The Great Bush-shrike Tour
alla ricerca delle averle di macchia più rare dell'Africa.
Sanaga River, Mount Kupé & Bamenda Highlands
2 - 12 febbraio 2017

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Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Douala via Parigi e trasferimento a Edea
2° giorno) Sanaga River e trasferimento a Nyasosos. Mount Kupé
3°/7° giorno) Mount Kupé & Bakossi Mountains
8° giorno) trasferimento Bamenda. Bamenda Highlands
9° giorno) Bamenda Highlands. Eventualmente Mbingo Forest
10° giorno) Bamenda Hiighlands o Mbingo Forest (dipendentemente dalle specie osservate) trasferimento a Douala e imbarco sul volo per Parigi
11° giorno) arrivo a Parigi e coincidenza per Milano. Arrivo a Milano

Mappa interattiva



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: a Nyasoso servizi rustici con bagno in comune. Hotel e lodge di buon livello a Edea e Bamenda. Il campeggio sul Monte Kupè è, appunto, un campeggio e dovremo portarci la nostra tenda; saremo comunque aiutati da un'equipe di portatori che porteranno tende e vettovaglie fino all'area destinata al camping. Le toilette saranno bush-toilets e l'igiene personale potrà essere fatta nei locali torrenti

Difficoltà: richiesto adattamento all'"hotel" di Nyasoso. Il trekking sul Mount Kupé è molto impegnativo, comunque sostenibile da una persona in buone condizioni di salute

Bibliografia: Birds of Western Africa, di Borrow & Demey, A & C Black

Costo del Douala/Douala: Euro 1.300

Numero massimo di partecipanti: otto

 

Non abbiamo a disposizione alcuna fotografia delle nostre due averle di macchia. Lo schizzo qui sopra vede a sinistra l'Averla di macchia del Kupé e a destra l'Averla di macchia pettoverde


Intro

Gli stati dell'Africa Occidentale che si affacciano sul golfo di Guinea sono tristemente celebri per la loro instabilità politica e le conseguenti guerre civili che li affliggono; e recentemente ci si è pure messo Mr. Ebola a complicare le cose. Una splendida eccezione è rappresentata dal Camerun, che offre al viaggiatore, sia esso interessato all'etnocultura o al naturalismo, la possibilità di incontrare realtà affascinanti. Il Camerun rappresenta l'ideale area di confine, dal punto di vista ornitologico, tra l'Africa Occidentale e il Centrafrica; molte specie osservabili in Camerun si incontrano anche in altri paesi dell'Africa Occidentale, ma un gran numero di esse sono ristrette alla fascia subequatoriale africana, e sette sono endemiche del paese. L'enorme numero di specie di uccelli registrate in Camerun (900 circa) riflette la varietà di ambienti del paese ed è ulteriormente spiegata dall'isolamento che le aree montuose di questa regione hanno subito nel tempo. Il Camerun si estende infatti dalla fascia arida del Sahel alle lussurreggianti foreste pluviali che si sono formate in virtù del clima equatoriale del sud del paese. Il Gran Tour del Camerun, descritto in altra pagina del sito, ci permetterà di visitare tutto il paese e di vedere moltissime specie di uccelli, ma il viaggio descritto in questa pagina è qualcosa di diverso: un tour più breve (e molto meno dispendioso) che coagula nei suoi pochi giorni un'esplosione di emozioni. Il titolo del tour parla da solo: il Great Bush-shrike Tour si riferisce al target principale dell'avventura, la caccia (absit iniuria verbis) alle due averle di macchia più rare e localizzate del continente africano, l'Averla di macchia del Kupè e l'Averla di macchia pettoverde, due specie di uccelli su cui si sono posati fino ad ora gli occhi di pochi birdwatcher! Il viaggio si sviluppa nelle aree montagnose del sud-ovest, il Mount Kupé, le Bakossi Mountains e l'altopiano di Bamenda. Il Mount Kupé, toponimo di una delle nostre due prede (absit iniuria verbis) è la vetta più alta delle montagne Bakossi; è una montagna venerata dalla gente locale, l'etnia bakossi, che crede sia abitata da loro antenati e dagli spiriti della foresta. Prima di salire sui fianchi del Kupé parteciperemo ad una suggestiva cerimonia nella casa del capo del villaggio di Nyasoso per garantirci una sicura ascesa e permanenza, guidati come saremo dagli spiriti benefici (ricordo che, nel nostro precedente Ornitour sul Kupé l'aiuto degli spiriti della montagna fu ottenuto grazie un altro spirito, una bottiglia di Johnny Walker che il capo villaggio apprezzò moltissimo). Durante i sei giorni di permanenza a Nyasoso pernotteremo tre notti nel villaggio e campeggeremo tre notti nella foresta; ciò è necessario per avere le migliori chances di vedere entrambe le averle di macchia che, come quasi tutti gli uccelli, sono molto più attive e canore all'alba, e all'alba dovremo essere pronti "in loco". L'Averla di macchia del Kupé è presente sul monte omonimo con pochissime coppie, distribuite soprattutto lungo lo Shrike Trail, il sentiero più difficile e arduo da percorrere. E' per questo che è prevista anche un'escursione al villaggio di Kodmin, in un'altra sezione delle Bakossi, dove la popolazione della bestiola è più consistente (è proprio qui che la vedemmo nel nostro precedente Ornitour). L'averla di macchia pettoverde, endemica di Camerun e Nigeria è una bestia impressionante, grossobeccuta e di dimensioni quasi doppie di quella del Kupé, ha un'espressione fiera e arcigna; più comune dell'Averla di macchia del Kupè, richiederà comunque da parte nostra una buona dose di impegno e di fortuna per essere visivamente "crocettata" (nel viaggio precedente ne abbiamo soltanto udito il flautato canto). La seconda parte del viaggio sarà più rilassante, sia per la sistemazione alberghiera che per l'impegno fisico delle escursioni. Una radura all'interno di una foresta aperta (raggiungibile comodamente in auto), sulle Bamenda Highlands, ospita infatti tutti e tre gli endemismi locali del Camerun: l’Occhiocarniccio fasciato, l’Apalis di Bamenda e lo spettacolare Turaco di Bannerman, oltre a specie localizzate come il venusto Bubu pettogiallo, il Tessitore di Bannerman e il Dorsoliva di Shelley.


