Repubblica Dominicana
gli endemismi di Hispaniola e dei Caraibi
14 - 22 novembre 2016
18 - 26 marzo 2017

Scarica e leggi
il testo in PDF
Galleria Trip Report


Intro

I Caraibi evocano immagini di pirati e bucanieri, corsari e filibustieri, in parte realmente esistiti, come Francis Drake, in parte frutto della mente fervida di scrittori come il nostro Emilio Salgari, che si inventò il Corsaro Nero, protagonista del ciclo dei Corsari delle Antille. Le Antille, o meglio le Grandi Antille, o meglio due di esse, sono la meta di questa novità Ornitour, mai proposta in precedenza. Le Grandi Antille si susseguono da ovest ad est nel Mar dei Caraibi: Cuba, Giamaica, Hispaniola e Portorico. La meta di questo Ornitour è Hispaniola, dove visiteremo solo la parte orientale, che corrisponde amministrativamente alla Rebubblica Dominicana. Hispaniola era conosciuta in epoca precoloniale con il nome di Quisqueya (madre di tutte le terre) o Babeque, poi ribattezzata Hispaniola, L'isola era abitata da una popolazione chiamata Taino, termine che, nella lingua indigena, aveva il significato di "il buono" o "nobile". Hispaniola ha a che fare qualche cosa con l'Italia e qualche cosa con la storia del mondo, poiché il 5 dicembre 1492 le caravelle di Cristoforo Colombo arrivarono nell'isola, che venne denominata la Española. Da allora la dominazione spagnola portò a stretti rapporti tra storia e leggenda perché in effetti filibustieri e bucanieri occuparono la parte ovest dell'isola (la celebre Tortuga) e la utilizzarono come principale sede di partenza per gli attacchi alle navi dirette e provenienti dall'Europa. La storia di Hispaniola fu anche strettamente legata al traffico degli schiavi dall'Africa che furono utilizzati per le estese coltivazioni della canna da zucchero: si calcola che nella seconda metà del XVI secolo fossero presenti sull'isola più di 20 000 africani provenienti da tribù differenti, mentre i taino erano praticamente estinti; oggi circa il 78% dei dominicani è di discendenza dai primi schiavi africani, mentre il 22% dei dominicani è invece composto da bianchi di origine europea, prevalentemente spagnola. Oggi l'isola di Hispaniola è divisa tra Repubblica Dominicana, che occupa i due trezi orientali dell'isola, e Haiti. Dove faremo birdwatching? dove cercheremo i meravigliosi endemismi dell'isola: il territorio dominicano è prevalentemente montuoso, dominato dalla Cordillera Central, nella quale spicca il Pico Duarte, massima vetta dei Caraibi, di 3 087 metri. Altre catene montuose sono la Cordillera Septentrional o Sierra de Monte Cristi, la Cordillera Oriental, la Sierra de Yamasá, la Sierra de Samaná, la Sierra de Baoruco, la Sierra de Neyba e la Sierra Martín García. L'avifauna della Repubblica Dominicana è spettacolare: sono state registrate 245 specie, di cui una trentina (l'imprecisione è dovuta a diverse valutazioni tassonomiche) sono endemiche dell'isola (l'entità geopolitica della Repubblica Dominicana non ha in realtà endemismi, poichè le specie confinate all'isola sono presenti anche sulla parte haitiana di Hispaniola); ulteriori nove specie sono endemiche dei Caraibi. Il target principale del soggiorno sulla Repubblica Dominicana sarà lo strano Uccello delle palme, un animale di incertissima collocazione tassonomica, tanto da meritarsi una famiglia tutta per lui, i Dulidae, incastrata tra altre stranezze come i Ptilogonatidae (i pigliamosche di seta) e gli Hylocitreidae (anch'essa una famiglia monotipica con una bestiola endemica di Sulawesi). Le altre specie endemiche sono un semimisterioso rapace diurno, una tortora-quaglia, due pappagalli, due cuculi, un barbagianni, due succiacapre, un colibrì, uno splendido trogone, due picchi, due todi (la famiglia dei Todidae è endemica delle Grandi Antille), tredici Passeriformi. Due dei suddetti Passeriformi aspettano ancora una collocazione definitiva: sembra che la Parula codaverde e la Parula alibianche siano in realtà molto più affini alle tanagre (un paio di autori hanno creato una famiglia apposita, Phaenicophilidae, che risulterebbe anch'essa endemica delle Grandi Antille). Il nostro tour inizierà con la visita ai Giardini Botanici di Santo Domingo, una splendida, e facile, introduzione all'avifauna di Hispaniola, dove vedremo i primi endemismi, quelli più comuni e diffusi, come il Picchio di Hispaniola e la Tanagra delle palme capinera. Proseguiremo poi per la Sierra de Bahoruco, dove esploreremo le varie sezioni altitudinali, a partire dai boschi di pianura, dove dovremmo ticcare senza problemi, insieme a molte altre specie, l'Uccello delle palme; più in alto, cercheremo le altre specialità locali, tra cui i due piccoli e graziosissimi todi (Todo beccolargo e Todo beccosottile) e il meraviglioso Trogone di Hispaniola. Passeremo due notti in un campo attrezzato nelle aree più elevate della sierra e qui, tra magnifiche foreste intricate di liane e ricche di bromeliacee e altre epifite, cercheremo gli endemismi più difficili, primi fra tutti la Tortora quaglia di Hispaniola e il Tordo di La Selle, e una stranezza geografica assoluta, il Crociere di Hispaniola. Durante il soggiorno sulle falde della Sierra de Bahoruco, visiteremo due splendide zone umide, il Lago Enriquillo e la Laguna de Oviedo, dove vedremo centinaia di uccelli acquatici di decine di specie tra cui meravigliose Spatole rosa e Fenicotteri americani, giganteschi Pellicani bruni, aironi, ralli, limicoli e anatre di diverse specie. Ci trasferiremo poi a Barahona, nostra base di partenza per le escursioni alle aree meridionali della sierra. Ci trasferiremo infine al Los Haitises National Park, alla ricerca della sempre più rara Poiana di Ridgway; a Caño Hondo, dove pernotteremo, effettueremo un'escursione notturna alla ricerca del Barbagianni cenerino, l'unico Strigide endemico di Hispaniola. Durante le nostre escursioni su Hispaniola, toccheremo aree costiere dove potremo vedere elegantissimi Fetonti codabianca, Sterne reali e Sterne maggiori. Saremo accompagnati, in questo emozionante viaggio, da Kate Wallace, una birdwatcher professionista che vive a Santo Domingo da molti anni e che ha un'intima conoscenza di tutta l'isola e dei suoi splendidi uccelli. Kate, insieme alla guida locale che ci accompagnerà nel parco nazionale di Los Haitites (la Poiana di Ridgway è molto elusiva ed è stata osservata negli ultimi anni solo pochissime volte, da pochissimi fortunati), saranno la garanzia di un birdwatching emozionante e ricco: Kate mi assicura che non dovremmo avere problemi a "crocettare" 28 delle 31 specie endemiche di Hispaniola, con qualche piccola chance (confidiamo nella dea bendata) di uno splendido en plein!

