Penisola Antartica
l'Antartide più classica
8 - 18 gennaio 2017

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Intro

Per più di 2000 anni i filosofi postularono l’esistenza di un continente australe che potesse, con le sue terre, compensare il peso del mondo, impedendone il capovolgimento. I cartografi medioevali disegnarono un’ipotetica Terra Australis Incognita, che già allora incarnava l’idea della lontananza, della terra inospitale, della grande avventura. Quella terra era l’Antartide, scoperta solo nel 1829 da N. B. Palmer, un cacciatore di foche che si spinse con la sua nave fino all’odierna Penisola Antartica. In Antartide, nell’immenso continente di cristallo, nell’ultima frontiera del mondo, si arriva oggi con relativa facilità: numerose nazioni hanno in Antartide basi scientifiche di ricerca, e anche i turisti giungono in queste candide lande sempre più numerosi, rischiando a volta di turbare il delicatissimo equilibrio ecologico del continente. ORNITOUR è lieta di proporre, in collaborazione con la Oceanwide Expeditions, emozionanti crociere in Antartide e nelle isole subantartiche dell’emisfero occidentale. Le navi utilizzate dalla Oceanwide Expeditions per le crociere sono imbarcazioni predisposte per la navigazione tra i ghiacci e le avventure in condizioni estreme saranno sì avventure di cuore e di emozioni, ma la nave non farà mancare nessuna delle comodità di un hotel a cinque stelle, a partire dalle cabine, dotate di tutti i comfort di una camera d'albergo. Due parole soltanto per anticipare quello che, visto nella realtà, è quello che più si avvicina ad un mondo irreale. L’oceano antartico è disseminato di iceberg congelati in mille forme bizzarre, torri di ghiaccio che dividono i due blu, ugualmente profondi, di mare e cielo. Negli arcipelaghi australi che circondano l’Antartide le rocce sono incrostate da muschi e licheni e le distese di ghiaccio, colonizzate da alghe colorate, si trasformano in tappeti gialli, rossi e verdi. La superficie crespata dell’acqua si anima di tanto in tanto con flutti turbolenti da cui emergono i leviatani del mare, le balene, di cui si possono incontrare numerose specie. Contro il cielo turchese milioni di uccelli marini volano maestosi o frenetici, enormi albatros e piccoli candidi petrelli. Sulla terraferma torreggianti elefanti marini poltriscono tra eserciti di ridicoli e teneri pinguini che ballano il tip tap sulla terra ghiacciata. Una crociera in Antartide con la Oceanwide Expeditions sarà davvero l’esperienza di una vita, un viaggio irripetibile in una fiaba di ghiaccio. Di Oceanwide Expeditions Ornitour propone altre tre eccezionali crociere: Isole Svalbard, Mare di Ross e Falklands, South Geogia & South Orkney. Potete comunque visitare il sito istituzionale della Oceanwide Expeditions dove troverete decine di altre meravigliose crociere in Artide e Antartide, così come favolose gallerie fotografiche, diari di bordo e altre utilissime informazioni sulle destinazioni del tour-operator.

Itinerario in breve

1° giorno) Ushuaia. Imbarco sulla Plancius. Canale di Beagle
2° e 3° giorno) Passaggio di Drake
4°/8° giorno) Penisola Antartica
9° e 10° giorno) Passaggio di Drake
11° giorno) sbarco a Ushuaia

m/v Plancius

La Plancius, la motonave su cui effettueremo questa straordinaria crociera è stata costruita nel 1976 per scopi scientifici: essa fu per molto tempo usata, con il nome di Hr. Ms. Tydeman, come vascello di ricerche oceanografiche della Reale Flotta Olandese. Nel 2004 fu acquistata dalla Oceanwide Expeditions, ribattezzata Plancius ed interamente restaurata per ottemperare ai severi regolamenti SOLAS (Safety Of Life At Sea, sicurezza della vita in mare). La Plancius può ospitare 114 passeggeri in 53 cabine con servizi privati e docce: 4 cabine quadruple, 39 cabine doppie e 10 cabine superiori. La nave possiede una sala lettura/ristorante sul ponte n° 3 e una spaziosa sala osservazione (con bar) sul ponte n° 5: le ampie finestre panoramiche permettono di godere i paesaggi e gli uccelli marini anche quando le condizioni climatiche all’aperto siano proibitive. Sul ponte n° 3 esiste comunque la possibilità di camminare all’aperto. Il vascello è equipaggiato con un motore a propulsione elettrica/diesel che riduce in modo considerevole rumore e vibrazioni. La Plancius è equipaggiata con 10 Zodiacs, i gommoni ideati da Jaques Cousteau per le sue avventurose ricerche oceanologiche: queste imbarcazioni permettono di sbarcare in quasi ogni tratto di costa e in condizioni meteorologiche di ogni tipo.
 