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  Itinerario dettagliato

1° giorno)
volo Milano - Douala, via Parigi; arrivo nel pomeriggio. Trasferimento a Edea e pernottamento all'Hostellerie de la Sanaga, a due passi dalle rive del fiume Sanaga, teatro del nostro birdwatching di domani.

2° giorno) inizieremo l'esplorazione del fiume Sanaga molto presto al mattino, poiché nel primo pomeriggio partiremo alla volta del Mount Kupé, il pezzo forte del tour. Il cielo sulla città di Edea è pieno di Nibbi bruni (o meglio, Nibbi beccogiallo, poiché quasi tutti i tassonomisti ritengono ormai che le popolazioni africane appartengono a una specie a sé stante), accompagnati da qualche altro rapace, come il Falco pescatore, il Gheppio comune (prossimamente Gheppio africano), il Falco di palude e lo Shikra. Vedremo Aninghe africane, Pavoncelle armate, Garzette comuni, Aironi guardabuoi, Aironi intermedi, Ibis hadada, Ralli neri, e, se avessimo immensa fortuna, l’Airone tigrato crestabianca. Il ponte sul fiume Sanaga è sede di nidificazione della graziosa Rondine di Preuss, che svolazza sull’acqua insieme a Rondini rossicce, Rondini comuni, Rondini pettorossiccio e Balestrucci eurasiatici. Le specie target di quest’area sono due: la leggiadra Pernice di mare grigia e il Becco a forbice africano; entrambe si riposano sui banchi di sabbia che emergono dalle acque del fiume. Potremo vedere l’interessante tecnica di caccia del becco a forbice, che sfiora le acque del fiume con il becco spalancato per catturare i gamberetti sotto la superficie. Sulla rena zampettano molti limicoli, residenti, come la Pavoncella testabianca, la Pavoncella armata e il Corriere frontebianca, o migratori dall’Europa, come il Piro piro piccolo, la Pantana eurasiatica e il Gambecchio comune. Se avessimo fortuna potremmo incontrare la graziosissima Rondine blu golabianca. La foresta pluviale che si estende lungo la sponda orientale del fiume è un paradiso per gli uccelli; ecco l’elenco di ciò che vedemmo nell'ultimo Ornitour: Tortora tamburina, Tortora boschereccia macchieblu, Malcoa africano (uno splendido cuculo con il dorso bluastro e il becco giallo; alcuni Autori africani lo considerano una specie diversa dal malcoa che si trova in Africa orientale e meridionale: in questa sottospecie il dorso è verde e non blu), Cucal testablu, Rondone codaspinosa di Sabine, Ghiandaia marina golazzurra, Bucero crestabianca, Bucero zampebianche, Barbettino marezzato, Picchio macchiecamoscio, Bulverde beccosottile, Crombec verde, Pigliamosche di foresta dai sopraccigli, Pettirosso di foresta (una delle cinque specie di Pettirosso di foresta, secondo gli ornitologi africani, solo una secondo la tassonomia che seguiamo in questo website), Nettarinia brunastra, Nettarinia di Reichenbach, Nettarinia verde minore, Nettarinia golablu, Nettarinia carmelitana, Nettarinia panciablu, Nettarinia di Fraser, Malimbe culorosso, Malimbe panciarossa, Malimbe crestato (i malimbe sono uccelletti simili ai tessitori, caratterizzati tutti da uno sgargiante piumaggio rosso e nero), Tessitore arancio, Tessitore mantogiallo, Quelea testarossa, Spaccasemi pancianera. Per chi non è mai stato in Africa, queste prime ore in Camerun potrebbero portare un centinaio di lifers; oltre alle specie di pianura del Sanaga, sulla strada per il Mount Kupè potremo vedere molte novità, come la Poiana lacertiera, l'Avvoltoio delle palme, il Piccione verde africano, il Pappagallo cenerino, il Rondone delle palme africano, il Rondone codaspinosa macchiato, il Bucero bianconero africano, il Corvo bianconero, il Tessitore di Vieillot. Lungo il percorso ci fermeremo nei pressi di un’area di foresta planiziale dove potremo vedere tre specie di buceri: Bucero bianconero africano, Bucero fischiatore e Bucero casconero, e ad un piccolo stagno, dove vivono alcune coppie di Anatra di Hartlaub, l'unica anatra di foresta del continente africano. Alle falde del Mount Kupè ci fermeremo in una piccola foresta dove nidificano il Picchio crestagialla, il Pigliamosche del paradiso di Bates e il Tordo-pigliamosche rossiccio. Verso sera raggiungeremo il villaggio di Nyasoso, la nostra base per l’esplorazione delle foreste afro-montane di Kupè e Bakossi. Pernotteremo tre notti in una piccola pensione del villaggio e campeggeremo tre notti nella foresta montana del Mount Kupé.

