Kenya Occidentale
Nairobi National Park, Mount Kenya National Park (Castle Forest Reserve),
Mwea Rice Fields, Aberdare National Park, Lake Naivasha,
Masai Mara National Reserve, Lake Victoria, Kakamega Forest

11 - 26 marzo 2024
Tour leader: Joseph Aengwo


Intro

Il Kenya è il paradiso del birdwatching. Lo so, la frase è trita e ritrita e la pubblicità di ogni birding tour in Kenya passa attraverso queste parole. Ma se dovessi scegliere un solo paese da definire come paradiso del birdwatching, sceglierei il Kenya. Esso ospita 1054 specie di uccelli, il 60% dell’intera avifauna africana, che si distribuiscono negli habitat più svariati, dalla praterie alla savana, dai laghi d’acqua dolce alle lagune salmastre, dalle foreste montane a quelle pluviali. Se si aggiunge che la bellezza dei paesaggi è mozzafiato, che l’Africa dei film, dei documentari, del suo male, sta proprio qui, nelle sconfinate savane punteggiate dai grandi baobab, se oltre ad un eccellente birdwatching è possibile godere di osservazioni naturalistiche di eccezionale valore e suggestione, se tutto questo è vero, si intuisce come il Kenya sia la meta di elezione per il birdwatcher e naturalista innamorato d’Africa. Le guide di birdwatching recitano, a proposito del Kenya: “preparatevi a vedere più uccelli di quanto pensiate”; e così deve essere se in un tour britannico in queste plaghe furono registrate, in 25 giorni, 797 specie! Questo viaggio prevede la visita di quasi tutte le aree ornitologicamente importanti delle regioni centro-occidentali del paese. Il tour inizierà con la visita al Nairobi National Park, un'area protetta a soli sette chilometri dal centro di Nairobi, un parco dove si possono fotografare giraffe e antilopi sullo sfondo dei grattacieli della capitale! Nel Nairobi National Park è possibile vedere cento specie di uccelli in poche ore e questo sarà un eccellente inizio del nostro tour. Partiremo poi alla volta del Mount Kenya National Park, dove esploreremo la Castle Forest Reserve dove faremo, in attesa dei giorni di Kakamega, il primo birdwatching di foresta. Proseguiremo poi verso ovest, fino all'Aberdare National Park, dove visiteremo le praterie d'altura trapuntate di lobelie e impreziosite dagli sgargianti colori di due delle nettarinie più belle dell'Africa, la Nettarinia malachite e la Nettarinia ciuffiscarlatti. Dopo una breve escursione lungo le rive del lago Naivasha raggiungeremo il celeberrimo Masai Mara, una dlle icone dell'Africa, soprattutto in virtù del fantastico spettacolo della migrazione degli gnu, che in numeri di centinaia di migliaia attraversano il fiume Mara per entrare, in primavera, nel Serengeti (e rientrare, sempre attraverso il fiume nel Mara in autunno). A marzo la migrazione non sarà ancora al suo picco, ma forse potremo ammirarne lgli inizi. Il Masai Mara ospita 500 specie di uccelli, tra cui 47 specie di rapaci, e decine di specie di mammiferi: oltre agli uccelli del parco, il nostro traget sarà quello dei Big Five, i cinque mammiferi delle savane africane (Leone, Leopardo, Elefante, Rinoceronte e Bufalo). Prima di arrivare a Kakamega avremo tempo per esplorare le rive dell'immenso lago Vittoria, dove, nelle sue sterminate distese di papiro, vedremo le specie tipiche di questo ambiente, e sulle placide acque, migliaia di aironi, anatre, sterne e gabbiani. Proseguiremo per la foresta di Kakamega, un autentico gioiello naturalistico, uno scrigno ricco di uccelli; Kakamega è l'unica vera foresta umida del Kenya, l'estensione più orientale del grande sistema di foreste pluviali del Congo; nella foresta vivono rari mammiferi, come l’endemico Colobo di De Brazza, si riproducono non meno di 400 specie di farfalle e, per noi più importante, 380 specie di uccelli, di cui 80 sono, in Kenya, localizzate solo a questa foresta.

Joseph Aengwo, fondatore di Kenya Birding, è uno degli ornitologi e birdwatcher più famosi ed esperti del Kenya. Interessato fin dalla fanciullezza al mondo degli uccelli, in particolar modo agli Strigiformi, Joe si è diplomato presso la Moi University ed è uno dei membri di spicco della Professional Safari Guides Association. Joseph ha accumulato un'enorme esperienza sul campo e, grazie alla sua passione, esperienza e professionalità e alla fitta rete di amicizie e conoscenze in tutto il territorio nazionale, offre ai birdwatcher che si affidano alla sua agenzia le migliori chances di vedere e fotografare le specie più rare e localizzate della sua terra. Un viaggio con Joe è una splendida avventura di natura, birdwatching e amicizia.



