Camerun Gran Tour
Campo Ma'an, Korup, Waza, Benouè, Adamawa, Bamenda,
Mount Kupé, Bakossi Mountains, Sanaga River & Mount Camerun
1° - 16 marzo 2016
estensione post-tour 16 - 28 marzo 2016
estensione pre-tour 21 - 29 febbraio 2016


1° - 16 marzo 2017
estensione post-tour 16 - 28 marzo 2017
estensione pre-tour 20 - 28 febbraio 2017


Scarica e leggi
il testo in PDF
Galleria Trip Report


Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Douala via Parigi
2° giorno) trasferimento Mount Kupé
3°/6° giorno) Mount Kupé & Bakossi Mountains
7° giorno) trasferimento Bamenda
8° giorno) Bamenda Highlands
9° giorno) Mbingo Forest. Trasferimento Douala
10° giorno) Trasferimento Campo Ma'an
11° e 12° giorno) Reserve de Campo Ma'an
13° giorno) trasferimento Edea
14° giorno) Sanaga River
15° giorno) trasferimento Douala. Volo a Parigi
16° giorno) arrivo a Parigi. Volo a Milano

Estensione post-tour
1° giorno)
volo a Maroua e trasferimento Waza National Park
2° e 3° giorno) Waza National Park
4° giorno) trasferimento Garoua
5° giorno) trasferimento Benoué National Park
6° e 7° giorno) Benoué National Park
8° giorno) trasferimento Ngaoundaba
9° e 10° giorno) Adamawa Plateau
11° giorno) trasferimento Ngaounderé. Volo a Douala e volo a Parigi
12° giorno) arrivo a Parigi e coincidenza per Milano. Arrivo a Milano

Estensione pre-tour
1° giorno)
volo Milano - Douala via Parigi
2° giorno) trasferimento Buea
3° e 4° giorno) Mount Cameroon National Park
5° giorno) trasferimento Korup National Park
6°/8° giorno) Korup National Park
9° giorno) trasferimento Douala

Mappa interattiva



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: a Mundemba, Nyasoso e Campo Ma'an stanze molto “basic”, ma con servizi privati (anche se di acqua calda per la doccia non se ne parla). Hotel e lodge di buon livello a Bamenda, Edea, Waza, Benoué, Adamawa, e Buea. Il campeggio sul Monte Kupè, sul monte Camerun e al Korup National Park è, appunto, un campeggio: tutto il materiale, compresi i portatori, verranno forniti dall’organizzazione locale, ma le toilette saranno bush-toilets e l'igiene personale potrà essere fatta nei locali torrenti

Difficoltà: richiesto molto, molto adattamento ad alcune delle strutture ricettive (vedi sopra). Trekking estremamente impegnativi sul Mount Cameroon e sul Mount Kupé

Bibliografia: Birds of Western Africa, di Borrow & Demey, A & C Black

Costo del tour principale: Euro 3.900

Costo dell'estensione pre-tour
: Euro 1.400 (escluso volo)

Costo dell'estensione post-tour
: Euro 2.800 (escluso volo)

Numero massimo di partecipanti: dieci





Il suggestivo e in qualche modo inquietante ponte sospeso sul Mana River attraverso il quale si accede al Korup National Park (© Christos Astaras)


 

Il Gruccione nero, uno dei più bei gruccioni africani, è diffuso dall'Africa Occidentale a quella centrale. Nelle aree intorno al fiume Sanaga è abbastanza comune e spesso lo si può vedere sui fili elettrici! (© Dick Forsman)