 

Sopra: l'Uccello delle palme appartiene alla famiglia monoscpecifica dei Dulidae; questo strano animale è, cioé, l'unico esponente delle famiglia. E' uno dei target principali di questo viaggio e lo vedremo senz'altro nelle foreste a bassa quota e nei palmeti di Hispaniola, dove è abbastanza comune (© Justbirds). Sotto: nelle aree intorno alla laguna di Oviedo, il Corvo collobianco, abbastanza raro su tutta Hispaniola, ha invece una densità tale da permetterci una facile osservazione (© ZankaM, CC BY-SA 3.0)




Mappa interattiva



Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano Linate- Santo Domingo via Madrid. Pernottamento Hotel Palacio
2° giorno) Giardini Botanici al mattino. Pomeriggio trasferimento a Villa Barrancoli (Santa Cruz de Barahona)
3° giorno) Sierra de Bahoruco (aree settentrionali)
4° giorno) Rabo de Gato Trail al mattino. Trasferimento a Barahona (Hotel Costa Larimar). Lago Enriquillo lungo il percorso
5° giorno)
Sierra de Bahoruco (aree meridionali) al mattino. Laguna Oviedo e Cabo Rojo nel pomeriggio
6° giorno) foresta nebulosa di Cachote al mattino. Trasferimento a Sabana de la Mar (Ecolodge Paraiso Caño Hondo) nel pomeriggio
7° giorno) Los Haitises National Park al mattino (escursione per la poiana di Ridgway). Al pomeriggio gita in battello tra le mangrovie e visita alle iscrizioni rupestri Taino. Ritorno a Santo Domingo (Hotel Palacio)
8° giorno) a disposizione (ulteriore escursione ai Giardini Botanici, quartieri coloniali della città). Trasferimento all'aeroporto e imbarco per il volo per Madrid
9° giorno) arrivo a Madrid e coincidenza per Milano. Arrivo a Milano Linate e fine del viaggio

Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: lodge e alberghi di buona levatura a Santo Domingo, Barahona e Sabana de La Mar. Villa Barrancoli è un lodge di proprietà della nostra tour-leader Kate Wallace e, pur essendo piuttosto basic (docce e bagni comunitari) offre tutti i servizi necessari per le poche ore che vi trascorreremo

Difficoltà: trekking relativamente impegnativi a Los Haitises e alle quote più elevate della Sierra de Bahoruco. Per avere buone probabilità di vedere le specie più rare, è necessario essere nelle foreste più elevate di Bahoruco all'alba e questo significa partire da Villa Barrancolì ad ore antelucane (verso le 4 del mattino)

Bibliografia
:  The Birds of the West Indies, di Herbert Raffaele, James Wiley, Orlando Garrido, Allan Keith & Janis Raffaele, Christopher Helm;
Birds of the Dominican Republic and Haiti, di Steven C Latta, Christopher Rimme, Allan R Keit, James W Wiley, Herbert A Raffaele, Kent McFarland & Eladio Fernández, Christopher Helm

Costo del tour: Euro 1.400 (Santo Domingo/Santo Domingo)

Numero massimo di partecipanti: sei

N.B. Nell'itinerario principale le specie endemiche di Hispaniola sono in neretto.



  Tutti gli Ornitour
in America Centrale

Repubblica Dominicana & Portorico Baja California Piccole Antille Chiapas & Oaxaca Panama Giamaica


Itinerario dettagliato    
1° giorno) volo Milano Linate – Santo Domingo via Madrid, con partenza alle rre 8.00. L'arrivo nella capitale dominicana è previsto per le ore 15.50. Appena arrivati all'aeroporto ritireremo il nostro possente fuoristrada e raggiungeremo l'hotel Palacio, dove pernotteremo una notte. Avremo tempo per un'iniziale visita alla città, soprattutto ai suoi splendidi quartieri coloniali, conosciuti come Ciudad Colonial,  il più antico nucleo fondato dagli europei nel nuovo mondo ancora esistente. La Ciudad Colonial è un patrimonio dell'UNESCO ed è ricco di luoghi caratteristici, come il Castello di Colombo (Alcázar de Colón), la Fortezza Ozama (Fortaleza Ozama), e la Cattedrale di Santa Maria dell'Incarnazione. Se avremo tempo faremo una capatina all'Avenida de Espana dove, lungo la costa atlantica, nidifica una colonia di magnifici ed elegantissimi Fetonti codabianca; la nidificazione di questi elegantissimi uccelli avviene durante i mesi estivi, ma forse riusciremo a vederene ancora qualche individuo.

