Madeira
alla ricerca del Petrello di Zino

24 - 30 luglio 2016 (*)
22 - 27 agosto 2016 (*)

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Galleria Trip Report


Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Funchal via Lisbona
2° giorno) birdwatching a Madeira. Escursione opzionale al Pico do Areeiro
3°/5° giorno) al mattino birdwatching a Madeira. Al pomeriggio pelagic-trip
6° giorno) birdwatching a Madeira. Imbarco serale sul volo per Lisbona
7° giorno) volo Lisbona - Milano

Mappa interattiva



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: graziosa pensione di due stelle

Difficoltà: l'ascensione notturna (facoltativa) al Pico do Areeiro su Madeira è discretamente impegnativa.

Bibliografia: Field Guide to the Birds of the Atlantic Islands, di Clarke, Orgill & Disley, A & C Black; Collins Bird Guide, di Svensson & Grant, Harper Collins; Field Guide to the Birds of Macaronesia, di E. Garcia-del-Rey, Lynx Edicions.

In considerazione del gran numero si uccelli marini, proponiamo alcune monografia di tale gruppo di uccelli:
Flight Identification of European Seabirds, di Anders Blomdahl, Bertil Breife e Niklas Holmstrom, Christopher Helm;
Field Guide to the Albatrosses, Petrels and Shearwaters of the World, di Derek Onley e Paul Scofield, Christopher Helm

Costo del tour: Euro 1.590

Numero massimo di partecipanti: sei

Costo dell'escursione sul Pico do Areeiro: Euro 50

(*) queste due date prevedono tutti i servizi del tour e il costo include anche il volo e tutti i pasti e pernottamenti. Madeira Wind Birds offre anche una selezione di pelagici da maggio a ottobre, a cui è possibile partecipare individualmente. Sul sito di MWB potete trovare prezzi e modalità di iscrizione.

 

Petrello di Zino, la "preda" più ambita del nostro seawatching a bordo dell'Oceanodroma (© Kjetil Schjølberg)


Intro

Il termine Macaronesia è un nome collettivo moderno utilizzato per indicare diversi arcipelaghi dell'oceano Atlantico settentrionale situati al largo delle coste africane. Le isole della Macaronesia fanno parte di Portogallo, Spagna, e Capo Verde. Il nome Macaronesia deriva dal greco makarōn nêsoi e significa "isole dei beati", espressione utilizzata dagli antichi geografi greci per riferirsi ad alcune isole che si trovavano al di là dello Stretto di Gibilterra. In tali isole, dette anche Isole Fortunate, si riteneva che fossero accolti dagli dei gli eroi e i mortali di natura straordinaria. Le isole della Macaronesia sono tutte di origine vulcanica e il loro clima varia da subtropicale a tropicale. Questo suggestivo Ornitour a Madeira è una delle tre destinazioni in Macaronesia (le altre due sono un Gran Tour che ci porterà, oltre che a Madeira, anche nelle Azzorre e nelle Canarie, e un'avventura a Capo Verde). I target principali di questo Ornitour saranno le specie endemiche di Madeira (due confinate all'isola e altre due più diffuse in Macaronesia) e gli straordinari uccelli marini di questo pezzo di Oceano Atlantico, così, pur non essendo nè eroi nè mortali di natura straordinaria, potremo considerarci anche noi (ornitologicamente) beati. Madeira ha una biogeografia unica e ospita comunità di animali e piante particolari e distinte da quelle delle masse continentali africana ed europea. Le foreste di alloro, chiamate laurisilva, coprivano un tempo gran parte di Madeira (così come anche delle Azzorre e parte delle Canarie) e oggi, nonostante il pesante disboscamento, molte aree, soprattutto nelle regioni centrali delle isole, sono ancora coperte di meravigliose foreste umide che scolpiscono un paesaggio suggestivo e, quel che più importa a noi, pieno di uccelli. Potremo vedere, senza grandi patemi d'animo, tutti gli endemismi di Madeira, a partire dal Piccione trocaz e Fiorrancino di Madeira e finire con il Canarino insulare, la Pispola di Berthelot e il Rondone unicolore. Per quanto attiene al secondo pezzo forte del tour, effettueremo tre escursioni in battello durante le quali il target principale sarà il rarissimo Petrello di Zino, ma potremo vedere almeno altre dieci specie di uccelli pelagici, tra cui Fulmaro boreale, Petrello di Bulwer, Berta di Barolo, Berta maggiore, Berta di Man, Berta grigia, Berta dell'Atlantico, Uccello delle tempeste di Madeira, Uccello delle tempeste di Castro, Uccello delle tempeste comune, Uccello delle tempeste codaforcuta, Uccello delle tempeste facciabianca, Uccello delle tempeste pancianera, oltre che giocosi branchi di delfini e stenelle e forse qualche immensa balena! Vedremo infine, sulla terraferma di Madeira, molte sottospecie di uccelli abbastanza comuni in Europa ma che qui hanno caratteristiche tali da far prevedere una loro prossima trasformazione in specie buone: i lister stiano pronti!


