Comore
l'Oceano Indiano più misterioso
4 - 17 settembre 2016

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Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Mayotte, via Parigi
2° giorno) arrivo a Mayotte. Iniziale esplorazione di Grande Terre
3° giorno) Mayotte
4° giorno) volo ad Anjouan
5° giorno) Anjouan
6° giorno) trasferimento in battello a Moheli
7° e 8° giorno) Moheli
9° giorno) ritorno ad Anjouan e volo a Moroni, su Grand Comoro
10°/12° giorno) Grand Comoro, incluso trek sul Monte Karthala
13° giorno) volo a Mayotte e coincidenza per Parigi
14° giorno) arrivo a Parigi e volo Parigi - Milano

Mappa interattiva



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: lodge rustici ma con servizi in camera. Una notte in campeggio (organizzato e montato dal locale tour-operator) sul monte Karthala, a Grande Comore

Difficoltà: adattamento alle strutture ricettive. Impegnativa ascensione sul monte Karthala

Bibliografia: Birds of the Indian Ocean Islands, di Sinclair & Langrand, New Holland
La Faune Terrestre de l'Archipel des Comores, di M Louette, D Meirte & R Jocque, Musée Royal de l'Afrique Centrale

Costo del tour
: Euro 3.200

Numero massimo di partecipanti: dieci




Sono numerose le specie presenti, oltre che in Madagascar, anche, e solo, sulle Comore. Questo Pigliamosche del paradiso del Madagascar, ad esempio, è presente su tutte le isole delle Comore, con una sottospecie diversa per ogni isola. Con le continue rivoluzioni tassonomiche, è però probabile che presto le forme insulari siano elevate al rango di specie, separate da quelle del Madagascar, e forse anche tra le sottospecie delle diverse isole (© DickDaniels, GFDL
)
 

La Vanga delle Comore è l'unico esponente della famiglia dei Vangidae presente alle Isole Comore. In passato considerata una sottospecie della Vanga blu, è oggi ritenuta una specie buona. E' comune su Moheli e molto più rara su Grand Comore (© Attis1979,  CC-SA 3.0 Unported)