2° giorno) inizieremo la nostra avventura di birdwatching con una facile escursione ai Giardini Botanici di Santo Domingo; facile ma non per questo non emozionante. I giardini si estendono su un'area di 240 ettari e includono persino un canyon tappezzato da una foresta. Incontreremo i nostri primi endemismi, quelli più diffusi e comuni, ma sarà comunque un bel vedere! Vedremo per la prima volta uno dei target principali del tour, Uccello delle palme, una specie assolutamente non rara (è abbondante in ogni ambiente di Hispaniola) ma carismatica perchè endemica dell'isola e tanto oscura dal punto di vista filogenetico che i tassonomisti l'hanno schiaffata in una famiglia inventata apposta per lui, i Dulidae. Vedremo anche altri endemismi insulari, come il Picchio di Hispaniola e la Tanagra delle palme capinera, e specie più diffuse, ma sempre confinate ai Caraibi, come il Rondone delle palme delle Antille e il Tordo zamperosse. Nel primo pomeriggio partiremo alla volta di Barahona e da questa città raggiungeremo Villa Barrancolì, il nostro campo attrezzato da cui partiranno tutte le escursioni nella favolosa Sierra de Bahoruco. La sierra è una fantastica successione di ambienti naturali: dalle rade foreste spinose e le aride distese di cespugli delle quote più basse, la strada si inerpica fino a 2134 metri attraverso foreste di Pino caraibico che tappezzano bellissimi canyon rocciosi fino a raggiungere le foreste nebulose delle quote più alte, dominate da giganteschi alberi incrostati di epifite. A Bahoruco vivono, virtualmente, tutte le specie endemiche di Hispaniola. Grazie all'esperienza di Kate e assistiti da un po' di fortuna, potremmo vederle tutte! A cominciare da entrambi i graziosissimi todi: il Todo beccosottile e il Todo beccolargo. I todi appartengono alla famiglia Todidae, un piccolo gruppo di cinque specie endemico delle Grandi Antille; oltre che a Hispaniola i todi sono presenti infatti solo a Portorico, Giamaica e Cuba. Sarà un privilegio vedere da vicino queste due gemme colorate. Altre specie endemiche di Bahoruco sono: Parrocchetto di Hispaniola, Amazzone di Hispaniola, Cuculo pettobaio, Cuculo lacertiero di Hispaniola, Smeraldo di Hispaniola (un bellissimo colibrì), Vireo beccopiatto, Lucarino delle Antille.

3° giorno) oggi sarà il giorno più emozionante del tour. Dovremo partire ad ore antelucane per trovarci prima dell'alba nelle aree più elevate della Sierra de Bahoruco, quelle dove avremo le migliori chances di ammirare le specie endemiche più difficili. La piccola ma bellissima Tortora quaglia frontebianca (splittata solo recentemente dalla più diffusa Tortora-quaglia frontegrigia) è una di queste, ma ancor più ostico potrebbe essere il Tordo di La Selle, che canta flautatamente solo all'alba e solo seguendo il canto avremo la possibilità di vedere questo magnifico merlo rossonero. Altre specie interessanti sono la Tanagra turdina orientale, lo Spindalis di Hispaniola, la Parula codaverde e la Parula alibianche, tutte quattro tipiche delle foreste nebulose della sierra e tutte quattro di incerta collocazione tassonomica, a metà strada tra le tanagre e le parule (qualche autore le colloca in una famiglia tutta per loro, i Phaenicophilidae, e se così i dimostrasse corretto, avremmo la possibilità di vedere tutte le famiglie endemiche dei Caraibi). Kate si impegnerà per farci vedere un'autentica stranezza ornito-geografica, il Crociere di Hispaniola, una bestiola parente stretto del nosto comune crociere. Tra le altre specie endemiche della sierra ricordiamo: Picchiolo delle Antille, il fantasmagorico Trogone di Hispaniola, Piuì di Hispaniola (uno dei cosiddetti “tiranni”, i pigliamosche del Nuovo Mondo). Saranno naturalmente decine le altre specie di uccelli che ci intratterranno, e che ci impegneranno nella loro ricerca; tra le specie di maggior interesse, oltre naturalmente agli endemismi insulari, ci saranno le specie localizzate ai Caraibi, gli endemismi regionali, di cui facciamo un breve elenco: Piccione disadorno, Tortora quaglia di Key West, Mango delle Antille (un colibrì, non un frutto!), Colibrì verbena (presente solo, oltre che a Hispaniola, in Giamaica), Solitario golarossiccia (un tordo), Pigliamosche stolido e Elenia delle Grandi Antille (due tiranni), Eufonia delle Antille, Ciuffolotto delle Grandi Antille, Gracula delle Grandi Antille. Tornati al campo, la sera ci metteremo all'ascolto, e sperabilmente in visione, dei due succiacapre endemici di Hispaniola: il Pauraque minuto e il Succiacapre di Hispaniola.

