Ecuador
Ande (Mindo, Papallacta, Cotopaxi) & Amazzonia (Selva Lodge)
7 - 24 luglio 2016
6 - 23 ottobre 2016

Scarica e leggi
il testo in PDF
Galleria Trip Report


Intro

Il Sudamerica è conosciuto come “the Bird Continent”, il continente degli uccelli; con le sue 3000 e più specie, l’America del Sud è il continente con la più ricca avifauna. La posizione geografica dell’Ecuador, la discreta rete stradale e la presenza di lodge e alberghi di buona levatura, fanno di questa nazione la meta preferita di tanti birdwatcher appassionati di Neotropici, che possono trovare, in un’area relativamente poco vasta, due delle più suggestive regioni del Sudamerica e del mondo: le Ande e l’Amazzonia. E questo Ornitour in Ecuador ci porterà proprio là, nelle foreste subtropicali andine, sulle sterminate distese del paramo, nel magico mondo d’acqua amazzonico. La cordigliera delle Ande, spina dorsale del Sudamerica, offre paesaggi stupendi e uccelli di prima grandezza; visiteremo l’area ornitologicamente più ricca e famosa dell’intero continente: Mindo. Altre mete della vacanza sono il celeberrimo vulcano Cotopaxi e il passo di Papallacta. Durante il nostro soggiorno sulle Ande pernotteremo in un piccolo albergo della capitale, gestito da una famiglia italiana (con quel che ne consegue dal punto di vista dell’ospitalità e della cucina) mentre durante l'esplorazione delle foreste nebulose di Mindo, pernotteremo quattro notti al Sachatamia Lodge e due notti al Bellavista Lodge, celeberrimo per uno dei suoi uccelli più ricercati, la Pitta formichiera gigante. Highlight della permanenza a Mindo saranno un'escursione ad un torrente della foresta, dove la specie target sarà l'Anatra dei torrenti, e la visita ad un lek di Galletti di roccia delle Ande, dove assisteremo ai voli chiassosi e frenetici dei maschi di questa straordinaria e supercolorata cotinga. In Amazzonia pernotteremo sei notti al lodge La Selva, sul Rio Napo. La foresta e le lagune intorno al lodge, situato all'interno del Parco Nazionale Yasuni, rappresentano l'area più ricca di uccelli di tutta l'Amazzonia ecuadoreña! Aiutati dallo staff naturalistico del lodge, potremo vedere le mille forme della meravigliosa fauna locale, naturalmente uccelli, ma avremo anche qualche chance di incontri emozionanti con i leggendari felini amazzonici, Giaguaro e Ocelot su tutti. Ornitour ha visitato l'Ecuador per la prima volta nel 1999 e questo sarà il suo quarto viaggio. E' possibile agganciare il tour estivo alla crociera alle Isole Galapagos, una delle mete più suggestive per i naturalisti, e per i birdwatcher in particolare.



Alla famiglia dei Bucconidae, endemica dei Neotropici, appartengono uccelletti dai nomi suggestivi quali monaca, monachina e piumino. I piumeini, in particolare, sono uccelli letargici che stanno immobili lunghi periodi sui rami, effettuando improvvisi voli a caccia dei grossi insetti di cui si cibano, similmente ai nostri pigliamosche (© Joel Rosenthal, CC BY 2.0

 

Il Colibrì spadaccino è una delle decine di specie di colibrì, dai nomi evocativi e magnifici piumaggi che vedremo durante il tour; ogni ambiente, le foreste subtropicali d'altura, il paramo spazzato dal vento e la lussureggiante jungla amazzonica, ha la sua ricca congrega di colibrì e noi cercheremo di vederne il maggior numero di specie (© Joseph C Boone, CC BY-SA 3.0)


Mappa interattiva



Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Quito via Madrid
2° giorno) trasferimento a Mindo. Yanacoha Road
3°/7° giorno) Mindo
8° giorno) ritorno a Quito
9° giorno) Cotopaxi National Park
10° giorno) Papallacta Baeza Road. Papallacta Pass
11° giorno) volo Quito - Coca. Trasferimento in battello a La Selva Lodge
12°/16° giorno) La Selva Lodge
17° giorno) volo Coca - Quito e coincidenza per Madrid
18° giorno) volo Madrid - Milano


Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: ottimi lodge a Quito, Mindo e al Rio Napo

Difficoltà: un trekking impegnativo per il lek del Galletto di roccia a Mindo. Condizioni climatiche difficili (caldo umido) sul Rio Napo