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: tutti gli alberghi e lodge sono di buon livello

Difficoltà:
nessuna

Clima e abbigliamento: nella maggior parte del viaggio le giornate saranno calde e soleggiate, quindi abiti leggeri di cotone (ma con maniche lunghe e calzoni lunghe per eventuali e fastidiosi insetti), ma nelle aree montane (Monte Kenya e Aberdare) può fare, soprattutto di notte, molto freddo, quindi è necessario portare felpe o maglioni alla bisogna. Il periodo del tour è la cosiddetta "breve stagione secca", ma le piogge sono possibili, quindi gconsigliata una giacca impermeabile. I sentieri in montagna possono essere fangosi quindi scarponi adatti, anche se in tutte le altre aree sono sufficienti scarponcelli o anche scarpe da ginnastica. Utile un copricapo e crema solare.

Voltaggio, spine e prese: voltaggio 240 volts 50 hertz. Le prese sono di tipo G.

Telefonia & Internet: wifi disponibile (con connessione più o meno stabile) in tutti gli hotel, tranne il Rondo Retreat di Kakamega, dove non c'è neppure la connessione tramite il proprio cellulare. Chi ha un cellulare compatibile con una eSim può attiavre il servizio in Italia, direttamente dal proprio dispositivo. All'aeroporto di Nairobi si può acquistare comunque una Sim locale.

Bibliografia: Field Guide to the Birds of East Africa,Terry Stevenson (Author), John Fanshawe (Author), John Gale (Illustrator), Brian Small(Illustrator), Helm Field Guides

Birds of Kenya and Northern Tanzania, Dale A Zimmerman, Donald A Turner, David J Pearson, Doug Pratt and Ian Willis, Helm Field Guides

The Kingdon Pocket Guide to African Mammals, Jonathan Kingdon, Bloomsbury Publishing

Field Guide to East Africa Reptiles, Stephen Spawls (Author), Kim M Howell (Author), Harald Hinkel (Author), Michele Menegon (Author), Bloomsbury Publishing

Costo del tour: Euro 3.200 (Nairobi/Nairobi)

La quota comprende:
pensione completa dal pranzo del 2° giorno alla cena del 16° giorno, trasferimenti via terra su Toyota Land Cruiser 4WD open up roof, ingresso ai parchi, assistenza di un tour leader naturalista locale (Joseph Aengwo)

La quota non comprende:
volo intercontinentale, bevande ai pasti, mance, spese di carattere personale, assicurazione sanitaria e contro l'annullamento del tour, visto d'ingresso in Kenya

Numero massimo di partecipanti: sei


 

Sembra l'aquila bicefala dell'araldica questa splendida immagine. L'Aquila urlatrice è una delle 78 specie di rapaci del Kenya. Non sarà difficile vederne almeno trenta, e con un briciolo di fortuna, una cinquantina! (© Giuseppe Citino)


Mappa interattiva



Itinerario in breve

1° giorno) Milano - Nairobi via Parigi (volo Air France AF 0814) con arrivo in serata. Pernottamento Hotel Troy
2° giorno) Nairobi National Park. Pernottamento Hotel Troy
3° giorno) trasferimento al Mount Kenya National Park (Castle Forest Reserve) con birdwatching en route a Mwea Rice Plantation e Sagana Lodge. Pernottamento a Castle Forest Lodge
4° e 5° giorno) Mount Kenya National Park. Pernottamento a Castle Forest Lodge
6° giorno) trasferimento a Lake Naivasha con esplorazione en route dell'Aberdare National Park b
7° giorno) escursione al Lake Naivasha e poi trasferimento a Masai Mara National Reserve. Pernottamento al Mara Simba Lodge
8° giorno) birdwatching nella Masai Mara National Reserve. Pernottamento al Mara Simba Lodge
9° giorno) trasferimentto al Masai Mara Western Escarpmen con birdwatching en rout. Pernottamento al Mara Camp
10° giorno) birdwatching nel Mara Triangle. Pernottamento al Mara Camp
11° giorno) al mattino birdwatchng nel Mara Triangle, poi trasferimento a Kisumu con birdwatching en route. Pernottamento al The Vic Hotel
12° giorno) al mattino birdwatching lungo le sponde del Lago Vittoria, poi trasferimento a Kakamega National Forest. Pernottamento Rondo Retreat Centre
13° e 14° giorno) Kakamega National Forest. Pernottamento Rondo Retreat Centre
15° giorno) al mattino birdwatching Kakamega National Forest, poi trasferimento a Kisumu e imbarco sul volo per Parigi/Milano via Nairobi
16° giorno)
arrivo a Milano e fine del viaggio




