventura ad Irian Jaya: le montagne Arfak, la spina dorsale della penisola di Vogelkop. Durante il viaggio vedremo già numerose specie, le più comuni, quelle che frequentano giardini e foreste secondarie: Cuculo codaventaglio, Cuculo bronzeo guancebianche, Lorichetto dai mustacchi, Lorichetto beccogiallo, Tortora cuculo beccosottile, Tortora cuculo becconero, Tortora beccafrutta dal bavaglino, Mizomela dal collare, Succiamiele fianchirossicci, Gerigone pettobruno, Zufolatore di Sclater, Codaventaglio nero, Beccafiori testaoliva, Melifago del Vogelkop, Petroica dorsoverde, Uccello gatto macchiato. Già oggi, sui primi contrafforti delle Arfak, potremo vedere una specie di uccelli del paradiso, l’Uccello del paradiso superbo. La prima delle uscite notturne sulle Arfak ci potrebbero deliziare dell’incontro con il Gufastore della jungla, l’Egotele maggiore, l’Egotele montano, il Boccadirana papua e il Succiacapre codalarga. In tutto il periodo trascorso sulle Arfak pernotteremo in campi tendati che l’organizzazione provvederà a montare ogni sera. 12° giorno) un’uscita di prima mattina ci metterà in condizione di osservare numerose specie di passeriformi che gorgheggiano alle prime luci dell’alba, il momento in cui è più facile vederle, prima che spariscano nel fitto della foresta. Ai bordi della radura del nostro campo potremo osservare, tra le altre specie, il Succiamiele beccolungo, il Succiamiele marmorizzato, il Succiamiele fianchirossicci, il Melifago del Vogelkop (locale endemismo di Irian Jaya), lo Scricciolo di macchia del Vogelkop, lo Scricciolo di macchia grigioverde, la Petroica grigioblu, l’Uccello cicala, il Monarca nero, il Luì insulare. Più tardi in mattinata visiteremo un’area di display dell’Uccello del paradiso magnifico, le straordinarie movenze del quale, durante la sua danza nuziale, potremo vedere da un osservatorio all’uopo sistemato nella foresta. Dopo pranzo saliremo ad un nuovo campo, posizionato a 1.815 metri slm; il trekking si sviluppa all’interno di una foresta primaria ricca di uccelli, tra cui: Piccione imperiale lucente, Rampichino papua, Giardiniere del Vogelkop, Acantiza montana, Gerigone montana, Petroica canarino, Garrulo splendido macchiato, Zufolatore nucarossiccia, Pitoui nero, Codaventaglio dimorfico. In prossimità del nuovo campo si trova il teatro di danza di un altro uccello del paradiso, la Parotia occidentale: la visione del balletto del maschio, strano e aggraziato nel contempo, sarà uno dei momenti più suggestivi di tutto il tour. Spenderemo l’ultima parte del pomeriggio a fare birdwatching intorno al campo, con ottime opportunità di vedere nuove specie, come la Poiana codalunga, il Cuculo bronzeo guancebianche, il Lorichetto pigmeo, il Pappagallo pigmeo pettorosso. Uscita notturna durante la quale, oltre alle specie già menzionate, potremo vedere i voli di “roding” della Beccaccia fosca. 13° giorno) torneremo di prima mattina all’osservatorio della Parotia occidentale, oltre che per osservarne e fotografarne ancora la straordinaria danza, avremo qualche chance di incontrare il Megapodio dal bargiglio e la Tortorina bronzea. Cercheremo nelle vicinanze un’altra specie di uccello del paradiso, l’elegantissima Paradigalla codalunga. Spenderemo il resto della mattinata nella foresta primaria in prossimità del campo. Occorrerà quasi tutto il pomeriggio per salire fino a 2.120 metri slm, ma l’ascesa sarà interrotta dall’osservazione di numerose specie di uccelli, tra cui Cuculo bronzeo golarossiccia, Pappagallo tigrato di Brehm, Pappagallo tigrato modesto, Pappagallo di Pesquet, Piccione montano papua, Sittella varia, Zufolatore del reggente, Averla cuculo pancianera, Beccabacca codaventaglio. Verso sera, vicino al nostro nuovo campo, potremo osservare le acrobazie amorose di un altro uccello del paradiso, il Falcibecco nero e dopo cena, l’usuale uscita notturna, potrebbe portarci, oltre alle specie già menzionate, anche l’affascinante Barbagianni fuligginoso maggiore. 