Intro

Centottanta mlioni di anni fa la Pangea, il supercontinente, iniziò a spezzarsi e poco per volta si sbriciolò in migliaia di pezzi e pezzettini di terra; e la Panthalassa, l'oceano primario, iniziò ad infilarsi lungo le neoformate coste interne di quelli che si delineavano come gli attuali continenti; inoltre concomitanti, e successivi, fenomeni vulcanici e tellurici spingevano fuori dalle acque altri frammenti di terra. Da allora, ad oggi, migliaia di isole, enormi, grandi, piccole e minuscole, punteggiano gli oceani, dalle isole-continente di Madagascar, Australia e Nuova Zelanda alle piccole isole vere, sperdute in mezzo all'oceano o raggrumate in arcipelaghi, le isole ricche di straordinarie fauna e flora endemiche, le isole che ci piacciono di più. La predilezione di Ornitour per le isole è scritta nel suo DNA ed è espressa nel suo programma. E non vi proponiamo solo le isole canoniche che tutti, tour operator generalisti e più specifiche agenzie di viaggio naturalistiche, inseriscono nei loro depliant, ma vi offriamo anche isole pressochè sconosciute, arcipelaghi misteriosi e affascinanti, piccoli scogli gremiti di uccelli, lande spazzate dal mare lungo tutto il loro perimetro, che a volte è di poche centinaia di metri. Siamo orgogliosi di condurvi a Flores, Sumba, Wetar, Tristan da Cunha, Gough, Juan Fernandez, Heard, di farvi navigare nelle acque delle Macquarie, Bounty, South Georgia, South Orkney. E, per parlare dell'Oceano Indiano, di portarvi ad Aldabra, Rodrigues e qui, alle Comore, uno degli arcipelaghi più misteriosi dal punto di vista ornitologico, difficile da raggiungere e ostico da esplorare, ma proprio per questo capace di dare enormi soddisfazioni agli intrepidi birdwatcher (pochissimi fino ad oggi) che ne hanno calpestato le terre. L'arcipelago delle Comore si sviluppa in due unità geopolitiche: Grande Comore, Moheli e Anjouan costituiscono la Repubblica Federale Islamica delle Comore, mentre Mayotte, la più orientale delle isole appartiene alla Francia di cui rappresenta uno dei Dipartimenti d'Oltremare. Le Comore, di origine vulcanica, sono poste all'estremità settentrionale del Canale di Mozambico. Erano in passato conosciute come "Isole della Luna", traduzione dell'espressione araba Giazir al-Qumr (ma probabilmente l'etimologia corretta è "Isole del Madagascar" perchè quest'ultima era conosciuto dagli arabi con il nome di "luna"); dominate dagli arabi shirazi, e poi dai malgasci, Le Comore finirono sotto il dominio della Francia, le cui compagnie commerciali francesi, insieme a ricchi mercanti arabi costruirono un'economia fondata sulle piantagioni che tuttora sfrutta circa un terzo del territorio delle Comore per la coltivazione di prodotti da esportazione. E questo significa naturalmente deforestazione, spesso indiscriminata e selvaggia. Fortunatamente è rimasta abbastanza foresta per garantire un futuro alle specie endemiche dell'arcipelago, che sono magnifiche. Tra dronghi, assioli, occhialini, nettarinie e nesille, e dipendentemente dalla tassonomia considerata, sono tra 18 e 26 le specie di uccelli endemici dell'arcipelago e, se si includono anche le specie presenti, oltre che qui, soltanto in Madagascar, si raggiunge il numero di 38. Visiteremo tutte le quattro isole, iniziando da Mayotte, dove arriverà il nostro volo intercontinentale. Mayotte ospita quattro endemismi singolinsulari: l'Assiolo di Mayotte, l'Occhialino di Mayotte, il Drongo di Mayotte e la Nettarinia di Mayotte, tutti osservabili nelle foreste del monte Combani e tutti, fortunatamente, abbastanza comuni. Proseguiremo con l'esplorazione di Anjouan, patria di tre endemismi confinati a quest'isola: Assiolo di Anjouan, Nesilla di Anjouan e Nettarinia di Anjouan. Raggiungeremo poi, in battello, l'isola di Moheli, dove avremo ottime chances di vederne i tre endemismi: Assiolo di Moheli, Nesilla di Moheli e Bulbul di Moheli. Last but not least visiteremo Grand Comore, dove sarà necessario un pò di impegno per riuscire a vederne le specie endemiche: dovremo infatti effettuare un trekking impegnativo sui versanti del Monte Karthala e campeggiare una notte nei pressi della cima; gli endemismi singolinsulari di Grand Comore sono ben otto: Assiolo di Grande Comore, Curol delle Comore, Occhialino di Kirk, Occhialino di Grande Comore, Pigliamosche di Grande Comore, Nesilla di Grande Comore, Drongo di Grande Comore, Bulbul di Grande Comore. Vedremo poi anche tutte le specie che, oltre che alle Comore, vivono solo in Madagascar e che probabilmente saranno elevate presto al rango di specie. Con un pò di fortuna e l'aiuto delle nostre guide locali, abbiamo ragionevoli propabilità di un fantastico endemic en-plein. Avremo anche la possibilità di incontrare meravigliosi uccelli marini, come il Fetonte codabiancae e la Sula mascherata, e interessantissimi limicoli, come il Droma, il Corriere di Leschenault e il Piro piro del Terek.


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in Oceano Indiano

Aldabra Comore Madagascar Seychelles Mauritius, Reunion & Rodrigues


Itinerario dettagliato    
1° giorno) volo Milano - Parigi e coincidenza con il volo Air Austral per Dzaoudzi, il capoluogo di Mayotte.

2° giorno) arrivo a Dzadzoui, dove pernotteremo due notti. All'arrivo non avremo grandi formalità burocratiche da sbrigare, dato che siamo in.. Francia! Mayotte comprende due isole, Petit Terre e Grande Terre; quest'ultima, chiamata in lingua locale Mahoré, è geologicamente la più antica dell'arcipelago. Mayotte, come già accennato è l'unica isola che rifiutò, con un referendum del 1976, il distacco politico dalla Francia e anzi, nel 2001 votò, in un altro referendum, a favore del cambiamento dello stato politico da "dipartimento francese d'oltremare" a "101° dipartimento della Francia". L'aeroporto intercontinentale è situato su Petit Terre e, sulla strada per il traghetto che ci porterà a Grande Terre, ci fermeremo alla laguna di Pamandzi, dove potremo vedere magnifici Fetonti codabianca e codarossa, Sule piedirossi e fosche, Sgarze del Madagascar, Aironi di Humblot (specie rara), Garzette dimorfe, Sterne crestate, splendide Drome (una delle più curiose specie di limicoli, l'unica, ad esempio, a fare il nido scavando una tana nella sabbia), Chiurli piccoli, Corrieri grossi, Piro piro del Terek, Corrieri di Leschenault. Nel piccolo braccio di mare che separa Petit e Grande Terre potremo vedere Berte persiane, Berte cuneate, Fregate maggiori e minori, Sterne di Dougall, Sterne dalle redini, Sterne fuligginose, Noddy minori e bruni.