Delle sette specie endemiche del Kenya ne potremo vedere quattro e, nell'itinerario del tour, questa sarà la prima: il Garrulo di Hinde, estremamente localizzato nel centro del paese (© Giuseppe Citino)





Non sono molti i limicoli tipicamente africani (ad esclusione di pavoncelle e occhioni); il Beccaccino dorato maggiore è uno di questi (© Giuseppe Citino)




I codapiuma sono microscopici ralli che sono perennemente nascosti nell'erba alta di praterie e paludi. La perfetta conoscenza del territorio di Joseph e la strategia messa a punto dalla sua equipe ci permetterà di vdere almeno due specie di questi graziosi uccelletti (© Kenya Birding - Juhani Vilpo)




La migrazione degli gnu che attraversano il fiume Mara da e per il Serengeti è uno degli spettacoli della natura fiù famosi nel mondo, e un'icona della riserva del Masai Mara (© Danijel Mihajlovic CC BY SA 4.0)



Tutti gli Ornitour
in Africa Subsahariana

Sierra Leone Ghana Camerun Etiopia Uganda Kenya
Tanzania Angola Malawi Namibia & Okavango Sudafrica  


Itinerario dettagliato    

1° giorno) volo Air France Milano – Nairobi via Parigi con partenza in mattinata. Arrivo a Nairobi in serata e trasferimento all'Hotel Troy, dove pernotteremo due notti.

2° giorno) visiteremo oggi il Nairobi National Park, uno splendido parco situato a soli 10 chilometri dalla capitale kenyana. Nel parco sono state registrate, in un area di soli 117 kmq, la bellezza di 515 specie di uccelli! Penseremo che sia un poco bizzarro, e in effetti lo è, ammirare una caracollante Giraffa, o una mandria di antilopi, con i grattacieli di Nairobi sullo sfondo. Dovremo ottimizzare il nostro tempo perché, come ci accadde nell'ultimo birding tour in Kenya, nei primi cento metri all'interno del parco vedemmo più di trenta specie di uccelli alla prima fermata, e di fermate dovremo farne tante! L'ambiente principale del parco è la savana di acacia, ma non mancano le aree di prateria e qualche zona umida; potremo vedere quindi una ricca e varia avifauna, di cui citiamo solo alcune specie: Struzzo comune, Cicogna sellata, Francolino di Shelley, Francolino collogiallo, Otarda pancianera, Otarda di Shelley, Otarda di Hartlaub, Tortora boschereccia macchiesmeraldo, Tortora delle palme, lo splendido Turaco di Hartlaub, Turaco panciabanca, Cucal cigliabianche, Rondone delle palme africano, Uccello topo nucablu, Gruccione minore, Gruccione pettocannella, Indicatore maggiore, Indicatore minore, Indicatore pallido, Picchio della Nubia, Allodola nucarossiccia, Allodola canora, Allodola codabianca, Rondine codafili, Rondine striata minore, Rondine montana rupicola, le graziosissime Unghialunga di Pangani, Unghialunga golarosa e Unghialunga golagialla (uccelli affini alle pispole), Pigliamosche chiaro, Pigliamosche nero meridionale, Pigliamosche grigio africano, Cannaiola minore, Cincia golarossa, Bufaga beccogiallo, Bufaga beccorosso, ben nove specie di cisticole (la nostra guida ci aiuti!), Vedova di Jackson, Occhialino pettobianco. Le aree intorno all'Hippo Pool possono essere esplorate a piedi e, nelle anse del fiume, potremmo avere la fortuna di vedere lo Svassorallo africano, una specie acquatica che, come dice il nome, è un incrocio tra un rallo e uno svasso; è una delle specie africane più ambite, ma le sue abitudini riservatissime rendono l'incontro molto poco probabile. Altre specie acquatiche che vedremo invece con (quasi) certezza sono: Cormorano africano, Aninga africana, Airone bianco maggiore, Sgarza ciuffetto, Sgarza del Madagascar, Airone testanera, Airone cenerino, Spatola africana, Dendrocigna facciabianca, Anatra dal pettine, Alzavola beccorosso. Il cielo è sempre ricco di voli e quelli dei rapaci saranno i più ricercati: Nibbio bianco, Avvoltoio orecchiuto, Avvoltoio di Rüppell, Astore cantante orientale, Biancone pettonero e la possente Aquila marziale sono tutti relativamente comuni nel Nairobi National Park. Forse riusciremo anche a vedere il Segretario, anch'esso un rapace, ma talmente peculiare da assomigliare più, nel portamento, ad una cicogna: di solito lo si vede camminare impettito nella savana, a caccia dei serpenti (è chiamato anche Serpentario) di cui si nutre. Potremo vedere anche numerose specie di mammiferi, come il Bufalo cafro, la Gazzella di Thomson, la Zebra di Burchell, la Giraffa (la peculiare sottospecie "masai"), il Cercopiteco, il Rinoceronte bianco, il Rinoceronte nero e diverse specie di antilopi.