4° giorno) al mattino effettueremo un'escursione lungo il sentiero Rabo de Gato, dove potremmo vedere le ultime specie endemiche dell'isola (potremmo essere già al completo ma ulteriori opportunità fotografiche saranno naturalmente le benvenute). Rabo de Gato è, insieme alle aree di Al Aguachate e Zapoten, l'area migliore per la Tanagra turdina occidentale. Nelle aree di foresta arida di questa regione potremo vedere anche il venusto Oriolo di Hispaniola e la Rondine dorata (questa specie è presente anche in Giamaica, dove però non è più stata osservata dal 1989; considerandola localmente estinta, la sottospecie di Hispaniola diventa quindi anch'essa un endemismo). Nel pomeriggio faremo rotta per Barahona, dove pernotteremo due notti all'hotel Costa Larimar. Lungo il percorso ci fermeremo a sbinocolare sulle rive del Lago Enriquillo; ci aspettiamo di vedere molte specie di uccelli acquatici, ma avremo anche il piacere di incamerare altre due specie di endemismi, entrambi corvi: il Corvo delle palme di Hispaniola, che frequenta i palmeti aridi che bordano il lago, e il Corvo collobianco. L'avifauna "umida" sarà ricca ed emozionante: splendidi Fenicotteri americani e Spatole rosa, immensi Pellicani bruni, Sterne reali e Sterne maggiori, una frotta di limicoli che testeranno le nostre capacità identificative: Totani zampegialle maggiori e minori, Piro piro solitari, Piro piro dorsobianco, Gambecchi americani, Willet, Beccaccini di Wilson, solo per citare alcune specie.

5° giorno) tutta la giornata di oggi sarà dedicata all'esplorazione delle aree meridionali della Sierra de Bahoruco, percorrendo l'Alcoa Road vicino a Pedernales. Abbiamo ottime probabilità di (ri)vedere molti degli endemismi incontrati fin qui, insieme a molte specie tra quelle, che in questo periodo dell'anno svernano ai Caraibi provenienti dal Nordamerica. Tra di esse molte parule, le "silvie" del Nuovo Mondo; putroppo, in questo periodo dell'anno il loro piumaggio è sobrio, non più graziato dagli spettacolari colori nuziali. Così dovremo fare attenzione per riconoscere, ad esempio: Parula settentrionale, Codirosso americano (una parula, nonostante il nome), Parula delle magnolie, Parula delle pinete, Parula groppagialla, Parula di Cape May, Parula verde golanera. Nel pomeriggio faremo una capatina ad una zona umida nei pressi di Cabo Rojo e faremo un breve sopralluogo anche alla laguna de Oveido. Avremo ulteriori chances di vedere i coloratissimi branchi rossi e rosa, dei Fenicotteri americani e delle Spatole rosa, e potremo vedere forse altre specie acquatiche; una tra le più interessanti tra di esse è la Dendrocigna delle Indie Occidentali, un'anatra vulnerabile, endemica dei Caraibi. Altre specie delle due lagune sono: Marzaiola americana, Fischione americano, Gobbo della Giamaica, Gobbo mascherato, Jacana settentrionale, Folaga dei Caraibi, Folaga americana, Pollo sultano americano, Killdeer, Piro piro macchiato.

6° giorno) di prima mattina effettueremo un'escursione a Cachote, una sezione della Sierra de Bahoruco dove avremo le ultime opportunità di vedere le specie che ci fossero sfuggite fino ad ora. Inizieremo poi il trasferimento verso il Parco Nazionale di Los Haitites per un altro dei momenti clou del viaggio. Ci fermeremo a pranzo a Santo Domingo e procederemo poi verso nord; arrivati a Sabana de la Mar entreremo nelle foreste del parco, dove pernotteremo all'Hotel Paraiso di Caño Hondo. Los Haitites ospita anch'esso, come Bahoruco, numerose specie endemiche di Hispaniola e utilizzeremo le ultime ore del pomeriggio per esplorare le aree intorno al nostro hotel. Dopo cena effettueremo un'escursione notturna alla ricerca dell'unico gufo endemico di Hispaniola, il Barbagianni cenerino.

7° giorno) questa mattina, accompagnati da un'esperta guida locale, espressamente assunta da Kate, cercheremo l'endemismo più raro dell'isola, la semi-misteriosa Poiana di Ridgway. L'areale di questo rapace è confinato a Hispaniola e a qualche isolotto intorno ad essa, ma dal 2006 l'unica popolazione conosciuta (popolazione si fa per dire perchè se ne stimano non più di 100 coppie) è quella del Los Haitites National Park; il disboscamento selvaggio che ha avuto luogo fino al recente passato ha lasciato il segno, tanto che solo il 16% del territorio è forestato e la poiana ne ha molto sofferto: le organizzazioni di conservazione (BirdLife International e IUCN) la considerano "criticamente minacciata". Contiamo molto sulle nostre guide e sulla fortuna! Nel pomeriggio effettueremo, compatibilmente con il tempo lasciatoci dal rapace, una gita in battello lungo le mangrovie che bordano il parco e un sopralluogo alle pitture rupestri degli indigeni Taino. Ritorno a Santo Domingo e cena di saluto a Kate. Pernottamento all'Hotel Palacio.