Intro

Gli stati dell'Africa Occidentale che si affacciano sul golfo di Guinea sono tristemente celebri per la loro instabilità politica e le conseguenti guerre civili che li affliggono; e recentemente ci si è pure messo Mr. Ebola a complicare le cose. Una splendida eccezione è rappresentata dal Camerun, che offre al viaggiatore, sia esso interessato all'etnocultura o al naturalismo, la possibilità di incontrare realtà affascinanti. Il Camerun rappresenta l'ideale area di confine, dal punto di vista ornitologico, tra l'Africa Occidentale e il Centrafrica; molte specie osservabili in Camerun si incontrano anche in altri paesi dell'Africa Occidentale, ma un gran numero di esse sono ristrette alla fascia subequatoriale africana, e sette sono endemiche del paese. L'enorme numero di specie di uccelli registrate in Camerun (900 circa) riflette la varietà di ambienti del paese ed è ulteriormente spiegata dall'isolamento che le aree montuose di questa regione hanno subito nel tempo. Il Camerun si estende infatti dalla fascia arida del Sahel alle lussurreggianti foreste pluviali che si sono formate in virtù del clima equatoriale del sud del paese. Questo Ornitour in Camerun è molto impegnativo, per vari motivi, a partire dal trekking che è richiesto per vedere gli endemismi di montagna al clima caldo umido delle foreste pluviali di pianura, alla spartanità di alcuni lodge, alla necessità di campeggiare in alcune tappe del tour. Naturalmente il premio per tutte queste fatiche è l'incontro con alcune delle specie più rare, affascinanti e carismatiche dell'intero continente africano, se non del mondo intero! Il cuore del viaggio si sviluppa nelle aree montagnose del sud-ovest, ma per dare l'opportunità, a chi avesse tempo e danaro, di vedere tuttie le specie endemiche del paese, abbiamo ideato due estensioni, una pre-tour e un'altra post-tour. L'estensione pre-tour include il Monte Camerun e il Parco Nazionale di Korup; il Mount Camerun prevede un trekking molto impegnativo per vedere i due endemismi di quest'area, il Francolino del Camerun e lo Speirope del Camerun. La seconda parte dell'estensione pre-tour è il Korup National Park, un'area di foreste planiziali che ospita favolose specie di pianura, prima fra tutte lo straordinario Picatarte collogrigio. Nell'estensione post-tour proponiamo le aree settentrionali del paese, quelle che si affacciano nella regione del Sahel; in questa estensione potremo vedere solo due quasi endemismi: la Tortora di Adamawa (presente anche in Nigeria) e l'Amaranto di Reichenow (presente anche in Chad), ma i paesaggi dell'Adamawa Plateau, del Waza National Park e del Benouè National Park sono di una bellezza mozzafiato e i paesaggi di savana, le lagune e le foreste ripariali di questa regione realizzano i paesaggi dell'Africa vera, dell'Africa Nera. Per chi volesse effettuare solo il tour principale, abbiamo comunque inserito una nuova meta, che non abbiamo visitato nei precedenti Ornitour in Camerun, il Campo Ma'an Reserve: in questa riserva è stata scoperta una florida popolazione di Picatarte collogrigio, così che anche chi non partecipi all'estensione al Korup possa godere di questa fantastica visione. Il tour principale prevede l'esplorazione del monte Kupé e delle vicine Bakossi Mountains, le alture di Bamenda, la foresta umida planiziale che si stende lungo il fiume Sanaga e il già citato Campo Ma'an. La striscia di montagne del sud-ovest del Camerun si alza quasi improvvisamente dalla costa marina con il Monte Camerun, che con i suoi 4070 metri è la montagna più alta di tutta l’Africa Occidentale, e si dipana verso nord-ovest con il Monte Kupè, le montagne Bakossi e l’altopiano di Bamenda. Queste tre aree, insieme ad altri massicci isolati vicini, rappresentano il centro di evoluzione di tutti gli splendidi endemismi montani del Camerun: la mitica Averla di macchia del Kupè (insieme alla non-endemica, ma spettacolare Averla di macchia pettoverde), il Turaco di Bannerman, l’Occhiocarniccio fasciato, l’Apalis di Bamenda e i già citati Francolino del Camerun e Speirope del Camerun. Le aree centrosettentrionali del Camerun, proposte nell'estensione post-tour, sono le più ricche di animali e di uccelli in particolare: il Waza National Park è un mosaico di savana di acacia, paludi e prateria, il Benoué National Park è costituito da colline rocciose ricoperte da foreste di latifoglie (la cosiddetta Guinea Savanna) e l'altopiano di Adamawa, anche se pesantemente deforestato e trasformato quasi completamente in coltivi, ospita ancora spettacolari tratti di foreste a galleria, savana e prateria. Il tour prenderà le mosse da Douala, da dove partiremo alla volta di Campo Ma'an. Dopo la sicuramente fruttuosa ricerca del Picatarte collogrigio torneremo verso nord, dove ci fermeremo ad Edea per visitare la foresta pluviale che borda il fiume Sanaga. Partiremo poi alla volta delle montagne: prima il Monte Kupè, poi le montagne Bakossi e infine le alture di Bamenda. Torneremo poi a Douala, dove il tour finirà o continuerà, per gli iscritti all'estensione post-tour, con un volo a Maroua da dove partiremo alla volta del Parco Nazionale Waza, scendendo poi verso sud esplorando il Benouè National Park e infine l'Adamawa Plateau. Da Ngaoundéré voleremo a Douala e da qui in Italia. Per chi intenda partecipare all'estensione pre-tour, i primi giorni saranno dedicati al trekking sul Monte Camerun e poi ci si sposterà al Korup National Park (questa estensione è davvero molto impegnativa e richiede un'eccellente forma fisica e una grande adattabilità alle strutture ricettive molto, molto spartane del Korup e al campeggio sul Monte Camerun).




Un paesaggio del Waza National Park, nel nord del Camerun. L'ambiente principale è quello tipico del Sahel, la savana arida di acacia, ma sono presenti paludi e prateria. E' l'area migliore in Camerun dove osservare i classici mammiferi africani, sia erbivori, come gli elefanti della foto, che predatori (© Amcaja, Creative Commons ShareAlike 1.0)


Tutti gli Ornitour
in Africa Subsahariana

Sierra Leone Ghana Camerun Etiopia Uganda Kenya
Tanzania Angola Malawi Namibia & Okavango Sudafrica  


Itinerario dettagliato    

1° giorno) volo Milano - Douala, via Parigi; arrivo in tarda serata e pernottamento al Jet Hotel, molto vicino all’aeroporto.

2° giorno) per chi non è mai stato in Africa, le prime ore in Camerun, potrebbero portare un centinaio di lifers; sulla strada per il Mount Kupè potremo vedere, tra le altre specie: Poiana lacertiera, Avvoltoio delle palme, Piccione verde africano, Pappagallo cenerino, Rondone delle palme africano, Rondone codaspinosa macchiato, Bucero bianconero africano, Corvo bianconero, Tessitore di Vieillot. Raggiungeremo il villaggio di Nyasoso, la nostra base per l’esplorazione delle foreste afro-montane di Kupè e Bakossi, nel tardo pomeriggio. Pernotteremo quattro notti allo Women’s Centre e una notte campeggeremo nella foresta. Lungo il percorso ci fermeremo nei pressi di un’area di foresta planiziale dove potremo vedere tre specie di buceri: Bucero bianconero africano, Bucero fischiatore e Bucero casconero, e in un piccolo stagno dove vivono alcune coppie di Anatra di Hartlaub, l'unica anatra di foresta del continente africano. Alle falde del Mount Kupè ci fermeremo in una piccola foresta dove nidificano il Picchio crestagialla, il Pigliamosche del paradiso di Bates e il Tordo-pigliamosche rossiccio.