3°/5° giorno)
ci dirigeremo verso nord, verso il monte Kenya, fermandoci lungo il percorso al Sagana Gate Away Lodge, un posto dove avremo le migliori occasioni, nell'intero tour, di vedere il Garrulo di Hinde, una specie endemica del Kenya e molto localizzata nelle sue aree centrali; tra le numerose specie ancillari del garrulo, ricordiamo il Pigliamosche nero meridionale, lo splendido Zigolo pettodorato, il Barbetto di D'Arnaud, il Cordon blu guancerosse e il Tordo delle palme macchiato. Proseguiremo per la fermata successiva, le risaie di Mwea, formicolanti dei passeriformi tipici di questo ambiente, tra cui Cisticola dorsonero, Pispola africana, Vescovo capogiallo, Vescovo giallo, Vedova mantogiallo, Vedova alibianche, Munia bronzea, Munia bianconera, Estrilda comune. Le aree umide di Mwea ospitano numerose specie di ardeidi, anatidi e rallidi, tra cui: Umbretta, Airone testanera, Tarabusino nano (una delle specie più ambite), Airone intermedio, Airone striato, Dendrocigna facciabianca, Dendrocigna fulva, Pollo sultano africano, Gallinella minore e il raro Beccaccino dorato maggiore. La destinazione di oggi sarà la Castle Forest Reserve, dove pernotteremo tre notti al Castle Forest Lodge. La foresta del Mount Kenya è la migliore area in Kenya per vedere l'elusivissimo Ibis olivaceo, che sarà la ciliegina su una torta di per se stessa eccezionale. La Castle Forest Reserve è infatti un'area protetta all'interno del Mount Kenya National Park, dove potremo vedere decine di specie montane rare e localizzate. Ecco una checklist, incompleta, di quello che potremmo vedere (e che abbiamo visto nell'ultimo tour): Picchio di Tullberg, Ballerina montana, Martin pescatore gigante, Apalis grigia, Apalis pettocastano, Storno di Waller, Storno di Abbott, Bucero coronato, Bucero guanceargento, Cuculo codalunga barrato. E' incredibile come la foresta ospiti specie multicolori, ché ci si aspetterebbe un piumaggio mimetico, che le protegga dai predatori; tra queste splendide specie della riserva ricordiamo: Gruccione pettocannella, Pettirosso stellato, Tordo terragnolo d'Abissinia, Trogone narina, Cuculo smeraldino africano, Cossifa di Ruppell, Upupa boschereccia testabianca, Averla di macchia frontenera, Barbettino groppagialla, Barbettino dai mustacchi, Estrilda di Kandt e una serie di splendide nettarinie: Nettarinia duecollari settentrionake, Nettarinia di Tacazze, Nettarinia duecollari orientale. Naturalmente ci sono, dall'altro capo della scala di colore, i cosiddetti lbj (little brown jobs e cioé "piccole cose marroni") di pressoché impossibile localizzazione e identificazione (ma fortunatamente Joseph è un drago nella ricerca "ad orecchio" e, una volta localizzata l'origine del canto, con l'aiuto di un potente laser riusciremo a vedere anche le specie più difficili. Tra questi fantasmi della foresta ricordiamo i malefici bulbul (o meglio, "greenbul" e quindi bulverde): Bulverde beccosottile, Bulverde di Cabanis, Bulverde baffigialli, Garrulo di collina africano.

6° giorno)
inizieremo oggi il nostro viaggio verso ovest, verso il magico Maasai Mara raggiungendo oggi le sponde del Lake Naivasha, dove pernotteremo all'Elsamere Lodge, dove vissero i naturalisti Joy e George Adamson, celebri per il loro impegno nella conservazioni della fauna selvatica in Africa; il nome del lodge (e del trust di conservazione con sede a Naivasha) deriva dal nome della leonessa Elsa, la famosa protagonista del film "Nata libera". Ma sul percorso verso il Naivasha visiteremo un altro spettacolare parco del Kenya, l'Aberdare National Park, dove una strada ben pavimentata ci porterà, attraverso boschi misti di latifoglie, oltre la linea degli alberi, nelle praterie e torbiere punteggiate di lobelie. In un paesaggio meraviglioso potremo vedere decine di nuove specie; la maggior parte dei rapaci che vedremo lungo il tour saranno a Maasai Mara, ma le specie montane le vedremo oggi veleggiare nei cieli sopra le praterie alpine: oltre ad altre meno rare, potremo ammirare la Poiana montana, la Poiana augure, l'Aquila di Verreaux, l'Aquila coronata e il Falco pellegrino. Aberdare è il posto migliore, ovviamente, dove vedere il localizzato endemismo omonimo, e cioè la Cisticola degli Aberdare. Qui il Francolino di Jackson è comune, ma molto meno comune è il Francolino dell'Elgon, che ci impegnerà in una difficile, e si spera produttiva ricerca. Le lobelie di Aberdare offrono il loro nettare a due favolosi uccelletti, la Nettarinia malachite e la Nettarinia ciuffiscarlatti. Tra le altre specie di questo parco ricordiamo: Nettarinia bronzea, Cossifa del Capo, Batis macchiato, Averla cuculo grigia, Torcicollo collorossiccio, Anatra beccogiallo, Barbettino dai mustacchi, Bulverde montano orientale, Canapino montano, Storno di Sharpe, Beccasemi beccogrosso.