Il Pinguino da collare è una delle tre specie di pinguini che potremo vedere durante la crociera (© Justbirds)


Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: per le cabine potete dare un'occhiata a questo link

Difficoltà: nessuna, ma chi soffre il mal di mare potrebbe avere qualche piccolissimo problema.

Bibliografia: The Complete Guide to Antarctic Wildlife, di H. Shirihai, Princeton University Press;
Collins Illustrated Checklist. Birds of Southern South America and Antarctica, di De La Peña & Rumboll, Harper Collins;
In considerazione del gran numero si uccelli marini, proponiamo la monografia relativa: Field Guide to the Albatrosses, Petrels and Shearwaters of the World, di Derek Onley e Paul Scofield, Christopher Helm.
Due avvincenti libri di avventure, diari di bordo di due delle più straordinarie imprese compiute da esseri umani:
Endurance. L'incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud, di Alfred Lansing, TEA
Ultimo parallelo, di Filippo Tuena, Il Saggiatore

Avvertenze: gli sbarchi a terra con gli zodiac rappresentano un aspetto estremamente importante della crociera. Le condizioni atmosferiche e del mare potrebbero però rappresentare un ostacolo insormontabile anche per gli zodiac e qualche escursione a terra potrebbe non essere possibile. In alcuni casi potrebbe essere necessario solo un cambiamento della sede prevista di sbarco, ma in altre aree si potrebbe render necessario la cancellazione dello sbarco previsto. Sul sito della Oceanwide Expeditions troverete tutte le informazioni relative a questo aspetto della crociera, così come la descrizione dettagliata della nave, tutti i “fringe-benefits” (stivali di gomma a disposizione gratuita dei crocieristi, parka in vendita a prezzi scontatissimi, etc...), una eccezionale galleria fotografica e tanto altro ancora

Costo del tour: a partire da Euro 5.950 in cabina quadrupla. La cabina singola, quando disponibile, ha un costo di 1.7 volte quello della cabina doppia base. Voli, pernottamenti e servizi a terra esclusi. Per le iscrizioni singole, Oceanwide Expeditions e Ornitour si impegnano a trovare eventuali partner di cabina.


Mappa interattiva





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Itinerario dettagliato    
1° giorno) la crociera inizia oggi a Ushuaia, dove ci imbarcheremo sulla Plancius, che sarà il nostro albergo galleggiante per undici giorni e dieci notti. Inizieremo la navigazione attraverso il Canale di Beagle, uno stretto che separa l'Isola Grande della Terra del Fuoco a nord dalle piccole isole a sud. Il canale deve il suo nome al celebre vascello su cui Darwin visitò questa regione. In queste fredde acque potremo osservare da vicino migliaia di uccelli marini di diverse specie: il Pinguino di Magellano, l’Albatros sopraccigli neri, il Petrello del Capo, il Fulmaro antartico, il Petrello tuffatore di Magellano, la Berta grigia, la Beccaccia di mare di Magellano, l'Anatra vaporiera di Magellano, uno strano incrocio tra un’oca ed un’anatra (il suo nome si riferisce al fatto che l’animale, incapace di volare, si muove sull’acqua pattinando con le ali ridotte a moncherini sollevando una nuvola di goccioline che assomiglia ad uno sbuffo di vapore) e l’Anatra vaporiera volatrice (l’unica di questo gruppo in grado di volare). Sulle rocce che frastagliano le sponde del canale stazionano anche grandi colonie di Otarie del Sudamerica, nelle quali gli statuari e criniti maschi controllano con attenzione il loro harem di femmine, più piccole e “glabre”.