3°/7°giorno) il monte Kupé è un massiccio isolato che si eleva sulla pianura circostante. I 25 kmq di foresta montana primaria ospitano 320 specie di uccelli, incluse alcune tra le specie più rare di tutta l'Africa, prima fra tutte l'endemica Averla di macchia del Kupé, una specie registrata per la prima volta dopo 36 anni di assenza, nel 1989, seguita a ruota dall'Averla di macchia pettoverde! Nei cinque giorni che passeremo in quest’area effettueremo diverse escursioni nei tre sentieri che partendo dal paese si inerpicano lungo i fianchi della montagna: Nature Trail, Max’s Trail e Shrike Trail. Per quanto il campeggio non sia una sistemazione confortevole, è l'unico modo per avere qualche speranza di vedere entrambe le averle di macchia (anche se avremo ulteriori chances a Bakossi); nel precedente Ornitour sul Kupé abbiamo avuto la fortuna di udire il flautato richiamo della massiccia Averla di macchia beccoverde, ma il poco tempo a disposizione, nell'economia del tour, ci ha precluso la possibilità di ammirare questa rarissima specie, vista fino ad oggi da pochissimi birdwatcher. Abbiamo disegnato questo tour per avere le migliori chances di incontrarla: tutti gli uccelli si muovono soprattutto nelle prime ore del mattino, e, pernottando nella foresta, all'alba saremo già pronti "al pezzo". La foresta afro-montana del Mount Kupè è straordinariamente ricca di uccelli, tra cui tutte le tre specie di trogoni africani (Narina, codabarrata e guancenude) otto specie di martin pescatori, sette indicatori, inclusi l'indicatore macchiato e il raro Indicatore di Zenker, ventuno specie di bulbul e diciassette di nettarinie. Ad ogni altitudine corrisponde una determinatà comunità di uccelli; così nel bush appena fuori il villaggio (situato a 600 metri) potremo vedere, tra le altre specie: Aquila crestalunga, Gimnogene africano, Astore nero, Turaco beccogiallo, Cuculo di Klaas, Cuculo smeraldino africano, Martin pescatore pigmeo africano, Barbettino groppagialla, Barbettino golagialla, Barbetto macchiegialle, Barbetto beccogiallo, Picchiolo africano, Rondine striata nera, Rondine d’Etiopia, Averla di macchia multicolore, Averla di macchia di Luhder, Averla di macchia grigioverde, Prinia fasciata, Prinia golabianca, Tordo africano, Occhiocarniccio golabruna, Pigliamosche del paradiso africano, Nettarinia superba, Nettarinia splendida, Averla di Mackinnon, Bulverde semplice, Nigrita frontechiara, Nigrita pettobianco, Nigrita pettocastano. Man mano che si sale nella foresta il birdwatching diventa più difficile, ma le specie che troveremo oltre i 1100 metri sono straordinarie: Trogone Narina, Trogone guancenude, Martin pescatore dorsocioccolato, Beccolargo fianchirossicci, Beccolargo testagrigia, Pigliamosche piedigialli, Ilia verde, Occhiocarniccio castano, Occhiocarniccio panciagialla, Occhiocarniccio collonero, Garrulo montano golabianca. Ma sono le aree