Bibliografia: The Birds of Ecuador, Volume 2: Field Guide, di Robert Ridgely & Paul J Greenfield, Christopher Helm

Costo del tour: Euro 3.990

Numero massimo di partecipanti: nove


Tutti gli Ornitour
in America Meridionale

Trinidad & Tobago Venezuela. Tepui & Orinoco Ecuador Patagonia & Tierra del Fuego
Venezuela. Ande & Llanos Galapagos Brasile Cile


Itinerario dettagliato    

1° giorno) volo Iberia Milano Linate – Quito, via Madrid. Arrivo a Quito e trasferimento all’Hostal Las Alpes, nel centro della capitale, dove pernotteremo. Il nome dell’hotel non trae in inganno; in effetti il suo arredamento ricorda molto una baita alpina. Ma gli uccelli che ne frequentano il patio e i giardini non lasciano spazio ad errori: sui fiori del delizioso piccolo chiostro, volano tre specie di colibrì e sui tetti dell’hotel si possono vedere Gheppi americani, Tordi giganti e Tortore orecchiute.

2°/7° giorno) ci trasferiremo oggi a Mindo, dove pernotteremo quattro notti al Sachatamia Lodge e due notti al Bellavista Lodge. Il Sachatamia è un lodge recentemente costruito: piuttosto spartano come costruzione, ha l’enorme vantaggio di essere al centro di una delle più belle foreste del Sudamerica, il birding-spot più famoso dell’intero continente. A Mindo sono state censite 430 specie di uccelli, incluse 20 specie endemiche del Chocò (la regione che comprende la Colombia occidentale e il nord-ovest dell’Ecuador) e una, l’Aracari beccochiaro, endemico dell’Ecuador. Sulla strada per Mindo, ci fermeremo ad esplorare la regione di Yanacocha, caratterizzata dalla presenza di piccoli boschi e di grandi distese di paramo, la tipica prateria andina; lungo la strada di Yanacocha sono stati piazzati, dalla locale società di protezione della natura, molti dispenser di acqua zuccherata, a cui vedremo affaccendarsi centinaia di colibrì di diverse specie, dalle più comuni, come il gigantesco (si fa per dire) Alazaffiro, al minuscolo e spettacolare Smeraldo delle Ande, con più di una chance di vedere il Fiocchetto pettonero, il più raro colibrì dell'Ecuador, di recente riscoperto a Yanacocha. Poco prima di Mindo ci fermeremo in prossimità del Tandayapa Pass, dove saremo ospiti di un birdwatcher americano che ha eletto la foresta tropicale a sua dimora; grazie ai bird-feeders che Tony ha piazzato nel giardino di casa sua, nell'Ornitour del 2004 abbiamo visto, in mezz'ora, 22 specie di colibrì! (la conta finale del viaggio è stata di 47 specie). Il colpo d'occhio che offre il paesaggio di Mindo è magnifico e la foresta temperata subtropicale che si stende in prossimità del villaggio è di una bellezza mozzafiato, con i suoi giganteschi alberi incrostati di muschi e bromelie, le felci arboree alte come palazzi, le liane intricate e le enormi foglie. All’interno di questa foresta sembra che non ci siano uccelli, ma, fermandosi ad ascoltare, aiutati dalla nostra espertissima guida locale, potremo localizzare uccelli coloratissimi, come il Quetzal testadorata, l’Aracari beccochiaro, il Parrocchetto barrato, il Motmot rossiccio. E vedremo una torma di altri graziosissimi colibrì dai nomi suggestivi, come la Fatina capoviola, il Brillante imperatore, il Coronetto pettocastano, l’Eliangelo dalla gorgiera, la Silfide codaviola; e forse potremo vedere lo spettacolare Tarabuso del sole e la sua straordinaria parata nuziale. Effettueremo un’escursione nella foresta, fino ad una cascata dove vedremo il Merlo acquaiolo capobianco, la bellissima Anatra dei torrenti. Uno dei momenti più emozionanti (e faticosi!) del soggiorno a Mindo sarà l'escursione ad un lek di Galletti di roccia delle Ande, uno degli uccelli più belli dell'intero Sudamerica; seduti su scomode panchine di roccia e con il sottofondo di una cacofonia di urla e strepiti, assisteremo allo spettacolo dei maschi che schizzano in aria, allargano le ali, litigano tra di loro, alla ricerca della migliore femmina a disposizione. Al Bellavista Lodge cercheremo assiduamente la Pitta formichiera gigante, la specie più ambita di questa regione, e insieme ad essa potremo vedere il Barbetto tucano, una specie rara che è considerata da BirdLife International "quasi minacciata", il Trogone mascherato, il Picchio possente, il Tucano montano beccoplaccato, il Beccogrosso panciagialla. E vedremo molte specie dei tipici uccelli delle foreste sudamericane, mimetici ed elusivi, ma non abbastanza da sfuggire alla bravura della nostra guida; tra di essi, ricordiamo per la loro bellezza, il Guanciariccia striato, il Cacciarami fiammato e il Rampicatore montano. Nei pressi del lodge ci fermeremo in una foresta che offre le maggiori possibilità di vedere uno degli uccelli più rari dell'area, il Fringuello tanagra. A proposito di tanagre, il Sudamerica conta decine di specie di questi meravigliosi uccelletti, appartenenti alla famiglia dei Thraupidae; a Mindo ne potremo vedere molte specie (alcune di esse frequentano le mangiatoie preparate dal personale dei lodge dove soggiorneremo), tra cui Tanagra montana mentonero, Tanagra verde erba, Tanagra facciaflammea, Tanagra nucadorata, Tanagra golarossiccia, Clorofonia beccogiallo, Clorofonia pettocastano, Clorofonia pettogiallo, (le clorofonie sono anch'esse tanagre). In foresta non è mai facile vedere rapaci, ma abbiamo buone chance di incrociare la possente Aquila nerocastana, l'elegante Aquilastore ornato, il Falco di foresta barrato, lo Sparviere dal semicollare. Cercheremo con attenzione una specie straordinaria, appartenente a quel gruppo di uccelli bizzarri che sono le cotinghe: l'Uccello parasole caruncolato; le due caratteristiche del nome sono quanto mai azzeccate: il ciuffo che si alllarga sulla testa assomiglia davvero ad un ombrello parasole e dal petto gli pende una caruncola lunga 35 centimetri, ricoperta di piume e che il maschio gonfia durante il complicato display nuziale. E cercheremo un'altra specie interessante, lo splendido Manachino aliricciute, che forse avremo la fortuna di vedere durante il display nuziale: come quasi tutte le specie di manachini (la famiglia dei Pipridae è endemica delle regioni Neotropicali) questa bestiola schizza in aria dal ramo dove è posato, emettendo suoni schioccanti e striduli fischi. L'esperienza della nostra guida si mostrerà al meglio nelle escursioni notturne, alla ricerca di gufi e succiacapre; a Mindo potremo vedere l'Allocco banderossicce, l'Allocco maculato e il Succiacapre codalira.