7° giorno)
prima di partire alla volta del Maasai Mara, effettueremo un'escursione lungo le sponde del lago Naivasha, dove potremo vedere i voli della possente Aquila urlatrice, stormi di Sterne zampenere, Gabbiani testagrigia, Mignattini alibianche e piombati. Sui pali della riva Martin pescatori bianconeri e malachite, e forse anche Martin pescatori giganti attendono la preda e la vegetazione arborea e arbustiva del lodge ospta numerose specie interessanti, tra cui: Garrulo sagittato, Cossifa cigliabianche, Amaranto beccorosso, Picchio cardinale, Picchio di Nubia, Canarino solferino, Unghailunga golagialla. Al largo sul lagoAninghe africane e Cormorani codalunga, Folaghe cornute e anatre di diverse specie. Sulle spiagge Aironi golia, Aironi bianchi maggiori e Aironi intermedi, e forse Cicogne beccogiallo e Anastomi africani. Ci fermeremo altre volte lungo il percorso per un pò di birdwatching e il pranzo, ma arriveremo in tempo per una prima esplorazione del mitico Maasai Mara. Pernotteremo due notti al Mara Simba Lodge.

8° giorno) la riserva faunistica di Masai Mara è una grande riserva naturale situata nella parte sudoccidentale del Kenya. Il nome della riserva deriva dal nome del popolo Masai (che abita varie zone nella pianura di Serengeti) e del fiume Mara. L'immagine più iconica del Masai Mara è la grande migrazione degli gnu che avviene tra questo parco e le piane del Serengeti, in Tanzania; il picco della migrazione dal Serengeti è in primavera e forse potremo vedere le avanguardie degli immensi branchi che sciamano nel Masai Mara attraversando il fiume Mara. Il mosaico di ambienti del parco rende conto della grande biodiversità, soprattutto ornitica più di 500 specie sono state registrate entro i confini della riserva, con 47 specie di rapaci!). L'habitat più rappresentato è quello della prateria africana o savana, punteggiata dalle tipiche acacie nella zona sudorientale. La maggior parte della fauna è concentrata sul bordo occidentale, dove la pianura paludosa è ricca d'acqua. I cieli del Mara sono pieni di rapaci, dai più grandi come la possente Aquila marziale, il Grifone dorsobianco, l'elegante Falco giocoliere, l'Aquilastore di Ayres, ai piccoli sparvieri che vedremo appostati sulle acacie della savana: Astore nero, Sparviere dell'Ovampo, e al microscopico Falchetto africano. Nelle praterie del Mara, soprattutto vicino alle zone umide, vedremo staturaie Otarde kori, Otarde di Denham, il raro Segretario, la splendida Cicogna sellata, la Cicogna di Abdim, il "bruttissimo" Bucorvo meridionale, lo Struzzo. Voli di storni coloratissimi come lo Storno di Hildebrandt, furtivi Turachi di Ross e Turachi di Schalow (per quanto grossi e supercolorati, è difficilissimo ottenere una buona visione di questi uccelli). Tra le altre specie del Mara (ma è impossibile nominarle tutte): Svassorallo africano, Allocco africano, Martin pescatore gigante, Martin pescatore pigmeo africano, Averla piumata crestagrigia, Sgarza panciarossiccia, Granatino viola, Uccello d'argento (un bellissimo pigliamosche), Torcicollo collorossiccio, Passera swahili, Corrione di Temminck, Barbetto di Usambiro. Non mancano naturalmente i mammiferi: con un pò di fortuna è possibile vedere tutti i Big Five in un giorno solo (Leopardo, Leone, Elefante, Rinoceronte, Bufalo), ma non mancheranno altri carnivori come il Ghepardo, lo Sciacallo dorato, l'Otocione e diverse specie di manguste. E poi branchi di migliaia di erbivori: la Giraffa (qui la sottospecie masai), numerose specie di antilopi e gazzelle, l'Ippopotamo, lo Gnu, la Zebra.