più elevate del Mount Kupè, quelle tra 1300 e 1600 metri, che ospitano le magnificenze alate della montagna; è qui che potremo vedere l’Averla di macchia pettoverde, il Tordo terragnolo di Crossley, la Cossifa montana, la Cossifa panciabianca, il Luì capinero, la Camarottera codabianca, il Codalunga verde, il Batmocerco faccianera. Anche se l’Averla di macchia del Kupè è presente nella foresta lungo lo Shrike Trail, avremo le migliori chances di osservare questo rarissimo uccello alle Bakossi Mountains, dove effetturemo un’escursione (o due, se falliremo l’averla alla prima uscita) in uno dei giorni della nostra permanenza a Nyasoso. La foresta afro-montana di Bakossi ha un’estensione dieci volte superiore a quella di Kupè; l’escursione sarà più facile perché la foresta primaria inizia direttamente dal villaggio di Kodmin, situato a 1300 metri. Fino a qualche anno fa si pensava che l'Averla di macchia del Kupé fosse endemica della foresta di quella montagna (un'inezia di 21 kmq dove la sua popolazione era stimata a sette coppie!); ma recentemente la specie è stata trovata anche in due localià delle montagne di Bakossi e la sua popolazione totale è stata ristimata a 70/400 individui. Già intorno al villaggio potremo vedere molte specie interessanti, come il Piccione oliva del Camerun, il Drongo vellutato, il Beccaformica di Woodehouse, il Dorsoliva di Shelley, l’Estrilda comune, la Nigrita testagrigia, il Tessitore becconero, il Tessitore collonero, lo Storno splendente splendido, lo Storno di Waller, il Puffino occhirossi, il Puffino piedirosa. Anche a Bakossi, man mano che ci inoltreremo nella foresta, gli uccelli diventeranno più difficili a vedersi, ma spesso, annunciati da un vociare concitato, un "mixed flock", a volte composto da decine di specie, metterà a dura prova le nostre capacità identificative. Picchi, bulbul, garruli, occhialini e silvidi volano frenetici da un albero all’altro; potremmo vedere, tra le altre specie: Averla cuculo di Petit, Averla cuculo golaviola, Bulverde oliva del Camerun, Bulverde minore, Bulverde montano occidentale, Bulverde indicatore, Bulverde testagrigia, Pigliamosche crestato panciabianca, Picchio di Elliot, Malimbe testarossa, Tessitore collonero. Tra un’appezzamento di foresta e l’altro ci sono radure dalle quali è possibile spaziare con lo sguardo in cielo, alla scoperta di, ad esempio, Aquila coronata, Astore pettorosso, Aquilastore di Cassin, Rondine serrata codaquadra. Sugli alberi e nel sottobosco ai bordi delle radure sarà più facile vedere uccelli come il Francolino squamato, il Cuculo oliva codalunga, il Turaco blu maggiore. La nostra guida locale ci accompagnerà nel posto migliore per l'averla e qui aspetteremo in religioso silenzio di sentire il suo gracchiante richiamo, con cui di solito si annuncia; nell'ultimo Ornitour l'abbiamo vista per pochissimi secondi. ma questa volta vogliamo di più!