 

Vedremo diverse specie di buceri, come questo Bucero fischiatore (© Dick Daniels, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Il Piccione verde africano è uno dei Columbidi più colorati dell'Africa ed è abbastanza comune in tutto il Camerun (© Ennio Bezzone)
3°/6°giorno) il monte Kupé è un massiccio isolato che si eleva sulla pianura circostante. I 25 kmq di foresta montana primaria ospitano 320 specie di uccelli, incluse alcune tra le specie più rare di tutta l'Africa, prima fra tutte l'endemica Averla di macchia del Kupé, una specie registrata per la prima volta dopo 36 anni di assenza, nel 1989, seguita a ruota dall'Averla di macchia di Monteiro, riscoperta solo nel 1992, dopo un'osservazione del 1952 in Angola e una in Camerun del 1894! Nei tre giorni che passeremo in quest’area effettueremo diverse escursioni nei tre sentieri che partendo dal paese si inerpicano lungo i fianchi della montagna: Nature Trail, Max’s Trail e Shrike Trail (il più duro e l’unico dove è possibile vedere l’Averla di Macchia del Kupè). Fino a qualche anno fa in quest’area era ancora presente, e nidificante, il Picatarte collogrigio, ma oggi sembra non essere più presente. La foresta afro-montana del Mount Kupè è comunque straordinariamente ricca di uccelli, tra cui tutte le tre specie di trogoni africani (Narina, codabarrata e guancenude) otto specie di martin pescatori, sette indicatori, inclusi L'indicatore macchiato e il raro Indicatore di Zenker, ventuno specie di bulbul e diciassette di nettarinie. Ad ogni altitudine corrisponde una determinatà comunità di uccelli; così nel bush appena fuori il villaggio (situato a 600 metri) potremo vedere, tra le altre specie: Aquila crestalunga, Gimnogene africano, Astore nero, Turaco beccogiallo, Cuculo di Klaas, Cuculo smeraldino africano, Martin pescatore pigmeo africano, Barbettino groppagialla, Barbettino golagialla, Barbetto macchiegialle, Barbetto beccogiallo, Picchiolo africano, Rondine striata nera, Rondine d’Etiopia, Averla di macchia multicolore, Averla di macchia di Luhder, Averla di macchia grigioverde, Prinia fasciata, Prinia golabianca, Tordo africano, Occhiocarniccio golabruna, Pigliamosche del paradiso africano, Nettarinia superba, Nettarinia splendida, Averla di Mackinnon, Bulverde semplice, Nigrita frontechiara, Nigrita pettobianco, Nigrita pettocastano. Man mano che si sale nella foresta il birdwatching diventa più difficile, ma le specie che troveremo oltre i 1300 metri sono straordinarie: Trogone Narina, Trogone guancenude, Martin pescatore dorsocioccolato, Beccolargo fianchirossicci, Beccolargo testagrigia, Pigliamosche piedigialli, Ilia verde, Occhiocarniccio castano, Occhiocarniccio panciagialla, Occhiocarniccio collonero, Garrulo montano golabianca. Nelle aree più elevate del Mount Kupè, a 1600 metri, potremo vedere uccelli magnifici, come l’Averla di macchia pettoverde, il Tordo terragnolo di Crossley, la Cossifa montana, la Cossifa panciabianca, il Luì capinero, la Camarottera codabianca, il Codalunga verde, il Batmocerco faccianera. Anche se l’Averla di macchia del Kupè è presente nella foresta lungo lo Shrike Trail, avremo le migliori chances di osservare questo rarissimo uccello alle Bakossi Mountains, dove effetturemo un’escursione (o due, se falliremo l’averla alla prima uscita) in uno dei giorni della nostra permanenza a Nyasoso. La foresta afro-montana di Bakossi ha un’estensione dieci volte superiore a quella di Kupè; l’escursione sarà più facile perché la foresta primaria inizia direttamente dal villaggio di Kodmin, situato a 1300 metri. Già intorno al villaggio potremo vedere molte specie interessanti, come il Piccione oliva del Camerun, il Drongo vellutato, il Beccaformica di Woodehouse, il Dorsoliva di Fernando Po, l’Estrilda comune, la Nigrita testagrigia, il Tessitore becconero, il Tessitore collonero, lo Storno splendente splendido, lo Storno di Waller, il Puffino occhirossi, il Puffino piedirosa. Anche a Bakossi, man mano che ci inoltreremo nella foresta, gli uccelli diventeranno più difficili a vedersi, ma spesso, annunciati da un vociare concitato, un "mixed flock", a volte composto da decine di specie, metterà a dura prova le nostre capacità identificative. Picchi, bulbul, garruli, occhialini e silvidi volano frenetici da un albero all’altro; potremmo vedere, tra le altre specie: Averla cuculo di Petit, Averla cuculo golaviola, Bulverde oliva del Camerun, Bulverde minore, Bulverde montano occidentale, Bulverde indicatore, Bulverde testagrigia, Pigliamosche crestato panciabianca, Picchio di Elliot, Malimbe testarossa, Tessitore collonero. Tra un’appezzamento di foresta e l’altro ci sono radure dalle quali è possibile spaziare con lo sguardo in cielo, alla scoperta di, ad esempio, Aquila coronata, Astore pettorosso, Aquilastore di Cassin, Rondine serrata codaquadra. Sugli alberi e nel sottobosco ai bordi delle radure sarà più facile vedere uccelli come il Francolino squamato, il Cuculo oliva codalunga, il Turaco blu maggiore. La nostra guida locale ci accompagnerà nel posto migliore per l’Averla di macchia del Kupè: questa bestiola, dal magnifico piumaggio, ha un areale molto limitato (200 kmq tra Kupè e Bakossi) e la sua popolazione è stimata in meno di 25 esemplari. Aspetteremo in religioso silenzio di sentire il suo gracchiante richiamo, con cui di solito si annuncia, sperando di poterla ammirare da vicino, come ci è accaduto nell’ultimo Ornitour.


Potremo vedere fino a sette specie di indicatori. Questo Indicatore macchiato non è la più rara di tutte, ma è comunque una delle più ambite (© Ennio Bezzone)




I turachi sono una gioia del birdwatching africano; tra tour principale ed estensioni ne potremo vedere sei specie. Al Mount Kupè il Turaco beccogiallo è spesso bene in vista (© Shoshana Sommer, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 )




Il bellissimo richiamo dell'Occhiocarniccio golabruna (il nome, orribile, è chiarito dalla fotografia in cui si vede bene il pezzo di carne rossa che emerge dal sopracciglio) ci permetterà di localizzare l'uccelletto nel fitto della foresta (© Ennio Bezzone)




Questa magnifica e iridescente Nettarinia splendida trae vantaggio dall'usanza dei locali di estrarre linfa dalle palme (© Ennio Bezzone)
7° giorno) ci trasferiremo oggi a Bamenda, dove pernotteremo due notti in un discreto hotel alla periferia della città. L'hotel domina una brulla scarpata dove potremo vedere alcune specie interessanti, prime fra tutte il Gheppio volpino, che nidifica nelle vicinanze, e il Sassicolo di rupe imitatore, della sottospecie coronata, caratterizzata dal vertice bianco, per molti Autori già specie a sé stante.