8° giorno) mattino e primo pomeriggio disposizione. Potremmo tornare ai Giardini Botanici, (ri)visitare la Ciudad Colonial, andare sulla costa per i fetonti o semplicemente riposare. Raggiungeremo l'aeroporto per le ore 15.00. Il nostro volo Iberia partirà alle ore 17.20

9° giorno) arrivo a Madrid previsto per le ore 06.25. Coincidenza per Milano alle ore 8.50. Arrivo a Milano (previsto per le ore 11.05) e fine del viaggio.
 

La Tanagra della palme capinera è una delle undici specie di tanagre (incluse due specie di Spindalis e due di Parule) che sono state provvisoriamente sistemate in una nuova famiglia, i Phaenicophilidae (© Justbirds)




Il Picchio di Hispaniola è abbastanza comune in tutta l'isola (© ZankaM, CC BY-SA 3.0)




I trogoni, asiatici, africani o neotropicali che siano, sono tra le creature alate più belle del mondo. Il Trogone di Hispaniola non fa eccezione. Vedremo questo bellissimo uccello nelle aree più elevate della Sierra de Bahoruco (© Alfonso Lomba, CC BY 2.0)




I todi appartengono alla famiglia Todidae, un piccolo gruppo di cinque specie endemico delle Grandi Antille; oltre che a Hispaniola i todi sono presenti infatti solo a Portorico, Giamaica e Cuba. Hispaniola ne ospita ben due specie: il Todo beccosottile e il Todo beccolargo, quest'ultimo illustrato nella foto (© Ron Knight, CC BY 2.0)




Uno degli endemismi più difficili di Hispaniola, il bellissimo Tordo di La Selle. Per avere qualche chance di vedere questo piccolo uccelletto, saranno necessari una sveglia antelucana e un discreto trekking; il tordo è infatti discretamente disponibile a farsi vedere e immortalare solo nelle prime ore del mattino, quando, al limitar della foresta, canta a squarciagola (© Ron Knight, CC BY 2.0)




Il Mango delle Antille è un piccolo e delizioso colibrì di Hispaniola. E' endemico dei Caraibi poicè, oltre che a Hispaniola, è presente solo a Portorico e alle Isole Vergini (© Ryan Douglas, CC BY 3.0)




Un altro endemismo regionale, il Ciuffolotto delle Grandi Antille (© Justbirds)


I quartieri coloniali di Santo Domingo, conosciuti come Ciudad Colonial,  rappresentano il più antico nucleo fondato dagli europei nel nuovo mondo ancora esistente. La Ciudad Colonial è un patrimonio dell'UNESCO ed è ricco di luoghi caratteristici, come il Castello di Colombo (Alcázar de Colón), la Fortezza Ozama (Fortaleza Ozama), la Cattedrale di Santa Maria la Menor, illustrata nella fotografia (© Ulises Jorge, CC BY 2.0)



ornitour
via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
info@ornitour.it



   





info
la storia di ornitour
informazioni generali di viaggio
condizioni generali di viaggio
contatti



 

viaggi
birding tours
nature tours
oceanic odysseys
incoming tours
tours personalizzati
tours fotografici
wego

calendario 2016 per area
europa
nordafrica & vicino oriente
medio oriente
africa subsahariana
asia centrale e orientale
subcontinente indiano
sud-est asiatico
australia
oceano pacifico
oceano indiano
america settentrionale
america centrale
america meridionale
antartide


calendario 2016 per data
aprile 2016
maggio 2016
giugno 2016
luglio 2016
agosto 2016
settembre 2016
ottobre 2016
novembre 2016
dicembre 2016
capodanno 2017
2017

corredo
gallerie
trip reports
birdy
tour leaders
eventi & news
video
archivio