8° giorno) effettueremo le ultime escursioni nella foresta di Mindo e nel pomeriggio torneremo a Quito, dove pernotteremo altre tre notti all’Hostal Las Alpes.

9° giorno) escursione al Parco Nazionale del Cotopaxi; per avere le migliori chances di un proficuo birdwatching partiremo in primissima mattina; le condizioni atmosferiche infatti, per solito belle al mattino, si guastano un poco al pomeriggio, quando non sono infrequenti foschia e piovaschi. Il parco, dominato dal Cotopaxi, il più alto vulcano attivo al mondo, offre la possibilità di osservare uccelli di ambienti diversi: gran parte del parco è costituito da paramo, una prateria umida spesso spazzata dal vento, e interrotta qua e là da paludi e lagune, ma ci sono anche arbusti e boscaglia, piccole gole e qualche boschetto. Cominceremo la salita cercando, all’ingresso del parco, la Civetta delle tane e proseguiremo cercando le decine di specie di Passeriformi che frequentano i prati e i cespugli lungo la strada; tra di essi spiccano per bellezza i colibrì, tra cui ricordiamo l’Orostella del Chimborazo, il Colibrì gigante che, come dice il nome, è il più grosso colibrì del Sudamerica, il Tiranno terragnolo capouniforme, il Cinclode beccorobusto, uno degli “stranissimi” Passeriformi neotropicali (vedremo cinclodi, conibecchi, tiranni terragnoli, pitte formichiere, fornai, canestrai e altre amenità del genere). Ci fermeremo alla splendida Laguna de Limpiopungo, dove, sull’acqua e sulle praterie umide circostanti, vedremo Codoni beccogiallo, Alzavole marezzate, Gabbiani delle Ande, Pavoncelle delle Ande, Beccaccini nobili, Folaghe ardesia, Falaropi di Wilson, Piro piro solitari. Potremmo vedere anche qualche rapace: soprattutto il Caracara caruncolato, la Poiana della puna e il Falco aplomado. Arrivati quasi in cima al Cotopaxi, proprio sotto il nevaio che ne disegna la vetta, cercheremo nelle praterie e nei campi di lava uno dei limicoli (ma assomiglia di più a una pernice) più rari al mondo, il Tinocoro panciarossiccia.