8° giorno) le alture di Bamenda si estendono sulle pendici del monte Oku, che, con i suoi 3011 metri, è la seconda vetta dell'Africa Occidentale. Nonostante l'intensa deforestazione, le alture sono ancora ricoperte da qualche fazzoletto di foresta montana. Questa regione ospita tre endemismi, il superbo Turaco di Bannerman, l'Occhiocarniccio fasciato e l'Apalis di Bamenda. Cercheremo queste specie insieme alle altre specialità locali: il Barbettino verde occidentale, il Bubu pettogiallo, il Bubu montano, la Rondine di foresta, il Bulbul montano del Camerun, il Tessitore di Bannerman, la Nettarinia del Camerun. Tra le altre specie, più diffuse in Camerun e in Africa, ricordiamo le più interessanti: Poiana collorosso, Sparviere maggiore, Gruccione pettoblu, Trogone codabarrata, Upupa boschereccia testabianca, Tortora tamburina, Ballerina montana, Cossifa caponiveo, Cossifa capobianco, Averla di Mackinnon, Oriolo alinere, Pigliamosche crestato panciabianca, Estrilda capinera, Fringuello oriolo.

9° giorno) prima di iniziare il ritorno verso Douala, effettueremo un’escursione alla foresta di Mbingo, in un’area montuosa a nord di Bamenda, dove potremmo vedere altre specie interessanti, come il Lanario, la Tortora cannella, il Cuculo didric, il Rondone murino, il Rondone africano, il Gruccione pettoblu, il Pigliamosche crestato panciabianca, la Cincia panciabianca, il Garrulo di collina africano, la Nettarinia dal collare, la Nettarinia del Camerun, la Nettarinia duecollari settentrionale, la Nettarinia ciuffiarancio, lo Zigolo pettocannella, il Canarino frontegialla, il Beccasemi beccogrosso, il Vescovo giallo, l’Estrilda guancearancio. A Douala pernotteremo ancora al Jet Hotel.


Se ce la faremo, vedremo le cossife più rare della foresta, meno colorate e molto più difficili a localizzarsi che questa Cossifa capobianco, dalle abitudini molto meno riservate (© Ennio Bezzone)




La Rondine serrata di Fanti è la rondine serrata con le timoniere esterne più lunghe in assoluto; completamente nera, sotto favorevoli condizioni di luce, rivela una bellissima iridescenza verdastra (© Ennio Bezzone)

10° giorno) ci trasferiremo oggi alla riserva di Campo Ma'an, ai confini con la Guinea Equatoriale. Il parco protegge 700.000 ettari di foresta pluviale planiziale e rappresenta una splendida transizione biogeografica tra l'Africa Occidentale e l'Africa Centrale, nella quale potremo trovare ancora molte specie tipiche della prima a già qualche specie tipica della seconda. Inoltre, Campo Ma'an ospita una discreta popolazione di alcuni fantastici mammiferi, come il Gorilla di pianura, lo Scimpanzè, l'Ippopotamo pigmeo e l'Elefante di foresta (oggi universalmente riconosciuto come specie distinta dall'Elefante di savana). Pernotteremo tre nottti al Campo di Mohombo, un ecolodge costruito nel 2006 sotto l'egida del WWF.

11° e 12° giorno) come accennato nell'introduzione, lo scopo principale della visita a Campo Ma'an è quello di vedere il mitico, quasi mitologico, Picatarte collogrigio, una specie di difficile collocazione sistematica, verosimilmente un grosso "garrulo"; insieme al suo vicino parente, il Picatarte collobianco dell'Upper Guinea Forest (il bioma che si affaccia sul golfo di Guinea, ad ovest del Benin), sono gli unici due rappresentanti della famiglia dei Picatartidi: i tassonomisti non hanno capito bene, e non sanno ancora oggi, cosa diamine siano i due uccelli. Il momento migliore per vedere entrambe le specie è durante la stagione delle piogge, quando sia Campo Ma'an che Korup (il parco dove si è quasi sicuri di vedere il Picatarte collogrigio) sono inondati dalle piogge e assolutamente impraticabili. Ma i picatarte hanno l'abitudine di tornare, la sera, al loro territorio di nidificazione anche al di fuori della stagione riproduttiva. Saremo accompagnati, sia a Campo Ma'an che a Korup, da un'esperta guida locale che ci porterà nel posto giusto, dove attenderemo in religioso silenzio l'arrivo della straordinaria bestia. Ma Campo Ma'an offre, oltre al picatarte, un'avifauna assolutamente spettacolare. Come in tutte le foreste saranno i suoni a colpirci prima della visione degli uccelli: il rauco richiamo serale del Rallo nkulengu, lo strepitare dei grandi stormi di Pappagalli cenerini, la cacofonia delle diverse specie di buceri, come il massiccio Bucero casconero, il Bucero bianconero africano e il Bucero zampebianche, la risata ossessiva dello splendido Martin pescatore dorsocioccolato (dovremo scandagliare le fronde più alte degli alberi per vederlo). Dai sentieri che attraversano la foresta avremo l'opportunità di vedere gli splendidi Turaco di Ross, Turaco blu maggiore e Turaco beccogiallo. Diverse specie di picchi, barbetti & barbettini vivono nel parco; non particolarmente difficili da identificare: Picchio crestagialla, Picchio guancebrune, Picchio di Elliot, Barbettino marezzato, Barbetto pettovilloso, Barbetto beccogiallo, Barbetto gropparossa. Tutta un'altra storia per i bulbul, bulverdi o bulbruni che siano che frequentano, silenziosi e pressochè invisibili, gli strati bassi della vegetazione. Le numerose specie della foresta variano per pochi centimetri in dimensioni, per un niente di toni verdastri che sono più o meno verdastri, più o meno grigiastri (ma che sembrano tutti uguali!); contiamo sulla nostra guida locale che sa riconoscerli dalle vocalizzazioni: Bulverde di Xavier, Bulverde minuscolo, Bulverde minore, Bulverde macchiato (questo è facile!), Bulverde indicatore, Bulverde di Ansorge, a altri ancora. Altre specie di foresta che potremo incontrare sono: il Piccione verde africano, la Tortora tamburina, il Martin pescatore boschereccio, il Martin pescatore pettazzurro, il Cucal del Gabon, l'Averla cuculo blu, il Pettirosso di foresta, il Beccaformiche di Woodhouse, la splendida Eremomela caporossiccio, l'Eremomela del Senegal, l'Ilia verde, il Tordo pigliamosche rossiccio, i bellissimi Occhiocarniccio castano e Occhiocarniccio panciagialla (anche se coloratissimi, difficili da vedere poichè se ne stanno appollaiati immobili nel mezzo delle frasche), il Malimbe beccoblu, il Malimbe crestato, la Nigrita capogrigio, la Nigrita pettocastano. E poi una sequela di pigliamosche (Pigliamosche di Fraser, fuligginoso, del paradiso pettorosso, fosco africano, crestato testablu) e di nettarinie, una più bella dell'altra (Nettarinia di Fraser, bruna golablu, oliva occidentale, dal collare, pettoliva). Nelle aree più aperte cercheremo, in cielo, i rapaci che frequentano la savana circostante il parco, come l'Avvoltoio cappuccino, l'Avvoltoio delle palme, l'Astore cantante scuro e il Gimnogene africano, e nelle aree umide avremo buone occasioni di vedere la Pavoncella armata, l'Occhione del Senegal, l'Occhione macchiato.