14° giorno) sopra i 2000 metri osserveremo nuove specie di uccelli, come la Petroica grigiofumo e la Petroica cenerina. A volte il Megapodio dal bargiglio si spinge fino a qui, l’estremo altitudinale del suo areale, e con fortuna potremo vederlo appollaiato sul suo “monte” di incubazione. Dopo colazione faremo birdwatching lungo un sentiero che scende a 1.920 metri slm: i nostri target principali saranno, tanto per cambiare, due uccelli del paradiso, l’Astrapia degli Arfak (endemica di Irian Jaya) e il Falcibecco becconero. Vedremo da vicino numerosi spettacolari “giardini” dell’endemico Giardiniere del Vogelkop e incontreremo altre specie, come l’Astore mantonero, la Petroica golanera, lo Scricciolo fatato testarancio, il Pitoui nero, la Petroica golanera, lo Zufolatore maculato. Per chi avesse ancora un briciolo di energia, l’uscita notturna è sempre una possibilità: in quest’area di foresta sarà possibile vedere, oltre ai gufi e agli egoteli già citati, un raro succiacapre, il Succiacapre di Archbold, scoperto solo nel 1995 qui sulle Arfak, 600 km ad ovest dalla sua area di nidificazione più vicina, sulle Snow Mountains. 15° giorno) un’uscita all’alba potrebbe essere necessaria per vedere il Succiacapre di Archbold, qualora avessimo fallito la sera prima. Anche in assenza di succiacapre, il birdwatching nella radura del nostro campo sarà foriera di numerose specie, tra cui, sperabilmente, qualcuna nuova, come il Pappagallo dal collare, il Succiamiele golanera, il Melifago cigliacannella. Spenderemo la maggior parte della mattinata per raggiungere, a 1.600 metri di altitudine, il sentiero di Mokwam, dove saliremo sul nostro fuoristrada che ci riporterà a Manokwari. Dopo il pranzo e un po’ di riposo in un hotel della città, ci imbarcheremo sul volo che ci porterà a Sorong, dove ceneremo e pernotteremo in un hotel nei pressi dell’aeroporto. 16° giorno) colazione di prima mattina, prima dell’imbarco sulla motonave che ci porterà sull’isola di Waigeo, ultima (solo in ordine di tempo) tappa del nostro tour. La traversata, che ci porterà alle foci del fiume Orobiai, durerà circa tre ore, che potremo spendere riposandoci o facendo seawatching dal ponte della nave (molte Fregate minori, Sterne nucanera e Sterne crestate incrociano nelle acque dello stretto). Sulle sponde del fiume vedremo Casarche radja, Cormorani bianconeri minori, Aironi striati, Aironi beccogrosso, Ibis australiani, e molti limicoli paleartici, tra cui è sempre presente qualche individuo di Piro piro codagrigia. Altre specie osservabili tra le mangrovie e le lagune sono: Martin pescatore ripario, Martin pescatore minore, Martin pescatore sacro, Gerigone beccogrosso, Corvo di Torres. Scesi dall’imbarcazione ci incammineremo per il nostro campo, facendo birdwatching lungo le rive del fiume, frequentate da stormi di pappagalli, quali il Lorichetto arcobaleno, il Lori capinero, il Pappagallo guancerosse, il Pappagallo beccogrosso e il Pappagallo eclettico. Statuari Buceri di Blyth immobili sugli alberi e un viavai di piccoli uccelletti tra le frasche della foresta: Martin pescatore beccogiallo, Tortora cuculo maggiore, Tortora di Stephan, Tortora beccafrutta superba, Tortora beccafrutta wompu, Uccello frate di Nuova Guinea, Pitoui variabile, Uccello macellaio nero, Succiamiele pettofulvo, Succiamiele mimo, Maina facciagialla. Arrivati al nostro campo, situato a 50 metri slm, consumeremo il nostro pasto e subito dopo continueremo il birdwatching, sempre lungo il fiume, dove potremo vedere gioielli come il Martin pescatore azzurro, il Martin pescatore variabile, il Pappagallo pigmeo capogiallo, il Pappagallo beccogrosso, le Tortora beccafrutta pettorosso, nana, pettorosa e panciarancio, la Rallina collorosso, l’Astore grigio, l’Astore testagrigia, la Mizomela golarossa, i Succiamiele macchiato, dorsobruno e dorsoverde, il Corvo testabruna, le Averle cuculo di Nuova Guinea e occhigialli. Vedremo numerosi monti di incubazione (speriamo di vederne anche il costruttore) del Megapodio fosco e un’altra specie di uccello del paradiso, la Manucodia mantolucente. Si tratterrà il fiato quando vedremo incedere elegantemente l’immensa (per un piccione, naturalmente) Gura occidentale, molto simile alla Gura di Vittoria che abbiamo incontrato nelle Northern Lowlands. Come di consueto, le nostre guide ci proporranno un’uscita notturna. 