10° giorno) oggi percorreremo la strada che porta a Baeza, concentrandoci sul passo di Papallacta, situato a 3960 metri di altitudine. Quest’area offre eccellenti opportunità di vedere molte delle specie che vivono negli arbusti di Polylepis, come il magnifico Conibecco gigante, la spettacolare Tanagra capodorato, il Tucano montano becconero. Ma il target principale di oggi è il mitico Condor delle Ande, che speriamo di veder volare insieme agli altri rapaci tipici della zona (in verità il Condor non è un rapace: tutti i tassonomisti sono ormai d’accordo sul fatto che il Condor delle Ande e tutti gli altri avvoltoi americani siano in realtà delle cicogne “modificate”). Tra le altre specie che potremo vedere oggi ricordiamo: Codaspino cincia delle Ande, Pitta formichiera camoscio, Pigliamosche pettorossiccio, Tirannetto bandebianche, Tiranno averla becconero, Pispola del paramo, Tanagra montana panciascarlatta, Tanagra capodorato.

11° giorno) voleremo oggi da Quito a Coca, attraversando le Ande; ci recheremo poi all’imbarcadero dove un emozionante viaggio in battello ci porterà al nostro lodge. Arriveremo in tempo per una prima esplorazione della foresta intorno al lodge, dove pernotteremo sei notti.