Il più grosso turaco africano, costui, con un piumino per spolverare sulla testa, è il meraviglioso Turaco blu maggiore, che vedremo agevlmente a Campo Ma'an e al Korup National Park (© Tom Tarrant, he Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Forse la Nettarinia oliva non è la più bella di tutte, ma è quella che si lascia più facilmente fotografare; la vedremo in diversi habitat (© Alan Manson, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic)




Nelle aree aperte intorno a Campo Ma'an e anche nel nord del Camerun vedremo grandi stormi misti di avvoltoi, stormi in cui è sempre presente l'Avvoltoio cappuccino, il più piccolo della famiglia (© Ennio Bezzone)




13° giorno) oggi ci trasferiremo a Edea, una città sul fiume Sanaga, dove pernotteremo due notti. Arriveremo in tempo per dare un’occhiata alle sponde del fiume; il cielo è pieno di Nibbi bruni (o meglio, Nibbi beccogiallo, poiché quasi tutti i tassonomisti ritengono ormai che le popolazioni africane appartengono a una specie a sé stante), con qualche altro occasionale rapace, come il Falco pescatore, il Gheppio comune (prossimamente Gheppio africano), il Falco di palude e lo Shikra. Vedremo Aninghe africane, Pavoncelle armate, Garzette comuni, Aironi guardabuoi, Aironi intermedi, Ibis hadada, Ralli neri, e, se avessimo immensa fortuna, l’Airone tigrato crestabianca. Il ponte sul fiume Sanaga è sede di nidificazione della graziosa Rondine di Preuss, che svolazza sull’acqua del fiume insieme a Rondini rossicce, Rondini comuni, Rondini pettorossiccio e Balestrucci eurasiatici.

14° giorno) esploreremo oggi ancora le sponde del fiume Sanaga e uno splendido appezzamento di foresta pluviale planiziale che si estende dulla sponda orientale del fiume. Le specie target di quest’area sono due: la leggiadra Pernice di mare grigia e il Becco a forbice africano; entrambe si riposano sui banchi di sabbia che il calo del livello delle acque del fiume ha fatto emergere. Potremo vedere l’interessante tecnica di caccia del becco a forbice, che sfiora le acque del fiume con il becco spalancato per catturare i gamberetti sotto la superficie. Sulla rena zampettano molti limicoli, residenti, come la Pavoncella testabianca, la Pavoncella armata e il Corriere frontebianca, o migratori dall’Europa, come il Piro piro piccolo, la Pantana eurasiatica e il Gambecchio comune. Se avessimo fortuna potremmo incontrare la graziosissima Rondine blu golabianca. La foresta pluviale che si estende lungo la sponda orientale del fiume è un paradiso per gli uccelli; qui vedremo specie molto diverse da quelle di altura della prima parte del viaggio. Ecco l’elenco di ciò che vedemmo nell'ultimo Ornitour: Tortora tamburina, Tortora boschereccia macchieblu, Malcoa africana (uno splendido cuculo con il dorso bluastro e il becco giallo; alcuni Autori africani lo considerano una specie diversa dal malcoa che si trova in Africa orientale e meridionale: in questa sottospecie il dorso è verde e non blu), Cucal testablu, Rondone codaspinosa di Sabine, Ghiandaia marina golazzurra, Bucero crestabianca, Bucero zampebianche, Barbettino marezzato, Picchio macchiecamoscio, Bulverde beccosottile, Crombec verde, Pigliamosche di foresta dai sopraccigli, Pettirosso di foresta (una delle cinque specie di Pettirosso di foresta, secondo gli ornitologi africani, solo una secondo la tassonomia che seguiamo in questo website), Nettarinia brunastra, Nettarinia di Reichenbach, Nettarinia verde minore, Nettarinia golablu, Nettarinia carmelitana, Nettarinia panciablu, Nettarinia di Fraser, Malimbe culorosso, Malimbe panciarossa, Malimbe crestato, Tessitore arancio, Tessitore mantogiallo, Quelea testarossa, Spaccasemi pancianera.

15° giorno) torneremo oggi a Douala, dove ci imbarcheremo sul volo serale per Parigi.

16° giorno) arrivo a Parigi e coincidenza per Milano. Arrivo a Milano e fine del viaggio (o volo per Maroua per chi si iscrive all'estensione post-tour).