17° giorno) una breve escursione prima di colazione ci permetterà di osservare decine di specie, tra cui il Martin pescatore uncinato, l’Acantiza rugginosa, l’Acantiza oliva, il Pitoui rugginoso. La seconda parte della mattinatà ci vedrà raggiungere un campo situato a 450 metri slm e dopo il pranzo inizierà una delle più straordinarie avventure di tutto il tour: l’incontro con due delle più fantastiche ed aggraziate creature del pianeta, l’Uccello del paradiso di Wilson e l’Uccello del paradiso rosso, entrambe endemiche di Irian Jaya, e in particolare delle isole di Waigeo e Batanta. Avremo visto, a questo punto del tour, molte specie di paradisee, ma la danza nuziale dell’Uccello del paradiso di Wilson non ha rivali tra i membri dei Paradiseidi; e il piumaggio di questa bestiola è incomparabilmente bello: dorso rosso scarlatto, nuca gialla e petto verde, due zampe blu elettrico, le penne della coda arrotolate a spirale e il blu della sua testa così vivido che lo si può vedere anche di notte! Non paghi di questo spettacolo, avremo l’opportunità di ammirare anche il corteggiamento dell’Uccello del paradiso rosso, anch’esso spettacolarmente vestito (giallo e bruno, faccia verde smeraldo, e uno strascico di piume rosso cremisi ai lati del petto). Avremo mille chances di scattare splendide foto dagli osservatori eretti per noi davanti alle aree di display di queste due specie. L’uscita serale è dedicata alla ricerca di una nuova specie di strigiformi, il Gufastore rossiccio. 18° giorno) torneremo subito sopo colazione all’osservatorio dell’Uccello del paradiso di Wilson, dove avremo l’opportunità di vedere anche altre specie, come la splendida Pitta panciarossa, la Tortorina cannella e l’impressionante Piccione fagiano. Dopo pranzo effettueremo un’escursione in un’area più elevata rispetto al nostro campo, caratterizzata da un suolo carsico, ambiente preferito dal Megapodio di Brujin, un endemismo di Irian Jaya presente solo a Waigeo. Durante questa scarpinata potremo vedere anche altre numerose e interessanti specie, come: Martin pescatore variabile, Martin pescatore uncinato, Martin pescatore del paradiso comune, Kukaburra panciarossiccia, Pappagallo dei fichi quattrocchi, Pappagallo re delle Molucche, Succiamiele beccolungo, Succiamiele dorsopiumoso, Gerigone panciagialla, Zufolatore grigio, Tordo averla minore, Monarca crespato, Becco a barca pettogiallo. 19° giorno) ci muoveremo oggi verso Sorong, fermandoci però in una piccola isoletta situata nello stretto di Dampier, dove cercheremo le specie tipiche di quest’area, prima fra tutte il Piccione imperiale delle spezie, endemico delle isole occidentali di Irian Jaya. Vedremo anche il Succiamiele oliva, il Succiamiele vario, lo Zufolatore insulare, il Codaventaglio rossiccio, il Monarca insulare, lo Storno delle Molucche, il Lori colloviola, il Piccione imperiale bicolore, lo Storno metallico. Arriveremo a Sorong nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in un hotel nei pressi dell’aeroporto. 20° giorno) avremo ancora tempo, dopo una mattiniera colazione, di effettuare un sopralluogo ad una foresta secondaria nei pressi dell’aeroporto, alla ricerca del Lori nero, un endemismo di Irian Jaya molto localizzato. Imbarco sul volo per Giacarta, con arrivo in serata, e coincidenza con il volo per l’Italia. 21° giorno) arrivo ad Amsterdam in mattinata, coincidenza per Milano. Arrivo a Milano e fine del viaggio. |