8° giorno) ci trasferiremo oggi a Bamenda, dove pernotteremo due notti in un discreto hotel alla periferia della città. L'hotel domina una brulla scarpata dove potremo vedere alcune specie interessanti, prime fra tutte il Gheppio volpino, che nidifica nelle vicinanze, e il Sassicolo di rupe imitatore, della sottospecie coronata, caratterizzata dal vertice bianco, per molti Autori già specie a sé stante. Dipendentemente dall'orario di arrivo in quest'area, inizieremo l'esplorazione delle foreste dell'altipiano già nel pomeriggio.

9° giorno) le alture di Bamenda si estendono sulle pendici del monte Oku, che, con i suoi 3011 metri, è la seconda vetta dell'Africa Occidentale. Nonostante l'intensa deforestazione, le alture sono ancora ricoperte da qualche fazzoletto di foresta montana; visiteremo la foresta di Bafut Nguemba, che si trova a pochi chilometri dalla città. Questa foresta ospita, in poche centinaia di metri quadrati, tutti e tre gli endemismi locali: il superbo Turaco di Bannerman, l'Occhiocarniccio fasciato e l'Apalis di Bamenda. Cercheremo queste specie insieme alle altre specialità locali: il Barbettino verde occidentale, il Bubu pettogiallo, il Bubu montano, la Rondine di foresta, il Bulbul montano del Camerun, il Tessitore di Bannerman, la Nettarinia del Camerun. Tra le altre specie, più diffuse in Camerun e in Africa, ricordiamo le più interessanti: Poiana collorosso, Sparviere maggiore, Gruccione pettoblu, Trogone codabarrata, Upupa boschereccia testabianca, Tortora tamburina, Ballerina montana, Cossifa caponiveo, Cossifa capobianco, Averla di Mackinnon, Oriolo alinere, Pigliamosche crestato panciabianca, Estrilda capinera, Fringuello oriolo. Le tre specie target di Bamenda sono abbastanza comuni, anche se dovremo fare un pò di fatica a localizzarle (è straordinaria l'abilità del coloratissimo Turaco di Bannerman a confondersi tra le fronde della foresta).

10° giorno) qualora nella giornata di ieri avessimo mancato qualcuna delle specie endemiche, ritorneremo nell'area già visitata, altrimenti utilizzeremo tutta la mattinata (il volo per Parigi parte in tardissima serata) per un’escursione alla foresta di Mbingo, in un’area montuosa a nord di Bamenda, dove potremmo vedere altre specie interessanti, come il Lanario, la Tortora cannella, il Cuculo didric, il Rondone murino, il Rondone africano, il Gruccione pettoblu, il Pigliamosche crestato panciabianca, la Cincia panciabianca, il Garrulo di collina africano, la Nettarinia dal collare, la Nettarinia del Camerun, la Nettarinia duecollari settentrionale, la Nettarinia ciuffiarancio, lo Zigolo pettocannella, il Canarino frontegialla, il Beccasemi beccogrosso, il Vescovo giallo, l’Estrilda guancearancio. Inizieremo poi nel pomeriggio il viaggio di ritorno verso Douala. Avremo a disposizione una camera d'albergo per rassettarci un poco, prima di trasferirci all'aeroporto per l'imbarco sul volo per Parigi.

11° giorno)
arrivo a Parigi e coincidenza con il volo per Milano. Arrivo a Milano e fine del viaggio.
 


ornitour
via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
info@ornitour.it



   





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