La Rondine di Preuss nidifica in genere sotto ponti e costruzioni sull'acqua. Ne vedremo una folta colonia al ponte sul Sanaga River a Edea (© Ron Knight, Creative Commons Attribution 2.0 Generic)




Una bella colonia di Aninghe africane (con un Martin pescatore bianconero sulla sinistra) ritratta sulle acque del Sanaga River (© Ennio Bezzone)




La più diffusa pavoncella del continente africano; vedremo la Pavoncella armata in ogni dove, tranne che nella foresta più fitta (© Ennio Bezzone)




I trampoli del rapace della foto lo identificano immediatamente come un astore cantante, e il becco arancio come un Astore cantante scuro; questa specie è tipica delle aree aperte e lo vedremo certamente a Campo Ma'an, Benouè e Waza (© Ennio Bezzone)
Estensione post-tour
Waza & Benoué National Park, Adamawa Plateau
1° giorno) ci imbarcheremo sul volo per Maroua, nel nord del paese, e da qui raggiungeremo, via terra, il parco nazionale Waza. Il percorso si snoda lungo un paesaggio semiarido, tipico della fascia del Sahel. Durante il viaggio potremo vedere le prime specie tipiche di questi habitat: Shikra, Nibbio bianco, Avvoltoio cappuccino, Astore cantante scuro, Poiana grillaia, Falco collorosso, Piapiac, Parrocchetto dal collare, Storno panciacastana. Pernotteremo tre notti in un lodge del parco.

2° e 3° giorno) il Waza National Park si estende per 1700 kmq ed è un mosaico di savana di acacia, paludi e prateria. Le paludi sono il risultato delle inondazioni stagionali legate al lago Chad, situato 150 km a nord del parco: per lunghi periodi dell'anno il parco è quasi completamente allagato, ma la nostra visita è sincronizzata con un basso livello delle acque che, concentrate in poche aree, attirano un grande numero di uccelli. Una caratteristica del parco sono le grosse rocce che spuntano qui e là nella prateria offrendo un colpo d'occhio suggestivo. Il Sahel, la fascia subsahariana che si estende dal Senegal all'Etiopia, è ricco di specie tipiche delle zone aride e il Waza ne ospita molte; tra queste potremo vedere una delle otarde più rare, l'Otarda d'Arabia. Le pozze d'acqua, che diventano in questa stagione sempre più scarse, attirano un numero enorme di uccelli: Pellicano dorsorosa, Airone testanera, Airone intermedio, Marabù africano, Cicogna sellata, Cicogna lanosa, Gru coronata nera, Cicogna beccogiallo, Anastomo africano, Ibis sacro, Dendrocigna facciabianca, Oca armata, Oca dal pettine, Beccaccino dorato maggiore, Pavoncella armata; alle pozze vengono ad abbeverarsi anche la Grandule panciacastana, la Grandule quattrobande, la Tortora dal collare africana, la Tortora del Namaqua e molte specie di passeriformi. In cielo volano numerose specie di rapaci: Avvoltoio testabianca, Avvoltoio di Rüppell, Capovaccaio, Avvoltoio orecchiuto, Avvoltoio dorsobianco, Aquila urlatrice, Aquila marziale, Aquila di Wahlberg, Aquila rapace, l'aggraziato Nibbio codadirondine, Biancone, Falco giocoliere, Albanella pallida, Astore gabar. Nelle aree più aride camminano statuari Bucorvi d'Abissinia, che levano in volo le migliaia di Allodole passerine dorsocastano che sciamano sul terreno. Sono moltissime le altre specie che potremmo vedere a Waza, una riduttiva lista delle quali è: Struzzo, Anatra dorsobianco, Ibis hadada, Segretario, Gheppio volpino, Francolino di Clapperton, Quaglia tridattila lodolina (il Waza è l'unica area in tutto il Sahel dove è possibile sperare di vedere questo elusivissimo uccello), Otarda di Stanley, Otarda panciabianca, Pavoncella testanera, Becco a scimitarra nero, Ghiandaia marina d'Abissinia, Bucero grigio africano, Gruccione verde, lo spettacolare Gruccione carminio settentrionale, Rondine d'Etiopia, Usignolo di macchia nero, Vedova paradisea codalunga, Nettarinia magnifica, Bufaga beccogiallo, Golatagliata. Durante le consuete escursioni serali potremmo incontrare il Succiacapre codalunga e qualche mammifero notturno, come il Galagone del Senegal o qualche altra specie più rara di bushbaby. Il parco ospita anche numerose specie di mammiferi, tra cui Leone, Elefante, Giraffa, Topi, Antilope roana, Kob, Sciacallo.


Incontreremo spesso, soprattutto nelle ree di savana del nord, il grazioso Nibbio bianco, una delle decine di specie di rapaci che potremo vedere durante il tour (© Ennio Bezzone)




Al Waza National Park, oltre che nelle escursioni serali, quando non ci saranno permesse belle foto, potremo vedere il Succiacapre codalunga al suo roosting diurno (© Ennio Bezzone)




Secondo le ultime revisioni tassonomiche, le eremomele sono apparentate alle cisticole; nell'Ornitour in Camerun potremo vederne tre specie, tra cui l'Eremomela del Senegal illustrata nella foto (© Ennio Bezzone)

4° giorno) ci muoveremo oggi verso sud, trasferendoci a Garoua, dove pernotteremo. Oggi effettueremo un'escursione in un'area dove nidifica l'Amaranto di Reichenow, un piccolo Estrildide endemico di Chad e Camerun che fino a poco tempo fa si pensava essere una sottospecie dell'Amaranto di Jameson, ma che oggi è considerato, anche da Clements, una specie buona.

5° giorno) continueremo oggi verso sud, per arrivare nel pomeriggio al Benoué National Park. Pernotteremo tre notti in un lodge del parco.