9° e 10° giorno) trasferimento al Mara Camp, dove pernotteremo due notti. Inizieremo già da oggi l'esplorazione del cosiddetto Mara Triangle. E' questa la regione del Masai Mara dove i grandi branchi di erbivori escono dalla riserva per entrare nel Serengeti e dove rientrano in autunno. Il paesaggio del Mara Triangle è simile al resto della riserva, ma qui sono più frequenti foreste ripariali, praterie e colline vulcaniche. Una delle aree più ricche di uccelli è l'Oloololo Escarpment. Proseguiremo nelle nostre osservazioni naturalistiche con ottime probabilità di aggiungere decine di nuove specie, sia di uccelli che di mammiferi, non dimenticando di citare altri aspetti della wildlife del Mara, sottoforma di rettili (Coccodrillo del Nilo, Varano del Nilo, ma anche coloratissime agame e più sobri gechi e lucertole) e fantasmagoriche farfalle e libellule.

11° giorno) dopo un'ultima escursione nel Maasai Mara, ci trasferiremo a Kisumu, sulle sponde dell'immenso Lago Vittoria, dove pernotteremo al Vic Hotel. Effettueremo numerose fermate lungo il percorso, durante le quaki potremmo vedere nuove specie, come: Monachella pileata, Lucherino africano, Tessitore beccogrosso, Tessitore golabruna settentrionale, Tessitore beccosottile, Cucal testablu, Turaco grigio orientale.

12° giorno) prima di partire alla volta della Kakamega Forest, effettueremo un'escursione lungo le sponde del lago, alla ricerca delle specialità di questa regione, soprattutto quelle legate all'ambiente di papiro: il Canapino dei papiri, il Canarino dei papiri e lo spettacolare Gonolek dei papiri; tra le altre specie locali ricordiamo il Frattarolo alibianche (una sorta di cannaiola che sta sempre "infrattata" tra le canne) e la Cisticola di Carruther. Arriveremo in tempo per dare un'occhiata agli splendidi giardini del Rondo Retreat Centre, il nostro lodge a Kakamega, dove pernotteremo tre notti.

