Repubblica Dominicana | |||||||
gli endemismi di Hispaniola e dei Caraibi | |||||||
14 - 22 novembre 2016 18 - 26 marzo 2017
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Sopra: l'Uccello delle palme appartiene alla famiglia monoscpecifica dei Dulidae; questo strano animale è, cioé, l'unico esponente delle famiglia. E' uno dei target principali di questo viaggio e lo vedremo senz'altro nelle foreste a bassa quota e nei palmeti di Hispaniola, dove è abbastanza comune (© Justbirds). Sotto: nelle aree intorno alla laguna di Oviedo, il Corvo collobianco, abbastanza raro su tutta Hispaniola, ha invece una densità tale da permetterci una facile osservazione (© ZankaM, CC BY-SA 3.0)
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Repubblica Dominicana & Portorico | Baja California | Piccole Antille | Chiapas & Oaxaca | Panama | Giamaica |
Itinerario dettagliato | ||
1° giorno) volo Milano Linate – Santo Domingo via Madrid, con partenza alle rre 8.00. L'arrivo nella capitale dominicana è previsto per le ore 15.50. Appena arrivati all'aeroporto ritireremo il nostro possente fuoristrada e raggiungeremo l'hotel Palacio, dove pernotteremo una notte. Avremo tempo per un'iniziale visita alla città, soprattutto ai suoi splendidi quartieri coloniali, conosciuti come Ciudad Colonial, il più antico nucleo fondato dagli europei nel nuovo mondo ancora esistente. La Ciudad Colonial è un patrimonio dell'UNESCO ed è ricco di luoghi caratteristici, come il Castello di Colombo (Alcázar de Colón), la Fortezza Ozama (Fortaleza Ozama), e la Cattedrale di Santa Maria dell'Incarnazione. Se avremo tempo faremo una capatina all'Avenida de Espana dove, lungo la costa atlantica, nidifica una colonia di magnifici ed elegantissimi Fetonti codabianca; la nidificazione di questi elegantissimi uccelli avviene durante i mesi estivi, ma forse riusciremo a vederene ancora qualche individuo. 2° giorno) inizieremo la nostra avventura di birdwatching con una facile escursione ai Giardini Botanici di Santo Domingo; facile ma non per questo non emozionante. I giardini si estendono su un'area di 240 ettari e includono persino un canyon tappezzato da una foresta. Incontreremo i nostri primi endemismi, quelli più diffusi e comuni, ma sarà comunque un bel vedere! Vedremo per la prima volta uno dei target principali del tour, Uccello delle palme, una specie assolutamente non rara (è abbondante in ogni ambiente di Hispaniola) ma carismatica perchè endemica dell'isola e tanto oscura dal punto di vista filogenetico che i tassonomisti l'hanno schiaffata in una famiglia inventata apposta per lui, i Dulidae. Vedremo anche altri endemismi insulari, come il Picchio di Hispaniola e la Tanagra delle palme capinera, e specie più diffuse, ma sempre confinate ai Caraibi, come il Rondone delle palme delle Antille e il Tordo zamperosse. Nel primo pomeriggio partiremo alla volta di Barahona e da questa città raggiungeremo Villa Barrancolì, il nostro campo attrezzato da cui partiranno tutte le escursioni nella favolosa Sierra de Bahoruco. La sierra è una fantastica successione di ambienti naturali: dalle rade foreste spinose e le aride distese di cespugli delle quote più basse, la strada si inerpica fino a 2134 metri attraverso foreste di Pino caraibico che tappezzano bellissimi canyon rocciosi fino a raggiungere le foreste nebulose delle quote più alte, dominate da giganteschi alberi incrostati di epifite. A Bahoruco vivono, virtualmente, tutte le specie endemiche di Hispaniola. Grazie all'esperienza di Kate e assistiti da un po' di fortuna, potremmo vederle tutte! A cominciare da entrambi i graziosissimi todi: il Todo beccosottile e il Todo beccolargo. I todi appartengono alla famiglia Todidae, un piccolo gruppo di cinque specie endemico delle Grandi Antille; oltre che a Hispaniola i todi sono presenti infatti solo a Portorico, Giamaica e Cuba. Sarà un privilegio vedere da vicino queste due gemme colorate. Altre specie endemiche di Bahoruco sono: Parrocchetto di Hispaniola, Amazzone di Hispaniola, Cuculo pettobaio, Cuculo lacertiero di Hispaniola, Smeraldo di Hispaniola (un bellissimo colibrì), Vireo beccopiatto, Lucarino delle Antille. 