2° e 3° giorno) due giorni di navigazione nel Passaggio di Drake (conosciuto in spagnolo come Mar de Hoces), il corridoio di oceano vasto 800 km, tra Capo Horn e le isole South Shetland, le isole che incoronano la Penisola Antartica, l’artiglio di ghiaccio che si estende verso nord-est dalla massa continentale antartica. Il Passaggio di Drake fu chiamato così in onore del corsaro Francis Drake: la sua flotta fu quasi cancellata dalle tempeste di Capo Horn nel settembre del 1758, ma l’unica nave sopravissuta, spinta a sud, scoprì la comunicazione tra gli oceani Atlantico e Pacifico. Capo Horn viene indicato convenzionalmente come il punto più meridionale del Sudamerica, ma non lo è in realtà poiché la terra all’estremo sud del continente è Capo Froward. Ma è il promontorio di Capo Horn, celebre per la perigliosità e tempestosità delle sue acque, ad essere entrato nella leggenda: esso venne doppiato per la prima il 26 gennaio 1616 dalla spedizione olandese di Willem Schouten e Jacob Le Maire, che lo battezzarono Kaap Hoorn in onore della città di Hoorn, luogo di nascita di Schouten. Lungi dall’essere una semplice navigazione, la traversata del Canale di Drake sarà una festa del seawatching e, mentre abbandoneremo le acque subantariche per entrare nelle fredde distese dell’oceano antartico, in prossimità della Convergenza Antartica (la ristretta fascia di mare circondante il continente antartico dove le acque fredde antartiche che salgono da sud si incontrano con le acque relativamente più calde delle zone subantartiche o temperate), il numero di uccelli marini aumenterà ad ogni miglio marino percorso. Passeremo molto tempo sul ponte con la macchina fotografica e il binocolo in mano, ma avremo anche tempo per dedicarci alla teoria del birdwatching, documentandoci con la ricca biblioteca di bordo e ascoltando le lezioni magistrali di naturalisti ed oceanologi dello staff della Plancius.

4°/8° giorno) la crociera entra nel vivo con l'attraversamento dei canali che separano le innumerevoli isole ghiacciate del continente bianco. Le isole variano in grandezza da piccoli iceberg a grandissime estensioni di terra, alcune delle quali sede di permanenti stazione scientifiche di ricerca, sia essa zoologica, geologica o meteorologica. Molte isole e canali portano il nome degli scienziati, navigatori e avventurieri che scoprirono queste terre (in bibliografia inseriamo alcuni testi su queste avventure, specificamente quelli che descrivono le gesta epiche di tre giganti dell'esplorazione antartica: Scott, Amundsen e Schackleton). La sequenza delle visite e degli sbarchi con gli Zodiac è qui fornita solo come linea guida perché, come accennato nell'introduzione, essa potrebbe variare per esigenze organizzativa o avverse condizioni meteorologiche. Appena usciti dal Canale di Drake ci avvicineremo alla Penisola Antartica, un artiglio di terra ghiacciata che si proietta dalla massa continentale antartica, pressochè circolare. Il paesaggio antartico è affascinante, una delle bellezze assolute della Terra; pinnacoli di ghiaccio dagli incredibili riflessi colorati, montagne innevate, acque ribollenti. E in ogni sezione di questo paradiso, acqua, aria e terra, migliaia di forme viventi, uccelli, cetacei, foche. Passeremo vicino alle Melchior Islands e imboccheremo poi il Canale di Schollaert tra le due grandi isole Brabant e Anvers. Continueremo poi verso sud sfiorando l'isola Cuverville e la minuscola Danco, dove sbarcheremo. Metteremo piede anche sulla terra della spettacolare Baia di Neko. Proseguiremo per, nomen omen, la Paradise Bay, con i suoi fiordi e una miriade di iceberg. Imboccheremo poi il Neumayer Channel sperando di aver ottenuto il permesso di sbarcare a Goudier Island, per visitare la stazione scientifica britannica di Port Lockroy. Se possibile il passaggio successivo, quello attraverso il Lemaire Channel, sarà ancora più suggestivo; raggiungeremo le isole Petermann e Pleneau. Torneremo poi sui nostri passi, le nostre onde, verso Melchior Islands. Ecco una selezione di quello che potremo vedere, dal ponte della nave o durante i nostri sbarchi a terra. Naturalmente il pezzo forte di ogni crociera è rappresentato dagli uccelli marini, che spesso si avvicinano alle imbarcazioni, permettendo fotografie eccezionali; potremo vedere i grandi albatros, come l’enorme Albatros urlatore e i più piccoli Albatros sopraccigli neri, Albatros testagrigia, Albatros mantochiaro e Albatros reale meridionale; vedremo le possenti Ossifraga del nord e Ossifraga del sud (nomi fuorvianti perchè entrambi i massicci petrelli sono tipici dell'emisfero australe), il Fulmaro australe, il Petrello del Capo, il Petrello azzurro, i due (difficilissimi da distinguere l’un dall’altro) prioni, il Prione beccosottile e Prione antartico, il Petrello mentobianco, il Petrello piumoso, l’Uccello delle tempeste di Wilson, l’Uccello delle tempeste pancianera e molte altre specie. Durante gli sbarchi vedremo brulicanti colonie di Pinguini papua, Pinguini di Adelia e Pinguini dal collare, spesso terrorizzati dai voli pirateschi di Stercorari bruni che tentano di predare le uova e financo i piccoli. A fianco delle colonie di pinguini potremo vedere meno fitti raggruppamenti di cormorani, Cormorani imperiali e Cormorani occhiblu. I mammiferi marini sono un'altra caratteristica delle crociere naturalistiche, sia artiche che antartiche; avremo ottime chances di ammirare diverse specie di balene, le più probabili delle quali sono la Megattera e la Balenottera minore. A terra potremo vedere anche Foche di Weddell, Foche cancrivore e Foche leopardo.