13° e 14° giorno) Kakamega è l'unica vera foresta umida del Kenya, l'estensione più orientale del grande sistema di foreste pluviali del Congo. La foresta è situata nel cuore di una vasta area agricola, costituita da campi coltivati, e rappresenta un meraviglioso esempio di cosa dovevano essere un tempo le praterie africane. Kakamega è uno splendido fazzoletto di foresta tropicale in cui allignano rari mammiferi, come l’endemico Colobo di De Brazza, la Volpe volante testamartello e numerose specie di scoiattoli volanti; in cui si riproducono non meno di 400 specie di farfalle e, per noi più importante, 380 specie di uccelli, di cui 80 sono, in Kenya, localizzate solo a questa foresta. Una breve passeggiata appena arrivati ci permetterà di vedere una decina di specie che frequentano i giardini del lodge, prima fra tutte l'Aquila coronata che nidifica sull'albero più alto del lodge; durante l'ultimo tour ci siamo gustati un volo contemporaneo di Aquila marziale e Aquila coronata, la quale è planata sul nido con una (povera) scimmia tra gli artigli. Alcuni uccelli di Kakamega sono assolutamente spettacolari; l’incontro con l’impressionante Bucero cascobianconero o il superbo Turaco blu maggiore ci ricompenserà degli sforzi fatti per localizzare gli uccelli nella foresta, ambiente dove il birdwatching è sempre difficile. La nostra guida locale ha un'esperienza trentennale della foresta e, nel nostro precedente birding tour, ci ha strabiliato imitando alla perfezione il canto di almeno venti specie di uccelli! Tra le molte attività che faremo nella foresta, ci sarà quella di appostarci su un tratto di palude per vedere il Codapiuma macchiebianche, un piccolissimo rallo perennemente infrattato nell'erba, molto vocale, ma molto, molto restio ad uscire allo scoperto. Molte specie della foresta sono riccamente colorate e ciò appare strano quando per sfuggire ai predatori sarebbe meglio avere un piumaggio sobrio e monocolore; così ci godremo uccelli magnifici come il Gruccione testablu, il Gruccione golabianca, il Gruccione pettocannella, il Barbetto beccogiallo, il Barbetto macchiegialle, l'Upupa boschereccia testabianca, il Cuculo smeraldino africano, il Malcoa africano (un altro cuculo), il Turaco becconero, l'Occhiocarniccio castano, l'Occhiocarniccio di Jameson (la brutta traduzione di questo gruppo di uccelli, in inglese wattle eye, è legata alla presenza di una caruncola carnosa al di sopra dell'occhio), la Rondine serrata testabianca, la Cossifa spalleblu, l'Eremomela di Turner. Naturalmente non mancano gli uccelli più difficili da identificare, sia perchè hanno davvero un piumaggio scialbo, sia per la loro elusività; tipico esempio di questa congrega sono i bulverde, bulbul di foresta; solo a Kakamega, in tutto il Kenya, potremo vedere: Bulverde di Shelley, Bulverde gioioso, Bulbul oliva di Toro, Bulverde di Cabanis, Bulverde di Ansorge, Bulverde beccosottile. Altre specialità "insignificanti" (ma solo dal punto di vista estetico, che invece sono molto rare e ambite) sono: Camarottera verdeoliva, Apalis golacamoscio, Ilia, Akalat equatoriale, Illadopsis pettogrigio (gli illadopsis, sei specie in Kenya, sono una sorta di garruli terricoli, molto difficili da localizzare sul pavimento della foresta dove camminano silenziosi o, molto più spesso se ne stanno immobili), Indicatore beccogrosso, Indicatore di Cassin. Incontreremo spesso piccole truppe di Faraone crestate che attraversano i sentieri nella foresta e, anche se nel folto della vegetazione è difficile incontrare rapaci, avremo buone chance di vedere due specie carismatiche come il Biancone fasciato e l'Astore nero. Altre specie di Kakamega sono: Cuculo nero, Beccolargo africano, Cossifa aligrigie, Cossifa caponiveo, Pigliamosche averla africano, Pigliamosche blu africano, Pigliamosche del paradiso testanera, Averla cuculo golaviola, Averla cuculo di Petit, Storno di Stuhlman, Prinia mentobianco, Prinia faccianera, Eremomela di Turner, Nettarinia verde, Averla di Mackinnon, Averla di macchia di Luhder, Averla di macchia di Bocage, Tessitore di foresta, Tessitore nero di Vieillot, Tessitore collonero, Malimbe testatossa, Beccazzurro testarossa. I mammiferi non sono molti a Kakamega, ma forse incontreremo qualche scimmia, come il già citato Colobo di De Brazza, il Cercopiteco dal diadema, la splendida Guereza orientale e il Cercopiteco codarossa, lo Scoiattolo gigante di foresta e forse qualche roditore. Bizzarri camaleonti e splendide farfalle completano la straordinaria wilderness della foresta.

15° giorno) dopo un'ultima escursione nella foresta di Kakamega, raggiungeremo l'aeroporto di Kisumu dove ci imbarcheremo sul volo che ci porterà a Nairobi, per la nostra coincidenza per Milano via Parigi

16° giorno).arrivo in Italia e fine del viaggio

 

Lo Struzzo comune (la specifica comune è dovuta al fatto che esiste un'altra specie, lo Struzzo di Somalia), è l'uccello più grande del mondo ed è uno degli emblemi delle praterie africane. I suoi rapporti con gli umani si perdono nella notte dei tempi; lo struzzo ha infatti ispirato la cultura e la civiltà a partire dai popoli della Mesopotamia e dell'Egitto. Nel nostro tour vedremo entrambe le specie di struzzi (© Giuseppe Citino)



Per quanto le allodole non facciano emettere oh di meraviglia al loro cospetto, purtuttavia alcune specie sono molto interessanti, se non altro per la loro raruità; quella della foto è un'Allodola di Friedmann (© Giuseppe Citino)




il Francolino di Jackson è un altro endemismo del Kenya; vive nelle praterie d'altura e avremo ottime chances di vederlo durante l'escursione all'Aberdare National Park, insieme alle altre tre specialità locali: Nettarinia magnifica, Nettarinia ciuffiscarlatti e Cisticola degli Aberdare (© Giuseppe Citino)




I trogoni, diffusi nelle regioni tropicali dall'America all'Asia, sono tra gli uccelli più colorati e ammirati. In Kenya ne vivono due specie, il Trogone narina e il Trogone codabarrata (nella foto); avremo ottime occasioni di vederle entrambe, il "codabarrata" nella Castle Forest Reserve (© Kenya Birding - Raymond Galea)




Son circa una decina le specie di barbetti che potremo vedere in Kenya: barbetti di foresta, difficili da localizzare se non per l loro monotono richiamo, e di savana, come questo Barbetto fianchimacchiati (© Giuseppe Citino)



Un altro bel rapace, l'Aquila crestalunga (e la foto dimostra l'appropriatezza del nome) (© Giuseppe Citino)