12°/16° giorno) il Rio Napo è semplicemente uno dei “top birding spots” del mondo. In questa regione si possono vedere sette diverse specie di tinami, 19 di pappagalli, sette tucani, otto cotinghe (gli uccelli più spettacolari!), 34 specie di tanagre, undici di piumini e 50 di formichieri. Ma, al di là del numero di specie, che comunque non sono mai, a causa della vegetazione fitta e intricata, facili da osservare, l’esperienza amazzonica è unica e ogni momento può portare emozioni incredibili, come l’avvistamento di un Giaguaro o di un Ocelot, l’incontro con una tribù di scimmie o con uno stormo di uccelli di una ventina di specie diverse. Quest’ultima è la caratteristica del birdwatching nelle foreste equatoriali: sembra che non voli nulla e poi, tutto ad un tratto, arriva un’ondata di uccelli, talmente compatta, talmente multicolore che risulta difficile identificarne in pochi minuti tutti i componenti. Fortunatamente, il lodge possiede strutture e uomini che ci metteranno in grado di vedere centinaia di uccelli (nell'Ornitour del 2004 ne abbiamo registrate 172 in quattro giorni!); tra gli uomini ricordiamo Rodrigo Herrera, la nostra guida passata e futura, la cui abilità nel localizzare, prima, e identificare, poi, una cosetta marrone nel folto della foresta è davvero stupefacente. Tra le strutture ricordiamo la fitta trama di sentieri disegnata lungo tutta la riserva, il "salt-lick" dove si riuniscono migliaia di pappagalli (vengono a mangiare il sale contenuto nel terreno di una scarpata di fronte alla quale è stato costruito un capanno) e, soprattutto, la "canopy tower", una torre d'osservazione costruita nella foresta: a quaranta metri di altezza saremo a tu per tu con il formicolio delle fronde più alte degli alberi amazzonici, l'unico modo per ammirare uccelli altrimenti impossibili da vedere; nell'Ornitour del 2004, dalla torre abbiamo visto, in un'ora, 56 specie di uccelli! In ogni habitat della foresta le osservazioni saranno ricche e spettacolari, a cominciare dalle gite in battello, con il quale visiteremo chiari e lagune e ci infileremo in canali e canalicoli, ogni metro dei quali potrebbe rivelare uccelli meravigliosi, come il Tarabuso del sole, che speriamo di vedere nel suo comportamento difensivo: quando l'animale si sente minacciato allarga le ali che dimostrano due grandi e splendidi "occhi" rossi, e come l'Airone tigrato rossiccio, l'Airone zigzag, l'Airone agami, il Pollo sultano azzurro, il Rallo boschereccio pettogrigio, lo Svassorallo americano (una delle tre specie mondiali di svassirallo, uccelli con caratteristiche di svassi, ralli e anatre), la Pavoncella bianconera, il Corriere dal collare, la Sterna beccogrosso. Come già a Mindo, non sarà facile vedere rapaci diurni, ma, appollaiati sulla torre di osservazione, saremo nelle migliori condizioni per vedere gli eventuali Nibbi bidentati, Nibbi beccosottile, Caracara neri, Caracara testagialla, Avvoltoi re, Avvoltoi testagialla maggiori che passassero da quelle parti. Potremo vedere anche qualche specie dei tozzi Galliformi delle foreste sudamericane, i Cracidae: Guan di Spix, Guan fischiatore golablu e Ciacialaca marezzato (il nome deriva dal monotono richiamo dell'animale: ciac-ciac-ciac). Gli alberi intorno al lodge ospitano decine di specie di uccelli, ben disposti a farsi ammirare e fotografare; in particolare, la vegetazione è piena di Hoazin, un uccello davvero peculiare, per diversi motivi: il suo apparato digestivo, ad esempio, è unico tra gli uccelli, per il fatto di  possedere, nella parte anteriore dell'esofago, un grosso gozzo utilizzato per una sorta di fermentazione batterica del cibo (proprio per questo l'animale ha un odore particolarmente sgradevole, tanto da essere conosciuto anche come "uccello fetente", e non è quasi mai cacciato per essere mangiato, né dagli animali né dagli uomini); i pulcini, poi, dispongono di una coppia di dita artigliate sul margine delle ali che permettono loro di arrampicarsi sui rami e anche questa caratteristica è unica fra gli uccelli attuali e ricorda l'Archaeopteryx e i dinosauri piumati ritrovati in Cina. Rodrigo ci porterà in diversi sentieri nella foresta, dove potremo vedere ogni ben di dio, come ad esempio il Piccione piombato, l'Ara gialloblu, l'Ara scarlatta, il Parrocchetto alicobalto (al "salt-lick" vedremo migliaia di pappagalli di quattro specie diverse), il Trogone dal collare (insieme ad altre tre specie di trogoni), il Martin pescatore rossoverde (insieme a tutte le altre specie di martini amazzonici), il Piumino collobianco (insieme ad altre sette specie di piumini, una famiglia tipica del Sudamerica), l'Aracari fasciato, l'ubiquitario e spettacolare Picchio ciuffogiallo (insieme ad altre otto specie di picchi), lo spettacolare Formichiere piumebianche, insieme a numerose altre specie di "formichieri", un'altra tipica famiglia neotropicale (durante l'Ornitour del 2004, Rodrigo ha persino scoperto una specie di formichiere mai registrata prima a La Selva, lo Scricciolo formichiero amazzonico!), il Beccaio cannella, il Beccaio capinero, la Titira codanera, il Manachino codafili, il Manachino capoazzurro, la Piha urlatrice (nome quanto mai azzeccato), la Cotinga golaprugna, il Corvo beccafrutta collonudo, l'Uccello parasole amazzonico, il Kiskadi minore, il Pigliamosche becco a barca, l'Attila cannella, il Donacobio, la Tanagra del paradiso, l'Eufonia panciarossiccia, il Mielero viola, il Cardinale capirosso, il Vaccaro gigante, il Cacicco groppagialla, l'Oropendola dorsorossiccio. Nelle escursioni serali potremo vedere l'Allocco zebrato, il Gufo crestato e, soprattutto, ben tre specie di nittibi, uccelli a metà strada tra un gufo e un succiacapre: Nittibio maggiore, Nittibio comune e Nittibio codalunga. Tra i mammiferi abbiamo già citato i leggendari carnivori, ma potremo vedere, con più facilità, tapiri, scimmie urlatrici, scimmie scoiattolo, tamarini, acouchi, uistiti e bradipi.

17° giorno) ritorneremo oggi, via fiume prima e in aereo poi, a Quito, dove ci trasferiremo all’Hostal Las Alpes per una rinfrescatina e una rapida cena. Andremo poi all'aeroporto di Quito per l'imbarco sul volo per Madrid.

18° giorno) arrivo a Madrid e coincidenza per Milano Malpensa. Arrivo a Milano e fine del viaggio.