Anche piccioni e tortore rappresentano una favolosa tavolozza di colori; nonostantte il piumaggio multicolore, è spesso difficile localizzare questi meravigliosi uccelli tra le fronde dove stanno perennemente appollaiati. Il nome dell'animale illustrato nella foto, Tortora beccafrutta magnifica, è altamente esplicativo (© Arjan Haverkamp, CC BY 2.0) Endemica di Nuova Guinea e degli arcipelaghi che la circondano, questa Maina facciagialla frequenta le foreste tropicali planiziali e, pur se non venusta come pappagalli e tortore, il suo incontro sarà salutato con piacere (© Tom Friedel, CC BY 3.0) Il massiccio Piccione fagiano, anch'esso endemico della Nuova Guinea è talmente particolare da meritarsi un genere tutto suo: Otidiphaps. Avremo occasione di vederlo (ma ci vorrà molta fortuna), sia nelle foreste planiziali che in quelle montane (© Greg Hume, CC BY-SA 3.0) Il Pappagallo tigrato di Brehm è un altro endemismo (© Markaharper1, CC BY-SA 2.0) L'altro nome del Pappagallo di Pesquet, Pappagallo vulturino, è spiegato dalle fattezze del volto dell'animale, endemico delle foreste montane della Nuova Guinea. Il nome, invece, non ha niente a che vedere con le sue abitudini alimentari, poiché questo pappagallo è strettamente frugivoro (© Doug Janson, CC BY-SA 3.0) L'Uccello gatto macchiato è diffuso in tutta la Nuova Guinea e l'Australia nord-orientale. Le tre specie di uccelli gatto, affini agli uccelli giardinieri, sono così chiamati per il loro richiamo, simile al miagolio di un gatto (© Andy nunn, CC BY-SA 2.0) Ecco una delle tre specie di "beccabacca", rappresentanti delle due famiglie endemiche della Nuova Guinea: il Beccabacca crestato (© Pomfoto, CC BY-SA 2.0) L'areale degli uccelli macellai comprende l'Indonesia, la Nuova Guinea e l'Australia. Il loro nome deriva dalle abitudini, condivise dalle nostre ben conosciute averle, di impalare le prede su un ramo o una spina. Quello illustrato nella foto è un Uccello macellaio nero (© Magnus Kjaergaard, CC BY 3.0) La Sittella varia è una delle due sole specie della famiglia dei Neosittidae, endemica di Australia e Nuova Guinea. Pur essendo molto simili ai nostri picchi muratori (e anche il nome della famiglia ricorda quella dei nostri conosciuti uccelletti), le sittelle sono da essi molto distanti dal punto di vista evolutivo (© Aviceda, CC BY 3.0) Gli egoteli sono conosciuti in inglese come owlet-nightjars, civettine succiacapre, e la fotografia spiega perché. La famiglia degli Aegothelidae è endemica di Australia e Nuova Guinea e la specie illustrata nella foto è l'Egotele barrato Gli Aegothelidae hanno un piumaggio mimetico, ma niente in confronto ai bocca di rana, una famiglia (Podargidae) a distribuzione australasiatica (a ovest arrivano fino all'India): quando si appollaiano paralleli ad un tronco e chiudono gli occhi, diventano praticamente invisibili. Quello illustrato nella foto è un Bocca di rana papua (© Markaharper1, CC BY-SA 2.0) Le tre specie di piccioni più grossi del mondo appartengono al genere Goura, tutte endemiche della Nuova Guinea. Considerati, probabilmente a ragione, i piccioni più belli del mondo, sono di abitudini terricole; razzolano sul pavimento delle foreste pluviali planiziali e avremo buone possibilità di vederne due specie, la Gura di Vittoria e la Gura occidentale, quest'ultima illustrata nella foto (© Gunawan Kartapranata, CC BY-SA 3.0) Le pitte sono tra gli uccelli più colorati del mondo; questo giovane di Pitta panciarossa non è ancora nello splendore del suo piumaggio adulto, che comunque si intuisce (© Jason Thomson, CC BY 2.0) I kukaburra sono martin pescatori diffusi in Australia e Nuova Guinea; erano conosciuti come "orologi dei coloni" perchè il loro altisonante richiamo, simile ad uno sghignazzo (una delle specie si chiama proprio Kukaburra sghignazzante) svegliava i primi coloni australiani al mattino presto. Quello illustrato nella foto è la specie più bella, il Kukaburra panciarossiccia, endemico della Nuova Guinea (© Greg Miles, CC BY-SA 2.0) E infine, un'altra magnificenza di uccello del paradiso, l'Uccello del paradiso di Wilson, che vedremo sull'isola di Waigeo intento alla sua straordinaria cerimonia nuziale (© Serhanoksay, CC BY-SA 3.0) |