6° e 7° giorno) il paesaggio del parco di Benoué è costituito da colline rocciose ricoperte da foreste di latifoglie (la cosiddetta Guinea Savanna); numerosi corsi d'acqua attraversano il parco e il birdwatching nei vari ambienti (inclusi i giardini del nostro lodge) sarà assolutamente produttivo. Le due specie carismatiche del parco sono il Guardiano dei coccodrilli, uno dei limicoli più belli del mondo, e la Tortora di Adamawa. Il Guardiano dei coccodrilli frequenta le rive dei fiumi e qui lo cercheremo, insieme agli altri uccelli di questo ambiente: Airone striato, l'elusiva Nitticora dorsobianco, Umbretta, Pavoncella caruncolata, Corriere trebande, Martin pescatore gigante, Martin pescatore malachite. La Tortora di Adamawa è piuttosto difficile da localizzare, poiché ha abitudini nomadiche. Tra le centinaia di specie che frequentano il parco ricordiamo le più interessanti: Nibbio dei pipistrelli, Francolino golabianca, Pernice sassicola, Occhione del Senegal, Corrione alibronzo, Pavoncella testabianca, Piccione verde di Bruce, Pappagallo del Senegal, Turaco violetto, Trogone narina, Gruccione golabianca, Ghiandaia marina caporossiccio, Barbetto di Vieillot, Gonolek testanera, Averla crestata bianca, Pigliamosche blu africano, Averla cuculo pettobianco, Rampichino macchiato, Iliota panciagialla, Nettarinia dorsoviola occidentale, Nettarinia testaverde, Zigolo di Cabanis. I mammiferi non mancano: Guereza, Bufalo cafro, Eland, Kongoni, Ippopotamo, Leone, Antilope d'acqua.


Uno dei limicoli più belli dell'Africa, il Guardiano dei coccodrilli, ha peculiarità tassonomiche: è più affine alle pernici di mare che ai corrieri e pivieri. Frequenta le sponde di grossi fiumi e lo vedremo meravigliosamente bene al Benoué (© Fotolia)




Vedremo lo splendido Turaco violetto nelle foreste ripariali del Benoué National Park (© Ennio Bezzone)
8° giorno) il trasferimento di oggi a Ngaoundaba ci porterà, attraverso un paesaggio affascinante, fino alla scarpata che separa l'altopiano di Adamawa dalle regioni pianeggianti di Benoué. Lungo il percorso ci fermeremo ad un lago dove potremmo incontrare Oche pigmee africane, Ralli neri, Jacane africane e altre specie acquatiche. Pernotteremo tre notti in un ranch sull'altopiano.

9° e 10° giorno) esploreremo in questi due giorni il plateau di Adamawa, un tempo un'ininterrotta estensione di foresta a galleria e savana. Il pesante intervento dell'uomo ha convertito a coltivi la maggior parte dell'area, ma ciò che rimane, incluso un lago circondato da una splendida area di foresta a galleria, offre eccellenti opportunità di birdwatching. Visiteremo tutti gli ambienti dell'altopiano: la foresta a galleria, la savana e la prateria. Il numero di specie di questa regione è grandissimo e include specialità rare e localizzate come la Tortora di Adamawa, l'Apalis di Bamenda, il Francolino di Schlegel, il Turaco crestabianca, lo Storno collobianco, la Cossifa aligrigie, la Pitilia facciarossa. Tra le altre specie più diffuse ricordiamo le più spettacolari: Corrione di Temminck, Gufo reale di Verreaux, Assiolo facciabianca settentrionale, Inseparabile testarossa, Turaco di Ross, Gruccione golarossa, Martin pescatore pettoblu, Cuculo di Levaillant, Storno dorsoviola, Cossifa capobianco, Macchiettino di Dybowsky, Tessitore testarossa, Vescovo capogiallo, Nettarinia splendida.

11° giorno) dopo un'ulteriore escursione sul plateau, ci trasferiremo a Ngaounderé, dove ci imbarcheremo sul volo per Douala e qui sul volo per Parigi.

12° giorno) arrivo a Parigi e coincidenza per Milano. Arrivo a Milano e fine del viaggio.


Molti pigliamosche di savana e foresta troveranno posto nella nostra checklist camerunense. Il Pigliamosche fosco africano è uno dei più comuni dell'Africa Orientale, ma in Camerun è abbastanza localizzato e l'area più probabile per il suo incontro è l'Adamawa Plateau (© Sumeet Moghe, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




In Camerun potremo vedere sei delle sette specie di ghiandaia marine osservabili in Africa. Quella illustrata nella foto è la Ghiandaia marina beccolargo (© Ennio Bezzone)
Estensione pre-tour
Mount Cameroon & Korup National Park
1° giorno) volo Milano - Douala, via Parigi; arrivo in tarda serata e pernottamento al Jet Hotel, molto vicino all’aeroporto.

2° giorno) oggi partiremo alle luci dell’alba per il trasferimento a Buea, alle falde del Monte Camerun, dove pernotteremo. Passeremo le successive due notti in un campo tendato nelle foreste della montagna, l’unico modo per vedere la specie più elusiva dell’area, il Francolino del Monte Camerun. Sulla strada per Buea, ci fermeremo ad una palude d’acqua dolce dove è abbastanza comune una delle anatre più belle (e più localizzate) dell’intero continente africano, l’Anatra di Hartlaub, una specie di foresta che spesso riposa sui rami più alti degli alberi. Ci aspettiamo di vederla insieme all’altrettanto bella Oca pigmea africana. Altre specie che potremo incontrare in questa palude sono: Aninga africana, Airone striato, Cicogna lanosa, Rondone delle palme africano, Martin pescatore malachite, Martin pescatore gigante, Martin pescatore boschereccio, Barbetto golagrigia, Gruccione minore, Tortora occhirossi. Nei sobborghi di Douala ci fermeremo anche ad una piccola laguna che ospita (anche se sarà molto difficile vederlo) lo Svassorallo africano.