 

Il Tordo maggiore è una specie molto comune in Ecuador. Sarà uno dei nostri primi incontri perchè frequenta parchi e giardini cittadini, anche il patio del nostro hotel a Quito! (© Tomfriedel, CC BY 3.0)




Un altro meraviglioso colibrì, che non dovrebbe scapparci nelle foreste di Mindo (© Joseph C Boone, CC BY-SA 3.0)




Il Barbetto tucano è una specie rara e minacciata di estinzione, ma fortunatamente è ancora abbastanza comune intorno al Sachatamia Lodge, dove frequenta addirittura le mangiatoie di frutta imbandite per gli uccelli (© Vince Smith, CC BY-SA 2.0)




Uno dei momenti più emozionanti a Mindo sarà la visita ad un lek di Galletti di roccia delle Ande: con il sottofondo di una cacofonia di urla e strepiti assisteremo allo spettacolo dei maschi che schizzano in aria, allargano le ali, litigano tra di loro, alla ricerca della migliore femmina a disposizione (© Bill Bouton, CC BY-SA 2.0)




Nella Laguna di Limpiopungo, al Cotopaxi National Park, vedremo numerose specie acquatiche, come questa Folaga ardesia (© DickDaniels, CC BY-SA 3.0)




Il paramo del Cotopaxi e di Papallacta ospita numerose specie interessanti di Passeriformi terricoli, come questo Tiranno terragnolo capouniforme
(© Josue Hermoza, CC BY-SA 3.0)




L'Hoatzin è un uccello davvero peculiare, per diversi motivi, uno dei quali è la presenza nel suo apparato digestivo di un grosso gozzo utilizzato per una sorta di fermentazione batterica: proprio per questo l'animale ha un odore particolarmente sgradevole, tanto da essere conosciuto anche come "uccello fetente"(© Alucard2100, Fotolia)




Il target principale delle nostre gite in battello a La Selva sarà il piccolo e rarissimo Airone zigzag, ma quello con l'Airone agami (illustrato nella foto), più comune e decisamente più bello, sarà comunque un incontro emozionante (© Chris Jimenez, CC BY-SA 2.0 )




I nittibi sono strani uccelli a metà strada tra un succiacapre e un gufo; appartengono alla famiglia, endemica dei Neotropici, dei Nyctibiidae. Sono campioni di mimetismo (assomigliano straordinariamente alla prosecuzione del ramo dove sono appollaiati), ma la nostra guida locale conosce i posatoi diurni (questi uccelli sono cacciatori notturni) delle tre specie di La Selva: il Nittibio codalunga, il Nittibio comune e il Nittibio maggiore, quest'ultimo illustrato nella foto (© Francesco VeronesiCC BY 2.0)




La Selva è un paradiso di pappagalli, di cui, se facessimo l'en plein, potremmo vedere 19 specie. La visita ad un salt-lick, un'area con particolari rocce ricche di sale, che i pappagalli frequentano per assumere i minerali di cui hanno bisogno, sarà uno dei momenti più emozionanti del tour. Quella illustrata nella foto è decisamente la specie più bella che potremo vedere, l'Ara scarlatta (© Benjamint444, GFDL 1.2)




Il Tordo formichiere striato appartiene alla famiglia dei Formicariidae. Questa famiglia di uccelli, a distribuzione esclusivamente neotropicale deve il nome alle abitudini di caccia: gli uccelli seguono gli eserciti di formiche che sciamano nelle foreste, per avventarsi su tutti i piccoli animali, per solito invertebrati, che le formiche, nel loro inarrestabile cammino, sollevano dal pavimento della foresta (© Chrystopher Canaday, Public Domain)


ornitour
via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
info@ornitour.it



   





info
la storia di ornitour
informazioni generali di viaggio
condizioni generali di viaggio
contatti



 

viaggi
birding tours
nature tours
oceanic odysseys
incoming tours
tours personalizzati
tours fotografici
wego

calendario 2016 per area
europa
nordafrica & vicino oriente
medio oriente
africa subsahariana
asia centrale e orientale
subcontinente indiano
sud-est asiatico
australia
oceano pacifico
oceano indiano
america settentrionale
america centrale
america meridionale
antartide


calendario 2016 per data
aprile 2016
maggio 2016
giugno 2016
luglio 2016
agosto 2016
settembre 2016
ottobre 2016
novembre 2016
dicembre 2016
capodanno 2017
2017

corredo
gallerie
trip reports
birdy
tour leaders
eventi & news
video
archivio