Primi segni di ripresa degli avvoltoi asiatici Questo Grifone beccolungo Gyps tenuirostris sul nido è stato fotografato nel Bandhavgarh National Park in India (© Justbirds) In due articoli pubblicati nella pagina "Eventi & News" di questo sito a settembre u.s (precisamente Aiuta i reietti avvoltoi e La Lista Rossa degli Uccelli 2012) abbiamo parlato di avvoltoi, in particolare della minaccia di estinzione di tre delle specie di avvoltoii asiatici: il Grifone groppabianca Gyps bengalensis, il Grifone beccosottile Gyps tenuirostris e il Grifone indiano Gyps indicus, le cui popolazioni si sono ridotte di più del 99% degli effettivi dai primi anni 90 del secolo scorso. La causa di questo declino è stata individuata nell'utilizzo veterinario del farmaco diclofenac. Gli avvoltoi che si cibavano delle carcasse degli animali domestici a cui era stato somministrato il farmaco, morivano per gli effetti tossici dello stesso. Nelle ultime cinque ricerche dell'IUCN (Liste Rosse dal 2000 al 2012), le tre specie sono sempre state valutate "critically endangered". Anche in quella del 2012 lo stato di minaccia non è cambiato, ma inizia ad intravedersi qualche segno positivo per il futuro degli avvoltoi asiatici. Nel 2006 i governi di India, Pakistan e Nepal, grazie agli studi di organismi scientifici ornitologici e la pressione di ambientalisti e conservazionisti, proibirono l'uso veterinario del diclofenac. In una recente indagine condotta dalla Bombay Natural History Society (BNHS) in India e da Bird Conservation Nepal (BCN) in Nepal è stato rilevato che il numero degli individui di tutte le tre specie di avvoltoi è rimasto stabile negli ultimi anni, mentre prima della messa al bando del diclofenac, le poipolazioni diminuivano del 40% ogni anno. I risultati sono incoraggianti, affermano i due autori della ricerca, ma non sono sufficienti nè a cambiare lo stato di minaccia secondo l'IUCN nè ad abbassare la guardia in tutte le misura di tutela, locali e internazionali. In particolare sono necessari ulteriori studi per valutare il grado di tossicità di altri farmaci veterinari ancora largamente in uso nel Subcontinente Indiano. L'avvoltoio è un uccello che non gode della simpatia della gente comune, essendo visto come il simbolo della persona avida e rapace, pronta ad approfittarsi delle disgrazie altrui. Eppure questi animali, nutrendosi quasi esclusivamente di carcasse di animali, svolgono il ruolo di spazzini naturali e contribuiscono a mantenere pulito l'ambiente dove vivono, evitando il diffondersi di malattie. Eppure, in alcuni campi, gli avvoltoii sono visti con devozione: nel rito tibetano della sepoltura celeste, essi sono venerati e considerati una manifestazione dei Dakinis, gli equivalenti tibetani degli angeli; e in araldica l' avvoltoio è simbolo di misericordia, pietà e amore filiale: il simbolismo deriva dalla antica credenza che, in mancanza di cibo, nutrisse i piccoli con il sangue scaturito dalle ferite che si infliggeva sul ventre o sulle cosce. Negli ultimi anni il mondo scientifico e conservazionistico è comunque riuscito a creare nella gente comune un senso di rispetto verso queste creature; queste iniziative sono coordinate da un consorzio sovranazionale di organizzazioni di esperti, i programmi del quale si possono trovare sul sito internet Saving Asia’s Vultures from Extinction (SAVE) Leggi anche: Aiuta i reietti avvoltoi |