Armenia & Georgia Camargue
NOVITA'
Macaronesia
NOVITA'
Bulgaria Cap Gris Nez Capo Verde Estonia Lesbo
Monfrague & Coto Donana Ouessant Pirenei & Castilla Finlandia
NOVITA'
Slovenia Svalbard Ungheria Varangerfjord


Itinerario dettagliato    
1° giorno) volo di prima mattina per Funchal, che raggiungeremo dopo uno scalo a Lisbona. Arriveremo in tarda mattinata, e, dopo un gotto di Madeira invecchiato che ci sarà servito come benvenuto e un ricco pranzo a base delle specialità locali (espetadas e bacalhau, rispettivamente per chi preferisce carne o pesce), partiremo alla ricerca delle poche (cinque per la precisione) specie terragnole di qualche interesse. L'arcipelago di Madeira è formato da due isole maggiori, Madeira e Porto Santo, da tre isole minori disabitate, note come le Desertas, e da altre due isole minori, anch'esse disabitate, denominate le Isole Selvagge (Selvagens in portoghese). L'arcipelago è di origine vulcanica, fu scoperto dal portoghese João Gonçalves Zarco nel 1419 e fu chiamato Ilha da Madeira (isola del legno), per le fitte foreste che la ricoprivano. In mezzo millennio, naturalmente, l'uomo l'ha mezza deforestata, ma quel che rimane, soprattutto nella parte meridionale, di foresta subtropicale disegna paesaggi magnifici. Passeremo quattro giorni completi sull'isola, effettuando escursioni nelle foreste dell'isola e tre spettacolari escursioni in battello. Pernotteremo a Funchal cinque notti, nella graziosissima pensione Casa do Caseiro. Dedicheremo il pomeriggio alla visita ai Giardini Botanici di Funchal, una facile e ottima introduzione al birdwatching terragnolo sull'isola. Nei giardini è possibile osservare tutta la passerofauna del tour: specie "banali", anche se le sottospecie locali potrebbero riservare piacevoli sorprese in futuro (leggasi split ed elevazione a rango specifico): Ballerina gialla, Merlo comune, Capinera, Pigliamosche comune, Pettirosso comune, Fringuello comune. E, nonostante l'habitat del Fiorrancino di Madeira, una delle specie endemiche dell'isola sia rappresentato le foreste di lauro, i giardini botanici ne ospitano alcuni individui.

2° giorno) gireremo oggi in lungo e in largo per l'isola, visitando la penisola di Canical, le foreste dell'interno e le coste rocciose del nord e del sud. Negli ambienti adatti vedremo facilmente la Pispola di Berthelot e il Canarino insulare, e ammireremo in cielo stormi di Rondoni unicolori (tutte le tre specie sono endemiche della Macaronesia e si possono vedere anche in altri arcipelaghi). La nostra guida locale ci accompagnerà a vedere il Piccione trocaz, una delle due specie realmente endemiche di Madeira. In tempi storici abbondantissimo, questa sorta di colombaccio subì una drastica riduzione di numero, toccando nel 1986 un minimo storico di 2700 individui; grazie a misure di protezione recuperò fino ad arrivare all’attuale popolazione di 7.500 – 10.000 individui. Il paesaggio più famoso e suggesti. vo di Madeira è quello rappresentato dalla laurisilva, le foreste di lauro. Queste foreste coprono un ottavo dell’estensione totale dell’isola e rappresentano il più vasto habitat del mondo di questo tipo. Visiteremo la selva del Parco Naturale di Ribeiro Frio, alle pendici del Pico do Ruivo, che con i suoi 1862 metri è la vetta più alta di Madeira. Qui vedremo il piccione e rivedremo il grazioso fiorrancino. Effettueremo un'escursione alla Ponta do Pargo, una zona di prateria arida dove vedremo, o rivedremo, la Pispola di Berthelot, insieme ad un'altra specialità dell'isola, la Sterpazzola di Sardegna. Il seawatching da terra non sarà molto ricco, ma potremo divertirci a cercare qualche gabbiano raro in mezzo ai mucchi di Gabbiani zampegialle che nuotano e volano sottocosta e cercheremo con attenzione, in mezzo ai branchetti di Sterne comuni, la più piccola e aggraziata Sterna di Dougall, che nidifica a Madeira. In serata completeremo l'avventura con un'escursione notturna (facoltativa) ai terreni di nidificazione del Petrello di Zino. Accompagnati dalla nostra esperta guida locale, raggiungeremo il Pico do Areeiro e, nel pieno rispetto delle regole di un turismo ornitologico a basso impatto ambientale (non sono permessi gruppi più grandi di sette persone), ci siederemo a pochi metri dalle cengie dove nidifica il petrello, ascoltando in religioso silenzio le sue vocalizzazioni; spesso è possibile vedere le silhouette degli uccelli che si avvicinano al nido. Il Petrello di Zino è l'uccello marino europeo più minacciato di estinzione; endemico di Madeira, dove nidifica in una ristretta area del massiccio centrale; è stato per molto tempo considerato conspecifico del Petrello delle Desertas, ma accurati studi genetici ne hanno accertato la specificità; la popolazione globale è di circa 80 coppie. in definitva sarà un privilegio poter vedere questa rara specie sia nei suoi voli sull'oceano, che ascoltare le sue strida a casa sua!