3° e 4° giorno) il monte Camerun è un vulcano attivo che si eleva direttamente dalla costa dell'Oceano Atlantico fino a 4070 metri, la vetta più alta di tutta l'Africa Occidentale. Il contrasto è spettacolare e, nonostante le primitive foreste che ne coprivano i versanti siano state brutalmente abbattute, quello che rimane sulle aree più elevate della montagna è di eccezionale interesse per il birdwatching. Foreste e praterie alpine ospitano due specie endemiche, non solo del paese, ma ristrette a questa montagna: Francolino del Camerun e Speirope del Camerun. Sarà necessario campeggiare a quote elevate per avere qualche chances di vedere il francolino (lo speirope è abbastanza comune); il nostro operatore locale ci provvederà tutto l’equipag-giamento per il campeggio e le vettovaglie per i nostri pasti. Esploreremo tutti gli habitat del Monte Camerun, dove potremo anche vedere, una volta emersi dalle foreste nelle praterie alpine, la Pispola del Camerun, considerata una sottospecie della Pispola africana, ma di dimensioni e colori nettamente diversi da essa. Tra le altre specie che potremo vedere ricordiamo: Rondone di Bates, Picchio del Gabon, Picchio di Tullberg, Rondine serrata montana, Bulbul baffigialli, Alarossa facciarossa, Tordo-formichiere codabianca, Illadopsis capinero, Apalis grigia, Tessitore becconero, Tessitore capobruno, Malimbe di Grey.


Nelle aree aperte che si estendono sui fianchi del Mount Cameroon potremo vedere diverse specie di storni, tra le quali il campione di bellezza è indubbiamente lo Storno dorsoviola (© Ennio Bezzone)




Alle aree più elevate del Mount Cameroon, sfarfalleggiante di fiore in fiore, la splendida Nettarinia duecollari settentrionale (© Ennio Bezzone)


 
5° giorno) effettueremo oggi un lungo trasferimento alla volta del fantastico Korup National Park, situato ai confini con la Nigeria (pernotteremo due notti all'interno del parco, ma la prima e la quarta notte la passeremo in un hotel di Mundemba, alle porte del parco).

6°/8° giorno) il Korup National Park è stato creato nel 1986 e si estende per 837 kmq di foresta umida equatoriale, pullulante di uccelli. L'assoluta star del parco è lo straordinario Picatarte gollogrigio, un uccello che racchiude nel suo stranissimo aspetto suggerimenti di corvo e d'avvoltoio, anche se i tassonomisti lo considerano vicino ai garruli. Il periodo migliore per avere qualche chance di osservarlo è, purtroppo, durante la stagione delle piogge, quando il parco è assolutamente impraticabile. Utilizzeremo comunque l'esperienza della nostra guida locale per tentare l'impresa di vedere questo leggendario uccello, che la sera ritorna, silenzioso come un fantasma, ai suoi territori di nidificazione (vedremo i grossi nidi incollati alle pareti verticali di grossi massi all'interno della foresta). La visita al parco sarà magnifica, a partire dall'ingresso, che avviene attraverso un ponte sospeso sul fiume Mana, dove volano le graziose Pernici di mare di roccia. La foresta si erge fitta al di là del fiume e ogni istante speso per il birdwatching all'interno di essa sarà foriero di uccelli emozionanti: il birdwatching in foresta è difficile, in qualsiasi regione del mondo ci si trovi e occorrerà pazienza per vedere gli uccelli, che a volte sembrano sparire completamente, ma che spesso arrivano a frotte, in stormi che contengono anche decine di specie diverse. Il parco non è comunque solo foresta, poiché comprende anche vallate e praterie, corsi d'acqua e balze rocciose. La seguente lista di specie è solo un piccolo estratto dell'enorme biodiversità ornitologica del parco: Tarabuso crestabianca, Astore codalunga, Aquilastore di Cassin, Anatra di Hartlaub, Faraona crestata, Faraona nera, Francolino di foresta, Rallo nkulengu, Piccione afep, Cuculo smeraldino africano, Turaco blu maggiore, Upupa boschereccia di foresta, Bucero cascogiallo, Picchiolo africano, Martin pescatore dorsocioccolato, Pappagallo cenerino, Rondone codaspinosa di Sabine, Beccolargo fianchirossicci, Pigliamosche crestato testablu, Occhiocarniccio panciagialla, Pettirosso di foresta, Bulverde codarossa, Beccolungo grigio, Tessitore nero di Maxwell, Malimbe crestato, Nettarinia di Johanna. I mammiferi non sono facilmente osservabili, e sarebbe una fortuna poter vedere una delle fantastiche scimmie che vivono nel parco: Scimpanzé, Mangabey dal collare, Mangabey guancegrigie, Mangabey capirosso, Scimmia nasobianco maggiore, Colobo rosso di Preuss, Cercopiteco mona, Scimmia coronata, Scimmia di Campbell, Drillo, Guenon di Preuss, Guenon orecchierossicce.

9° giorno) torneremo oggi a Douala dove pernotteremo al Jet Hotel, nei pressi dell'aeroporto, dove incontreremo il gruppo che starà per iniziare il tour principale.



Il Pappagallo cenerino, una delle specie preferite dagli allevatori, potrà essere osservato, in tutta la gloria della sua libertà, in tutte le aree di foresta planiziale che esploreremo (© Robert01, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Germany)




Il Cuculo pettorosso è una delle decine di specie di foresta del Korup National Park (© Monkey Boy, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic




Il cercopiteco mona (si vhiama proprio così, anche in inglese) è una delle fantastiche specie di scimmie del Korup National Park (© CERCOPAN, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)



ornitour
via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
info@ornitour.it



   





info
la storia di ornitour
informazioni generali di viaggio
condizioni generali di viaggio
contatti



 

viaggi
birding tours
nature tours
oceanic odysseys
incoming tours
tours personalizzati
tours fotografici
wego

calendario 2016 per area
europa
nordafrica & vicino oriente
medio oriente
africa subsahariana
asia centrale e orientale
subcontinente indiano
sud-est asiatico
australia
oceano pacifico
oceano indiano
america settentrionale
america centrale
america meridionale
antartide


calendario 2016 per data
aprile 2016
maggio 2016
giugno 2016
luglio 2016
agosto 2016
settembre 2016
ottobre 2016
novembre 2016
dicembre 2016
capodanno 2017
2017

corredo
gallerie
trip reports
birdy
tour leaders
eventi & news
video
archivio