9° e 10° giorno) navigheremo ancora lungo il passaggio di Drake e avremo ulteriori possibilità di vedere e fotografare uccelli pelagici e cetacei.

11° giorno) arrivo a Ushuaia e sbarco.
 

Le "anatre vaporiere" sono uno strano incrocio tra oche e anatre (il loro nome si riferisce al fatto che gli animali, incapaci di volare, si muovono sull’acqua pattinando con le ali ridotte a moncherini sollevando una nuvola di goccioline che assomiglia ad uno sbuffo di vapore). Quella nella foto è l'Anatra vaporiera di Magellano, una delle quattro specie di questo gruppo, a distribuzione esclusivamente sudamericana (© Luis Alejandro Bernal Romero, CC BY-SA 2.0)




Il canale Lemaire, una delle più spettacolari aree dell'Antartide (© Brocken Inaglory, CC 3.0 Unported)




Vedremo diverse colonie di Pinguini papua (© Liam Quinn, CC BY-SA 2.0)




Così come vedremo due specie di cormorani tipici delle fredde acque dell'Antartide occidentale, il Cormorano occhiblu e il Cormorano imperiale, quest'ultimo illustrato nella foto (© Jerzy Strzelecki, CC BY 3.0)




L'Ossifraga del nord e l'Ossifraga del sud (quest'ultima illustrata nella foto), sono due grossi petrelli che, contrariamente al loro nome, hanno entrambi distribuzione australe (© Graham Curran, CC BY-SA 3.0)




Una Foca di Weddell a Neko Harbor (© Jerzy Strzelecki, CC BY 3.0)
 