3°/5° giorno) il pezzo forte di ogni tour a Madera è costituito dagli uccelli pelagici che nidificano o frequentano le acque locali dell'Atlantico. Effettueremo tre escursioni in battello pomeridiane/serali: il periodo serale della giornata è fondamentale per vedere le specie che tornano al nido o che escono dal nido per la caccia notturna. Lo spettacolo di centinaia di uccelli marini che volano, lenti o frenetici, sopra le onde è di incomparabile suggestione, che si assomma all'emozione dell'attesa delle specie più rare. Prenderemo posto sull'Oceanodroma, uno zodiac appositamente disegnato dallo staff di Madeira Wind Birds per permettere il migliore seawatching; a bordo ci sarà un esperto ornitologo che ci aiuterà nell'identificazione degli uccelli marini. Ecco la lista di quello che sarà possibile avvistare: Petrello di Zino, Petrello di Bulwer, Fulmaro boreale, Berta di Barolo, Berta maggiore, Berta di Man, Berta grigia, Berta dell'Atlantico, Uccello delle tempeste di Madeira, Uccello delle tempeste di Castro, Uccello delle tempeste comune, Uccello delle tempeste di Swinhoe, Uccello delle tempeste codaforcuta, Uccello delle tempeste facciabianca, Uccello delle tempeste pancianera, Gabbiano di Sabine, Gabbiano zampegialle (ssp atlantis, endemica della Macaronesia), Sterna artica, Sterna comune, Labbo, Stercorario maggiore, Labbo codalunga, Stercorario mezzano, Stercorario del Polo Sud, Falaropo beccosottile, Sula settentrionale, Sula fosca. Una specie attrarrà particolarmente la nostra attenzione, il Petrello di Fea, o meglio il Petrello delle Desertas, perchè la sottospecie che nidifica su Bugio, nelle Desertas, la parte più orientale dell'arcipelago di Madeira, è da poco considerato una specie buona; è stata infatti splittata dalla sottospecie che nidifica a Capo Verde; ricordiamo con un poco di orgoglio nazionale che in questa specie c'è un pò di Italia perchè essa è dedicata all'ornitologo torinese Leonardo Fea. Per gli amanti dei mammiferi non mancheranno momenti emozionanti, a partire da quello con il possibile incontro con la Foca monaca mediterranea; ma sarà molto più facile avvistare balene e delfini: Capodoglio, Balenottera di Bryde, Zifio, Mesoplodonte di De Blainville, Mesoplodonte di Gervais, Stenella striata, Stenella maculata atlantica, Tursiope. Nelle mattinate di questi tre giorni effettueremo ulteriori escursioni sull'isola, allo scopo di migliorare il nostro bottino fotografico e alla ricerca di eventuali specie inusuali e rare che possono sempre capitare in un arcipelago atlantico; tra le osservazioni del nostro ultimo tour ricordiamo l'Aquila minore, la Casarca eurasiatica, la Spatola eurasiatica e l'Occhione eurasiatico.

6° giorno)
l'aereo per Lisbona è previsto in tarda serata, così avremo tempo ancora per bighellonare su Madeira e, chi volesse, può adagiarsi sulla spiaggia di Machico a prendere un pò di tintarella e tuffarsi nelle (fredde) acque dell'Atlantico. Cena di addio in un ottimo ristorante di Machico, trasferimento all'aeroporto e imbarco sul volo per Lisbona.

7° giorno) volo Lisbona - Milano. Arrivo a Malpensa e fine del viaggio.





Il Canarino insulare è endemico di tutta la Macaronesia; è presente infatti sulle Azzorre, a Madeira e alle Canarie (© Dick Forsman)




Non per tutti i tassonomisti il Fiorrancino di Madeira è specie buona, ma l'isolamento geografico e le sottili, ma evidenti differenze nel piumaggio con il nostro comune Fiorrancino dovrebbero garantirgli presto il rango di specie buona (e a noi un pallino!) (© Andrew Moon Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Il Piccione trocaz, endemico di Madeira, è una delle tre specie di Columbiformi endemici della Macaronesia. (© Mauro Bailo)




La Pispola di Berthelot è endemica di Madeira e Canarie (© Dick Forsman)




Il Petrello delle Desertas era fino a poco tempo fa considerato conspecifico sia del Petrello di Fea (che nidifica a Capo Verde) che del Petrello di Zino. Attendiamo lumi dalla nostra guida a bordo dell'Oceanodroma per capire come identificare i pressochè identici Petrello di Zino e Petrello delle Desertas (© Kjetil Schjølberg)




Nessun problema di identificazione, invece, per il Petrello di Bulwer (© Kjetil Schjølberg)




La Berta maggiore dell'Oceano Atlantico è stata recentemente splittata dalla nostra berta del Mediterraneo, che oggi dovrebbe chiamarsi Berta di Scopoli. In questa bella immagine si vede bene l'unico carattere abbastanza sicuro di differenza tra le due, e cioè la maggior estensione dell'area nera sulla punta del sottoala (© Kjetil Schjølberg)


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via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
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