3° giorno) oggi sarà il giorno più emozionante del tour. Dovremo partire ad ore antelucane per trovarci prima dell'alba nelle aree più elevate della Sierra de Bahoruco, quelle dove avremo le migliori chances di ammirare le specie endemiche più difficili. La piccola ma bellissima Tortora quaglia frontebianca (splittata solo recentemente dalla più diffusa Tortora-quaglia frontegrigia) è una di queste, ma ancor più ostico potrebbe essere il Tordo di La Selle, che canta flautatamente solo all'alba e solo seguendo il canto avremo la possibilità di vedere questo magnifico merlo rossonero. Altre specie interessanti sono la Tanagra turdina orientale, lo Spindalis di Hispaniola, la Parula codaverde e la Parula alibianche, tutte quattro tipiche delle foreste nebulose della sierra e tutte quattro di incerta collocazione tassonomica, a metà strada tra le tanagre e le parule (qualche autore le colloca in una famiglia tutta per loro, i Phaenicophilidae, e se così i dimostrasse corretto, avremmo la possibilità di vedere tutte le famiglie endemiche dei Caraibi). Kate si impegnerà per farci vedere un'autentica stranezza ornito-geografica, il Crociere di Hispaniola, una bestiola parente stretto del nosto comune crociere. Tra le altre specie endemiche della sierra ricordiamo: Picchiolo delle Antille, il fantasmagorico Trogone di Hispaniola, Piuì di Hispaniola (uno dei cosiddetti “tiranni”, i pigliamosche del Nuovo Mondo). Saranno naturalmente decine le altre specie di uccelli che ci intratterranno, e che ci impegneranno nella loro ricerca; tra le specie di maggior interesse, oltre naturalmente agli endemismi insulari, ci saranno le specie localizzate ai Caraibi, gli endemismi regionali, di cui facciamo un breve elenco: Piccione disadorno, Tortora quaglia di Key West, Mango delle Antille (un colibrì, non un frutto!), Colibrì verbena (presente solo, oltre che a Hispaniola, in Giamaica), Solitario golarossiccia (un tordo), Pigliamosche stolido e Elenia delle Grandi Antille (due tiranni), Eufonia delle Antille, Ciuffolotto delle Grandi Antille, Gracula delle Grandi Antille. Tornati al campo, la sera ci metteremo all'ascolto, e sperabilmente in visione, dei due succiacapre endemici di Hispaniola: il Pauraque minuto e il Succiacapre di Hispaniola. 4° giorno) al mattino effettueremo un'escursione lungo il sentiero Rabo de Gato, dove potremmo vedere le ultime specie endemiche dell'isola (potremmo essere già al completo ma ulteriori opportunità fotografiche saranno naturalmente le benvenute). Rabo de Gato è, insieme alle aree di Al Aguachate e Zapoten, l'area migliore per la Tanagra turdina occidentale. Nelle aree di foresta arida di questa regione potremo vedere anche il venusto Oriolo di Hispaniola e la Rondine dorata (questa specie è presente anche in Giamaica, dove però non è più stata osservata dal 1989; considerandola localmente estinta, la sottospecie di Hispaniola diventa quindi anch'essa un endemismo). Nel pomeriggio faremo rotta per Barahona, dove pernotteremo due notti all'hotel Costa Larimar. Lungo il percorso ci fermeremo a sbinocolare sulle rive del Lago Enriquillo; ci aspettiamo di vedere molte specie di uccelli acquatici, ma avremo anche il piacere di incamerare altre due specie di endemismi, entrambi corvi: il Corvo delle palme di Hispaniola, che frequenta i palmeti aridi che bordano il lago, e il Corvo collobianco. L'avifauna "umida" sarà ricca ed emozionante: splendidi Fenicotteri americani e Spatole rosa, immensi Pellicani bruni, Sterne reali e Sterne maggiori, una frotta di limicoli che testeranno le nostre capacità identificative: Totani zampegialle maggiori e minori, Piro piro solitari, Piro piro dorsobianco, Gambecchi americani, Willet, Beccaccini di Wilson, solo per citare alcune specie. 5° giorno) tutta la giornata di oggi sarà dedicata all'esplorazione delle aree meridionali della Sierra de Bahoruco, percorrendo l'Alcoa Road vicino a Pedernales. Abbiamo ottime probabilità di (ri)vedere molti degli endemismi incontrati fin qui, insieme a molte specie tra quelle, che in questo periodo dell'anno svernano ai Caraibi provenienti dal Nordamerica. Tra di esse molte parule, le "silvie" del Nuovo Mondo; putroppo, in questo periodo dell'anno il loro piumaggio è sobrio, non più graziato dagli spettacolari colori nuziali. Così dovremo fare attenzione per riconoscere, ad esempio: Parula settentrionale, Codirosso americano (una parula, nonostante il nome), Parula delle magnolie, Parula delle pinete, Parula groppagialla, Parula di Cape May, Parula verde golanera. Nel pomeriggio faremo una capatina ad una zona umida nei pressi di Cabo Rojo e faremo un breve sopralluogo anche alla laguna de Oveido. Avremo ulteriori chances di vedere i coloratissimi branchi rossi e rosa, dei Fenicotteri americani e delle Spatole rosa, e potremo vedere forse altre specie acquatiche; una tra le più interessanti tra di esse è la Dendrocigna delle Indie Occidentali, un'anatra vulnerabile, endemica dei Caraibi. Altre specie delle due lagune sono: Marzaiola americana, Fischione americano, Gobbo della Giamaica, Gobbo mascherato, Jacana settentrionale, Folaga dei Caraibi, Folaga americana, Pollo sultano americano, Killdeer, Piro piro macchiato. 