Tierra del Fuego
E' possibile fermarsi a Ushuaia qualche giorno in più alla fine della crociera (o arrivare qualche giorno prima dell'imbarco) per godersi, sia dal punto di vista paesaggistico che zoologico, la Terra del Fuoco. Ushuaia è la capitale della provincia argentina di Tierra del Fuego: situata a 55° gradi di latitudine sud, è la città più meridionale del mondo. La Terra del Fuoco deve il suo nome a Ferdinando Magellano, che la scoprì nel 1520; navigando vicino alla costa, Magellano vide i molti fuochi accesi dai locali indios, gli Yaghan, e cambiò il nome originario di quella regione, chiamata allora “terra del fumo”, in Tierra del Fuego. I paesaggi fuegini sono di una bellezza assoluta, tempestati come sono di ghiacciai, vette innevate, foreste di betulle nane, laghi cristallini, torbiere e coste marine rocciose, incise in fiordi e baie. Il Parco Nazionale della Terra del Fuoco si estende intorno alla città di Ushuaia. Le pianure spazzate dal vento che arrivano a ridosso della città sono punteggiate da uccelli e il lago Roco ospita alcune specie acquatiche di grande interesse. Sulla steppa patagonica scorrazzano branchetti di Tinami di Patagonia (uccelli affini alle nostre pernici), e splendide Oche di Magellano, Oche testagrigia e Oche testarossiccia brucano sulle torbiere (queste tre specie, a volte chiamate in italiano “bernaccia” appartengono al genere Chloephaga, endemico del Sudamerica e tipico delle aree più fredde ed impervie del continente). Sugli specchi d’acqua nuotano placidi Svassi giganti, Anatre beccogiallo, Fischioni del Cile, Anatre crestate (questa specie assomiglia un po’ alla nostra Anatra marmorizzata). In cielo volano rapaci come l’Avvoltoio tacchino, l’Aquila poiana pettonero, il Caracara meridionale, il Caracara chimango. Ma il rapace più atteso è il mitico Condor delle Ande. Lungo la costa zampettano limicoli e volano uccelli marini: Cormorano imperiale, Cormorano di Magellano, Beccaccia di mare nerastra, Pavoncella meridionale, Stercorario del Cile, Gabbiano dei delfini, Gabbiano del kelp, Gabbiano monaco, Sterna del Sudamerica, Corriere pettorossiccio, Piro piro dorsobianco. Il Parco Nazionale della Terra del Fuoco è un mosaico di paesaggi spettacolari: laghi e torrenti, ghiacciai e praterie e, soprattutto, foreste di betulle (tre specie del genere Nothofagus, conosciute localmente con i nomi di ñire, lenga e coihue). Su questi alberi si arrampicano splendidi Picchi di Magellano, il più grande dei picchi sudamericani. Tra le altre numerose specie che vivono nel parco ricordiamo il Parrocchetto australe, il Cinclode panciascura, il Corritronchi panciabianca, il Tordo australe, il Merlo australe, l’Elenia crestabianca, il Diucon, il Rayadito codaspinosa, il Lucarino mentonero, il Fringuello di sierra di Patagonia, il Fringuello giallo di Patagonia, il Passero collorossiccio. Il parco ospita anche venti specie di mammiferi e, se non è facile incontrare qualcuna delle specie di carnivori del parco (tra cui il Puma) è invece molto semplice incrociare piccoli branchi di Guanachi (uno dei quattro Camelidi sudamericani e uno dei due, insieme alla Vigogna, autenticamente selvatici). Chi avesse più tempo a disposizione e volesse allontanarsi un poco da Ushuaia potrebbe visitare il ghiacciaio Martial, il migliore posto dell’area dove osservare il Tinocoro panciabianca (i Tinocoridi sono strani uccelli a metà strada tra i piccioni e le pernici).

L'Oca di Magellano è una delle tre specie di "bernacce" (oche del genere Cloephaga) che potremo vedere in Patagonia, prima di imbarcarci per l'Atlantic Odyssey (© Danilo Lombardi)




Il Picchio di Magellano è uno dei più bei picchi del mondo (© Serge Ouachée, Creative Commons 3.0 Unported)




Il Guanaco è uno dei due Camelidi selvatici del Sudamerica (l'altro è la Vigogna, mentre Lama e Alpaca sono forme domestiche). Vedremo piccoli branchetti di questo grazioso mammifero correre sulla steppa patagonica (© Danilo Lombardi)




L'Anatra crestata è diffusa in Sudamerica dalle lagune d'altura delle Ande fino alle coste della Tierra del Fuego; ne esiste una popolazione isolata alle Falklands. Come si può vedere assomiglia alla nostra Anatra marmorizzata (© Danilo Lombardi)


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