In africa vivono diversi gruppi di uccelli imparentati con le averle nostrane: bubu, puffini, gonolek e averle di macchia. Queste ultime frequentano la canopia di boschi e foreste e non è mai facile metterle nel campo del binocolo, nonostante siano coloratissime; ne potremo vedere cinque specie, inclusa una delle più belle, l'Averla di macchia di Doherty, nella foto (© Kenya Birding - Juhani Vilpo)




Sono più di venti le specie di nettarinie che potremo vedere nel tour; ogni ambiente ha le sue specie tipiche. La Nettarinia alidorate è una delle specie più belle (© Giuseppe Citino)




I corrioni, il cui nome è riferito alla loro abilità di corridori, come si può intuire dalle lunghe zampe, sono uccelli molto ambiti dai birdwatcher; il Corrione doppiabanda è la specie più facile da osservare (© Giuseppe Citino)



I gruccioni sono meravigliose farfallone colorate e tra di essi il Gruccionepettocannella è uno dei più belli. Potremo vedere una decina di specie di questi meravigliosi uccelli (© Giuseppe Citino)




I tessitori sono uccelletti afro-asiatici, caratterizzati da un piumaggio per solito giallo e nero. Avremo l'occasione di vederne diverse specie mentre intessono il loro nido, con una stupefacente pazienza perizia; ne potremo vedere una ventina di specie e quella nella foto è il Tessitore testrossa (© Giuseppe Citino)




Sono 80 le specie di uccelli che, in Kenya, vivono soltanto nella foresta di Kakamega. Alcune di esse hanno piumaggio magnificamente colorato, come questo Turaco blu maggiore... (© Giuseppe Citino)




... e altre invece un piumaggio molto più sobrio, come questo Bulverde gioioso, una tra le nunerose specie di bulbul che popolano i piani alti della foresta (© Giuseppe Citino)




Gli occhicarnicci devono il loro (orrendo) nome italiano al pezzo di carne che hanno al di sopra dell'occhio. Questo è un Occhiocarniccio castano, anche se di castano non ha nulla; è infatti, raro caso nel mondo degli ucelli la femmina ad essere molto più colorata. A Kakamega potremo vedere cinque specie di questi elusivissimi uccelli (© Giuseppe Citino)




Sono dieci le specie di buceri che potremo vedere nel tour; il gigantesco Bucero cascobianconero è uno di quelli che incontreremo a Kakamega (© Giuseppe Citino)l




Il Kenya è un generatore di emozioni, sia che si parli di uccelli che (lo dice un birdwatcher fanatico) di mammiferi. Oltre al classico e un pò inflazionato Leone, i sussulti più intensi saranno quelli in presenza del Leopardo (© Giuseppe Citino)




il Maasai Mara è una delle aree migliori in Africa per vedere, in poche ore, i Big Five c



Ma sono decine le specie di mammiferi che potremo vedere, da quelle più rare delle foreste montane a quelle che scorrazzano in branchi numerosi nelle praterie del Nairobi National Park e del Maasai Mara. Questo nella foto è un simpatico Cercopiteco codarossa Un altro carnivoro di classe, l'elegante e velocissimo (© Giuseppe Citino)




Sulle acque del Kenya, laghi o fiumi che siano, vedremo decine di specie acquatiche, come questo Martin pescatore gigante... (© Giuseppe Citino)




... e questa Aninga africana (© Giuseppe Citino)




...oltre cha a moltissimi limicoli; a marzo troveremo molte delle nostre specie che ancora svernano in Africa, ma vedremo anche una serie di specie africane, soprattutto pavoncelle, come questa Pavoncella coronata (© Giuseppe Citino)




Birdwatching notturno: questo Gufo reale macchiato ci guardava imperterrito nel giardino dell'Elsamere Lodge e, forse, lo troveremo ancora lì (© Giuseppe Citino)




E per finire il classico, icona dell'Africa, forsanco un pò banale ma comunque molto suggestivo tramonto sulla savana (© Giuseppe Citino)


ornitour
via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
info@ornitour.it



   





info
la storia di ornitour
informazioni generali di viaggio
condizioni generali di viaggio
contatti



 

viaggi
birding tours
nature tours
oceanic odysseys
incoming tours
tours personalizzati
tours fotografici
wego

calendario 2017 per area
europa
nordafrica & vicino oriente
medio oriente
africa subsahariana
asia centrale e orientale
subcontinente indiano
sud-est asiatico
australia
oceano pacifico
oceano indiano
america settentrionale
america centrale
america meridionale
antartide


calendario 2017 per data
aprile 2017
maggio 2017
giugno 2017
luglio 2017
agosto 2017
settembre 2017
ottobre 2017
novembre 2017
dicembre 2017
capodanno 2018
2018

corredo
gallerie
trip reports
birdy
tour leaders
eventi & news
video
archivio