6° giorno) di prima mattina effettueremo un'escursione a Cachote, una sezione della Sierra de Bahoruco dove avremo le ultime opportunità di vedere le specie che ci fossero sfuggite fino ad ora. Inizieremo poi il trasferimento verso il Parco Nazionale di Los Haitites per un altro dei momenti clou del viaggio. Ci fermeremo a pranzo a Santo Domingo e procederemo poi verso nord; arrivati a Sabana de la Mar entreremo nelle foreste del parco, dove pernotteremo all'Hotel Paraiso di Caño Hondo. Los Haitites ospita anch'esso, come Bahoruco, numerose specie endemiche di Hispaniola e utilizzeremo le ultime ore del pomeriggio per esplorare le aree intorno al nostro hotel. Dopo cena effettueremo un'escursione notturna alla ricerca dell'unico gufo endemico di Hispaniola, il Barbagianni cenerino. 7° giorno) questa mattina, accompagnati da un'esperta guida locale, espressamente assunta da Kate, cercheremo l'endemismo più raro dell'isola, la semi-misteriosa Poiana di Ridgway. L'areale di questo rapace è confinato a Hispaniola e a qualche isolotto intorno ad essa, ma dal 2006 l'unica popolazione conosciuta (popolazione si fa per dire perchè se ne stimano non più di 100 coppie) è quella del Los Haitites National Park; il disboscamento selvaggio che ha avuto luogo fino al recente passato ha lasciato il segno, tanto che solo il 16% del territorio è forestato e la poiana ne ha molto sofferto: le organizzazioni di conservazione (BirdLife International e IUCN) la considerano "criticamente minacciata". Contiamo molto sulle nostre guide e sulla fortuna! Nel pomeriggio effettueremo, compatibilmente con il tempo lasciatoci dal rapace, una gita in battello lungo le mangrovie che bordano il parco e un sopralluogo alle pitture rupestri degli indigeni Taino. Ritorno a Santo Domingo e cena di saluto a Kate. Pernottamento all'Hotel Palacio. 8° giorno) mattino e primo pomeriggio disposizione. Potremmo tornare ai Giardini Botanici, (ri)visitare la Ciudad Colonial, andare sulla costa per i fetonti o semplicemente riposare. Raggiungeremo l'aeroporto per le ore 15.00. Il nostro volo Iberia partirà alle ore 17.20 9° giorno) arrivo a Madrid previsto per le ore 06.25. Coincidenza per Milano alle ore 8.50. Arrivo a Milano (previsto per le ore 11.05) e fine del viaggio. |
La Tanagra della palme capinera è una delle undici specie di tanagre (incluse due specie di Spindalis e due di Parule) che sono state provvisoriamente sistemate in una nuova famiglia, i Phaenicophilidae (© Justbirds) Il Picchio di Hispaniola è abbastanza comune in tutta l'isola (© ZankaM, CC BY-SA 3.0) I trogoni, asiatici, africani o neotropicali che siano, sono tra le creature alate più belle del mondo. Il Trogone di Hispaniola non fa eccezione. Vedremo questo bellissimo uccello nelle aree più elevate della Sierra de Bahoruco (© Alfonso Lomba, CC BY 2.0) I todi appartengono alla famiglia Todidae, un piccolo gruppo di cinque specie endemico delle Grandi Antille; oltre che a Hispaniola i todi sono presenti infatti solo a Portorico, Giamaica e Cuba. Hispaniola ne ospita ben due specie: il Todo beccosottile e il Todo beccolargo, quest'ultimo illustrato nella foto (© Ron Knight, CC BY 2.0) Uno degli endemismi più difficili di Hispaniola, il bellissimo Tordo di La Selle. Per avere qualche chance di vedere questo piccolo uccelletto, saranno necessari una sveglia antelucana e un discreto trekking; il tordo è infatti discretamente disponibile a farsi vedere e immortalare solo nelle prime ore del mattino, quando, al limitar della foresta, canta a squarciagola (© Ron Knight, CC BY 2.0) Il Mango delle Antille è un piccolo e delizioso colibrì di Hispaniola. E' endemico dei Caraibi poicè, oltre che a Hispaniola, è presente solo a Portorico e alle Isole Vergini (© Ryan Douglas, CC BY 3.0) Un altro endemismo regionale, il Ciuffolotto delle Grandi Antille (© Justbirds) I quartieri coloniali di Santo Domingo, conosciuti come Ciudad Colonial, rappresentano il più antico nucleo fondato dagli europei nel nuovo mondo ancora esistente. La Ciudad Colonial è un patrimonio dell'UNESCO ed è ricco di luoghi caratteristici, come il Castello di Colombo (Alcázar de Colón), la Fortezza Ozama (Fortaleza Ozama), la Cattedrale di Santa Maria la Menor, illustrata nella fotografia (© Ulises Jorge, CC BY 2.0) |