3° giorno) dedicheramo l'intera giornata e anche la serata alla ricerca dei quattro endemismi singolinsulari di Mayotte. Esploreremo i versanti boscosi del monte Combani, nella Reserve Forestiere des Monts Benara, dove l'Occhialino di Mayotte, il Drongo di Mayotte e la Nettarinia di Mayotte (sicuramente la più venusta nettarinia delle Comore) sono, fortunatamente abbastanza comuni. E' comune anche l'Assiolo di Mayotte, ma per vederlo dovremo fermarci fino al calar dell'oscurità quando potremo localizzare il suo canto e illuminarlo con le torce. Mayotte ospita anche altre interessantissime specie, endemismi regionali, come il Piccione oliva delle Comore (diffuso a tutte le isole dell'arcipelago) e il Piccione blu delle Comore (presente anche ad Aldabra). A Mayotte potremo inoltre vedere alcune specie diffuse anche in Madagascar, che potrebbero essere presto elevate a rango di specie buone; cercheremo quindi con assiduità l'Astore di Frances, la splendida Albanella di Reunion (il nome è ingannevole perchè è diffusa, oltre che a Reunion, anche qui alle Comore e in tutto il Madagascar), il Rondone del Madagascar, il Martin pescatore malgascio, il Pigliamosche del paradiso del Madagascar.

4° giorno) voleremo oggi a Anjouan, dove pernotteremo due notti. Durante il traghetto tra Grande e Petit Terre avremo occasione d rivedere gli uccelli marini visti già all'andata, a cui potrebbero aggiungersi specie nuove come il Petrello di Bulwer, la Sula mascherata e la Sterna di Rüppell. Il volo partirà solo la sera quindi avremo tempo di fare un'altra capatina alla laguna di Pamandzi. Anjouan è anche conosciuta come Ndzuwani o Nzwani, ha vissuto fino in tempi recentissimi una tribolata storia politica con richieste di indipendenza, invasioni, elezioni con brogli elettorali e altre amenità del genere. Grazie a dio oggi Anjouan, così come le altre isole dell'arcipelago, sono politicamente stabili. L'isola è prevalentemente montuosa e, nonostante il disboscamento selvaggio, esistono ancora dei fazzoletti di foresta primaria sufficienti a garantire riparo agli uccelli che stiamo cercando.

5° giorno) Anjouan ospita tre endemismi singolinsulari: la Nettarinia di Anjouan, la Nesilla di Anjouan (le nesille sono gli acrocefali dell'Oceano Indiano) e il "solito" assiolo, l'Assiolo di Anjouan. Esploreremo i ripidi versanti coperti da foreste nei pressi di Dindi, nel centro dell'isola. Se non riuscissimo a vedere l'assiolo prima di sera, saremo obbligati a pernottare in tenda nell'area del gufetto. Altre specie interessanti sono: Pappagallo vasa maggiore e Pappagallo vasa minore, Curol (una specie di ghiandaia marina), Occhialino malgascio, Drongo crestato, Fody testarossa; tutte queste specie sono presenti anche in Madagascar, ma con le continue rivoluzioni tassonomiche è molto probabile che presto le forme insulari siano distinte in specie buone rispetto a quelle del Madagascar, quindi, le cercheremo con impegno, perchè potremmo ritrovarci, tra qualche mese con diverse specie in più nella nostra life-list. Una specie, addirittura, potrebbe essere divisa in tre specie buone: il Tordo delle Comore vive infatti, con tre sottospecie diverse, su Grand Comoro, Moheli e Anjouan.

6° giorno) ci trasferiremo in battello a Moheli, dove pernotteremo tre notti. Moheli, conosciuta anche come Mwali, seguì Anjouan nelle sue traversie politiche del 1997, ma oggi anche quest'isola si è tranquillizzata. La parte centrale di Moheli è l'unica ad aver mantenuto una decente estensione di foreste.

7° e 8° giorno) gli endemismi singolinsulari di Moheli sono tre, l'Assiolo di Moheli, la Nesilla di Moheli e il Bulbul di Moheli, ma per tassonomisti più "progressisti" del nostro Clements, altre due specie sono considerate specie buone e quindi endemiche: il Piccione verde del Madagascar (la ssp griveaudi è molto rara e confinata a quest'isola, mentre la popolazione principale è diffusa in tutto il Madagascar) e la Vanga azzurra, l'unico esponente della famiglia Vangidae al di fuori del Madagascar (questa specie è presente anche a Grande Comore). Altre due specie presenti solo a Moheli e Grande Comore sono la Nettarinia di Humblot e l'Averla cuculo delle Comore. Endemismi regionali sono la Nettarinia del Madagascar, il Tordo delle Comore, l'Occhialino malgascio e la Nesilla malgascia (dovremo faticare un poco per identificarla rispetto alla simile nesilla endemica).

9° giorno) torneremo oggi ad Anjouan e, prima dell'imbarco pomeridiano per Moroni, avremo ancora un pò di tempo per il birdwatching. Moroni è il capoluogo di Grande Comore e la capitale dell'Unione delle Comore. Pernotteremo quattro notti sull'isola, tre in una discreta pensione della capitale e una in tenda sui versanti del vulcano Karthala, condizione indispensabile per avere buone chances di vedere le tre bestiole più difficili di tutto il tour, l'Assiolo di Grande Comore, l'Occhialino di Grande Comore e il Pigliamosche di Grande Comore. Grande Comore, conosciuta anche come Ngazidja, è la più vasta e più occidentale dell'arcipelago e ospita la vetta più alta di tutto l'arcipelago, il monte Karthala, un vulcano attivo che raggiunge i 2761 metri.

10°/12° giorno) tutte le specie che ci interessano possono essere viste sul Karthala. Il vulcano ha la più grande caldera di tutti i vulcani attivi del mondo e i suoi versanti sono coperti da una fitta foresta umida sempreverde. Le aree più alte sono invece tappezzate da una vegetazione nana costituita soprattutto da erica gigante, l'ambiente frequentato dall'Occhialino di Grande Comore. Tutte le altre specie abitano invece la foresta e dovremo impegnarci per vedere la Nesilla di Grande Comore, il Drongo di Grande Comore, il Bulbul di Grande Comore, l'Occhialino di Kirk (simile all'Occhialino di Grande Comore, questa specie vive nella foresta e mai nelle praterie alpine preferite dal congenere). Potremo vedere anche il Curol delle Comore (la popolazione di Grande Comore è una specie buona, diversa da quella delle altre isole dell'arcipelago e del Madagascar: in effetti il piumaggio è significativamente diverso), il Rondone codaspinosa malgascio, il Saltimpalo africano.

13° giorno) torneremo via aerea a Mayotte, dove ci imbarcheremo sulla coincidenza per Parigi.

14° giorno) arrivo a Parigi e imbarco sulla coincidenza per Milano. Arrivo a Milano e fine del viaggio.
 

Il seawatching e l'osservazione dei limicoli sulle spiagge delle Comore (soprattutto alla laguna di Pamandzi su Mayotte) saranno piacevoli interludi tra le escursioni alla ricerca degli endemismi insulari. Quella illustrata nella foto è una Sterna fuligginosa (© Giorgio Minguzzi, CC-SA 2.0 Generic)...




...e questo è un Piro piro del Terek (© Alnus, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Il Curol è una specie di ghiandaia marina così particolare da meritarsi una famiglia tutta per sè, i Leptosomidae. In realtà sono due le specie di curol, quella meno rara, diffusa in tutto il Madagascar e, sulle Comore, ad Anjouan, Moheli e Mayotte, e quella più rara, il Curol di Grand Comore, presente solo sull'isola omonima (© Frank Wouters, CC BY 2.0)




L'Occhialino di Mayotte è uno dei quattro endemismi singolinsulari di Mayotte, e uno dei tre occhialini endemici delle Comore (© Cécile Pheulpin, CC BY 2.0)




Il Drongo crestato è comune in Madagascar e, alle Comore, è presente solo su Anjouan. E' molto verosimile che la sottospecie in oggetto venga presto elevata al rango di specie buona (© Frank Vassen,  Creative Commons Attribution 2.0 Generic)




L'Astore di Frances è un'altra specie il cui areale si estende dal Madagascar alle Comore, sulle quali è assente solo da Moheli. Il nome di questo grazioso Accipiter celebra  Lady Frances Cole, moglie di Lowry Cole, governatore dapprima di Mauritius e poi del Sudafrica (© Frank Vassen,  Creative Commons Attribution 2.0 Generic)

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